11/04/18

Storia della Madonnina di Monte Mario che sta per compiere 65 anni.



E' una presenza ormai familiare nello skyline della città di Roma, e lo è da 64 anni, che diventeranno 65 il prossimo 3 giugno, quando ricorrerà l'anniversario del suo insediamento sul punto più alto di Monte Mario, che domina il paesaggio cittadino. 

Pochi romani però ne conoscono la storia. 

La statua della Madonna dorata - alta ben 9 metri e posizionata su un piedistallo alto 18 - è il frutto di un voto popolare, incoraggiato durante il periodo più buio della Seconda Guerra Mondiale, culminato con l'occupazione nazista di Roma. 

In quei giorni i padri del Don Orione, si fecero promotori - con il sostegno di Papa Pio XII - di un voto popolare per proteggere la Città Eterna e i suoi abitanti, un voto che ebbe una enorme accoglienza tra la popolazione, con la raccolta di oltre un milione di firme. 

La statua oggi esistente rappresenta l'esaudimento e lo scioglimento di quel voto. La liberazione di Roma, infatti, avvenne il 4 giugno del 1944, quando l'esercito tedesco lasciò la città, in direzione nord, attraverso proprio la Via Trionfale che si inerpicava - e si inerpica - per Monte Mario, mentre gli Alleati entravano da Sud.  Incredibilmente, la liberazione fu rapida e pacifica, rinunciando i tedeschi a difendere Roma al prezzo di sanguinosi combattimenti. 

Ciò fu visto dal popolo come una conferma della protezione di Maria. Così, nel 1953, si provvide a sistemare una grande statua della Madonna "Salus Popoli Romani", che in modo piuttosto simbolico era stata realizzata da uno scultore ebreo, Arrigo Minerbi, protetto e salvato proprio dai padri del Don Orione del convento di Via Appia. 

La Madonnina appena collocata sul piedistallo in una foto di Monte Mario del 1953

Da allora una processione si svolge, ogni 3 giugno, in ricordo dell'erezione della statua e anche per celebrare l'anniversario della liberazione di Roma, avvenuta il 4, al termine della quale, una corona di fiori viene infilata al braccio della Madonna, a 27 metri di altezza.

A Maria fu, in seguito di quel voto, promessa anche un'opera di culto e un'opera di carità, con la destinazione dei due grandi edifici di Via della Camilluccia all'accoglienza degli orfani e dei bambini mutilati della seconda guerra mondiale. 

la statua danneggiata dalla tromba d'aria

Nell'ottobre del 2009 la statua fu seriamente danneggiata e semidistrutta da una tromba d'aria: soltanto dopo lunghi mesi di restauro fu possibile ricollocarla nel suo sito originario. 



E così la Statua che veglia su Roma è tornata al suo posto, presenza fissa anche per le migliaia di tifosi che ogni domenica frequentano lo Stadio Olimpico. 

Fabrizio Falconi
riproduzione riservata - 2018

10/04/18

"Le Bureau (des Legendes)", una magnifica serie francese in onda su Sky.



Non appena terminata l'ultima scena della terza stagione di Le Bureau - Sotto copertura (Le Bureau des légendes, titolo in francese), si resta ammirati dalla capacità di scrittura e dalla realizzazione di questa serie televisiva, le cui prime puntate sono state trasmesse dal 27 aprile 2015 su Canal +, che è il canale che l'ha prodotto. 

Immaginata e scritta da Eric Rochant, Le Bureau va in onda su Sky Atlantic dal 16 gennaio 2017 ed è interamente reperibile per chi ha la funzione On Demand. 

Interpretata da un cast d'eccezione, Le Bureau racconta le vicende di Guillaume "Malotru" Debailly (impersonato da Mathieu Kassovitz), funzionario dell'intelligence francese della DGSE, che rientra a Parigi nel cosiddetto Bureau des légendes (BDL), uno dei dipartimenti della DGSE, dopo sei anni trascorsi a Damasco sotto copertura, ma, contrariamente alle norme di sicurezza, non sembra aver abbandonato l'identità con la quale ha vissuto in Siria. 

Intanto la sua amante di Damasco, Nadia el Mansur, esperta in storia e geografia, arriva a Parigi con la copertura della partecipazione a un corso universitario, per partecipare a trattative segrete fra la Russia e la Siria, dirette da Hachem Al-Khatib, e i due tornano a frequentarsi, suscitando i sospetti di Nadim, responsabile della sicurezza siriana a Parigi.

Si dipana da qui una vicenda - sempre credibile, piena di suspense ma senza mai eccedere in effetti o effettacci di sceneggiatura - dove l'umano è sempre al centro. Malatru-Kassovitz e gli altri protagonisti dell'Ufficio (Sara Giraudeau e Léa Drucker, tra gli altri protagonisti della serie) debbono e vogliono sacrificare qualcosa o molto più di qualcosa di se stessi - e dei propri destini individuali - in vista di un altro bene che è la comunità alla quale appartengono e alla quale hanno scelto di appartenere. 

Non sono eroi, non sono tanto meno campioni d'etica, sono sempre in bilico, sempre sul punto di rinnegare o tradire, sempre nel guado di dover scegliere tra mali possibili e mali minori o peggiori.  

