07/12/18

Il consiglio di parenti e amici per l'acquisto di un libro è 5 volte più efficace dei media tradizionali.


Il consiglio di parenti e amici è cinque volte più incisivo dei media tradizionali per la scelta di un libro: il suggerimento viene dichiarato rilevante per il 27% dei lettori, mentre le recensioni, l’intervista all’autore, o la sua presenza in tv spinge alla scelta e alla lettura del libro (di carta, digitale, o dell’audiolibro) solo il 5% del campione intervistato (4.002 casi). 

Diventa importante il peso di social e blog (le community) come strumenti di comunicazione più significativi nella spinta all’acquisto/scelta di un libro. 

È quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sulle nuove forme di consumo editoriale e culturale, realizzato in collaborazione con Pepe Research, che sarà presentata domani, 8 dicembre, a Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria dell’AIE, in programma fino al 9 dicembre al Roma Convention Center La Nuvola

 I ragazzi si fanno guidare dai consigli degli insegnanti ma con il crescere dell’età sono i social e i blog ad avere la meglio - Per la scelta di un libro quasi un ragazzo su due (il 47%) tra i 15 e 17 anni ascolta i consigli di insegnanti e bibliotecari

Con il crescere dell’età i riferimenti però cambiano: a 18-24 anni i consigli degli insegnanti e bibliotecari pesano per il 17% mentre cresce l’attenzione alle indicazioni seguite sui social (12%) e quelle delle community (12%). 

Percentuali che crescono ancora per i giovani tra i 25 e 34 anni, ancora più sensibili sia alle indicazioni dei social (15%) e a quelle della community (15%). 

Resta importante il consiglio del libraio (10%). 

 Il peso di social e community aumenta in relazione al numero di libri letti in un anno - Sono i forti lettori (chi legge 12 e più libri all’anno) ad essere i più interessati e influenzati dalle indicazioni dei social (14%) e a quelle della community (17%) per scegliere un libro rispetto a chi legge solo 1-3 libri.

Il 20% dei lettori ha scelto un libro o un ebook proprio grazie ai consigli raccolti sul web (community, social, classifiche sui siti ecommerce e altro), mentre il 28% si affida alla libreria e il 22% preferisce i media tradizionali. 

Un lettore su due per comprare on line un libro si fa ispirare da informazioni e suggerimenti presenti su internet, su siti e blog dedicati alla lettura: si tratta del 51% dei lettori che comprano on line e si fanno ispirare dalla rete. 

Social e community non servono solo per cercare un titolo ma sono ormai il canale privilegiato dove trovare informazioni sui contenuti educativi (37%), professionali (community 30% e social 27%) e alla ricerca di utilità pratiche (community 31% e social 45%). 

«Questo incontro – ha sottolineato il presidente dei Piccoli Editori AIE Diego Guida – è importante per chi, come noi editori, è sempre alla ricerca di nuovi modi di promuovere la lettura. Per questo è interessante capire quali siano oggi i canali di diffusione dei libri più accattivanti, affiancati a quelli tradizionali. Una maggior comprensione ci permette di trovare nuove strade per diffondere al meglio la cultura del libro e della lettura che rappresentano il nostro caposaldo. 

Sono certo che siamo sulla buona strada per migliorare le nostre attività di promozione in libreria». «I risultati dell’indagine – ha commentato Giovanni Peresson dell’Ufficio studi di AIE - evidenziano due aspetti. Il primo, sono le tante strade attraverso cui si arriva a sapere di un libro o di un nuovo autore. E che tutti noi lettori percorriamo consapevolmente o meno, a volte suscitandoci un ricordo quando ci muoviamo tra i banchi di una libreria o di una fiera del libro. 

L’altro è come, all’interno di questi percorsi, alcuni viottoli meno battuti – come quelli dei bookblogger, dei social, delle community – cominciano a pesare più di altri canali consueti e ad avere un loro ruolo. Forse a raggiungere anche un pubblico in parte diverso da quello consueto, ad aiutarlo soprattutto a scoprire autori ed editori non sempre ad alta visibilità nei canali di vendita».

05/12/18

Lisippo è dell'Italia. A Fano già lo aspettano !



La giustizia italiana ha detto "l'ultima parola" sul destino dell'Atleta Vittorioso (o Atleta di Fano), il bronzo alto circa un metro e mezzo, risalente al IV sec. e attribuito aLisippo, conteso da anni tra l'Italia e il Museo Getty di Malibu che lo acquisto' nel 1977 per 3,7 milioni di dollari.

 La Cassazione ha respinto integralmente il ricorso presentato dai legali del museo contro l'ordinanza immediatamente esecutiva per la confisca del bene "ovunque esso si trovi" emessa dal gip di Pesaro Giacomo Gasperini a giugno.

La decisione della suprema Corte rende definitiva l'ordinanza anche nella parte in cui stabilisce che la statua e' un bene indisponibile, perché fa parte del patrimonio dello Stato e che quindi appartiene all'Italia.

