20/07/25

Moravia e Morante: Una storia d'amore e letteratura - Prima Parte Il Podcast


Come si conobbero Elsa Morante e Alberto Moravia, due grandi protagonisti del Novecento italiano? Quanto tempo vissero insieme? Dov'erano le case e i luoghi di Roma che abitarono? Cosa li avvicinò e cosa li divise? Un racconto sonoro da ascoltare gratuitamente qui la PRIMA PARTE:
Podcast: "Passeggiate Letterarie a Roma" di Fabrizio Falconi

19/07/25

Perché il tennis di oggi non mi appassiona più - di Fabrizio Falconi


Il tennis di oggi ha smesso di appassionarmi, perchè l'elemento o il fattore umano, come è successo in molti altri sport, è passato completamente in secondo piano.
Sono legato al tennis di un'altra epoca, quando al centro di tutto c'era il tennista, che andava in campo con il borsone e dentro 3 racchette di legno (all'epoca si rompevano spesso le corde...) e lui era solo con se stesso. Gli "allenatori" come si chiamavano allora, spesso nemmeno andavano in tribuna. Ed erano come padri, per gli atleti: un mentore, insomma, o un maestro che dava consigli.
Adesso i campioni sono plurimilionari col bilancio economico di una multinazionale, che hanno intorno staff composti da decine di persone, ognuno dei quali ha il suo campo di applicazione: medico, preparatore atletico, fisioterapista, psicologo, ecc. ecc.. uno squadrone di esperti che allestisce programmi di allenamenti schedulati al computer e monitorizzati più di un viaggio spaziale della Nasa: tutto è sotto controllo, tutto è predisposto alla creazione e alla manutenzione del campione. I materiali fanno il resto, con scarpe, bendaggi e racchette create con nanomateriali e disegnate con l'intelligenza artificiale.
Per questo anche l'effetto sorpresa, underdog o outsider nel tennis di oggi è in via di estinzione: vincono sempre i più "forti" e per distacco. L'esemplare numero 1 è stato Djokovic, più somigliante a un robot che a un giocatore di tennis. Ma niente in confronto alle giovani leve, Alcaraz e soprattutto Sinner che uccideranno il tennis per i prossimi 15 anni, dividendosi tutto il bottino (nella proporzione più o meno di 3 a 1).
Insomma, tutto questo non mi appassiona. E nostalgicamente mi rimpiango il tennis ben rappresentato da questa foto di Bjorn Borg con il suo storico allenatore Lennart Bergelin, che lo scoprì da bambino e lo seguì fino a che Bjorn - che evidentemente apparteneva ancora alla razza "umana" - decise di disertare, a 26 anni, da un tennis che stava già cominciando a diventare un implacabile tritacarne.


I LUOGHI DI CARAVAGGIO A ROMA - Seconda parte. Ascolta il Podcast gratuitamente


Quali sono i luoghi dove ha vissuto Caravaggio a Roma?
Dove ha abitato? Dove dipingeva? Quali erano le strade e le zone che frequentava? Dove è avvenuta l'uccisione di Ranuccio Tommasoni? Dove abitavano le donne che frequentava? Un racconto sonoro da ascoltare gratuitamente - qui la SECONDA PARTE:

Podcast: "Passeggiate Letterarie a Roma" di Fabrizio Falconi

18/07/25

I LUOGHI DI CARAVAGGIO A ROMA - Prima parte. Ascolta il Podcast gratuitamente




Quali sono i luoghi dove ha vissuto Caravaggio a Roma? Dove ha abitato? Dove dipingeva? Quali erano le strade e le zone che frequentava? Dove è avvenuta l'uccisione di Ranuccio Tommasoni? Dove abitavano le donne che frequentava? Un racconto sonoro da ascoltare gratuitamente qui:

- "Passeggiate Letterarie a Roma", il podcast di Fabrizio Falconi

07/07/25

"La persona peggiore del mondo", uno dei migliori film degli ultimi anni


La persona peggiore del mondo è uno dei migliori film degli ultimi anni.