Rochant ha creduto fino in fondo in questo progetto ed è stato ripagato da grandi ascolti e da critiche molto positive sia in patria, sia all'estero. 

E' un prodotto di alta qualità, una serie d'autore, che merita di essere vista e apprezzata fino in fondo.

Fabrizio Falconi

  

06/04/18

Il Louvre si conferma il Museo più visitato al Mondo - Ma incalzano i Cinesi !



Re Louvre sempre sul trono supera la crisi e risale la china tornando di nuovo sopra agli 8,1 milioni di visitatori, 700 mila in piu' rispetto al 2016, l'anno nero del terrorismo.

Ma il vero exploit e' quello del National Museumof China che con poche presenze in meno (8.062.000) rispetto al blasonatissimo collega francese svetta di colpo al secondo posto della classifica mondiale 2017 stilata dal Giornale dell'Arte con The Art Newspaper, lasciandosi alle spalle il Met di NewYork, che pure ha affrontato le sue crisi di bilancio guadagnando ancora visitatori.

Tant'e', quest'anno anche i Musei Vaticani festeggiano, con 400 mila presenze in piu' che gli valgono la riconquista del quarto posto (un anno fa erano scivolati al quinto, superati dalla National Gallery di Londra).

Mentre nella top 100, dove da sempre figurano alcuni dei piu' importanti musei italiani, dagli Uffizi a Castel Sant'Angelo, entrano alla grande il Complesso Museale del Duomo di Siena (31), Palazzo Reale di Milano che ha ospitato tra l'altro la grande mostra di Caravaggio (71) e finalmente la Reggia di Caserta, complici forse pure le domeniche gratuite lanciate dal Mibact (100).

Insomma, se guerre e terrorismo continuano a fare paura e la crisi economica costringe anche i piu' grandi a rivedere i bilanci, la fame di cultura nel mondo sembra crescere insieme con i numeri globali del turismo.

E l'Oriente, con un trend che va avanti ormai da tempo, si fa spazio, sgomitando anche ai danni delle istituzioni piu' storiche. Nella lista dei primi dieci le variazioni sono minime.

Soffrono un po' i musei londinesi (anche qui la paura del terrorismo puo' aver fatto la sua parte) con il British Museum che scivola dal terzo al quinto posto e la National Gallery che dal quarto precipita all'ottavo.

Escluso il Reina Sofia di Madrid, che con 3,8 milioni di visitatori si deve accontentare dell'undicesimo posto, in discesa come il Prado che con 2,8 milioni e' diciottesimo (era al gradino 14).

Intanto si fa strada il Tokyo Metropolitan Art Museum, che entra al 21/o posto, cosi' come il Museum National de Antropologia di Citta' del Messico, che con 2 milioni 336 mila presenze e' 24/o, seguito al 30/o da un altro museo cittadino, il Museum National de Historia (2.135.465).

E se a Firenze gli Uffizi perdono una posizione scendendo al 26/o posto e la Galleria dell'Accademia ne cede due (al 37/o con 1,6 milioni), un destino analogo al museo dell'Acropoli di Atene (1,5 milioni di visitatori, e' 40/o, nel 2016 era al 36/o posto), guadagna invece ben 11 posizioni il National Museum of Western Art di Tokyo, 43/o con 1,4 milioni di visitatori.

Quanto alla classifica italiana, i primi posti sono gli stessi di sempre, al top inossidabili gli Uffizi, con 2 milioni 235 mila visitatori, seguiti dalla Galleria dell'Accademia di Firenze e dal Museo di Castel sant'Angelo, primo dei romani.

Tra i siti archeologici domina il Colosseo, da sempre il monumento piu' gettonato, che nel 2017 ha sfondato il muro dei 7 milioni di visitatori, seguito da Pompei con 3 milioni 418 mila (anche qui oltre un milione in piu' rispetto a pochi anni fa) e a sorpresa dalla Valle dei templi di Agrigento con 867 mila.

Guardando ai 32 super musei voluti da Franceschini (quelli a gestione autonoma) in testa c'e' sempre l'Anfiteatro Flavio, seguito dal complesso Uffizi, Pitti, Boboli (3 milioni 825 milioni) e poi da Pompei e dalla Galleria dell'Accademia.

Agli ultimi posti la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia (59 mila visitatori) e il Parco dell'Appia Antica (48 mila) con tutta probabilita' penalizzato dalla mancanza di uffici e personale. 

Una classifica valuta anche chiese, abbazie e complessi museali: qui dominano i toscani, primo assoluto il Duomo di Siena con 2,1 milioni di visitatori, seguito a distanza dal Duomo di Firenze (725 mila) e da Santa Maria Novella (450 mila).

04/04/18

Ritorna a casa e oggi si potrà ammirare il raro e prezioso Sesterzio di Traiano.




Il raro Sesterzio di Traiano, per cui da mesi e' in corso una campagna di raccolta fondi per l'acquisto e riportarlo nella città, e' arrivato a Fiumicino. Proveniente da Londra, tramite una Casa d'aste di Zurigo, la moneta e' stata presa in custodia dalla Pro Loco di Fiumicino e verra' presentata, in anteprima, in occasione del 26° anniversario della nascita del Comune di Fiumicino, OGGI  mercoledi' 4 aprile presso l'Oasi di Porto. 