Ora "auspichiamo che al piu' presto le autorita' Usa si attivino per favorire la restituzione del Lisippo all'Italia" dice all'ANSA il ministro della Cultura Alberto Bonisoli, che ribadisce "l'importanza dei beni per l'identita' delle comunita' e dei territori".

Ma il Getty annuncia battaglia: "continueremo a difendere il nostro diritto al Lisippo. La legge e i fatti non giustificano la restituzione al governo italiano di una scultura che e' stata esposta al pubblico a Los Angeles per quasi messo secolo" ha detto Lisa Lapin, vice presidente delle comunicazioni del Getty.

Ma il pm di Pesaro Silvia Cecchi, che ha seguito per anni l'iter giudiziario per il ritorno della statua in Italia, e' ottimista: "stiamo preparando la rogatoria internazionale - dice all'ANSA - e aspettiamo le motivazioni della sentenza".

Cecchi ammette che il lavoro e' stato complesso e che ha coinvolto vari settori del diritto, compreso quello penale e quello internazionale e due ordinamenti, italiano e statunitense.

A suo avviso, a questo punto c'e' un'unica strada eventualmente percorribile: "rivolgersi alla Corte Europea dei diritti dell'Uomo".

Nessuna indicazione dai legali del museo, gli avv. Alfredo Gaito e Emanuele Rimini, sulla strategia da seguire, mentre negli Usa si ipotizza di rivolgersi alla giustizia statunitense.

La statua, incrostata di conchiglie e residui, venne recuperata nel 1964 da un peschereccio di Fano, il 'Ferruccio Ferri' nelle acque davanti a Pedaso (Fermo).

Da li' il bronzo, non denunciato all'epoca alle autorità, fini' dopo alterne vicende (compreso il seppellimento in un campo di cavoli e un periodo presso un parroco umbro) nelle sale del Getty di Malibu, acquistata da un mercante d'arte tedesco.

Un acquisto regolare ha sempre sostenuto il museo, che nega l'appartenenza del bronzo al contesto culturale italiano. Ma dal 2007, quando l'associazione culturale marchigiana Le Cento Citta' ha presentato un esposto alla Procura di Pesaro, ben tre gip hanno decretato che si tratta appunto di un bene indisponibile perche' appartenente al patrimonio dello Stato.

"Qui non e' in gioco solo il Lisippo - dice l'avv. Tristano Tonnini, legale de Le Cento Citta' - se fosse passata la linea del Getty tutti i nostri beni culturali all'estero scomparirebbero". "Una lunga battaglia per una bella vittoria" commenta il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Una battaglia combattuta anche dall'Avvocatura dello Stato, con gli avv. Maurizio Fiorilli e di recente Lorenzo D'Ascia. E a Fano si preparano (per l'ennesima volta, va detto) al ritorno del Lisippo.

fonte Alessandra Massi per ANSA

04/12/18

Una bellissima poesia di un poeta palestinese, tratta da The Little Drummer Girl.




Nella terza puntata di The Little drummer girl, bellissima serie televisiva BBC tratta dal romanzo di John  Le Carré con Alexander Skarsgard e Florence Pugh, in una intensa scena viene recitata questa poesia di Mahmoud Darwish, poeta palestinese nato nel 1941 e morto in America, a Houston nel 2008.   La ripropongo per i lettori di questo Blog.


Ora, quando ti svegli, ricorda l’ultima danza
del cigno. Hai ballato coi cherubini
mentre sognavi? La farfalla ti ha illuminato
mentre ardeva della luce eterna della rosa? La fenice
ti è apparsa nitida…. e ti ha chiamato
per nome? Hai visto sorgere l’alba
dalle dita della tua amata? E hai toccato il sogno
con la mano, o hai lasciato che il sogno sognasse da solo,
quando all’improvviso ti sei accorto della tua assenza?
Non è così che i sognatori lasciano il sonno,
diventano incandescenti,
completando nel sogno la propria vita…
Dimmi come hai vissuto il tuo sogno
In un qualche luogo, e ti dirò chi sei
E ora che sei sveglio, ricorda:
hai maltrattato il tuo sogno ?
Se lo hai fatto, ricordati
l’ultima danza del cigno!
Di Mahmoud Darwish, traduzione italiana di di Pina Piccolo dalla traduzione inglese di Fady Joudah, tratta dal libro “The Butterfly’s Burden, Copper Canyon Press, 200 2007 (la poesia è tratta dalla raccolta di Darwish “Non ti scusare per quel che hai fatto, 2003)

Now, as you awaken, remember the swan's 

last dance. Did you dance with young angels 
while you were dreaming? Did the butterfly 
light you up when it burned with the eternal 
light of the rose? Did the phoenix appear clearly 
before you and call you by your name? 
Did you see the morning dawn from the fingers 
of the one you love? Did you touch 
the dream with your hand or did you 
leave it to dream alone, aware suddenly 
of your own absence? Dreamers don't abandon 
their dreams, they flare and continue 
the life they have in the dream…tell me 
how you lived your dream in a certain place 
and I'll tell you who you are. And now, 
as you awaken, remember if you have wronged 
your dream. And if you have, then remember 
the last dance of the swan. 

