13/08/13

Folgoranti citazioni dal "Dell'amore" di Stendhal.






Niente è interessante quanto la passione, perché tutto è imprevisto, e colui che agisce è anche quello che subisce. Niente è piatto, quanto l'amore-gusto dove tutto è calcolo come in tutti gli affari prosaici della vita.
(p.201)

A Roma, a causa del poco interesse degli avvenimenti di ogni giorno, a causa del sonno della vita esterna, la sensibilità si accumula a favore delle passioni.
(p.122)

ciò che è accidentale fa molto in amore.
(p.260)

Non si può arrestare l'amore se non agli inizi. 
(p.107)

si è quel che si può, ma si sente quello che si è.
(p.80)

a meno che non si tratti di una passione nata poco a poco e nella prima giovinezza, una donna di spirito non ama mai a lungo un uomo comune.
(p.87)

ci sono due disgrazie al mondo: quella della passione contrastata e quella del vuoto assoluto.
(pag.70)

citazioni tratte da Stendhal, Dell'amore, ediz. Garzanti, 1982, traduz. Maddalena Bertelà.

12/08/13

In viaggio con la zia - di Graham Greene. Una riscoperta.





Mi piace andare controcorrente. Mi piace rileggere vecchi libri che nessuno legge più. E qualche volta anche libri di autori considerati snobisticamente troppo popolari, troppo di successo. 

Graham Greene (1904-1991) è uno scrittore meraviglioso.  Che, un po' come accadde a William Somerset Maugham o a Simenon, capitò in vita l'accidente di avere molto, molto successo. 

Cosa che, per la critica militante e benpensante dell'epoca, era imperdonabile. 

Greene ha venduto milioni di copie di libri in tutto il mondo, tradotti in ogni lingua. E quasi ogni suo romanzo, dei molti che ha scritto, sono diventati film e a loro volta grandi successi al cinema. 

E' accaduto anche a In viaggio con la zia, scritto nel 1969 e divenuto un grande successo internazionale con il film girato da George Cukor nel 1972 per la MGM che aveva come protagonista la grande Maggie Smith.

Come è accaduto a Maugham e a Simenon (ma un po' più a rilento rispetto a loro), anche per Greene è cominciata l'epoca della riscoperta. 

La scrittura facile di Greene, non è mai facile

E come sa bene chi scrive, scrivere bene facile è molto, molto più difficile che scrivere difficile (o complicato). 

Greene possedeva un talento naturale per la leggerezza (che non è mai superficialità).  Ha scritto romanzi importanti e di argomento molto serio e storie apparentemente più esili o divertenti, a cui apparterrebbe anche In viaggio con la zia. 

Che riletto oggi è però, un grande romanzo. 

Un romanzo nel quale il puro divertimento della lettura  si unisce all'intelligenza, alla sagacia, alla comprensione profonda delle leggi umane. 

Il pretesto è noto: Greene mette al centro di questa storia  la zia Augusta (modello neanche tanto nascosto della Zia Mame del recente romanzo che ha avuto successo notevole internazionale), dama smisuratamente eccentrica, formidabile esemplare di quella galleria di vecchie anticonformiste che sono una specialità della letteratura inglese. Insieme con noi ne fa la conoscenza il cinquantacinquenne Henry Pulling, suo nipote, educato, ironico, un po' timido, e che, dopo aver trascorso una decorosa esistenza in una banca della City, già pregusta un tranquillo life-end trascorso coltivando dalie nel suo giardinetto. 

L'incontro, al funerale della madre, sconvolgerà i suoi piani: recatosi a casa della zia avrà la sorpresa di vedere l'urna con le ceneri della madre trasformata in un contenitore di marijuana; verrà poi coinvolto in uno sfrenato carosello che lo trascinerà ai quattro angoli del mondo, al seguito sempre della terribile parente, e gli farà conoscere un variegato universo di loschi trafficanti, di ragazzine hippie in via per Katmandu, di decrepiti avventurieri italici, di agenti della CIA.

Il tutto scandito da una narrazione pirotecnica, sempre brillante, che nella seconda parte del libro diventa sempre più grave e introspettiva, con il lento dipanarsi del segreto che il lettore non tarda a scoprire (prima del protagonista).

Se siete alla ricerca di un libro per l'estate (ma anche per l'inverno), non vi pentirete di aver scelto questo romanzo.  

Fabrizio Falconi

11/08/13

Libro sotto l'ombrellone: lasciate a casa le orride trilogie e portatevi dietro Conrad, Stendhal o Fitzgerald.