A partire dalle ore 11.30 si svolgera' un evento celebrativo, alla presenza delle autorita' e di studenti delle scuole, per il ritorno a Fiumicino del Sesterzio raffigurante l'Imperatore e, sul retro della moneta, proprio  il porto esagonale di Traiano. 

Durante la cerimonia sara' presentato anche il libro "Traiano l'ottimo principe", la prima pubblicazione dedicata interamente all'Imperatore del popolo. 

Il pomeriggio, a partire dalle ore 16, tutti i cittadini potranno osservare liberamente il sesterzio presso la sede del Comune di Fiumicino. 

La moneta doveva essere battuta all'asta il 23 ottobre scorso a Zurigo, ma il raro sesterzio e' stato ritirato in favore del comune, che ora lo ha riportato a casa per i 1.900 anni dalla morte dell'imperatore romano. 

Grazie ad un accordo raggiunto dalla Pro Loco di Fiumicino - che ha lanciato il crowdfunding (raccolta fondi) - dall'assessore alla Scuola, Paolo Calicchio - che aveva lanciato il primo appello per il sesterzio - e dal titolare della casa d'aste, Fiumicino ha opzionato l'acquisto per circa 20mila euro.

03/04/18

Un VIDEO geniale che mostra in modo mai visto la Meraviglia dei Numeri.

NATURE BY NUMBERS from Cristóbal Vila on Vimeo.

Come non restare affascinati da questi quasi 4 minuti di video che illustrano in modo divertente e geniale le incredibili proprietà dei numeri e la loro stretta relazione con la Natura che abbiamo intorno ?  Buona visione ! 

02/04/18

Nuove scoperte rendono ancora più fitto il mistero sulla Materia Oscura dell'Universo.


Si infittisce il mistero sulla materia oscura dopo la scoperta della prima galassia priva di questa componente invisibile. 

Pubblicata sulla rivista Nature, la scoperta si deve ai ricercatori coordinati da Pieter van Dokkum, dell'universita' americana di Yale. 

Distante 65 milioni di anni luce, la galassia si chiama NGC1052-DF2 e la sua scoperta "e' sorprendente perche' non ci aspettiamo differenze nelle galassie" ha rilevato il vicepresidente dell'Istituto Nazionale di FisicaNucleare (Infn), Antonio Masiero. 

Nello stesso tempo, ha aggiunto, "il dibattito sulla materia oscura si fa ancora piu' vivo e intrigante, soprattutto sull'interazione che c'e' tra materia oscura e materia ordinaria". 

Questo aspetto infatti aiuterebbe a comprendere perché ci siano galassie senza materia oscura. Si pensa che le galassie si formino a partire da un grumo di materia oscura, che attirerebbe il gas da cui poi nascerebbero le stelle, e questa componente misteriosa rimarrebbe poi dominante

Questa infatti occupa il 25% dell'universo, contro il 5% della materia ordinaria, di cui sono fatti stelle, pianeti ed esseri umani. 

Questa sostanza non e' mai stata osservata direttamente, ma la sua esistenza e' ipotizzata dagli effetti che ha sulla materia ordinaria: "per esempio le stelle nelle periferie delle galassie ruotano piu' velocemente di quanto dovrebbero e questo fenomeno e' spiegato dalla materia oscura che, con la sua forza gravitazionale, darebbe velocita' alle stelle" ha spiegato Masiero. 

Proprio osservando le stelle della galassia NGC1052-DF2, gli astrofisici non hanno notato anomalie, concludendo che non vi sia traccia di materia oscura. 

01/04/18

La poesia di Pasqua: "Tu mi cammini a fianco" di Ada Negri.


Tu mi cammini a fianco


Ti mi cammini a fianco, 
Signore. Orma non lascia in terra il tuo
passo. Non vedo Te: sento e respiro
la tua presenza in ogni filo d'erba,
in ogni atomo d'aria che mi nutre.
Per la redola scura in mezzo ai prati
alla chiesa del borgo
tu mi conduci, mentre arde il tramonto
dietro la torre campanaria. Tutto
nella mia vita arse e si spense,come 
quel rogo ch'or divampa ad occidente
e fra poco sarà cenere ed ombra:
solo m'è salva questa purità
d'infanzia che risale, intatta, il corso
degli anni per la gioia
di ritrovarti. Non abbandonarmi
più. Fino a quando l'ultima mia notte
(forse stanotte!) non discenda, colma
solo di te dalle rugiade agli astri;
e me trasmuti in goccia di rugiada
per la tua sete, e in luce
d'astro per la tua gloria. 


Poesie, Milano, 1948, p.897




30/03/18

A Roma Musei Gratis a Pasqua! Aperture straordinarie a Pasquetta.


In occasione delle festività pasquali e' in programma a Roma l`iniziativa "La sorpresa e' nei Musei", promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l`organizzazione di Ze'tema Progetto Cultura. 