Continua a leggere: http://frontierenews.it/2016/03/ora-quando-ti-svegli-ricorda-mahmoud-darwish/

03/12/18

Libro del Giorno: "Delitto di una notte buia" di Elizabeth Gaskell.



E' iniziata da qualche anno la riscoperta di Elizabeth Gaskell, scrittrice inglese d'epoca vittoriana (Londra 1810 – Holybourne 1865), che ebbe una vita infelice, sublimata nel grandissimo amore per la letteratura. 

Orfana di entrambi i genitori, Elizabeth cresce nel piccolo centro rurale di Knutsford e a ventuno anni sposa William Gaskell, ministro della Chiesa Unitaria, col quale si trasferisce a Manchester. 

Nel 1845 la morte dell’unico figlio maschio la spinge, spronata dal marito, a cercare sollievo al dolore nella scrittura del suo primo romanzo, Mary Barton, che ottiene un buon successo. 

Quella che era nata come distrazione diventa allora una vera e propria vocazione letteraria: l’osservazione della realtà di Manchester la stimola a descrivere la vita drammatica del proletariato urbano e le tensione fra le classi.

Per la rivista di Charles Dickens – «Household Words» – scrive una serie di bozzetti sulla vita rurale inglese all’inizio dell’Ottocento. 

Amica di molti scrittori e intellettuali del suo tempo, stringe un forte legame con Charlotte Brontë. 

Questo Delitto di una notte buia appare a puntate per la prima volta tra il gennaio e il marzo del 1863 tra le pagine del periodico «All the year round» grazie all’entusiasta approvazione di Charles Dickens

E' un romanzo intimo, dalle tinte tristi e fosche che si dipana tra le case di Ford Bank, una cittadina nella quale Edward Wilkins esercita la professione di avvocato come il padre prima di lui. 

La capacità affabulatoria e l’acuta intelligenza gli permettono di avvalersi della simpatia dei nobili locali anche se, in una Inghilterra ancora rigidamente divisa in classi, questi ultimi non considereranno mai l’avvocato un loro pari. 

Sconvolto per la morte della moglie e della secondogenita, Mr. Wilkins riversa ogni attenzione nei confronti della figlia maggiore, Ellinor. 

La vita della ragazza sembra perfetta: è innamorata del giovane Mr. Corbet, uno studente di Giurisprudenza brillante e ambizioso che fa pratica nelle vicinanze; tutto le sorride, al punto da non accorgersi dell’evidente stato di decadenza del padre, il quale, sentendo il peso dell’inadeguatezza sociale e del proprio fallimento, riversa i suoi malumori in vizi, lussi e alcolici. 

Tutto si ferma una notte, una notte buia durante la quale Ellinor assiste a un delitto nato quasi per caso. 

E sarà proprio questo evento a sconvolgere, con un colpo drammatico e impietoso del destino, la sua vita ribaltando l’ordine di ogni cosa e condannando la giovane a una irredimibile infelicità. 


La colpa, il destino, l'espiazione, l'amore vano, sono i temi di questo romanzo che non possiede la grandezza di un classico di Dickens, ma espone il punto di vista femminile sulla vita di quegli anni (e sulla difficile vita delle donne di quegli anni) e sulle eterne disillusioni dell'amore. 

Delitto di una notte buia
Introduzione e cura di Francesco Marroni
Traduzione di Maria Barbuni
Edizioni Libreria Croce di Fabio Croce
Roma, 2017
Euro 17.50
Pagine 276

02/12/18

Poesia della Domenica: "Dobbiamo, Lesbia mia vivere, amare" di Catullo.



Dobbiamo Lesbia mia vivere, amare,
le proteste dei vecchi tanti austeri
tutte, dobbiamo valutarle nulla.
Il sole può calare e ritornare,
per noi quando la breve luce cade
resta una eterna notte da dormire.
Baciami mille volte e ancora cento
e dopo ancora mille e dopo cento,
e poi confonderemo le migliaia
tutte insieme per non saperle mai,
perché nessun maligno porti male
sapendo quanti sono i nostri baci.


Catullo, tratto da I Canti, Introduzione e note di Alfonso Traina, Traduzione di Enzo Mandruzzato, Rizzoli, Bur, 1982 p.85

29/11/18

L'ultima intervista al grande Bernardo Bertolucci.


È morto a Roma alle 7 del mattino del 26 novembre dopo una lunga malattia Bernardo Bertolucci. Il regista aveva 77 anni. Ha firmato capolavori come Novecento e Ultimo Tango. Per L’ultimo imperatore ha vinto due Oscar, per la regia e la sceneggiatura. Qui l’ultima intervista che ha dato a Malcolm Pagani di Vanity Fair nella primavera del 2018

28/11/18

Esce in Libreria "Io sono Maria Callas" - una bellissima graphic novel di Vanna Vinci.



