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28/11/19

Poesia maschile, poesia femminile; L'anima delle donne, l'anima degli uomini: Domani si presenta "Rima di Frattura a Roma"

Alla Libreria Odradek di Roma (Via dei Banchi Vecchi, 57) domani alle ore 18 presentazione del nuovo libro a due voci, di Paola d'Agnese e Fabrizio Falconi.

Guida Editori ha da poco mandato nelle librerie 'Rima di frattura', poesie e prose che indagano la relazione tra donne e uomini firmate da Paola d'Agnese e Fabrizio Falconi che saranno presenti in compagnia di Annamaria Robustelli e Antonio Pascotto.

In medicina la 'rima di frattura' è l'esatto punto di interruzione del segmento scheletrico, in questo volume, come scrive nella prefazione Floriana Coppola, vi è la "frattura come dolore e separazione, come impossibilità di comunicare e di essere reali complici uno dell’altro. Un confronto ossessivo e travagliato in moto speculare tra il femminile e il maschile, recuperando varie unità di misura: la poesia e la prosa poetica, il monologo interiore, il flusso di coscienza". 

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21/11/19

Domani, 22 Novembre, Fabrizio Falconi e Paola d'Agnese a Milano presentano "Rima di Frattura"


logo libreria

venerdì 22 novembre 2019 ore 18.30

Con Rima di Frattura, Guida editori 2019, prosegue il confronto tra letteratura e arte visiva,  avviato durante la mostra “Vetrine di libertà” 2019. Paola d’Agnese Fabrizio Falconi, partendo dalle loro vite, con poesie e prose poetiche indagano la relazione tra donne e uomini. I proventi del libro  sono destinati all’Associazione Le Kassandre che gestisce il  Centro Antiviolenza di Ponticelli, Napoli.
Presenti gli autori, l’artista Bruna Esposito e Marisa Guarneri della Casa di Accoglienza donne maltrattate di Milano. Coordina Francesca PasiniIl catalogo della mostra è disponibile in Libreria. 


17/11/19

Poesia della Domenica: "Amor che ne la mente" di Jacqueline Risset


Amor che ne la mente
Amor che ne la mente mi ragiona
Amor che ragiona
che risuona
nell’anima
nel corpo-cuore
e nell’asse di cristallo
vieni con me passeggia con me
lungo il mare
con i granchi
Amor che mi fai pensare
e mi svii ogni pensiero
mi porti frammenti di lui
frammenti passati
ma sorti presenti
immortali:
voce frettolosa nel corridoio
la mano che stringe la mano
nel sonno
oppure selvaggio dal volto severo
senza rispondere

Jaqueline Risset, tratto da: Amor di Lontano (versione italiana dell'autrice), Einaudi, 1993 


Amor che ne la mente
Amor che ne la mente mi ragiona
Amour qui résonne
qui raisonne

dans mon âme
dans mon corps-cœur
sur l'axe de cristal

viens avec moi promène-toi avec moi
au bord de mer avec les crabes

Amour qui me fais penser
et me dévies toutes mes pensées
tu m'apportes de lui des morceaux

morceaux passés
                        surgis présents
                        inaltérables :

                          axe droit de son corps dansant
                          sa voix pressée dans le couloir

                          la main serrant la main -
                          dans le sommeil

                          ou sauvage au visage fermé
                          sans me répondre

13/11/19

Presentazione di "Rima di Frattura" a Roma - Venerdì 29 novembre alla Libreria Odradek


Sarà presentato a Roma VENERDI' 29 NOVEMBRE ALLE ORE 18.00, alla Libreria Odradek in Via dei Banchi Vecchi, 57,  il libro Rima di Frattura (Guida Editori) di Paola d'Agnese e Fabrizio Falconi.

Con gli autori saranno presenti Annamaria Robustelli e Antonio Pascotto




Rima di frattura in termini tecnici indica la sede di una frattura(ossea), mostrandone la forma e la lunghezza. E’ sembrato il titolo suggestivo per l’opera di due poeti, Paola d’Agnese e Fabrizio Falconi, che hanno attraversato diverse stagioni creative e si affrontano nella maturità per confrontarsi sui punti di vista di genere: maschile e femminile, femminile e maschile sono le due voci che si confrontano in quest’opera con testi di diversa struttura: un testo-flusso, un racconto di vita iniziale; dieci parole comuni e non comuni che funzionano da ispirazione; dieci liriche che abbracciano tre diversi decenni di produzione poetica. 
In un periodo storico nel quale molto si parla e si discute di genere e di confronto/confusione/dialogo tra maschile e femminile, Rima di frattura offre un saggio personale di due voci poetiche che si interrogano sul passato, il futuro e la realtà tra vissuto e aspirazione.