I musei civici saranno aperti anche a Pasqua e Pasquetta con una ricca offerta culturale di mostre, spettacoli, visite guidate e laboratori per bambini, con il pagamento del biglietto ordinario di ingresso al museo, salvo che non sia diversamente indicato. 

La domenica di Pasqua, che quest`anno coincide con la prima domenica del mese, l`ingresso a tutti i musei civici e' gratuito per i residenti a Roma e nella Citta' Metropolitana (ad eccezione della mostra Magnum Manifesto al Museo dell`Ara Pacis). 

I tanti appuntamenti con l`arte proseguono anche il lunedi' di Pasquetta grazie all`apertura straordinaria di tutti i musei.

 Fino al 2 aprile sono in programma nei musei civici concerti e letture: 

venerdi' 30 marzo il Museo Carlo Bilotti ospita alle 12 "Racconti di Pasqua fra Resurrezione e Liberazione" con Antonio Banno', Angela Ciaburri e Alessandro Muller al violoncello, a cura di Teatro di Roma; al Museo Napoleonico e' previsto alle 16 il concerto jazz di Aldo Bassi/Alessandro Bravo duo, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma; al Museo di Roma in Trastevere alle 16 il concerto di musica classica con il pianista Luca Lione a cura di Roma Tre Orchestra. 

Sabato 31 marzo alla Villa di Massenzio (Mausoleo di Romolo) alle 12.00 e' in programma "Racconti di Pasqua fra Resurrezione e Liberazione" con Lorenzo Parrotto, Antonietta Bello, e Alessandro Muller al violoncello, a cura di Teatro di Roma; alla Centrale Montemartini alle 12 il concerto di MuSa Classica A tutto Bach a cura di Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo; al Museo Napoleonico alle 16 il concerto jazz Greg Burk/Federica Michisanti duo in collaborazione con Fondazione Musica per Roma; al Museo Carlo Bilotti alle 16 il concerto di musica classica con il pianista Giovanni Alvino a cura di Roma Tre Orchestra. 

La domenica di Pasqua, primo aprile, il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina propone alle 16 "Racconti di Pasqua fra Resurrezione e Liberazione", con Antonio Banno', Alessandro Minati, e Alice Cortegiani al clarinetto, a cura di Teatro di Roma; mentre al Museo Carlo Bilotti si svolge alle 16 il concerto di musica classica con il pianista Michele Tozzetti a cura di Roma Tre Orchestra. 

Vari sono gli eventi previsti il giorno di Pasquetta, lunedi' 2 aprile: al Museo Carlo Bilotti alle 12 il concerto di MuSa Classica Le de'but du printemps en France a cura di Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo; al Museo Giovanni Barracco alle 12 il concerto di musica classica con Fabiola Gaudio, violino, e Marco Simonacci, violoncello, a cura di Roma Tre Orchestra; al Museo Pietro Canonica alle 12 "Racconti di Pasqua fra Resurrezione e Liberazione" con Alessandro Minati, Silvia Quondam, e Alice Cortegiani al clarinetto, a cura di Teatro di Roma; al Museo Napoleonico alle 16 il concerto di MuSa Jazz All that jazz... a cura di Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo. 

In programma nei musei civici anche visite guidate, laboratori per bambini e ragazzi e l`apertura straordinaria di L`Ara com`era il giorno di Pasqua e Pasquetta. 

In particolare, il Museo Civico di Zoologia, oltre ad insolite visite al museo previste il 2 aprile per la Pasquetta in famiglia, propone campus scientifici per bambini dai 5 ai 12 anni nelle date del 29 marzo, 30 marzo e 3 aprile, in occasione della chiusura delle scuole per le festivita' pasquali. 

I Campus scientifici proietteranno i giovani scienziati fra barriere coralline e grandi carnivori del nostro pianeta, per sperimentare e giocare con la scienza. 

Informazioni e prenotazioni su www.myosotisambiente.it 

Infine, domenica primo aprile il percorso di visita nell`Area Archeologica dei Fori Imperiali sara' aperto al pubblico gratuitamente dalle 8.30 alle 19.15, con l`ultimo ingresso alle 17.30. 

L`apertura straordinaria prevede l`ingresso alla Colonna di Traiano e, dopo il percorso con passerella attraverso i Fori di Traiano e di Cesare, la prosecuzione attraverso il breve camminamento nel Foro di Nerva, che permette di accedere al Foro Romano, mediante la passerella realizzata presso la Curia dalla Soprintendenza di Stato

fonte askanews

28/03/18

Il meraviglioso "Spinario": una delle Statue più famose e belle di Roma.



Quando si arriva nella Sala dei Trionfi, una delle più belle e preziose dei Musei Capitolini, si resta quasi abbagliati dalla bellezza del celebre Spinario, detto anche il Cavaspine, uno dei bronzi più celebri dell'antichità, realizzato nel I secolo a.C. il cui fascino ha attraversato i secoli e generato schiere di ammiratori e imitatori. 

Di autore ignoto, la presenza della Statua a Roma è documentata dal XII secolo, e giunse in Campidoglio nel 1471 con la donazione dei cosiddetti bronzi lateranensi dal Popolo Romano da parte di papa Sisto IV.