L'estate è la stagione dei lettori occasionali.  

Chi legge molto, di solito legge tutto l'anno.   In tanti invece, riescono a leggere soltanto d'estate. Interpretano, molti tra costoro, la lettura, come una delle forme diversive,  di divertimento o di svago.  Al pari del cruciverba, della rivista facile e dei vari compendi tecnologici che si infilano nella stessa borsa della spiaggia. 

Eppure un libro non è (solo) un diversivo. 

Un libro può arricchire - e di molto - la nostra vita reale.  Non bisognerebbe dunque sprecare l'occasione, almeno un mese all'anno, di conoscere, di crescere.  Attraverso un buon libro.

Vedo sotto la spiaggia in tanti violentarsi inutilmente con le trilogie trash o con il giallo un tanto al chilo d'importazione o fatto in casa.  E fuoriuscire da queste letture ancora più instupiditi di prima. 

Si pensa che un libro importante sia necessariamente  pesante o noioso
Ma lo dice soprattutto gente che non ha mai nemmeno provato a leggere qualcosa di un pochino più evoluto. Si tratta semplicemente di pigrizia mentale.  E come in tutte le cose simili, basterebbe cominciare, per scoprire un mondo. Per scoprire quanto ci si può arricchire. 

Provate anche con i vostri amici. Fatevi promotori dei buoni libri e della buona lettura. 

Chi legge male, di solito, vive anche male. 

Fatelo anche per loro.  Lasciate a casa, e fate lasciare a casa, o nell'ignobile dispenser dell'autogrill, il brutto seller americano, la puntatona della saga finto-medievale, il polpettone erotico a basso voltaggio. 

Portatevi dietro e consigliate all'amico di portare dietro un grande romanzo.  L'ultimo Conrad ristampato in Italia, per esempio (Il Caso, Adelphi, un romanzo straordinario dove sembra non accadere nulla e invece il lettore è risucchiato in un meccanismo narrativo perfetto), lo Stoner di John Williams (di cui, dopo un anno, si sono accorte finalmente, dopo un anno, addirittura, anche le pagine culturali di Repubblica),  La Certosa di Parma di Stendhal, Tenera è la notte di Fitzgerald. 

Vi divertirete anche, è sicuro.  Ma quando chiuderete uno di questi libri, sarete anche un uomo (o una donna) diversi. E scusate se questo è poco.  

Fabrizio Falconi


04/08/13

Notte ai Fori e il progetto del sindaco Marino. Un commento.





Avevo molte perplessità sulla chiusura dei Fori, annunciata come prioritaria nei provvedimenti del neo sindaco di Roma Ignazio Marino e della sua giunta, ma ho voluto sperimentare di persona, ieri la nuova sistemazione viaria. 

Confermo che si tratta di un provvedimento incomprensibile e del tutto velleitario. 

Tre semplici rilievi vengono subito in mente:

1. la zona è una FALSA pedonalizzazione. Bus (i più inquinanti) e taxi continuano a transitare (oltre, presumo alle auto NCC). Che senso ha ? Se si ha il coraggio, si fa una vera zona pedonale con le aiuole e il divieto per tutti.
2. Il transito per chi proviene da piazza venezia resta più o meno uguale, anche se diventa una gimcana di sensi unici e saliscendi e i tempi aumenteranno notevolmente. 
3. diventa un delirio invece per chi viene da Roma Sud raggiungere il centro, Piazza Venezia ecc. che diventerà raggiungibile solo se si possiede un motorino. Chi arriva in auto dovrà fare il giro del mondo del colle oppio (dentro orribili recinti in cemento armato innalzati a trenta metri dal Colosseo, lungo Via Labicana, tanto per rispettare il decoro di quei monumenti. 

In sostanza: è stupefacente che un tale obbrobrio sia la priorità quasi ossessiva di una giunta e di un sindaco insediatosi da 3 mesi in una città dove le emergenze, vere, reali e anche drammatiche, sono in ogni angolo.

Se davvero si voleva e si vogliono poi valorizzare gli splendori di Roma bisognerebbe avere il coraggio di varare un vero piano di pedonalizzazione, e non la solita soluzione all'italiana, puramente di immagine, che scontenta tutti e non risolve nulla.

Fabrizio Falconi

02/08/13

Mirabilia Urbis XII - Cripta dei morti di Sant'Ignazio.





Mirabilia Urbis

XII - Cripta dei morti di Sant'Ignazio

Discesa, dimenticanza di secoli
vita segreta, dentro le viscere
del tempio buio
tutti riposano in fila,
riposano i nomi
scritti col nerofumo
un ricordo una prece
un posto nell'Ordine
dei dimenticati.


