La disposizione quasi psichedelica
di angeli e demoni nella celebre opera 'Cerchio Limite IV
(Paradiso e Inferno)', realizzata nel 1960 dall'artista olandese
Maurits Cornelis Escher, consente di prevedere come un corpo
cristallino modifichera' la sua forma se sottoposto a
sollecitazioni esterne.
E' dunque l'arte a lanciare un prezioso
assist alla scienza per capire meglio come si generano frane,
valanghe, terremoti e come si deformano i materiali nel micro e
nanomondo.
Lo dimostra lo studio pubblicato su Physical ReviewLetters da un gruppo internazionale di ricerca che ha coinvolto
il Politecnico di Milano e l'Universita' di Padova.
"L'incisione di Escher - spiega Paolo Biscari, professore di
fisica della materia del Politecnico - e' legata al lavoro di
matematici che nella meta' del secolo scorso stavano esplorando
le proprieta' degli spazi iperbolici, ovvero spazi dove non
vigono le leggi della geometria euclidea, per cui puo' accadere
che due rette parallele si allontanino o si avvicinino".
Proprio
osservando l'opera d'arte, e' scoccata la scintilla che ha
permesso ai ricercatori di elaborare un nuovo approccio per
descrivere attraverso la matematica i fenomeni di deformazione
di materiali complessi.
Focalizzandosi sull'intreccio di angeli
e demoni, hanno infatti intuito che ogni punto dello spazio
iperbolico (come ogni punto del disegno di Escher) puo' essere
associato a una forma di un corpo cristallino, come un metallo.
Nelle sue deformazioni, il materiale cambia di volta in volta
passando per esempio dalla forma associata a un angelo a quella
associata a uno degli angeli vicini.
"I corpi seguono dunque
delle vie preferenziali per cambiare forma, e se alcune
deformazioni (quelle elastiche) possono tornare indietro, altre
(quelle plastiche) non possono farlo", sottolinea Biscari.
"Questo ci aiuta a capire meglio come cambiano forma i materiali
nel micro e nanomondo, ma anche i meccanismi che generano frane,
valanghe e terremoti, dove a volte lunghe sollecitazioni
sembrano non generare alcuna deformazione finche' un piccolissimo
cambiamento scatena il fenomeno".
Nessun commento:
Posta un commento
Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.