Dovrò ricordare che niente nasce e cresce senza
responsabilità.
La cura è ciò che mi distingue dall’indistinto essere.
Curare vuol dire vivere due vite: la mia e quella ci ciò
che curo. Non potrò mai farmi scudo
della stanchezza, né cercherò di obiettare ‘così fan tutti.’
Cercherò di dimostrare che la mia vita ha un senso, non
sperperando il mio talento, ricco o misero che sia.
C’è un filo rosso che lega la presenza della mia vita a
quella dei miei predecessori: senza di loro io non sarei esistito, senza la
loro cura io nemmeno avrei mosso un piede su questa terra.
La stessa cura io la eserciterò fino alla fine per ciò che
ha diritto a crescere e prosperare grazie alla mia esistenza.
Non dirò ‘non mi riguarda’, ‘non mi appartiene’, ‘non mi
interessa’.
Non butterò via il ramo con il frutto. Senza curare il
ramo, nessun frutto potrà mai crescere.
Io invecchierò portando il peso del mondo, e questo peso,
nel confine della mia ombra terrestre, cercherò di alleggerire. Incontrando, visitando, ascoltando.
Ognuno, come
scrisse Saint-Exupéry – è responsabile di
tutti. Ognuno da solo è responsabile di tutti. Ognuno è l’unico responsabile di
tutti.
Fabrizio Falconi
foto di Francesco Rosa - 2011.
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