Il mosaico - dagli arabeschi geometrici - del soffitto del padiglione della tomba di Hāfez a Shiraz, in Iran.
Mai si cancellerà l'amore per te dalle tavole del mio cuore e della mia anima,
Mai uscirà dalla memoria questo cipresso ambulante.
Sì fortemente ha preso dimora nel cuore e nell’anima mia l’amore per te, che non sparirà neanche se io dovessi perdere la testa.
E non lascerà la mia mente distratta il pensiero di te.
Sotto il gioco del destino e dell’afflizione, impostomi dal mondo affannato.
Il cuore può abbandonarmi, ma non lo abbandonerà il fardello della nostalgia di te.
Fin da principio il mio cuore fu legato da un capello del tuo capo.
E fino alla fine non sfuggirà al suo voto”
Hāfez, per esteso Khāje Shams o-Dīn Moḥammad Ḥāfeẓ-e Shīrāzī (in persiano: خواجه شمسالدّین محمّد حافظ شیرازی;; Shiraz, 1315 – Shiraz, 1390), citato da Pavel Florenskij, in Non dimenticatemi, Mondadori, Milano 2000, p. 194
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