La storia di un'icona, la tragedia di una donna, il mistero di un'identita': questo e''Io sono Maria Callas', graphic novel di Vanna Vincirecentemente pubblicato da Feltrinelli Comics

Dopo Frida Kahlo, Vinci si concentra su un'altra icona femminile: "Non sapevo molto di lei, ma mi colpi' un'intervista a Carlo Maria Giulini - racconta l'autrice all'ANSA - Diceva di conoscere Maria Callas come cantante, ma si chiedeva se lei stessa sapesse chi era nella solitudine di casa sua"

Da qui e' partita una ricerca non tanto nel canto sovrumano, quanto nella vita del personaggio, per sondarne il carattere e il ruolo di donna: "Parliamo senz'altro di moltissimi anni fa, ma la sua storia resta esemplare: ci troviamo di fronte a una persona con volonta' e talento incredibili ma priva di struttura interna, che ha sempre dubitato di se stessa, che si e' appoggiata a una madre terrificante, a un marito che era padre-impresario-segretario e quest'uomo terribile che e' stato Onassis"

Le fragilita' di Callas sono sempre al centro del racconto, a partire dall'insicurezza per il suo aspetto fisico che la porto' a sottoporsi a interventi rischiosi per dimagrire

Le fasi, i traumi ma anche le vittorie sono narrate con uno schema preso direttamente dalla tragedia greca, con episodi divisi dagli stasimi, dove un coro di personaggi intervengono e commentano gli episodi. "Nella sua storia c'erano tutti gli elementi della tragedia greca: lei dichiarava di essere fatalista. Inoltre le voci dissonanti e talvolta fuori luogo del coro, come Sarah Bernhardt o David Bowie, danno l'impressione di un personaggio cangiante e imprendibile".

In particolare, la sovrapposizione con Medea tiene insieme lo spunto drammatico e il discorso femminile, specie nel capitolo che utilizzando l'estetica della pittura vascolare greca racconta la degenerazione della sua vita sentimentale: "Non ci saranno state bastonate, ma si parla di una violenza comunque: e' una donna che si e' relegata a essere accompagnatrice di lusso, la storia stessa di Medea, perché per colpa del suo uomo ha perso il potere. Raccontare il suo rapporto con Onassis era molto difficile: ho iniziato dalle parole di Euripide, che pareva aver capito gia' tutto, e mi sono riletta alcuni testi fondanti del femminismo, tra cui 'Il secondo sesso' e 'Sputiamo su Hegel' per trattare al meglio quel passaggio"

Dal punto di vista iconografico, Vinci parte da immagini celebri della Callas per creare grandi pagine che fondono i linguaggi del fumetto e del libro illustrato: "Imparare a disegnare la faccia non e' stato facile: il suo viso, bellissimo, ha molte stranezze nelle proporzioni. D'altra parte il potere di questo personaggio si vede non solo nelle immagini fashion, ma gia' nelle foto sgranate delle rappresentazioni alla Scala. Piu' ancora che nel libro su Frida l'interno delle tavole e' come esploso, come se a un certo punto fosse venuta fuori dal foglio".




27/11/18

Più Libri Più Liberi 2018 torna alla Nuvola all'Eur, dal 5 al 9 Dicembre .


Abraham Yehoshua, Andrea Camilleri, Gianrico Carofiglio, Zerocalcare, Joe R. Lansdale, Patrice Nganang, Pinar Selek, Michael Dobbs, Paolo Giordano, Philippe Forest, Michela Murgia, Fabio Stassi, Luciano Canfora, Giorgio Agamben: ecco alcuni tra gli oltre 1200 autori che si confronteranno sul tema dell’anno, Per un nuovo umanesimo.

E ancora attualità e politica con i direttori dei maggiori giornali italiani: Mario Calabresi, Virman Cusenza, Marco Damilano, Giovanni De Mauro, Luciano Fontana e Marco Travaglio. Primo appuntamento a inaugurare la Fiera sarà la diretta RAI con lo speciale di Quante storie condotta da Corrado Augias.

Tanto spazio alla letteratura per ragazzi, e un grande regalo per loro: il “Buono Libro” da 10 euro da spendere in fiera. Torna la grande fotografia legata al mondo della letteratura nell’Arena Photo/Book Cloud.

Un ricco programma di appuntamenti per gli addetti ai lavori provenienti dall’Italia e, sempre di più, dall’estero.

Più libri più liberi ritorna nella Nuvola dell’Eur. Dopo lo straordinario successo dell’edizione dello scorso anno – che ha registrato un record di oltre 100 mila presenze e il tutto esaurito nella maggior parte degli incontri – dal 5 al 9 dicembre si svolgerà a Roma la diciassettesima edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE)

La Fiera sarà inaugurata il 5 dicembre alle ore 10.30 al Caffè letterario Rai, alla presenza del sottosegretario Vito Crimi: Più libri più liberi è l’evento culturale più importante della Capitale con protagonisti, esclusivi, gli editori indipendenti italiani.

La manifestazione è sostenuta dal Centro per il libro e la lettura, del Ministero dei beni e delle attività culturali dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dalla Camera di Commercio di Roma e da ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di BNL Gruppo BNP Paribas e il patrocinio di SIAE

È realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC Azienda per i trasporti capitolina, EUR spa, Roma Convention Group e si avvale della Main Media Partnership di RAI.

