31/12/10

La fine e l'inizio.




la fine e l’inizio


nel limite di oggi ti vendo
una luce di passaggio, appena
apparsa nel grigio di mille stormi
migranti di nuvole

coglila

io e te non le apparteniamo
meno di quanto le appartenga
il mondo intero
e tutti i silenzi che ci sono dentro,
rinasce e muore
ogni giorno e oggi
più di ogni altro giorno

ti vendo una luce di passaggio
te la regalo, anzi
con le mani giunte
di uno che si è perso
e si ritrova nel dubbio
del mare e della promessa
ogni giorno, e anche questo.


Fabrizio Falconi - 31 dicembre 2010.


in testa: illustrazione di Carl Gustav Jung tratta da The Red Book, Il Libro Rosso, appena pubblicato in Italia da Bollati editore.

10 commenti:

  1. Bellissimi versi. Grazie di questo dono appunto di fine e di inizio. P.

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  2. Grazie a te, Paola.
    Buon Anno e benvenuta sempre.
    F.

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  3. Colgo questa " luce di passaggio " e
    cerco di tenerla sperando che mi accompagni
    nel mio cammino e donarla ad altri
    viandandi che incontro per la strada.....
    Grande Fab.ti auguro di avere sempre con te
    questa luce in questo 2011 e oltre.....
    Grazie

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  4. Grazie, Jole.
    La luce di passaggio ci riguarda tutti. Almeno così io sento.
    Un abbraccio
    F.

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  5. nei tuoi versi ho visto due parti di te, del poeta, dell'uomo

    la prima è l'ego che 'vende' la luce, magari anche a caro prezzo
    la seconda è l'io, raggiunto grazie alla presenza di un tu, grazie all'esperienza della morte e della rinascita, quotidiana : l'io in conversione, per dirla in termini guzziani, che inizia ad essere io in relazione
    infine (che poi è l'inizio) l'io REGALA quella luce e prega e confessa la sua umana sublime debolezza e la sua forza : è un io che può regalare, è un io regale. Umano insieme e divino.

    Buon Anno
    Filomena

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  6. Sono veramente molto colpito, Filomena.
    Come sempre chi scrive versi - specie se lo ha fatto nello sforzo più completo di dare voce al proprio interiore (una specie di magma ribollente che vuole uscire, anzi lo pretende) - è piuttosto inconsapevole di quel che scrive, e lo ri-elabora o lo elabora interamente soltanto molto tempo dopo, e spesso soltanto grazie all'intervento di qualche lettore accorto e sensibile quale tu sei, che suggerisce nuove strade di interpretazione di cui chi scrive non è mai pienamente cosciente.

    Mediterò a lungo, ma già fin d'ora posso dirti che sento queste tue parole precise e affilate, dunque vere, molto vicine alla verità interiore.
    Grazie
    f-

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  7. grazie a te, Fabrizio
    lavorando su me stessa, in effetti, sto diventando più sensibile, credo, mi auguro, a discernere il ghigno del mio ego dal sorriso del mio io
    anche se questo non mi preserva certo dalle cadute
    è lungo il cammino che conduce alla Verità

    buona giornata di sorrisi
    Filomena

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  8. Cara Filomena, hai proprio ragione: il lavoro su se stessi - se fatto seriamente, con rigore - paga sempre, alla fine. e produce frutti bellissimi.

    grazie ancora.

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  9. ...vi è un inspiro... profondo, vitale...eterna rinascita sino all'ultimo espiro...e il silenzio che esprime l'inesprimibile...non vi è forma..solo movimento...buon tutto quel che è bene per te e per voi che passate di qua...

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  10. Grazie, Alessandro.
    Rinascita e inesprimibile, nuovo e vecchio, fine e inizio, inizio e fine.
    Un abbraccio e auguri anche a te
    Fab

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