29/05/08

Il Vangelo di Oggi.




ANGELO (Mc 10,46-52)
Rabbunì, fa' che io riabbia la vista.

+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c’era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”.



Allora Gesù si fermò e disse: “Chiamatelo!”. E chiamarono il cieco dicendogli: “Coraggio! Alzati, ti chiama!”. Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: “Che vuoi che io ti faccia?”. E il cieco a lui:“Rabbunì, che io riabbia la vista!”. E Gesù gli disse: “Va’, la tua fede ti ha salvato”. E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.

Parola del Signore

28/05/08

San Giovanni, L'Evangelista, a Roma.



Ignoriamo molto delle nostre radici cristiane.

Eppure, ad ogni passo, ad ogni pietra del suolo che calpestiamo oggi, si aprono voragini di storie antiche che riconducono tutte ad un’unica grande storia.

A Roma si sta perdendo perfino la memoria apostolica, che pure è così viva, e documentata.

Ci ho pensato pochi giorni fa percorrendo la meravigliosa Via di Porta Latina, dove sorge l’antichissima basilica di San Giovanni a Porta Latina, una di quelle paleo-cristiane di Roma.

A Roma, si sa, si parla sempre di Pietro e di Paolo. Ma si ignora spesso l’importante passaggio di quelli che furono gli altri apostoli di Gesù, a cominciare di quelli più importanti: gli Evangelisti.

Pochi romani – e pochi cristiani in generale – saprebbero oggi rispondere alla domanda se risulta di un passaggio a Roma di San Giovanni, l’Evangelista. Il prediletto.

Eppure questa presenza non solo è documentata. Ma è anche testimoniata da un culto bi-millenario. Mai decaduto.

Di Giovanni si ricorda l’attività di predicatore instancabile, dopo la morte di Gesù, e soprattutto della sua presenza a Patmos, nell’Egeo, dove scriverà le terribili ed enigmatiche visioni contenute nell’Apocalisse.
Ma tra queste due fasi, Giovanni transitò a Roma.

E’ Tertulliano a raccontarci che nell’anno 89, mentre Giovanni si trovava ad Efeso, si scatenò una nuova ondata di persecuzioni nei confronti dei cristiani ad opera dell'imperatore Domiziano. Tertulliano racconta che Giovanni venne arrestato e condotto a Roma, quindi torturato nei pressi di Porta Latina e infine condannato a morte.

Di lì a poco questa pena però verrà commutata in quella dell'esilio nell'isola di Patmos. Sul luogo dove venne sottoposto alla tortura dell’Olio bollente venne costruita la chiesa di San Giovanni in Oleo. Non si tratta anzi, di una vera e propria chiesa, ma di un piccolissimo oratorio a pianta ottagonale, che vedete ritratto qui.

E’ un luogo veramente particolare, del quale vi parlerò meglio nei prossimi giorni. Raccontandovi anche di qualche piccola scoperta.

26/05/08

Sègolène Royal ritratta dai fotografi mentre prega - Fede privata, Fede pubblica.


Come hanno riportato i media, qualche giorno fa ha fatto discutere in Francia il caso della candidata (sconfitta) alle presidenziali francesi, Sègolène Royal, che un paparazzo intraprendente aveva ritratto in ginocchio, intenta a pregare davanti ad un altare nella chiesa di Santo Spirito a Firenze.

L'ex candidata socialista si è risentita, e ha protestato: "E' una questione privata!", riferendosi alla propria fede. In questo riferendosi al precedente illustre e notorio di Charles de Gaulle che, pur essendo cattolico, "in pubblico non ha mai espresso nè la sua fede, nè la sua pratica, perchè faceva una distinzione tra il suo ruolo di capo dello Stato, incarnazione di una repubblica laica, e il suo credo personale. Laicità " ha aggiunto la Royal, " significa che non ci deve essere confusione tra gli impegni pubblici e i credo privati."

Ora, se il ribadire questa distinzione mi sembra irreprensibile - nei contenuti e nella sostanza - da parte di una personalità politica (se non altro per evitare il malcostume dilagante dell'uso strumentale di presunti (e non sinceri) credi privati per fini elettorali o politici tout court - qualche dubbio mi viene perchè credo che oramai questa distinzione sia stata automaticamente assorbita anche da tutti, dalla gente comune, dalle persone che non ricoprono cariche di nessun tipo. Semplicemente come atteggiamento di costume che si va imponendo:

la fede religiosa è un fatto privato. E DEVE essere vissuta privatamente. La sua esplicazione pubblica viene vista sempre più come una invasione della libertà altrui.

Il senso del sacro è relegato al privato. Il senso del sacro può esternarsi pubblicamente solo in manifestazioni di culto organizzato, e possibilmente di massa. Diventando quindi un evento. Solo in tal modo possono essere tollerate senza che diventino una presunta 'offesa' alla sensibilità individuale (il ragionamento è: "se io sono ateo, non mi puoi 'imporre' la tua fede, nel senso che preferirei anche che non me ne parlassi, e te la tenessi per te." )

Ciò comporta e si manifesta anche con quella oramai evidente scristianizzazione del mondo occidentale. In Italia, anche se in pochi se ne accorgono, la cosa avanza cavalcando.

