07/11/15

"Detestavo il mondo intero, in blocco" - Una lettera di Francois Truffaut.





A Helen Scott



                                                                                              Parigi, 13 marzo 1962



Va bene, sono un porco. Ma in queste ultime settimane non le ho più scritto perché i miei pasticci familiari iniziavano ad essere troppo piccanti per gli "amici comuni" (...)
Per quanto la riguarda, sapevo di non dover temere da parte sua nulla di men che opportuno, e nulla che fosse frutto di cattive intenzioni. Ma nella situazione di estremo nervosismo in cui ero, mi son quasi sorpreso a pentirmi  di averla messa fin dall'inizio a parte di tutto.  Specialmente quando, nelle lettere che lei mi scriveva, trovavo allusioni a notizie uscite dal mio entourage: che un certo giorno ero triste, un altro allegro, ecc... Dalla situazione di tensione in cui mi trovo ormai da mesi alla mania di persecuzione il passo è breve.  Detestavo il mondo intero, in blocco. Adesso mi sto progressivamente riconciliando, ma ho ancora nausea di tutto. 
Riconciliato con Madeleine, vado con lei a fare questo viaggio, ma non ne sono affatto entusiasta. In realtà avremmo bisogno di vacanze vere, che ci prenderemo subito dopo. 
Esco da Jules e Jim come da un fallimento umiliante, e non riesco neppure a capire perché. 
Le scriverò ancora domani per gli "affari", questa è una lettera tra amici. Sono molto contento di rivederla presto, e sono anche contento che capiti dopo qualche giorno di sole e di riposo a Mar del Plata e a Rio, che mi permetteranno di comparire davanti a lei con un'aria meno decaduta e meno miserabile. 
mille saluti da

Francois Truffaut

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