Joachim Trier, del resto, oggi 51enne, continua a fare incetta di premi nei festival più importanti, e attendo con grande interesse il suo ultimo Affeksjonsverdi, che a Cannes a maggio scorso ha ricevuto il Gran Premio della Giuria.
Questo La persona peggiore del mondo è il suo penultimo, uscito nel 2021 per il quale la protagonista, Renate Reinsve (ne ho parlato anche per "Armand", qualche settimana fa, oggi forse la più dotata attrice in giro) ha vinto il Premio per la migliore interpretazione femminile a Cannes 2021.
Il film racconta nell'arco di due intensissime ore, in 12 capitoli, alcuni più estesi altri molto brevi (+ un prologo e un epilogo) le vicende della protagonista Julia, che sta per compiere 30 anni e che finora non ha messo radici da nessuna parte: laureata in medicina e studentessa brillante, ha lasciato per dedicarsi alla psicologia, poi ha lasciato anche questi studi con in testa l'idea di fare la fotografa, ma è finita a fare la commessa in libreria.
Nella gioventù dorata di Oslo (dove anche lavorare come cameriere è redditizio e dignitoso) ha molte avventure sessuali che gratificano il suo narcisismo e sembrano terminare quando incontra Axel, più grande di lei di 13 o 14 anni, fumettista di successo (una sorta di Zerocalcare norvegese), uomo intelligente e sensibile di cui Julia si innamora e con cui va a vivere.
Tutto andrebbe bene, se non fosse che Julia è sempre indecisa a tutto: soprattutto riguardo alla maternità. Axel vorrebbe un figlio, ritiene che Julia sarebbe un'ottima madre, cerca di persuaderla. Ma Julia esita, tentenna. E fatalmente, cerca vie di fuga, immaginarie o concrete.
La separazione da Axel è traumatica, specie per quanto avviene dopo e anche il nuovo compagno non può/sa colmare il vuoto decisionale di Julia.
Il film è un capolavoro di interiorità e cinema: un equilibrio quasi miracoloso collega i 12 capitoli, anche quando la storia include parentesi oniriche o allucinogene.
Per la Reisven gli aggettivi sono inutili: è un'attrice di straordinario carisma e straordinaria bravura.
Ma anche Anders Danielsen Lie, nel ruolo di Axel è di bravura superiore.
Tutto è vero ma anche toccante, perché la vita è così e non è una stupida favola come viene rappresentato in molto cinema e molta fiction americana di oggi.
Saper raccontare i rumori e i (falsi, come direbbero Handke e Wenders) movimenti dell'anima, in un'età così confusa, con la lucidità di Trier è veramente raro.
C'è una frase che Axel dice a Julia per segnare la differenza anagrafica tra di loro (che sembra incolmabile): "Sono cresciuto in un'epoca in cui la cultura passava attraverso gli oggetti."
E' il dramma di un passaggio che scontenta chi era abituato a un'altra vita e chi quell'altra vita non l'ha mai conosciuta e si trova però a nuotare in mare aperto.
Da non perdere. (Su Amazon Prime video)

07/06/25

CARAVAGGIO A ROMA - Il Podcast - ascolta gratuitamente qui

 


Proprio nel periodo in cui a Palazzo Barberini a Roma si svolge la grande mostra Caravaggio 2025, il racconto, con particolari insoliti, aneddoti, curiosità, della incredibile vita di Caravaggio nei suoi dodici anni a Roma, che hanno camb

Proprio nel periodo in cui a Palazzo Barberini a Roma si svolge la grande mostra Caravaggio 2025, il racconto, con particolari insoliti, aneddoti, curiosità, della incredibile vita di Caravaggio nei suoi dodici anni a Roma, che hanno cambiato per sempre la storia della pittura.

"PASSEGGIATE LETTERARIE A ROMA" DI FABRIZIO FALCONI - IL PODCAST

PRIMA PARTE - ASCOLTA GRATUITAMENTE QUI:

https://tinyurl.com/bdx32yd6

SECONDA PARTE - ASCOLTA GRATUITAMENTE QUI:

https://tinyurl.com/mr9cta3u

21/05/25

POETICA-MENTE ! - Secondo Incontro Domenica 25 maggio ore 18,30

 



Si svolgerà domenica prossima, 25 maggio 2025 alle ore 18,30 presso la Libreria Eli di Roma, Viale Somalia 50/A, il secondo incontro di Poetica-Mente!, confronto trans-generazionale sui temi della poesia, incentrato stavolta sui testi di canzoni di ieri e di oggi, sulla loro rilevanza poetica, e sulle differenze di scritture, di espressione e di fruizione.

Si ascolteranno canzoni, si discuterà insieme. E tutti saranno benvenuti!




25/04/25

Il nuovo libro di Raoul Precht: "Lo scrittore infedele"

 



Nato a Roma nel 1960, ma trapiantato a Lussemburgo dal 1990, Raoul Precht è uno degli autori più interessanti della scena contemporanea italiana, come dimostrano i suoi ultimi volumi pubblicati, Quintetto romano Il mare dei poeti (entrambi per Bordeaux Edizioni, 2022 e  2023), Stefan Zweig. La fine di un mondo (Edizioni Ares 2025) e ora questo Lo scrittore infedele, uscito per i tipi di Editoriale Scientifica. 

