Sin dalla sua costruzione - 1931 - l'Empire State Building fu teatro di tragici e "spettacolari" suicidi.
Il 1º maggio 1947 vi fu quello più noto e sconcertante, quando la ventitreenne Evelyn Francis McHale si lanciò dalla terrazza dell'ottantaseiesimo piano e piombò fatalmente su una limousine nera parcheggiata in strada.
Ciò che stupì tutti fu il corpo della giovane vittima che giaceva supino e praticamente intatto sull'abitacolo sfondato della vettura.
Fotografata da Robert Wiles, uno studente accorso sul posto, l'immagine fece il giro del mondo. Sembrando davvero una "icona moderna" della morte.
Il gesto estremo della ragazza fu motivato da un biglietto autografo che la vittima lasciò sulla terrazza dell'ottantaseiesimo piano che recitava la seguente frase: «He's much better off without me... I wouldn't make a good wife for anybody,» ovvero: "Sta molto meglio senza di me... Non sarei una buona moglie per nessuno".
Dunque, dietro al gesto, come accade sovente, motivi sentimentali.
La fotografia venne pubblicata il 12 maggio dello stesso anno dalla nota rivista statunitense Life riferendosi ad essa come «the most beautiful suicide» e fu acquistata anni più tardi dal noto esponente della Pop art Andy Warhol, che la elaborò intitolando l'opera Suicide (fallen body), inserendola nella galleria di sue serigrafie intitolata Death and disaster.
Fabrizio Falconi - 2022
Nessun commento:
Posta un commento
Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.