Qualche giorno fa, a Roma, mi hanno raccontato, migliaia di automobilisti inferociti smoccolavano per l'improvviso blocco del traffico nella zona di San Giovanni. Ignoravano - e come avrebbero potuto saperlo ? - che quel giorno era il 22 maggio, festa (abolita) del Corpus Domini, e da qualche centinaio di anni si svolge una processione dalla Basilica Lateranense a Santa Maria Maggiore.

Ma non si tratta di evento di massa. Giornali e tg non ne parlano. E' solo un vecchio rito. E forse sarebbe meglio che restasse nella sfera del privato..
Il sito di Paris Match: www.parismatch.com

22/05/08

Taizè - Jesus le Christ - una esperienza mistica d'ascolto.



Di tutti gli splendidi canti di Taizè, questo è secondo me forse il più suggestivo: Jesus le Christ, composto da J. Berthier.

Ascoltarlo nella grande, immensa Chiesa di Taizè, recitarlo insieme a migliaia di persone, come avviene ogni giorno, è una esperienza indimenticabile.

Qui sopra lo ascoltate in una occasione recente, durante il Meeting Europeo di Ginevra, il 28 dicembre 2007.
Qui sotto lo ascoltate invece nell'originale - e senza sovrapposizioni di altre voci - e con splendide foto di accompagnamento.
E' una preghiera. (comunità di Taizè - www.taize.fr )

20/05/08

André Glucksmann - Elogio del relativismo.



Ho letto di recente una intervista ad André Glucksmann e a suo figlio Raphael. Insieme, il filosofo (ex nouveau philosophe) e il figlio giornalista, hanno scritto un libro: Sessantotto, dialogo tra un padre e un figlio su una stagione mai finita, edito ora anche in Italia da Piemme.

Vi si trovano, in questa intervista, considerazioni ad ampio raggio sullo stato del mondo, della crisi delle religioni, e sull’etica. Alcune vale la pena di riportarle.

Domanda: Se non esiste più una fede politica e Dio – l’ha scritto lei – l’abbiamo ucciso in questa epoca per la terza volta, dove si va ?

E’ la domanda posta a Glucksmann padre, che risponde:

“Siamo in pieno relativismo, e non è detto che sia un disastro. Infatti io farei una distinzione tra relativismo e nichilismo, cosa che non fa per esempio Benedetto XVI. Il relativismo è rinunciare a imporre a tutti un’idea di bene comune, e questo è il laicismo che ha posto fine alle guerre. Il nichilismo è la negazione dell’esistenza del male, e porta alle stragi.”

Dal canto suo, Raphael, aggiunge:

“ Siamo in una situazione simile a quella del Rinascimento: non c’è più niente dietro e niente davanti, ma questo rende il mondo molto dinamico. Internet, i blog, You Tube e My Space, tutto orizzontale, non esistono più gerarchie. Ci possono ancora essere credenti, ma non chiese. Io non ho nostalgia dei padri.”

Tutto bene, tutto chiaro. Ma qualche domanda sorge spontanea.

1. Se il relativismo è cosa buona e giusta. E quindi bisogna rinunciare a imporre un’idea di bene comune, come faremo a non negare l’esistenza del male ? Cioè come potremo definire il male, se non esiste più un’idea di bene comune ? Cos’è il male, allora: una sensazione individuale ? Anche il male è relativo ?
2. Non c’è dubbio come dice Raphael che siamo in un mondo molto dinamico. Ma tutto questo dinamismo dove sta portando ? Sta portando a una rinascita delle arti e delle culture come avvenne nel Rinascimento ? O sta invece portando a una deriva ?

3. Siamo proprio sicuri che non esistano più gerarchie ? Il fatto che nel mondo il web abbia aperto nuove frontiere e milioni di persone ne facciano uso vuol dire che non ci siano più pochi potenti – sempre di meno – o potentati che governano le cose e i gusti del mondo e determinano le gerarchie ?

sito della Piemme: www.edizpiemme.it

19/05/08

ERICH FRIED - Ma


Erich Fried - Ma


La prima volta mi sono innamorato
dello splendore dei tuoi occhi
del tuo riso
della tua gioia di vivere


Adesso amo anche il tuo pianto
e la tua paura di vivere
e il timore di non farcela
nei tuoi occhi


Ma contro la paura
ti aiuterò
perchè la mia gioia di vivere
è ancora lo splendore dei tuoi occhi.

17/05/08

La Preghiera secondo Gesù.




Nei Vangeli Gesù fornisce spesso indicazioni molto molto precise su cosa è la fede.

E in un mondo che sembra aver puntato tutto sulla idolatria dello sguardo - "credo solo in ciò che vedo" - Gesù non si stanca mai di raccomandarci esattamente l'opposto.