Testi per la mostra Petrology (dipinti di Justin Bradshaw) - Chiostro del Bramante, 15 novembre/4 dicembre 2005.  Da Fabrizio Falconi, Il respiro di oggi, Terre Sommerse, Roma 2009.

01/08/13

Mirabilia Urbis XI - Sant'Agnese in Agone di Fabrizio Falconi.




Mirabilia Urbis

XI. Sant'Agnese in Agone

Ovunque il vento insegue
la terra in un canto sotterraneo
e terso, la morte attende
il percorso dei vivi è arte
finzione e architettura,
scende i gradini del tempo
umido e oscuro
è il ventre del passato,
su di esso altitudini
hanno lanciato inutili sfide
a rinnovare il cielo.

Testi per la mostra Petrology (dipinti di Justin Bradshaw) - Chiostro del Bramante, 15 novembre/4 dicembre 2005.  Da Fabrizio Falconi, Il respiro di oggi, Terre Sommerse, Roma 2009.

31/07/13

Mirabilia Urbis X. - Chiesa del Gesù - di Fabrizio Falconi.




Mirabilia Urbis

X - Chiesa del Gesù 

Andavi alla ricerca del sepolcro di Kircher
tra fantasmi d'oro e di lapislazzuli
muri di marmo e ombre di santi
in ascesi, sospesi.
C'era un vento di candele e d'agosto
dietro la coltre di pietra abbandonata,
ti muovevi come un cane perplesso
incapace di obbedire all'istinto
incantato e spaventato
dal troppo che c'era.


Testi per la mostra Petrology (dipinti di Justin Bradshaw) - Chiostro del Bramante, 15 novembre/4 dicembre 2005.  Da Fabrizio Falconi, Il respiro di oggi, Terre Sommerse, Roma 2009.


30/07/13

Fabrizio Falconi ospite a "Il Viaggiatore" (RadioUno) per I Monumenti Esoterici d'Italia.




Dal Cenacolo a Castel del Monte, viaggio nell'Italia esoterica a Il Viaggiatore - RADIOUNO - Rai.
Il Podcast della puntata è scaricabile QUI.


Conduce Massimo Cerofolini, con Fabrizio Falconi

Un viaggio intorno alle leggende e ai segreti dell'Italia esoterica.
Perché decine di milioni di lettori in tutto il mondo si appassionano alle storie e agli enigmi nascosti nelle nostre opere d'arte?
Forse perché nessun paese al mondo, come il nostro, è così carico di luoghi che nascondono simboli e alchimie capaci di illuminare le parti più profonde della nostra anima.

Insieme a Fabrizio Falconi, autore del libro "I monumenti esoterici d'Italia", facciamo tappa nei luoghi più suggestivi di questo mondo iniziatico: il Cenacolo di Leonardo a Milano, Ca' Dario a Venezia, la Mole Antonelliana a Torino, l'abbazia di San Galgano vicino Siena, il Castello di Miramare a Trieste, la Porta magica di piazza Vittorio a Roma, il Quadrato magico di Pompei, Castel del Monte in Puglia.

Intervengono: Renzo Rossotti, autore di "Le strade del mistero di Torino"; Mario Moiraghi, autore di "L'enigma di San Galgano"; Dario Giardi, autore di "Roma, misteri e itinerari insoliti tra realtà e leggenda"; Rino Cammilleri, autore di "Il quadrato magico"; Nedim Vlora, autore di "Castel del Monte tra esoterismo e storia".

QUI IL PODCAST SCARICABILE GRATUITAMENTE DELLA TRASMISSIONE.

Mirabilia Urbis IX. - Necropoli Vaticana







Mirabilia Urbis

IX. Necropoli Vaticana

Cammino senza cielo
pozzo senz'acqua
di mattoni allineati
e tentativi di costruzioni
indagini preghiere
gocce e pioggia
da dove,
teca di vetro, fisso
un nome, incisioni
di porpora e d'oro
rumori, grida
di bambini dopo duemila anni:
vengono a portare vita, 
a profanare di vita
il luogo del mistero.



Testi per la mostra Petrology (dipinti di Justin Bradshaw) - Chiostro del Bramante, 15 novembre/4 dicembre 2005.  Da Fabrizio Falconi, Il respiro di oggi, Terre Sommerse, Roma 2009.