NOTE BIOGRAFICHE


Paola d’Agnese  è nata a Napoli.

Nel 1995 è fra le fondatrici dell’Associazione Culturale Donne e Poesia, all’interno della Casa Internazionale delle Donne di Roma. 
Ha curato oltre che il Premio Internazionale Donna e Poesia con l’ideazione e l’organizzazione di edizioni antologiche, seminari  e laboratori di scrittura poetica.
Nel 2002 comincia la collaborazione con l’artista Bruna Esposito in occasione del concorso  Migrazioni  promosso dal Ministero dei Beni Culturali , con un testo per l’ opera E così sia, al Maxxi , Museo d’Arte Contemporanea di Roma e al  Museo  Castel Sant’ Elmo di Napoli. L'opera vince il Premio alla giovane Arte Italiana.
Dal 1990 vive e lavora a Roma come organizzatrice di rassegne , eventi, fra cui dal 2004 il Premio Fabrizio De Andrè - Parlare Musica, evento patrocinato dalla Fondazione De Andrè.
Nel 2010 ha pubblicato, edita da Zona , la raccolta di poesie 58 secondi, accompagnata da alcune note del Maestro Ennio Morricone.

Fabrizio Falconi è nato a Roma. 

Ha esordito come freelance per testate (PanoramaPaese SeraIl manifesto), lavorando poi per quasi un decennio alla RAI, poi a Telemontecarlo. Attualmente è caporedattore per la testata News Mediaset. In narrativa ha esordito nel 1985 con un volume di racconti, Prima di Andare, cui hanno fatto seguito opere di saggistica, narrativa e poesia, tra le quali  L'ombra del Ritorno (Campanotto Editore), 1996, (finalista al premio Sandro Penna e segnalato al premio Montale di quell’anno), Il giorno più bello per Incontrarti (Fazi, 2000), Cieli Come questo (Fazi, 2002), Poesie 1996-2007 (Campanotto, 2007), Il respiro di oggi (Terre Sommerse  2009), Dieci Luoghi dell'Anima (Cantagalli, 2009), I fantasmi di Roma (Newton Compton, 2010), In hoc vinces (con Bruno Carboniero, Edizioni Mediterranee, 2011) Monumenti esoterici d'Italia (Newton Compton, 2013), Roma segreta e misteriosa (Newton Compton, 2015).
È autore e contributore di diversi blog e siti on line, per argomenti che spaziano dalla spiritualità alla poesia, alla storia della conoscenza e delle radici filosofiche dell'Occidente.
Sue poesie sono apparse tradotte in lingua inglese da David Lummus nella rivista TriQuarterly dedicata alla poesia italiana contemporanea curata da Robert Pogue Harrison e Susan Stewart (n.127/2007).


08/11/19

Fabrizio Falconi e Paola D'Agnese il 22 Novembre a Milano per "Rima di Frattura"



Vi aspettiamo 

Venerdì 22 novembre, ore 18,30

Libreria delle donne di Milano, via Pietro Calvi 29, 02 7000265 www.libreriadelledonne.it   

“Rima di Frattura”
di Paola d’Agnese e Fabrizio Falconi

Con Rima di Frattura, Guida editori 2019, prosegue il confronto arte
visiva/letteratura, avviato durante la mostra “Vetrine di libertà” aprile – giugno 2019."
Paola d’Agnese e Fabrizio Falconi, partendo dalle loro vite, pubblicano una
accanto all’altro, prose poetiche e poesie. Le voci di Lei e di Lui, invece che
del creatore neutro, sono al centro della sperimentazione poetica e
propongono un cambiamento nella relazione tra donne e uomini che
riguarda la vita di tutte e di tutti.

I proventi del Libro sono destinati all’Ass. Le Kassandre che coordinano il
Centro Antiviolenza di Ponticelli (NA).