Più libri più liberi partecipa ad ALDUS, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. Con il sostegno di Ambasciata di Francia, IILA Istituto Italo-Latino Americano e Poliziamoderna.

UN MERCATO IN CRESCITA

Cresce il numero dei piccoli e medi editori (+0,5%), crescono le novità pubblicate (+10,5%) e cresce il peso dei titoli dei piccoli editori sul totale dei libri in commercio (oggi più di 1 titolo su 2 è da ricondurre alla piccola e media editoria). Cresce anche la loro quota di mercato nelle librerie, online e grande distribuzione (è al 39%, + 3,3% rispetto al 2016): tutti indicatori che confermano come la piccola e media editoria registri buoni andamenti nel suo complesso, pur avendo ancora troppe difficoltà ad accedere ai canali distributivi e a conquistare la giusta visibilità.

LA NUVOLA

Anche quest’anno a ospitare la fiera della piccola e media editoria saranno gli spettacolari spazi del Roma Convention Center - La Nuvola, struttura avveniristica progettata da Massimiliano e Doriana Fuksas. I 511 marchi editoriali occuperanno tutte le aree disponibili della splendida struttura, facendo registrare anche quest’anno il tutto esaurito. Si rinnova, dunque, la sfida fortemente voluta dagli editori italiani, da EUR spa e dalle amministrazioni del territorio: portare la piccola editoria al centro del dibattito culturale del Paese, in una delle architetture più all’avanguardia d’Europa.

QUI TUTTE LE INFO

26/11/18

E' morto Bernardo Bertolucci - Un ricordo personale.




Qualcuno scrive giustamente che è morto oggi l'ultimo dei grandi registi italiani. Bernardo Bertolucci ci ha lasciati a 77 anni, dopo che una malattia lo ha penalizzato pesantemente nel fisico negli ultimi anni. 

In queste ore mi torna alla mente un ricordo personale, che nella sua semplicità racconta molto di chi fosse Bertolucci, di quale fosse la sua passione per il cinema.

Era l'estate del 1989, un giorno di luglio. La bellissima, oggi così rimpianta, Estate Romana di quegli anni bellissimi a Roma, figlia del talento geniale ed estroverso di Renato Nicolini. 

Nel programma di quell'anno - ricchissimo come sempre -  c'era anche un evento da ricordare: la proiezione all'aperto, nella immensa arena del Circo Massimo, gratuita de L'Ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci, il kolossal italiano (ah, che tempi!) e co-prodotto da Cina e Regno Unito, che l'anno precedente aveva sbancato agli Oscar.

Il film infatti  raccolse addirittura 9 statuette alla Cerimonia di quell'anno - tra cui quelle per il miglior film, la miglior regia, la miglior fotografia di Vittorio Storaro e la migliore colonna sonora firmata da Ryuichi Sakamoto e David Byrne.

Grazie alla messe di premi ricevuti e soprattutto dei notevoli incassi in tutto il mondo, il film di Bertolucci segnò, dopo molto tempo, una sorta di riscatto dei film storici, o del cinema-spettacolo nella tradizione di Cecil B. DeMille.

Il film era uscito in Italia il 23 ottobre 1987 e negli Usa il 18 novembre e gli incassi furono enormi: la pellicola raggiunse quasi 44 milioni di dollari negli Stati Uniti, per un totale di oltre 78 milioni di dollari. In Italia fu il 1° film per incassi della stagione 1987-88.

In quella estate del 1989, dunque, Nicolini decise di invitare Bertolucci per una proiezione su uno schermo enorme - probabilmente il più grande su quale sia mai stato proiettato quel film - che fosse un vero godimento per la gente di Roma. 

Risposero in tanti e io fra loro.  Lo schermo era posizionato dalla parte del Palazzo dell'Anagrafe, mentre i posti a sedere davanti allo schermo erano limitati. Si supponeva che molti avrebbero scelto di vedere il lungo film, comodamente sdraiati sul prato del Circo (che allora ancora esisteva e non si era ridotto ad una landa desertica come oggi).  

Insieme ad alcuni amici, ero seduto sul prato, alla destra della spina centrale, pronto a godermi il film.

Subito dopo i titoli di testa, mi accorsi di uno che completamente sdraiato sul prato, a pochi passi da noi, seguiva la proiezione con la testa sul palmo della mano. Era Bertolucci. 

Rimase in quella posizione solo per pochi secondi. Si alzò poco dopo in piedi, cominciando a muovere passi a destra e sinistra. Era da solo. Si avvicinò con discrezione a noi. Ci chiese, sottovoce, come secondo noi si vedeva il suo film. Ci sembrava che l'immagine fosse distorta, un po' allungata verso l'alto ?  Le immagini erano bene a fuoco ?

Rispondemmo che sembrava tutto perfetto e lo ringraziammo.

Ma lui non sembrava soddisfatto.

Lo seguimmo con lo sguardo mentre attraversava il prato da una parte all'altra, senza mai staccare gli occhi dall'enorme schermo, fermandosi di tanto in tanto a parlare con qualcuno degli spettatori.