La cosa certa è che si tratta di una opera così detta eclettica, formata cioè da due modelli diversi, il corpo concepito su un prototipo ellenistico e una testa nella forma dello stile severo. 

Riguardo alla interpretazione del soggetto molto si è discusso e si continua a discutere dai tempi del Rinascimento, quando la statua divenne enormemente celebre: si tratta certamente non di una rappresentazione mitica di un dio, ma di una scena contingente: quella di un pastorello, una figura giovane e minuta concentrata nell'atto di togliersi una spina dalla pianta del piede, come può capitare a chi attraversi a piedi nudi un campo di grano o d'erba.

Insieme a questa interpretazione ordinaria, nacque nel Rinascimento la leggenda del piccolo pastore Gnaeus Martius, detto anche "il Fedele", che, eroicamente, incaricato di trasferire un importante messaggio al Senato di Roma, preferì completare il lungo tragitto nonostante il fitto dolore della spina, e solo dopo la fine della missione, fermarsi a cavarla dal piede. 


Da questa leggenda nacquero poi, nel Romanticismo, altre interpretazioni che leggevano in questa scena descritta l'allegoria della sofferenza dell'innamorato, decretandone quindi nuova fortuna. 

Ciò che appare certo, al di là delle leggende, è il fatto che il modello della testa, come abbiamo detto, è antecedente - di qualche secolo - a quello del corpo: lo testimonia anche il fatto che i capelli, anziché pendere verso il basso per la forza di gravità, rimangono aderenti alla testa. 



Bellissimo, oltreché sensuale, il particolare delle labbra in rame. 
La statua, come detto, ha avuto nei secoli molte copie, antiche e moderne, ospitate in diversi musei del mondo.  L'esemplare del Museo dei Capitolini però, essendo senza dubbio il più antico, viene considerato l'originale. 

Fabrizio Falconi

27/03/18

Lunedì 9 aprile 2018 alle ore 19 la Presentazione di "Cercare Dio" a Roma.




Lunedì 9 aprile 2018, alle ore 19, la Presentazione di Cercare Dio, il nuovo libro di Fabrizio Falconi, edito da Castelvecchi, alla Sala Baldini, in Piazza Campitelli 9, a Roma. 

Insieme all'autore, interverranno Andrea Lonaro, direttore dell'Ufficio Cultura e Università della Diocesi di Roma e Antonella Palermo, giornalista e conduttrice di Radio Vaticana e poeta. 




26/03/18

Torna il "Maggio Dei Libri" ! Tutte le info utili.



Il Maggio dei Libri 2018 è in arrivo!
23 aprile – 31 maggio 2018


Il calendario non mente: fra solo un mese esatto sarà di nuovo Maggio dei Libri! Una bellissima notizia per tutti gli amanti della lettura, che potranno sfrenare la propria creatività e raccogliere così la sfida: leggere, e leggere ovunqueDal 23 aprile, Giornata mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore al 31 maggio per l’ottavo anno consecutivo tornala campagna nazionale, promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

COME PARTECIPARE

È’ possibile aderire alla campagna con iniziative che si svolgano tra il 23 aprile e il 31 maggio. e La banca dati sulla piattaforma dedicata (ilmaggiodeilibri.it/registrazione) è già aperta per gli inserimenti degli eventi: è sufficiente registrarsi, richiedere nuove credenziali e compilare i campi della scheda che anche quest’anno è possibile arricchire inserendo un’immagine o una locandinain pdf, jpg o jpeg). Sul sito ufficiale ilmaggiodeilibri.it, inoltre, sono disponibili imateriali grafici da scaricare e personalizzare per promuovere i propri appuntamenti: tutti gli organizzatori sono invitati ad adottare l’identità visiva della campagna.

Qual è, allora, questa identità visiva? Quest’anno si è scelto di volare alto, letteralmente: la giovane illustratrice Mariachiara Di Giorgio ha infatti immaginato, per rappresentare lo spirito della campagna, un gruppo di oche selvatiche in volo, cavalcate da persone che leggono, a incorniciare il claim del Maggio dei Libri 2018: Vo(g)liamo leggere. La lettura, infatti, mette le ali e consente di raggiungere attraverso i libri tutti i mondi possibili, trasportati con leggerezza dalle parole. Anche quest’anno, poi, il Centro per il libro e la lettura propone 3 filoni tematici ai quali ci si può ispirare per le proprie iniziative: Lettura come libertà2018 Anno Europeo del PatrimonioLa lingua come strumento di identità (sul sito della campagna sono disponibili le relative bibliografie divise per fasce d’età).

Il primo tema rimanda evidentemente allo sviluppo ed esercizio della libertà individuale, di pensiero critico e quindi di azione, che si affina grazie alla lettura. Ma non solo: libertà è anche saper scegliere cosa, come e dove leggere, avere il coraggio di essere se stessi e affrontare la vita. Nel 2018, inoltre, ricorrono i 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione italiana i cui principi si fondano sulla libertà. 

