Specialmente in questi anni così confusi, di negazionismi sfrenati, benaltrismi, narcisismi piccoli e grandi che si esaltano nella confutazione spavalda dell'ovvio e del naturale, col pretestuoso e l'inaccettabile, vale la pena riportare qui la risposta forse più chiara ed esaustiva possibile alla domanda che spesso si sente ripetere, ovvero: per quali motivi la Shoah, l'Olocausto degli ebrei da parte dei nazisti, durante la Seconda Guerra mondiale è un "unicum" nella storia umana, e perché è sbagliato concettualmente e materialmente equipararlo ad altri tipi di genocidi terrificanti che sono stati compiuti nella storia.
La risposta è piuttosto evidente e ciascuno di noi dovrebbe conoscerla, ma Lisa Palmieri-Billig dell'American Jewish Committee l'ha spiegato recentemente con poche parole essenziali che meritano di essere divulgate il più possibile:
"La Shoah è stata pianificata a sangue freddo secondo precisi concetti di efficienza e tecnologia moderna. Fu eseguita da una civiltà altamente istruita, colta, avanzata, con l'uso di un diabolico, meticoloso piano di omicidio di massa mirato alla totale estinzione di tutti i membri di un certo popolo, una certa religione, una certa tradizione e cultura. Erano condannati per il loro Dna: uomini, donne, bambini, neonati, vecchi e infermi, tutto coloro a quella che era considerata una "razza inferiore".
Più chiaro di così.
Fabrizio Falconi - 2022
Verissimo.
RispondiEliminaL'olocausto trova il suo presupposto nell'inizio dell'Era della Tecnica.
Ogni uomo è l'ingranaggio di un processo più ampio e riceve un compito (lavoro).
Gli ufficiali nazisti svolgono il loro lavoro in modo semplicemente efficiente.
1)ricevono un treno carico di ebrei; 2)"liberano" un numero di posti sufficiente per ricevere il treno successivo;3)smaltiscono i corpi e ricominciano da 1).
Tramontati i valori del vecchio mondo, ci si concentra sul valore unico dell' Era della Tecnica: l'efficienza.