Era fatto così. Era un perfezionista che amava visceralmente il suo lavoro.

Questo ci ha lasciato. Questo gli dobbiamo.

Fabrizio Falconi







25/11/18

Poesia della Domenica: "Come l'acqua se una brezza scende" di Pietro Tripodo.




Come l'acqua se una brezza scende
muove il riflesso dei faggi sereni
e questi in quello specchio dileguano
così ogni atto invincibile del tempo
la memoria minaccia o la beltà,
ché inerme innanzi al desiderio osservo
i tuoi bei lineamenti che il ricordo
meno abbellisce di questo strano
tuo ritorno. Strano, come smarrito
perché forse la memoria impolvera
più che non dimentico e gli storni
scherzano nelle aurore dell'inverno.


Pietro Tripodo
tratto da: Altre visioni, Donzelli Editore, 2007

24/11/18

Ecco la "Roma Enigmistica" di Federico Mussano.



Segnalo oggi l'uscita - per gli appassionati di Roma e non solo - di un libro curioso, che si fa leggere tutto d'un fiato e appassiona e diverte.  L'ha scritto uno dei più brillanti enigmisti italiani, Federico Mussano e si intitola semplicemente: Roma Enigmistica. 

Come giocavano con le parole gli antichi Romani, i figli del popolo e gli uomini eruditi come Cicerone?

Ai tempi del papa re che cosa si dicevano le statue parlanti Pasquino e Marforio?

Questo libro ce lo svela attraverso un lungo viaggio per Roma a livello temporale che parte dalle monete di Giulio Cesare e la ricorrente iscrizione latina del quadrato del Sator, per passare lungo gli stemmi-rebus di casate illustri del Medioevo e del Rinascimento, lungo le sciarade di Pio IX al tempo della breccia di Porta Pia fino a giungere ad anagrammi e acrostici citati da Paolo VI e, più recentemente, da papa Francesco.
Ma è anche un lungo viaggio a livello spaziale che ci porta all'aperto lungo le strade della città eterna quanto nel suo sottosuolo, calandoci nei sotterranei di una basilica e di un antico oratorio, e respirando arte a pieni polmoni quale quella di Bramante, Michelangelo e Piranesi. 
Una carrellata plurisecolare nel mondo dell’enigmistica, tra acrostici, sciarade, bisensi, cambi d’iniziale, anagrammi, palindromi, vignette e rebus. 

23/11/18

Passeggiata Letteraria da Sant'Ivo al Pantheon alla Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva, Sabato 1 Dicembre. Qui tutte le Info.




Sabato 1 dicembre condurrò una passeggiata letteraria gratuita e guidata a Roma che toccherà le seguenti tappe:   Cortile di Sant'Ivo alla Sapienza -  Piazza e Chiesa di Sant'Eustachio - Pantheon di Roma - Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva. 

L'appuntamento, per partecipare, è per Sabato 1 dicembre alle ore 15 davanti al Caffé Sant'Eustachio, in Piazza Sant'Eustachio. 

Svolgendosi la visita quasi interamente al chiuso, si terrà comunque, anche in caso di pioggia.

Fornite la vostra adesione per telefono oppure sui socials.

Fabrizio Falconi

22/11/18

Arriva "Rome Reborn" - Roma con l'avete mai vista !




Il Circo Massimo e il Colosseo, in tutta la loro imponente bellezza, visti dall'alto, come a bordo di una mongolfiera. Oppure, ecco i Fori imperiali, dove camminare 'davvero' sul basolato antico, fino all'arco di Settimio Severo, la Basilica Emilia e il Tempio di Vesta. 

Per poi entrare nella Basilica di Massenzio, dove svetta il monumentale ritratto che Costantino volle intitolare a se', per perdersi nella meraviglia delle volte oro e blu, come era in voga al tempo.

Una Roma cosi' non l'avevamo ancora mai vista, frutto di 22 anni di lavoro di un team di accademici ed esperti tecnologici internazionali, tutti insieme per Rome Reborn, App all'avanguardia che permette di scoprire e 'vivere' l'antica Caput Mundi cosi' come appariva al culmine del suo sviluppo urbano, nel 320 d.C. 

"Il sogno di ricostruire Roma e' un sogno antico", racconta il direttore del progetto, Bernard Frischer, citando le opere di Flavio Biondo e di Pirro Ligorio. "Per me - dice, presentando l'app insieme al Ceo della licenziataria esclusiva Flyover Zone Productions, Nathanael Tavares - il piu' importante e' stato il plastico di Italo Gismondi, realizzato tra il 1935 e il 1971. Fu quando lo vidi per la prima volta a Roma che mi venne l'idea". 

Un progetto ambizioso e unico nel 1996, quando nacque il comitato di lavoro. E che oggi ha completato la mappa della Roma che fu con la piu' grande ricostruzione digitale mai realizzata di una citta' antica. 

Agli utenti la possibilita' di accedere ad oltre 7 mila edifici monumentali, percorrendo una superficie di 14 chilometri quadrati all'interno delle Mura Aureliane ed esplorandone ogni dettaglio e angolazione. 

