Il nuovo libro che sta per uscire - dovrebbe essere in libreria dal giorno 16 - è il mio terzo romanzo, dopo Il giorno più bello per incontrarti e Cieli come questo, pubblicati entrambi da Fazi.
Per dirmi che sei fuoco è stato scritto tre anni fa, nel 2009, e riveduto ampiamente nello scorso anno.
Chi lo leggerà troverà molti riferimenti ai precedenti due romanzi, di cui in qualche misura rappresenta il complemento.
Anche qui, come nel primo, c'è la ricerca di un padre misterioso. Il pretesto narrativo però è fornito da una vera inchiesta giornalistica che realizzai qualche anno fa in cui ebbi occasione di conoscere da vicino le storie dei primi 'bimbi in provetta', nati alla fine degli anni '80, e delle peripezie che avevano portato alcuni di loro - una volta divenuti adulti - a scoprire di essere figli biologici di 'anonimi' donatori.
Il titolo è preso a prestito da una poesia di Giuseppe Ungaretti, che è protagonista indiretto di tutto il romanzo.
L'editore, Gaffi, con il quale non avevo mai pubblicato prima, ha creduto sin dall'inizio nel libro e sin dall'inizio ho percepito sintonia e affinità con il direttore editoriale Andrea Carraro, che è un ottimo e raffinato scrittore.
Un libro è una storia. E come ogni storia, essa a un certo punto ha preteso di essere raccontata.
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