Stavolta Precht racconta in prima persona la sua vera ossessione per Carl Sternheim, maturata già negli anni universitari (a Roma, dove si è laureato in lingue e letterature straniere moderne con una tesi sul conflitto padre-figlio in Calderón de la Barca, Hofmannsthal e Pasolini). Al drammaturgo espressionista tedesco, misconosciuto in Italia e quasi del tutto intradotto, Precht aveva già dedicato un prezioso volumetto pubblicato dall'editore La Camera Verde, cimentandosi nella traduzione di un racconto di Sternheim, Schuhlin, (arricchito dalle fotografie di P. Dimpflmeier) in cui si narra della carriera di un giovane musicista immaginario, dall'infanzia, ai timidi esordi, fino alla consacrazione presso un pubblico ristretto di aristocratici e intenditori, come eccellente pianista.

Ne Lo scrittore infedele, invece, Precht, descrive il suo viaggio sulle (labili) tracce di Sternheim, lasciate dallo scrittore a Bruxelles e in Belgio, dove riparò nell'ultima parte della sua vita per scampare alla persecuzione nazista in patria. In pieno inverno dunque, approfittando di una noiosa trasferta di lavoro, lo scrittore di oggi muove i suoi passi dalla tomba dello scrittore di ieri, nel cimitero di Bruxelles. Nato a Lipsia nel 1878, Sternheim ha infatti trovato la morte a Bruxelles il 3 novembre del 1942, quand'era ancora considerato tra i narratori e drammaturghi più importanti del suo tempo, maestro e precursore fra gli altri di Bertolt Brecht. In realtà il vero successo Sternheim lo aveva consumato nei primi anni del Novecento, quand'era diventato popolarissimo, anche e soprattutto per i suoi drammi (vincitore fra l'altro del premio Fontane, che decise di devolvere al giovane Franz Kafka, allora semisconosciuto).

La vita e l'opera di Sternheim, da quel punto in poi, sembrarono essere saliti sulle montagne russe. Un mondo apparentemente dorato e certamente inebriante che Sternheim attraversò senza riserve, seminando donne, amanti, mogli, figli e figlie, delusioni e tragedie, fallimenti e successo, fino a un tiepido oblio che a un certo punto sembrò avvolgerlo insieme agli eventi tragici che divampavano in Europa e ai quali - forse per fortuna - non fece in tempo ad assistere fino in fondo.

Precht però qui gioca su un doppio registro: Sternheim è il pretesto per un romanzo interrogativo e interrogante che non si può liquidare sotto la generica etichetta di autofiction

Il centro di questo romanzo atipico è infatti la scrittura, lo scrivere. Demone e diletto di Precht, come di chiunque abbia contratto il morbo e si interroghi profondamente - e non soltanto per divertimento narcisistico - sul senso di una cosa che può apparire sommamente insensata come lo scrivere - e in particolare lo scrivere di sè.

Il problema è che non si finisce mai di conoscersi. E Precht, come ogni autore vero, non ha fatto ancora i conti pienamente con la propria interiorità, con le ansie, con i turbamenti, con il senso del fallimento o dell'incompiutezza e cerca in un eponimo che non può essere per lui altri che Sternheim, lo scrittore che ha giocato tutto, ha raggiunto tutto, ha toccato tutto e alla fine ha sperimentato la rovina e la caduta. 

La rovina infatti, è il segno che si è vissuto. E allora dunque, forse ci si può rivolgere alla vita di un altro per capire meglio qualcosa della nostra. Perché, come scrive Barthes, "solo l'Altro potrebbe scrivere il mio romanzo." Forse nella galleria di questi personaggi che raccontano (a Precht) le loro storie, orbitando intorno a quella del grande scrittore oggi trascurato, si trovano riflessi propizi, si scoprono echi o similitudini, diffrazioni, spostamenti che riguardano oggi e che riguardano noi stessi.

Nella polvere del tempo che non smette di cadere, Precht racconta le sue notti insonni, il suo agitarsi, il suo non riuscire a carpire, a dipanare, il suo non poter concludere. Ma in questo c'è la bellezza di un piccolo romanzo di meno di 200 pagine, che contiene tante storie, tanto tempo, tante vite. 

Raoul Precht
Lo scrittore infedele
Editoriale Scientifica
2025


21/04/25

"Passeggiate Letterarie a Roma" - Il nuovo Podcast di Fabrizio Falconi sulla Città Eterna

 


Passeggiate Letterarie a Roma è il nuovo podcast di Fabrizio Falconi dedicato a curiosità, leggende, storia e storie, aneddoti, vicende artistiche, della Città Eterna. 

Le nuove puntate del PODCAST vengono caricate ogni settimana (tra il martedì e il mercoledì) sulle piattaforme di SPOTIFY, AMAZON, APPLE.