Disponibile in inglese, cinese e italiano, come App e per Pc, anche senza l'uso dei visori 3D, Rome Reborn, gia' approvata dalla Society for Classical Studies, per ora debutta con i primi capitoli: la Basilica di Massenzio, Fori Imperiali e Flight Ancient Rome. 

Seguiranno Colosseo e Pantheon. 

"In alcuni si sorvola il panorama, in altri si puo' entrare e camminare - racconta Frischer che per questo progetto ha ricevuto il Pioneer Award e il Tartessus - I costi vanno da 1,99 a 7 dollari, a seconda delle lunghezza. Il sogno e' arrivare a 15-20 app in 3 anni. Probabilmente in 3-4 anni potremo anche unirle tutte in un'unica esperienza immersiva in cui camminare per tutta Roma". 

"L'aggiorneremo con il progresso di studi e tecnologie - aggiunge Paolo Liverani, professore di Archeologia classica all'Universita' di Firenze - Ma di progetti come questo, con 22 anni di lavoro, rifatto tre volte e con questi risultati, non ne ricordo altri. E poi, e' colorato, come era Roma al tempo. E dinamico, cosi' che potremo, ad esempio, ripercorrere il cammino di Costantino quando entro' trionfante a Roma". 

Meraviglia per appassionati d'arte e archeologia, esperienza ludica ("mi piacerebbe giocare ai dadi con altri utenti", suggerisce il confondatore della SPVR, Enrico Speranza), Rome Reborn crea community (lungo il cammino si incontrano altri contemporanei con cui si potra' chattare e c'e' anche il sito www.romereborn.org). 

Ma e' anche, soprattutto, occasione di studio e approfondimento. "Avendo una forte base scientifica, puo' essere utilizzato come didattica - spiega il direttore del Museo Civico di Rieti, Monica De Simone - Lo abbiamo sperimentato con ragazzi e famiglie. Quello colpisce e' l'immagine della citta' antica, che ha stimolato tutti a porre domande". 

21/11/18

Piazza Sant'Eustachio: un piccolo scrigno nel cuore di Roma.



I Romani la considerano un po' il salotto buono della città. Incastonata tra la Piazza dei Caprettari, Via del Teatro Valle e via della Palombella, la Piazza Sant'Eustachio offre una vista incredibile sul campanile di Sant'Ivo alla Sapienza del Borromini (la famosa lanterna a spirale), che si può ammirare dai tavolini all'aperto del noto - e omonimo - caffè che da molti decenni è sulla piazza. 

Il luogo è enormemente suggestivo anche per la presenza di una delle più antiche diaconie romane, la Chiesa di Sant'Eustachio, anticamente chiamata Sant'Eustachio in platana nome derivato dalla presenza di un platano che sarebbe stato piantato nel giardino della casa del centurione Placido, divenuto successivamente il cristiano Eustachio, sulla cui casa sorgerebbe la Chiesa attuale, fondata da Costantino Imperatore. 


Sempre sulla Piazza è conservato un grazioso palazzetto con lo stemma di Pio IV Medici, il Palazzo Maccarani ed una casa sulla facciata della quale sono ancora visibili tracce degli affreschi della vita del Santo di Federico Zuccari, recentemente restaurati. 

Le cronache antiche di Roma riferiscono anche che al n.59 della Piazza era l'antica Osteria del Falcone che pare avesse tratto il nome dai grandi occhi tondi e chiari di uno dei suoi vecchi camerieri. 

Tornando alla Chiesa, essa è già ricordata già nel 795 d.C. e riedificata sotto Celestino III nel 1195 circa, epoca alla quale risale il campanile squadrato in muratura a vista.

Anche se piccola e ritirata, la Chiesa di Sant'Eustachio è stata importante nella storia di Roma: vi fu battezzato Alessandro Farnese, duca di Parma e condottiero e funzionò per molto tempo come luogo dove si radunavano i professori della Sapienza, l'antica Università di Roma. 


La chiesa venne interamente ricostruita - nelle forme attuali - dopo il 1742 da Antonio Canevari, mantenendo sulla sommità della facciata e della trabeazione superiore, il busto del Cervo con al centro il Crocefisso, diretto rimando alla Leggenda di Sant'Eustachio e alla sua conversione al cristianesimo, prima di essere martirizzato. 

Nella via di Sant'Eustachio, di fianco alla Chiesa, sono state alzate, a ridosso della parete laterale, due grandi antiche colonne romane provenienti dalle Terme Alessandrine

Ed è suggestivo immaginare che al centro della via - oggi purtroppo occupata da un parcheggio automobilistico all'aperto - esisteva anticamente un'isola di casette, abbattute ai primi del Novecento. 

Fabrizio Falconi





20/11/18

Il 15 Dicembre 2018 alle 18.00 Presentazione di "Nessun pensiero conosce l'amore" di Fabrizio Falconi al Relais Rione Ponte con le Opere di Renzo Bellanca.