Il secondo tema è invece collegato all’Anno europeo del patrimonio culturale. Siamo tutti invitati a pensare e organizzare iniziative nuove, eventi che mirino a coinvolgere soprattutto chi nei diversi settori non si è ancora avvicinato al patrimonio, con un occhio di riguardo per i giovani, i bambini e gli anziani. “Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro” è la declinazione italiana di questa festa e il Centro per il libro e la lettura la celebra incrociando le attività del FAI – Fondo Ambiente Italiano attraverso il progetto Missione Paesaggio

Infine, il terzo tema: “Dimmi come parli e ti dirò chi sei” è, ben più che un modo di dire, il senso più autentico della conoscenza di una lingua. Non solo strumento di comunicazione, essa rivela la nostra visione del mondo, il nostro stile di vita, plasma la realtà e ne modifica valori e significati. A un anno dalla morte di Tullio De Mauro, questo filone è insieme un omaggio e un impegno: sottolineare il valore insostituibile della lingua, perché, come egli ebbe più volte a ripetere: “la distruzione del linguaggio è la premessa a ogni futura distruzione”.

PREMI E CONCORSI
Anche quest’anno sarà assegnato come di consueto il Premio Maggio dei Libri 2018, destinato alle iniziative più creative e innovative, selezionate per categoria: Associazioni, Biblioteche, Librerie, Scuole, Carceri/Strutture sanitarie e per anziani), insieme al nuovo concorso destinato alle scuole italiane primarie e secondarie di primo grado sul tema IL MONDO CHE HAI SCOPERTO IN UN LIBROSei a cavallo di un’oca e voli verso il mondo fantastico descritto nella storia che stai leggendo. Prova a disegnare questo mondo dove ti porta la lettura e… non dimenticare di scrivere il titolo del libro! Gli istituti scolastici potranno partecipare conopere grafiche realizzate con tecniche tradizionali che dovranno essere inviate in formato jpg con risoluzione minima di 300dpi, entro e non oltre il 10 giugno 2018 all’indirizzo mirna.molli@beniculturali.it

Le 12 migliori saranno inserite nel calendario 2019 del Centro per il libro e la lettura e i primi 3 classificati riceveranno un kit di libri ciascuno. Ma non finisce qui! A tutti gli studenti delle scuole superiori in Italia, e di quelle italiane all’estero, il Centro per il libro e la lettura e l’Atlante digitale del ‘900 letterario lanciano la sfida di Scriviamoci! Per il quarto anno consecutivo, infatti, torna il concorso di scrittura che invita i giovanissimi a mettere a fuoco aspetti di se stessi e del mondo in cui vivono: per l’edizione 2018 il tema è “Noi e l’Altro” e la scadenza per l’invio degli elaborati è proprio il 23 aprile, giorno di inizio del Maggio dei Libri! Un ideale passaggio di testimone fra amore per la scrittura e per la lettura, di buon auspicio per tutti i cittadini di oggi e di domani.

INIZIATIVE, BANCA DATI E SOCIAL
L’invito a tutti gli amanti della lettura è sempre lo stesso – liberare l’immaginazione, inseguire le idee più creative e insolite e organizzare iniziative che coinvolgano le persone più diverse e che portino i libri nella quotidianità, fuori dai loro contesti tradizionali. Non solo librerie, biblioteche, scuole e spazi istituzionali quindi: create occasioni di lettura condivisa anche nei locali pubblici, nei cinema, nei negozi, sugli autobus, sulle navi, in bicicletta, in palestre, parchi, ristoranti... E dopo aver inserito le iniziative nella banca dati (ilmaggiodeilibri.it/registrazione), perché non scaricare e condividere con il orgoglio il badge “Partecipiamo anche noi al Maggio dei Libri”? 

Inoltre, dopo che gli eventi saranno stati convalidati, sarà possibile condividerli sui social network, blog e siti grazie a un link diretto, uno strumento in più per diffonderli, migliorarne la riuscita e farli conoscere (inserendo su Facebook, Twitter e Instagram il tag #MaggiodeiLibri o la menzione @ilmaggiodeilibri su Facebook, @maggiodeilibri su Twitter @ilmaggiodeilibrisu Instagram). Tutti i canali social sono aperti alla condivisione di foto, video e resoconti di partecipanti e organizzatori contraddistinti dall’hashtag ufficiale, e raccolgono suggestioni di lettura, osservazioni e commenti, nell’intento di costruire una comunità di lettori e di scambio di “buone pratiche”. Infine, per restare sempre connessi, un Social Feed sull’homepage del sito aggrega in tempo reale tutte le interazioni social.

Il Maggio dei libri è un’iniziativa di Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con l’intervento di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricercacon il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e con la partecipazione di Regione Lazio e ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani; in collaborazione con Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Associazione Italiana Editori, Associazione Italiana Biblioteche, Associazione Librai Italiani, Società Dante Alighieri, Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, Atlante digitale del ‘900 letterario. Media partner: Rai Cultura e RadioLibri.it. Altri partner: Accademia della Crusca, Tempo di Libri, Salone Internazionale del Libro di Torino, Casa delle Letterature, Centro Studi per la Scuola Pubblica, Circolo dei lettori di Torino, Coordinamento delle Associazioni di promozione della lettura nelle scuole, Cubo Festival, Festival della Lettura ad Alta Voce, Festival Pistoia Dialoghi sull’uomo, Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, FAI - Fondo Ambiente Italiano, Gabinetto Vieusseux (Firenze), Librerie Coop, Librerie Feltrinelli, Messaggerie, MUBA – Museo dei Bambini, Romics, Unicoop Tirreno, Bottega Finzioni, GeMS – Gruppo editoriale Mauri Spagnol, Università degli Studi di Bolzano.