Presenti gli autori, l’artista Bruna Esposito e Marisa Guarneri della Casa
delle donne maltrattate di Milano. Coordina Francesca Pasini. Disponibile in
libreria il catalogo della Mostra Vetrine di libertà.

Seguirà la cena della Cucina di Estia ( la conferma è gradita)

29/09/19

Poesia della Domenica: "Sentimento oceanico" di Fabrizio Falconi




Sentimento oceanico


In forme nuove ho attraversato
gli anni, era il tempo delle viole
dell'infinita luce, come un dardo
colmo di sfide, una corsa piena
di fragole e memorie da scrivere
e tetti di paglia e scimmie, e lumi
nel traffico, sparatorie e dolci
notti con l'amore sul cuscino; cento
colori diversi nella trama, cento storie
e baci dalla sospesa esistenza.




Fabrizio Falconi
- inedito 2019 

22/09/19

Poesia della Domenica: "Dimmi che non sarà la morte" di Donata Doni




Dimmi che non sarà la morte


Sarà come incontrarti
per le strade di Galilea
e sentire il battito di luce
delle Tue pupille divine
riscaldare il mio volto.

Sarà la Tua mano
a prendere la mia
con un gesto d'amore
ignoto alla mia carne.

Sarà come quando parlavi
a chi era respinto
per i suoi peccati,
sarà come quando perdonavi.

Dimmi che non sarà la morte,
ma soltanto un ritrovo
di amici separati
da catene d'esilio.

Dimmi che non saranno
paludi d'ombra
a sommergermi,
né acque profonde
a travolgermi.

Solo il Tuo volto,
solo il Tuo incontro, Signore.


Donata Doni, Il pianto dei ciliegi fioriti
tratto da: Poesie di Dio a cura di Enzo Bianchi, Einaudi, 1999, pag. 168



15/09/19

Poesia della Domenica: "Spada e alloro" di Fabrizio Falconi





spada e alloro


ecco i misteriosi guardiani
del disimpegno, squadernano
cori e corride, abusi bandiere
sconce quadriglie, a un passo
sognano di infrangersi nel nulla
e sono già, il nulla.

non proni e non altrove;
biascichi un talento o una situazione
ti perdi in un mestiere d'acqua
ricordi quel giorno amorale e vecchio
sembra ieri
quando lei era al fianco
nel sole spadaccino di luglio
e le fronde d'alloro dell'Appia
il corpo ti coronavano, come
un busto arcaico, presente e scarno
vinto dalle sale del museo per amore
di realtà e d'incarnazione.



tratto da: Fabrizio Falconi, Nessun Pensiero Conosce l'Amore, Interno Poesia, 2018, p.64

04/08/19

Poesia della Domenica: "Tropico del vento" di Fabrizio Falconi




Tropico del vento 


Il verde esteso ritorna sempre
anche sul nulla di strati
che il suolo, deserto, compone.
La pioggia scompare
e riappare come un’onda sottile
tiene sempre in sospeso
lo stato del cuore, i suoi gesti
l’attesa
un cielo d’amianto
prepara altri giochi
soffi di tropici, giaguari
ormai estinti pretendono
il culto dei secoli, sui massi
arroventati, squadrati
non resta altro
che la corsa scampata
e fulminea
dell’iguana grigio,
imperturbabile.




Fabrizio Falconi  (inedita) -  Campeche, 22 settembre 1999


08/06/19

Esce "Rima di Frattura" di Paola d'Agnese e Fabrizio Falconi: 4 mani, 2 voci poetiche su maschile/femminile



Esce nelle librerie Rima di frattura, il nuovo libro di Paola d'Agnese e Fabrizio Falconi

Rima di frattura in termini tecnici indica la sede di una frattura(ossea), mostrandone la forma e la lunghezza.
Ma, nel doppio senso di Rima poetica, è sembrato il titolo suggestivo per l’opera di due poeti, Paola d’Agnese e Fabrizio Falconi, che hanno attraversato diverse stagioni creative e si affrontano nella maturità per confrontarsi sui punti di vista di genere: maschile e femminile, femminile e maschile sono le due voci che si confrontano in quest’opera con testi di diversa struttura:  un testo-flusso, un racconto di vita iniziale; dieci parole comuni e non comuni che funzionano da ispirazione; dieci liriche che abbracciano tre diversi decenni di produzione poetica.
In un periodo storico nel quale molto si parla e si discute di genere e di confronto/confusione/dialogo tra maschile e femminile, Rima di frattura offre un saggio personale di due voci poetiche che si interrogano sul passato, il futuro e la realtà tra vissuto e aspirazione.


