Di un capolavoro assoluto del cinema, come Arancia Meccanica (A Clockwork Orange), girato nel 1971 da Stanley Kubrick, non si finisce mai di parlare.
Pochi altri film posseggono un alone leggendario come questo, e contengono implicazioni etiche sulla violenza e il libero arbitrio che lo rendono eternamente contemporaneo.
In una recente intervista di Mariolina Venezia per Io-Donna/Corriere della Sera, è tornato a parlare l'indimenticabile protagonista Malcolm Mc Dowell, oggi ottantenne, che vive a Ojai in California, con i suoi 3 figli adolescenti (ne ha 5 in totale), che è tornato a raccontare curiosità riguardo le mitiche riprese di quel film che lo vide, a 25 anni, protagonista.
Fra l'altro Arancia Meccanica fu di gran lunga il film girato più rapidamente da Kubrick che, come è noto, trasformava i suoi set in estenuanti prove di resistenza (con l'apice toccato per Eyes Wide Shut, la cui produzione si è protratta praticamente per un intero decennio).
Quel film fu invece realizzato in pochi mesi e Kubrick andò dritto all'obiettivo di trasformare il romanzo da cui film era stato tratto, scritto da Anthony Burgess in un apologo sulla libertà e sul libero arbitrio trascinato fino alle sue estreme conseguenze.
A parte le diatribe personali avute dopo l'uscita del film da Mc Dowell con Kubrick - l'attore ancora in questa ultima intervista sostiene di essere stato "truffato" da Kubrick che non gli riconobbe la percentuale sui diritti d'autore che gli aveva promesso prima di iniziare a girare (ragione per cui McDowell riesce nel corso dell'intervista ad avere parole più entusiaste per Lindsay Anderson, di cui fu protagonista del celebre If, piuttosto che per Kubrick) - Malcolm - sullo schermo il fantastico e terribile Alex, capo dei drughi, ha ricordato l'ossessione di Kubrick per il tema del film che culminò nella maniacale cura con cui furono girate le scene della famosa "Cura Ludovico". Mc Dowell racconta che a causa di quei divaricatori oculari e del numero altissimo di ciak, rischiò anche dei seri danni all'occhio.
Dal punto di vista dei contenuti, uno degli obiettivi del film che stava a cuore a Kubrick è il comportamentismo (psicologia comportamentale) sostenuto dagli psicologi John B. Watson e BF Skinner. Burgess disapprovava il comportamentismo, definendo uno dei libri più famosi sull'argomento scritto da uno dei più noti comportamentisti BF Skinner, Beyond Freedom and Dignity, pubblicato nel 1971, "uno dei più pericolosi mai scritti".
Sebbene i limiti del comportamentismo siano stati dichiarati dal suo principale fondatore JB Watson, Skinner affermava che la modifica del comportamento, in particolare il condizionamento operante (condizionamento che viene effettuato tramite tecniche alternate di ricompensa/punizione), più del "classico" condizionamento Watsoniano , è la chiave per un società ideale.
Una tesi quantomeno inquietante.
La Cura Ludovico nel film è ampiamente vista come una parodia della terapia dell'avversione più del classico, normale condizionamento.
Mostrando il "riabilitato" Alex che rifiuta sia il sesso che la violenza, il film suggerisce che privandolo delle sue capacità di badare a se stesso, il condizionamento mentale di Alex attraverso la Tecnica Ludovico sta disumanizzando i suoi autori, proprio come gli atti di violenza di Alex nella prima parte del film avevano finito per disumanizzare lui.
Fra l'altro, la tecnica che tende a condizionare Alex ad avere reazioni di sofferenza fisica di fronte alla violenza è simile al progetto MKUltra che era stato sviluppato dalla CIA negli anni '50.
Secondo alcuni, la tecnica Ludovico può essere paragonata alle tecniche esistenti e moderne di castrazione chimica, rendendo la materia del film strettamente contemporanea.
Inoltre, il film permette di “porre lo spettatore di fronte alle sue pulsioni tabù” e quindi di considerare il cervello come un “covo di follia”.
La società ritratta nel film, caratterizzata da crisi sociale e deriva totalitaria, fu accomunata secondo alcuni a un tipo di struttura comunista, per le evocazioni della cultura russa, come lo slang adolescenziale, creato da Burgess traendo ispirazione dal vocabolario russo, o affreschi di operai in stile Propaganda realista socialista sovietica , deturpata da disegni osceni, che si trovano sia nel film che nel romanzo.
Tuttavia, nella lunga e storica intervista rilasciata a Michel Ciment, Kubrick rispose, alla domanda sull'esatta natura della società descritta, che essa rimane volutamente ambigua. Kubrick riconosce di fare paragoni nel film tra la destra e la sinistra e sente che c'è poca differenza tra i due: "Il ministro, interpretato da Anthony Sharp , è chiaramente una figura di destra. Lo scrittore, interpretato da Patrick Magee, è un pazzo di sinistra. Differiscono solo nei loro dogmi. Il loro modo di fare e gli obiettivi finali sono quasi gli stessi."
Una metafora potentissima del potere di ogni tipo e grado e ideale, che ancora oggi turba e affascina. E che esprime il pessimismo di Kubrick e la potenza filosofica dei film che ci ha lasciato.
Fabrizio Falconi - 2022
Guarda caso, una tipologia di 'comportamentismo' è in atto oggi in Cina. Il fatto che destra e sinistra si incontrino e si confondano trovò la sua prova realpolitik nel patto Ribbentropp Molotov
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