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25/03/18

La poesia della domenica: "La poesia che non ho scritto prima" di Raymond Carver.



La poesia che non ho scritto prima
Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zurigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Così felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.


(Traduzione di Riccardo Duranti)



The Poem I Didn’t Write

Here is the poem I was going to write
earlier, but didn’t
because I heard you stirring.
I was thinking again
about that first morning in Zurich.
How we woke up before sunrise.
Disoriented for a minute. But going
out onto the balcony that looked down
over the river, and the old part of the city.
And simply standing there, speechless.
Nude. Watching the sky lighten.
So thrilled and happy. As if
we’d been put there
just at that moment.

Raymond Carver

da “All Of Us: The Collected Poems”, New York: Alfred A.Knopf, 1998

24/03/18

Il Libro del Giorno: "Ritratti di dodici filosofi" di Sossio Giametta.



E' lo stesso Sossio Giametta - filosofo e giornalista di stanza a Bruxelles, traduttore di tutte le opere di Nietzsche per Adelphi, Rizzoli e Utet - a raccontare nella prefazione, la genesi di questo libro. 

Incontratosi per caso a Capri nel '94 durante le serate del Premio Malaparte, con Pier Luigi Vercesi, all'epoca direttore del settimanale Sette del Corriere della Sera, Giametta si sentì proporre qualche tempo più tardi di curare una rubrica fissa - un articolo tra le 6000 e le 8000 battute - nella quale raccontare un grande filosofo ogni mese. Una sfida raccolta da Giametta con entusiasmo pur conscio delle difficoltà che comportava il condensare l'intera opera di un filosofo in uno spazio - divulgativo - così compresso. 

L'esperienza - maturata in un settimanale che sotto la direzione di Vercesi coniugava l'alta qualità dei contenuti all'eleganza della veste grafica - era destinata a spegnersi rapidamente. L'arrivo del nuovo editore - Cairo - infatti piegò immediatamente il settimanale ad esigenze più abbordabili e appetibili per il grande pubblico, affidandone la direzione a Beppe Severgnini, che ne è tuttora direttore. 

La rubrica di Giametta fu dunque subito annullata, con il cambio dei direttori. 

Di quella esperienza rimane però ora testimonianza in questo libro edito da Saletta dell'Uva, che ha raccolto i dodici ritratti usciti nell'arco di un anno, in un volume dove essi sono presentati in sequenza, senza un ordine cronologico. 

Si tratta dunque di una compilazione piuttosto arbitraria che evidentemente nelle intenzioni dell'autore e del direttore di allora rappresentava soltanto la sequenza dei primi dodici titoli di un elenco che sarebbe stato molto più ricco e lungo. 

Si tratta di Nietzsche, Montaigne, Hegel, Spinoza, Giulio Cesare Vanini, Kant, Francesco De Sanctis, Schopenhauer, Aristotele, Platone, Il Mago del Nord (Johann Georg Hamann), Cartesio. 

Pur nella particolarità dell'assortimento, il libro di Giametta si fa leggere come rapido compendio, non affatto nozionistico. L'autore ha anzi l'intenzione di tessere un agile racconto la cui trama dovrebbe rivelare in pochi tratti i più significativi aspetti (e novità) di questi grandi maestri. 

Non sempre l'operazione - e la sfida di stringatezza - regge: alcuni di questi racconti sono decisamente troppo tranchant, altri fin troppo oscuri nei passaggi da un argomento all'altro di opere di autori che sono spesso sterminate e impossibili da illustrare per salti o per voli pindarici. 

Dunque più che un compendio per gli inesperti o per coloro che si dilettano con i primi rudimenti della filosofia, questo volume è adatto a coloro che già conoscono piuttosto bene l'opera dei grandi filosofi ritratti e possono così riconoscerne i lineamenti tra le sottolineature  - e spesso le provocazioni - di Giametta che non si fa problemi, come è giusto, a rendere evidenti le sue personali idiosincrasie e preferenze, come per l'amato Nietzsche di cui viene offerto un ritratto a volo d'angelo tra i più convincenti. 

Fabrizio Falconi


23/03/18

Scoperta: la Venere di Botticelli cela i dettagli anatomici della vita ?


La Venere del Botticelli cela dettagli anatomici della vita. 

Il mantello tenuto dalla dea della primavera Flora, nell'atto di coprire la Venere, infatti, cela il disegno di un polmone nascosto con la riproduzione di dettagli anatomici e colore dell'organo. 

Ispirato dalla filosofia neoplatonica che circolava alla corte dei Medici, il simbolo rappresenta l'allegoria del ciclo della vita generato dal respiro divino. 

