Specchio della materia
A forza di spiegare
diventa più confuso
il mormorio delle vele.
Che fantasmi muovono
le cose, che pallidi specchi
siamo noi, a credere ancora
alla destinazione concreta
dei giorni della vecchiaia,
altro non sono che materia
viva, disinteresse per la morte,
istinto, giravolta sui canapi
lasciàti cadere nel vuoto della tenda.
Non appaiono più all'orizzonte
fenici sulla punta dell'obelisco
triste il nostro passare
su una distesa di strati morti,
vivi più di quel che si immagina
e il respiro è nel tuo volto
arrossato di novembre,
nell'aria che si condensa
nella tristezza che è già oro.
Fabrizio Falconi - da 'Le finestre Verdi' - in 'Il respiro di oggi', Terre Sommerse, 2009.
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