Per trovare la pagina delle PASSEGGIATE LETTERARIE di Fabrizio Falconi IN PODCAST si può fare la ricerca con le parole chiave "Passeggiate Letterarie" all'interno delle 3 piattaforme oppure cliccare direttamente sui link qui sotto dove si trova indice e icone di tutte le puntate disponibili:

- SPOTIFY Passeggiate Letterarie

- AMAZON Passegggiate Letterarie

- APPLE Passeggiate Letterarie




30/03/25

POETICA-MENTE! - Sabato 12 aprile alle ore 18 alla Libreria Eli di Roma

 Primo incontro gratuito, aperto a tutti, sul tema della poesia nel confronto tra generazioni.

Moderano e conducono l’incontro con letture di testi propri e di grandi poeti:

Matteo Falconi

Fabrizio Falconi

LIBRERIA ELI 


21/03/25

"Wolf Hall" una serie inglese del 2015 bellissima, ancora purtroppo inedita in Italia


Ho l'impressione che, obnubilate dai tormentoni che impone il gigante Netflix ogni settimana, parecchie delle serie migliori in circolazione, siano - e rimangano - semiclandestine. Per gli algoritmi sono troppo rischiose, e quindi vengono lasciate a svernare in cantina senza che nessun network italiano le mandi in onda.

Succede anche con questa straordinaria serie BBC, prodotta addirittura nel 2015, e ancora del tutto inedita in Italia, intitolata "Wolf Hall" e tratta dall'omonimo romanzo della grande scrittrice inglese (pluripremiata) Hilary Mantel.
Racconta le vicende di Thomas Cromwell nella Inghilterra e nella corte di Enrico VIII, nel momento storico in cui il Re d'Inghilterra vuole divorziare dalla prima moglie spagnola, Caterina d'Aragona e convolare a nozze con Anna Bolena, misurandosi con l'ostilità del Papa romano e arrivando a sfidarlo apertamente e definitivamente proclamandosi capo spirituale della Chiesa d'Inghilterra, da allora detta "Anglicana".
Thomas Cromwell è un personaggio letterariamente fantastico. Prima dalla parte del papa, sopratutto per via del Cardinale Thomas Wolsey di cui è segretario fidato e poi, dopo la morte di questo, promosso a uomo di fiducia di Enrico VIII, suo principale consigliere.
La serie è di qualità altissima - soltanto i costumi e la fotografia sono da premio Oscar (sembra di girare per una quadreria del Cinquecento, tra Durer e Brueghel) - e il cast è formato da fuoriclasse del cinema inglese, da Mark Rylance (nei panni di Thomas Cromwell), premio Oscar per "Il ponte delle spie" di Spielberg, a Damian Lewis (Enrico VIII), da tutti ricordato per Homeland, a Jonathan Pryce, sul quale non bisogna aggiungere altro.
Un'opera magnifica che esplora le ambiguità del potere, i caratteri umani, i cortocircuiti della storia che generano conflitti, sofferenze e orrori. (Quanto mai attuale).



15/03/25

"Preparare la partenza"







Preparare la partenza 


Nel sogno sto sempre a preparare la roba 

e ogni cosa mi scappa e mi fa piangere: 

è come se si nascondesse. Ma ce n’è così tanta!

E a me non andrebbe di partire, di perdere

la tenerezza, il gioco della pelle e della bocca

della bella schiena e delle pieghe, mi volto

e mi ripiego in cerca di una spilla, di un guscio

o una moneta.

Ma che t’importa di uno spillo?

E cosa ti mette angoscia, cosa malinconia?

Il desiderio terrestre non dovrebbe appartenere

al sogno; nemmeno lì puoi volare a distesa, 

sempre qualcosa ti trattiene,

la tua roba che non è mai stata tua

la bocca che non è mai stata tua

lo spillo, il passaporto

la vecchiaia, la giovinezza

la rovina di un passaggio che non puoi

tramutare

in fretta d’andare. 


Fabrizio Falconi - 2025 (inedito ©)


03/03/25

3.000.000 di Visualizzazioni per Il Blog di Fabrizio Falconi - Si festeggia con i tre libri usciti da poco. Grazie a tutti!

 


Nato 16 anni fa, questo Blog, Il Blog di Fabrizio Falconi festeggia oggi un altro importante traguardo: quello dei 3.000.000 di visualizzazioni!

Molta strada è stata fatta in questi anni ed è doveroso ringraziare in primis i tanti lettori ovviamente, e anche gli inserzionisti che ci hanno permesso di continuare a crescere. 

Festeggiamo con le copertine dei 3 nuovi libri, usciti dalla fine dell'estate scorsa, tutti disponibili nelle librerie e online.

Grazie, e barra a dritta.

F.