La ricerca e' pubblicata su Acta Biomedica dal chirurgo Davide Lazzeri, studioso della medicina nell'arte. "Si tratta di un'interpretazione personale e speculativa, ma e' perfettamente in linea con quanto gia' indicato da uno studio precedente su un altro capolavoro di Botticelli, 'La primavera', dove i ricercatori Blech e Doliner avevano individuato la sagoma di due polmoni disegnata dalla vegetazione dietro la figura centrale di Venere", spiega all'ANSA il chirurgo della Clinica Villa Salaria di Roma. 

Nella 'Nascita di Venere', conservata alla Galleria degli Uffizi di Firenze, Botticelli avrebbe disegnato solo il polmone destro: il particolare drappeggio della veste, visibile sopra il braccio sinistro di Flora, rappresenterebbe l'infossatura (chiamata 'ilo polmonare') da cui passano bronchi, vasi sanguigni e nervi.

"E' possibile che ci sia un'ulteriore simbologia legata al polmone", aggiunge Lazzeri. "L'organo potrebbe infatti ricordare anche la morte per tubercolosi della giovane musa di Botticelli, la nobildonna fiorentina Simonetta Cattaneo Vespucci, che aveva ispirato il volto della stessa Venere"

E' morto un uomo buono. Padre Anavio Pendenza. Leonessa in lutto.


Chi lo ha conosciuto personalmente non lo dimenticherà.

Leonessa si stringe intorno alla comunità dei Frati Cappuccini per la perdita del confratello Padre Anavio Pendenza. 

L’ultimo saluto, questa mattina, nella chiesa di S. Francesco del paese. Ad aspettare il feretro, proveniente dall’Ospedale di Terni dove il padre cappuccino si è spento il 20 marzo a seguito di una grave malattia, c’erano centinaia di persone commosse e silenziose. 

Si è svolta una processione con i fedeli che hanno portato la bara a spalla per le vie principali del paese con una sosta davanti al Santuario S. Giuseppe

Il rito funebre è stato presenziato dal Vescovo Domenico Pompili, dal Padre Provinciale dell’Aquila assieme ai tanti confratelli provenienti soprattutto dall’Abruzzo. 

Nella chiesa, gremita di fedeli, erano presenti anche le forze dell’ordine, il sindaco e neodeputato Paolo Trancassini e tutta la rappresentanza clericale della Diocesi Reatina e Abruzzese. 

 A far emozionare e commuovere la folla sono state soprattutto le parole di Padre Orazio nel leggere gli ultimi pensieri di Padre Anavio che ringraziava chi gli era stato vicino (P.Orazio, P.Carmine e la perpetua Simonetta) e che avrebbe tanto desiderato riposare accanto al suo confratello P.Mauro, compagno di una vita

Un lungo applauso ha concluso la cerimonia funebre accompagnata dalle voci della “corale S. Giuseppe” all’uscita dalla chiesa. Con lui, anche una parte della storia di Leonessa si è spenta. 

Appartenente all’ordine dei Frati Minori della provincia dell’Aquila, insieme a P. Mauro scomparso 15 anni or sono, P. Anavio era pietra miliare del Convento. Un uomo poliedrico, concreto e affabile, che ha dedicato alla Comunità leonessana quasi tutta la sua vita innanzitutto come religioso e divulgatore della figura di S. Giuseppe, poi come fotografo, escursionista, redattore, insegnante e scrittore

Nato a Tagliacozzo il 1 settembre 1942, è stato ordinato frate cappuccino dell’ordine minore nel ’68 ed è giunto a Leonessa nel 1970. 

Da allora è vissuto nel piccolo paese, svolgendo la funzione di parroco in alcune frazioni del comune e di abate nel convento. È proprio da qui che scriveva e redigeva le pagine della rivista bimestrale “Leonessa e il suo Santo” di cui ne era Direttore; nata nel 1964, nel corso degli anni ha raggiunto una tiratura di ben 6000 copie con il solo sostentamento delle offerte dei fedeli

Tra le tante rubriche, quella grafologica era una delle più seguite dai lettori. Padre Anavio aveva infatti ottenuto, oltre alla laurea in teologia, anche quella nel settore grafologico che gli era valsa una considerevole fama: le sue analisi di scrittura erano richieste anche oltreoceano. 

Appassionato com’era di fotografia, è stato anche l’autore del volume “La bellezza del creato”, 245 immagini contenenti una raccolta degli scatti fotografici più belli e suggestivi dell’altipiano leonessano di cui conosceva perfettamente tutti i sentieri percorsi con i suoi fedelissimi cani husky, inseparabili compagni di viaggio; varie volte ha allestito mostre fotografiche nel chiostro del Convento ottenendo grande successo. 

Di tanto in tanto si cimentava pure, a livello dilettantistico, nella produzione di profumi e liquori artigianali. 

Chi gli ha davvero voluto bene lo ricorda così, un uomo gioioso, buono e generoso, con il riflesso del sole montano negli occhi e con un gran sorriso, innamorato del sua paese adottivo al quale ha sempre voluto bene e continuerà a farlo dall’alto del cielo.

Insieme al suo carissimo confratello nonché amico Padre Mauro, Anavio Pendenza ha lasciato un segno indelebile nella storia di questo piccolo borgo montano chiamato Leonessa.

(testo di Lorenzo Santoprete).