Paola d’Agnese  è nata a Napoli il 13 gennaio 1962.

Nel 1995 è fra le fondatrici dell’Associazione Culturale Donne e Poesia, all’interno della Casa Internazionale delle Donne di Roma. 
Ha curato oltre che il Premio Internazionale Donna e Poesia con l’ideazione e l’organizzazione di edizioni antologiche, seminari  e laboratori di scrittura poetica.
Nel 2002 comincia la collaborazione con l’artista Bruna Esposito in occasione del concorso  Migrazioni  promosso dal Ministero dei Beni Culturali , con un testo per l’ opera E così sia, al Maxxi , Museo d’Arte Contemporanea di Roma e al  Museo  Castel Sant’ Elmo di Napoli. L'opera vince il Premio alla giovane Arte Italiana.
Dal 1990 vive e lavora a Roma come organizzatrice di rassegne , eventi, fra cui dal 2004 il Premio Fabrizio De Andrè - Parlare Musica, evento patrocinato dalla Fondazione De Andrè.
Nel 2010 ha pubblicato, edita da Zona , la raccolta di poesie 58 secondi, accompagnata da alcune note del Maestro Ennio Morricone.




Fabrizio Falconi è nato a Roma il 4 settembre 1959.

In narrativa ha esordito nel 1985 con un volume di racconti, Prima di Andare, cui hanno fatto seguito opere di saggistica, narrativa e poesia, tra le quali  L'ombra del Ritorno (Campanotto Editore), 1996, (finalista al premio Sandro Penna e segnalato al premio Montale di quell’anno), Il giorno più bello per Incontrarti (Fazi, 2000), Cieli Come questo (Fazi, 2002), Poesie 1996-2007 (Campanotto, 2007), Il respiro di oggi (Terre Sommerse  2009), Dieci Luoghi dell'Anima (Cantagalli, 2009), I fantasmi di Roma (Newton Compton, 2010), In hoc vinces (con Bruno Carboniero, Edizioni Mediterranee, 2011) Monumenti esoterici d'Italia (Newton Compton, 2013), Roma segreta e misteriosa (Newton Compton 2015), Le Rovine e l'Ombra (Castelvecchi, 2017),  Cercare Dio (Castelvecchi, 2018), Nessun Pensiero Conosce l'Amore (Interno Poesia, 2019). 
È autore e contributore di diversi blog e siti on line, per argomenti che spaziano dalla spiritualità alla poesia, alla storia della conoscenza e delle radici filosofiche dell'Occidente.
Sue poesie sono apparse tradotte in lingua inglese da David Lummus nella rivista Try Quarterly dedicata alla poesia italiana contemporanea curata da Robert P. Harrison e Susan Stewart (n.127/2007). 



12/05/19

Poesia della Domenica - "Rammarico per le peonie" di Bai Juyi






Rammarico per le peonie


Sono addolorato per le peonie prima dei gradini, così rosse
alla sera ho scoperto che solo due son rimaste
Una volta che i venti della mattina avranno soffiato,
di certo non sopravviveranno,
la notte le guardo alla luce delle lampada,
per custodire quel rosso che sta svanendo.


14/04/19

Poesia della Domenica - "Ombra della verità" di Simona Scarpati





Ombra della verità

mi inondi, subissi, anneghi
mi terrorizzi, ecciti, risvegli
come un ruggito nel sangue,
come lo straripo di un fiume di tigri.

Con insondabili occhi mi guardi
protestando innocenza e spargendo polline
mentre solo per me ti spogli dei petali
uno ad uno.

Sei un coltello piantato
sei una corda corta, le manette, il coperchio
sei la grazia del tuo capo
appoggiato al mio seno,
sei l'ombra della verità e la luce della fatica
sei un'altra lingua e un'insperata riva
sei la complessità delle cose che non dici
ed è solo mia
questa furia che ancora non si placa.


Simona Scarpati - inedita




01/03/19

"Ends of poetry" - 40 poeti italiani si interrogano sul senso della Fine e del Fine in Poesia.