Il prossimo 15 Dicembre, presso il magnifico Relais Rione Ponte, in pieno centro storico di Roma, nella Tor Sanguigna di Piazza Zanardelli (ingresso Via Zanardelli, 20), nei pressi di Piazza Navona, verrà presentato Nessun pensiero conosce l'amore di Fabrizio Falconi, appena edito da Interno Poesia. 



Sarà presente Olga Cirillo che ha curato la nota al volume e il maestro Renzo Bellanca, di cui il Relais Ponte ospita l'esposizione THE JOURNEY, inaugurata nelle settimane scorse.

L'ingresso ovviamente è libero. 

Per contatti:  

SILA S.r.l.
Via Zanardelli, 20
00186 Roma (RM)
Tel. +39 06 9357 6629




19/11/18

Libro del Giorno: "L'io e l'inconscio" di Carl Gustav Jung.




L'Io e l'inconscio, pubblicato nel 1928 da Carl Gustav Jung è uno dei suoi lavori più celebri e importanti.  

Si tratta del primo tentativo di esporre in modo sistematico l'insieme di ipotesi sulla natura, struttura e dinamica della vita cui aveva dato il nome di "psicologia analitica".

Vengono definiti per la prima volta da Jung i concetti di inconscio "personale" e "collettivo" oltre ai concetti - chiave per le teorie di Jung - di "Animus" e di "Anima", insieme a quelli, già emersi, di "Archetipo" e di "Ombra".

Con questo libro Jung avvia il lungo dibattimento speculativo sul processo di individuazione del Sé, vero obiettivo di ogni cammino di consapevolezza e di "psicologia analitica".  Il Sè è infatti il centro della persona, quella entità che rispecchia e contiene i caratteri del trascendente, dell'oltre (del divino, se si vuole) e che 'galleggia' tra la coscienza e l'inconscio (sia quello personale che quello collettivo).  L'emersione dei contenuti inconsci nel e attraverso il Sé e la sua integrazione con i contenuti consci è l'obiettivo della individuazione e quindi anche della vita psicologica.

Una lettura straordinariamente affascinante, con pagine memorabili che parlano ancora ad ognuno di noi, in quanto esseri umani, in quanto individui.



Thom Yorke (Radiohead) intervistato da Repubblica: "Internet e social network stanno generando un nuovo fascismo".




"La gente ha cambiato modo di pensare per colpa di internet e dei social network. È fascismo: ma non nel vecchio senso. Non è nemmeno reale ma non per questo è meno pericoloso: il nuovo fascismo è questo, è la gente non si sente più responsabile per il proprio comportamento".

In un'intervista rilasciata a Repubblica, Thom Yorke parla di social network e dei riflessi negativi che il loro utilizzo ha avuto sulla volontà delle persone.

Si legge su Repubblica:

"Sono sceso in piazza l'altro sabato nella grande manifestazione contro la Brexit. Temo di essere letteralmente terrorizzato. E del resto: non siete terrorizzati anche voi in Italia? O siete ancora tutti paralizzati? (...) Jaron Lanier (uno dei pionieri della realtà virtuale, oggi molto critico, ndr) dice che la rabbia della gente cresce perché attraverso un algoritmo finisce in un gioco di specchi dove le opinioni diventano sempre più estreme".

Quello che lo spaventa non è l'onda conservatrice che ha investito i governi di molti paesi in quest'ultimo periodo. Ma ciò che ha spinto verso la salita al potere di questi governi.

"Il pericolo non è uno stupido governo conservatore che finirà per divorare sé stesso. Per ritornare a Suspiria e alla metafora della danza: noi siamo come la danzatrice che sotto un incantesimo che non capisce si butta di qua e di là - fino a uccidere sé stessa. Quella danzatrice siamo noi che non abbiamo più fede nella nostra capacità di cambiare le cose: perché stiamo vivendo in una specie di vuoto"

Social che impoveriscono il linguaggio, le discussioni, i pensieri e i ragionamenti. Dando l'illusione di esser parte attiva. "Scrivere due frasi su Twitter non significa che stai facendo una discussione. E scrivere la tua opinione con la bava alla bocca su Facebook non significa che stai partecipando a un dibattito politico. Non c'è differenza tra quello e il tracciare tremebondi graffiti nella toilette".

Fonte: Huffington Post/ La Repubblica

18/11/18

Poesia della Domenica: "Amore, quante strade per giungere a un bacio" di Pablo Neruda.






Amore, quante strade per giungere a un bacio,
che solitudine errante fino alla tua compagnia! 
I treni continuano a rotolare soli con la pioggia.
A Taltal ancora non alloggia la primavera.

Ma tu ed io, amor mio, siamo uniti
uniti dai vestiti alle radici,
uniti d'autunno, d'acqua, di fianchi,
fino ad essere solo tu, sol io uniti.

Pensare che costò tante pietre che trascina il fiume, 
la foce dell'acqua del Boroa.
Pensare che separati da treni e da nazioni
tu ed io dovevamo semplicemente amarci, 
confusi con tutti, con uomini e con donne,
con la terra che pianta ed educa i garofani.

Pablo Neruda