29/07/13

Mirabilia Urbis VIII - Santuario della Mentorella




Mirabilia Urbis

VIII. Santuario della Mentorella

Significava certo qualcosa
quel tuo essere sepolto
ai piedi della Vergine, il cuore
la parte preminente,
la meridiana
foro anima o fessura
dell'altra vita,
dove in un solo colpo appare
nascita, morte, ritorno.
Stabat Mater, al riconoscente
soglio si arrestò
la parabola di Athanasius Kircher
sipario di roccia, fenditura,
antro, grotta, buio:
da questa Vertigine, il senso
spiega le ali sul vuoto della vita.


Testi per la mostra Petrology (dipinti di Justin Bradshaw) - Chiostro del Bramante, 15 novembre/4 dicembre 2005.  Da Fabrizio Falconi, Il respiro di oggi, Terre Sommerse, Roma 2009.


28/07/13

Mirabilia Urbis VII - Case romane al Celio.




Mirabilia Urbis

VII. Case romane al Celio

E' fantasma o attesa
vuoto o pieno
ogni frutto ogni pietra,
il mondo non è che 
un giorno soltanto
dietro l'altro, processione
di scopo e di ritorno:
eternità.
Su per il clivo passavo
la stessa strada
le stesse migliaia di persone
oranti o nude 
in viaggio, in cammino.


Testi per la mostra Petrology (dipinti di Justin Bradshaw) - Chiostro del Bramante, 15 novembre/4 dicembre 2005.  Da Fabrizio Falconi, Il respiro di oggi, Terre Sommerse, Roma 2009.


(Alle Case Romane al Celio si tiene ogni settimana l'unico aperitivo archeologico a Roma. Per info vedi qui: http://www.aperitivoarcheologico.it

Fabrizio Falconi ospite a 'La Lettura' del Tg5 per 'Monumenti esoterici d'Italia' .




Qui il video della intervista a Fabrizio Falconi - La lettura, Tg5 del 24 luglio 2013.

http://www.video.mediaset.it/video/tg5/tg5_la_lettura/401165/fabrizio-falconi.html

13/07/13

Mirabilia Urbis VI. Mitreo di Via dei Cerchi - di Fabrizio Falconi.




Mirabilia Urbis

VI. Mitreo di Via dei Cerchi

Avanzano e non nutrono dubbi
sulla natura dei sacrifici millenari
                - anche oggi in superficie eccone
una quantità minore -
Cautes e Cautopates, con le fiaccole. 
Io mi ricordo, mia anima
occhi belli, fremito di labbra
io mi ricordo di te
di tutto quello che ci siamo detti.
Tutto quanto
il resto è nel cielo rosa e azzurro
lasciato dietro, più vivo che allora.


Testi per la mostra Petrology (dipinti di Justin Bradshaw) - Chiostro del Bramante, 15 novembre/4 dicembre 2005.  Da Fabrizio Falconi, Il respiro di oggi, Terre Sommerse, Roma 2009.

Sul Mitreo di Via dei Cerchi qui. 


11/07/13

10/07/13

Mirabilia Urbis - III. Tempio di Saturno di Fabrizio Falconi







Mirabilia Urbis

III. Tempio di Saturno

Giorni contrari agli déi questi
rimane un canto di altezza
che Giuliano approvò dal suo orgoglio,
sotto l'ombra del monte, casa
di Saturno, ancora una fila
magnifica e bianca
resiste, non crolla.




Testi per la mostra Petrology (dipinti di Justin Bradshaw) - Chiostro del Bramante, 15 novembre/4 dicembre 2005.  Da Fabrizio Falconi, Il respiro di oggi, Terre Sommerse, Roma 2009.

sul Tempio di Saturno qui

09/07/13

Mirabilia Urbis - II. Lapis Niger di Fabrizio Falconi





Mirabilia Urbis

II. Lapis Niger

Inosservato oggi quel nero
tra basalto, selce
e pavonazzetto
qui ritorno all'heròon
dell'agorà, Secondo Centro
ancor più mirabile perché oscuro:
creazione e poi morte.
Il fondatore dischiude le porte
segrete dell'abisso: non qui
non ora, eppure sotto la pietra negra
tutto ha avuto inizio
Faustolo, Osto Ostilio, Orazio Coclite
o semplicemente deus ex inferi, Vulcano
con il sacro timore
tutto ha avuto inizio.



Testi per la mostra Petrology (dipinti di Justin Bradshaw) - Chiostro del Bramante, 15 novembre/4 dicembre 2005.  Da Fabrizio Falconi, Il respiro di oggi, Terre Sommerse, Roma 2009.


Sul Lapis Niger