E' appena uscito l'8o volume della rivista Californian Italian Studies  numero monografico dedicato alla poesia italiana.  40 poeti italiani si interrogano sul tema della Fine e del Fine della Poesia. 

Sono felicissimo di far parte di questo progetto e di aver contribuito. 


ENDS OF POETRY California Italian Studies Volume 8, Issue 1, 2018 Gian Maria Annovi and Thomas Harrison, Editors, Leslie Elwell, Managing Editor

https://escholarship.org/uc/ismrg_cisj/8/1

Questo il mio testo, all'interno, che accompagna i quattro testi poetici. 


Limite, separazione, con-fine. Tutto quello che oggi (si) vive, sembra portare all’estremo; ad un punto di non-ritorno. Anche la poesia, il suo significato, la sua profonda essenza, sembrano ormai senza-parole di fronte all’arrembare di un ambiente-mondo sempre più vociante, sempre più confuso, popolato babelicamente da milioni di voci che si inseguono senza ascoltarsi.  Una sensazione di fine apocalittica percorre la poesia, chiedendole forse di farsi profezia, di illuminare di senso – con una luce seppure mormorante appena, di passaggio – quest’epoca che sembra per molti versi profilarsi come finale. Come nei giorni della fine dell’impero romano, l’ignoto si profila all’orizzonte, e l’unico fine stesso della poesia sembra essere diventato quello di raccontare questa fine. Tutto chiede di essere ri-pensato, ri-pronunciato, ri-fondato a partire dalla parola stessa.  L’alone di morte che spazza via i resti di vecchie civiltà e di un nuovo ordine forse mai nato, chiede di essere vissuto e attraversato, come la forte morte di Paula Modersohn-Becker, la giovane e tenera amica che Rilke non riesce a lasciar andare, pur avendo professato incessantemente nella sua vita e nella sua poesia la necessità del distacco nella prova più difficile ed evidente dell’amore.
Questo lutto, questa morte, questo confine, questo limite, questo distacco va pienamente attraversato, con tutto il dolore e la sofferenza che comporta: e soltanto la poesia, proprio perché la poesia non si vanta e non si presume, può piegarsi, può farsi materia malleabile, rinunciando alla durezza, alla ostinazione, all’opposizione. Può farsi capace, essendo il fine della poesia quello di tramutarsi nell’ interno di uno sguardo, di diventare essa stessa la fine.
I poeti, come i pazzi nelle catacombe, porteranno in mano la fiaccola in questi tempi oscuri e definitivi.
Per amore della vita la forza deve cedere - scrive Carl Gustav Jung nel Liber Novus - dovrà essere ridotto il raggio della vita esteriore. Molta più intimità, fuochi solitari, caverne, grandi foreste oscure, piccoli insediamenti di pochi individui, fiumi dal pigro corso, silenti notti invernali ed estive, poche navi e pochi carri, e tener nascosto in casa ciò che è raro e prezioso.
Da lontano i viandanti si mettono in cammino su strade solitarie e vedono le cose più varie.
La fretta diventa impossibile, cresce la pazienza
.
Con pazienza, dunque, e con la fede dei folli – si potrebbe aggiungere – i poeti cercheranno la via, cercheranno quel meraviglioso e leggendario serpente, l’Uroboro, la bestia che si mangia la coda, che forma un circolo perfetto, e che dalla sua coda, dalla sua fine e dal suo limite, rinasce sempre e sempre, splendente ogni volta.


Fabrizio Falconi -2019.



25/02/19

Libro del Giorno: "L'occhio del monaco" di Cees Nooteboom.




Una delle ultime uscite della bianca di Einaudi è la più recente raccolta del grande scrittore olandese, Cees Nooteboomnato a L'Aja nel 1933, pubblicata in nederlandese nel 2017. 

Si tratta di 33 componimenti senza titolo di eguale forma e struttura (tre strofe di quattro versi ciascuna e un verso di epilogo/chiusura), magistralmente tradotti da Fulvio Ferrari.

Come spiega in una breve nota a fine testo lo stesso Nooteboom, questi componimenti hanno tratto ispirazione da un luogo: l'isola di Schiermonnikoog, che in nederlandese significa "isola dei monaci grigi" e che fa parte del gruppo delle isole Frisone Occidentali, di fronte alle coste olandesi. 

E di sabbia, mare, onde, conchiglie, fari, e soprattutto dei relitti e dei resti portati dalle mareggiate parlano queste poesie, formalmente impeccabili, oltre che dei temi che più stanno a cuore a Nooteboom: la presenza dei morti, la loro presenza e voce ingombrante; della memoria e dell'oblio; delle donne che hanno attraversato la vita del poeta; infine della domanda trascendente che sempre ritorna come il mormorio del mare sul quale si chiude la raccolta. 

Poesia tersa e magnifica, dove l'estrema figura della natura - il mare con il suo orizzonte - dialoga incessantemente con le cose degli uomini e con le loro infinite domande senza risposta.

Fabrizio Falconi





14/02/19

Poesia del 14 febbraio - "sogno di pellebianca" di Fabrizio Falconi.







sogno di pellebianca


perché hai scelto di salvare me
che ero così stanco
di essere salvato,
il tuo biancore mi ha assalito nel colmo
della notte, mi hai ricoperto
come un lenzuolo
immacolato
la magrezza un vento impossibile
da mandar via con le lacrime
il profumo della tua pelle
… non sono riuscito
a non sussurrarlo
nell’orecchio, perché eravamo solo
io e te nel sogno
un bacio nell’incavo
del collo, una collina dispersa
senza fiumi, un utile dolore
svanito all’alba
accompagna il corpo nel risveglio
con il suo non-esserci
la mancanza la cruna
la cruna dell’ago
il cupo silenzio degli uccelli
la paura di fermare il tempo
che non può più essere
addomesticato.



https://www.amazon.it/Nessun-pensiero-conosce-Fabrizio-Falconi/dp/8885583156







10/02/19

Poesia della Domenica - "Stanze come questa" di Pasquale Panella.






Stanze come questa

Prendiamo una carrozza anacronistica, 
aggiornandola in quanto inesistente. 
Saliamo alla sua guida. 
Di redini, di lacci se ne trovano, 
di legami tra noi, di dolci bende. 
Bardiamo un animale a caso il cuore 
dai fianchi pretenziosi da roano. 
Ecco che trotta. Che ci prende la mano. 
Abbiamo visto le regge, dietro le inferriate, 
e le foreste nere e le campate
non so di quanti ponti. 
Ho visto la tua nuca ad Alessandria, 
e poi me lo racconti se ci sei mai stata, 
se ti senti, ti sentivi osservata. 
Il posto è qui. 
è qui quel lavorio 
dell'erba, simile al pensiero 
che contiene nel vello 
quell'orma del tuo corpo 
ed uno stelo sconvolto 
dal tuo gomito che avrebbe 
dimenticato d'essere carnale, 
per non dimenticarlo in generale. 
Qui si incavano, 
senza corpi a pesare, 
le nostre impronte a muoversi, a sedere. 
Vedi là, vedi là 
e gli occhi saltano 
come chiaro e pupilla capinere. 
Ci sono posti al mondo
dai quali non c'è fuga. 
Stanze come questa, nelle quali 
restano le nostre rappresentanze, 
i nostri uffici doganali. 
Dove noi veramente 
ci impieghiamo, 
avviluppati in teneri sofismi, 
cavilli di permessi, 
arzigogoli, tropismi 
nella nostra direzione. 
Una frontiera è fatta di due righe. 
E bastavano le dita di una sola mano 
mandata avanti 
in viaggio, e l'altra le 
farà da testimone 
si può vedere tutto; 
e fermamente, 
se di due righe è fatta, 
facciamo la frontiera 
dove passa fauna e flora straniera. 


Stanze come questa è stata musicata da Lucio Battisti nel periodo di collaborazione con il poeta durato 8 anni (dal 1986 al 1994) e 5 album (da Don Giovanni a Hegel). 
Pubblico qui di seguito il video con la canzone originale.


03/02/19

Poesia della Domenica: "Mediterraneo" di Annarita Rendina




Mediterraneo

Il mediterraneo è un tappeto
di schiene riverse e braccia molli.
Il folare delle ciglia non si stacca
dal fondo balenante della pagina
eppure la fisica del suono
si rivela un falso: non arrivano
più in fretta le voci dei naufragati
insabbiate come sono nella loro
comune fossa sottomarina.
Solo un’eco distorta di schiere
senza nome. L’esercito di Scilla
e Cariddi è uno stuolo di diseredati.
Il mare nasconde e ricaccia
tanti detriti umani.
Un intero dizionario del rifiuto
si declina sotto i nostri occhi
al ritmo incessante della risacca,
come una preghiera, il mormorare d’un folle:
il mare, con un rumore di strage.

Annarita Rendina 
tratta da Nasse, Interno Poesia, 2018

29/01/19

Quattro voci, quattro poeti, quattro libri: Sabato prossimo 2 febbraio alla Libreria di Via Giulia 111.


Alla Libreria di Via Giulia quattro voci di Interno PoesiaSabato 2 febbraio 2019 alle ore 18 alla Libreria di via Giulia 111 Roma “Quattro Voci – quattro poeti, quattro libri” il primo incontro e reading romano con quattro autori della collana libri di Interno Poesia: Fabrizio Falconi con “Nessun pensiero conosce l’amore”, Antonella Palermo con “La città bucata”, Annarita Rendina con “Nasse” e Michela Zanarella con “Le parole accanto”. 

Stili di scrittura diversi, ma la poesia a fare da protagonista assoluta. 

Alcune letture saranno affidate alla voce degli attori Giuseppe Lorin e Chiara Pavoni. 

Fabrizio Falconi (Roma, 1959) è sposato, con tre figli. Scrittore e giornalista è autore di romanzi (“Il giorno più bello per incontrarti”, Fazi, 2000; “Cieli come questo”, Fazi, 2002; “Per dirmi che sei fuoco”, Gaffi, 2012) e saggi (“Dieci Luoghi dell’Anima”, Cantagalli, 2009; “I Fantasmi di Roma”, Newton, 2010; “Le rovine e l’ombra”, Castelvecchi, 2017; “Cercare Dio”, Castelvecchi, 2018). In poesia ha esordito con “L’ombra del ritorno” (Campanotto, 1996) finalista al Premio Sandro Penna e segnalato al Premio Montale, a cui hanno fatto seguito “Sub Specie Aeternitatis” (Aletti, 2004), “Poesie 1996-2007” (Campanotto, 2007) e “Il respiro di oggi” (Terre Sommerse, 2010). Sue poesie sono apparse su varie riviste italiane, e sul numero monografico dedicato dalla rivista “Tri-Quarterly” (n. 127/2007) alla poesia contemporanea italiana, tradotte da David Lummus e Robert Pogue Harrison. 

Antonella Palermo è nata a Campobasso nel 1973. Giornalista, vive e lavora a Roma come conduttrice radiofonica, occupandosi prevalentemente di approfondimenti dell’attualità. Ha esordito in poesia nel 2012 con la raccolta “Le stesse parole” (LietoColle), prefazione di Davide Rondoni. 

Annarita Rendina è nata a Napoli nel 1988 e vive a Monte di Procida, piccolo comune del litorale flegreo. Ha conseguito la laurea specialistica in Filologia Moderna. Il suo saggio Il Fantomas di Cortazár. La dis-attesa del supereroe è presente nel volume Le Attese. Opificio di letteratura reale/2 (a cura di E. Abignente ed E. Canzaniello, Ad Est dell’Equatore, Napoli, 2016). Si è occupata per anni di immigrazione e ha insegnato italiano come lingua seconda per un’associazione di volontariato e per l’Istituto Italiano di Cultura di Dublino. È docente di materie letterarie presso il liceo Seneca di Bacoli. “Nasse” è la sua opera prima. 

Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: “Credo” (2006), “Risvegli” (2008), “Vita, infinito, paradisi” (2009), “Sensualità” (2011), “Meditazioni al femminile” (2012), “L’estetica dell’oltre” (2013), “Le identità del cielo” (2013). In Romania è uscita in edizione bilingue la raccolta “Imensele coincidente” (2015). È inclusa nell’antologia “Diramazioni urbane” (2016), a cura di Anna Maria Curci. Autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di “Periodico italiano” e “Laici.it”. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi e giapponese. Ha ottenuto il “Creativity Prize” al “Premio Internazionale Naji Naaman’s 2016”. È ambasciatrice per la cultura e rappresenta l’Italia in Libano per la “Fondazione Naji Naaman”. Socio corrispondente dell’Accademia Cosentina, fondata nel 1511 da Aulo Giano Parrasio.