Ovvero la fede. Che è basata sul prima e non sul dopo. Su quello che speriamo e non su quello di cui abbiamo certezza e che vediamo.

Nell'episodio evangelico della Maledizione del Fico, dopo che i discepoli hanno constatato che il Fico maledetto da Gesù si è nel giro di pochi minuti, di poche ore, seccato, Gesù ancora una volta li ammonisce su cosa è la fede.

Con queste parole (Mc. 11,22) :

Gesù allora disse loro: «Abbiate fede in Dio! [23]In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. [24]Per questo vi dico: tutto quello che chiedete nella preghiera, credete di averlo già ottenuto e vi sarà accordato. [25]Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati».

La fede dunque è 'credere che quanto si dice avverrà'.

Ma è molto più preciso di questo: tutto quello che chiedete nella preghiera, credete di averlo già ottenuto e vi sarà accordato.

Sembra dunque che bisogna pregare 'credendo di avere già ottenuto'.

Non è affatto semplice come sembra: chi è che mentre prega "crede già di aver ottenuto" ??

Mentre preghiamo, di solito, siamo tutto meno che sicuri. Siamo deboli, esitanti, dubbiosi, speranzosi, ma timorosi di illuderci, in una parola sola: non abbiamo poi così tanta fede. E' più vicino all'idea di come se stessimo partecipando ad una scommessa: io ci provo, e vediamo se verrò esaudito.

Non è così che Cristo ci dice di fare.

E chi è poi che - mentre prega - 'se ha qualcosa contro qualcuno' - mentre prega, perdona ???

Pregare: una cosa che sembra facile facile. Ma non lo è affatto.

14/05/08

Dov'è finita la Bellezza ?



Mi chiedo come sia possibile scandalizzarsi della depressione, della sfiducia e della negatività che si sente in giro.

Mi sembra inevitabile che le persone oggi - specie i più giovani, cioè i più sensibili - siano storditi, irretiti da tutto questo brutto che ci circonda.

Leggo oggi un sito a caso: http://www.corriere.it/ e sulla home page leggo, in rapida sequenza queste notizie, una via l'altra, senza soluzione di continuità:

MASSACRATA A 14 ANNI. "UCCISA PERCHE' INCINTA"

RACHEL, LA PORNO STUDENTESSA CHE DIVIDE LA SORBONA.

NAPOLI, NUOVI INCENDI IN CAMPI ROM.

AUSTRIA, STERMINA LA FAMIGLIA CON L'ACCETTA E POI SI COSTITUISCE.

DALL'ODORE DI CIPOLLA AL PARCHEGGIO - LE LISTE DELLE GUERRE DI CONDOMINIO.

UNA PETIZIONE DEGLI STUDENTI PER LA PROF. NUDA IN COPERTINA.

Mi fermo qui, ma si potrebbe andare avanti 'ad libitum'.

Cosa può produrre di buono un mondo che sembra proporre solo bruttezza ?

"La Bellezza salverà il mondo" scriveva Fedor Dostoevskij. Ma se la Bellezza viene bandita dal mondo, se nessuno ne parla, se nessuno la offre, se nessuno la vende, che fine farà il mondo ?

E poi, cosa è la Bellezza ? Quella Bellezza che sembra abbiamo tutti dimenticato ?

E' forse opportuno ricordare il passo evangelico della Trasfigurazione:


Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo». (Mt. 17,1-6)

La Bellezza che salva il mondo è questa bellezza semplice, di Pietro che dice: "Signore, è bello per noi restare qui."

E' talmente bello che, come sappiamo, Pietro pensa anche - ingenuamente - di costruire tre tende, che possano ospitare, custodire, quella Bellezza - ahimè non 'costringibile' in un luogo specifico.

Il candore di quella veste è purtroppo latitante, nel nostro mondo.

Eppure, basterebbe così poco, forse, per ritrovarne le tracce luminose.

06/05/08

La Cina è il Paese che stampa più Bibbie al mondo !


Due notizie che messe una vicina all'altra danno l'idea - molto meglio di tanti bei discorsi - della crisi del Cristianesimo - e del Cattolicesimo off course - in Occidente, e in parte rilevante in Italia.

Dunque. Forse non tutti sanno che ... il posto dove si stampano più Bibbie al mondo è attualmente Nanchino, l'antica capitale cinese sulle rive dello Yang Tze e abitata da 7 milioni di persone.

Nanchino stampa attualmente un milione di Bibbie al mese, circa un quarto della produzione mondiale. La Amity - il maggiore degli stabilimenti tipografici di Nanchino - pubblica Bibbie in 90 diverse lingue. Domina la produzione in mandarino o cantonese, venduta in Cina a 9 yuan e 50, vale a dire 90 centesimi di euro.

Attualmente i cattolici in Cina - divisi tra due chiese, l'una obbediente a Pechino, l'altra, clandestina, a Roma - sono circa 17 milioni. Ma è una comunità in rapida espansione.

La Bibbia resta di gran lunga il libro più venduto del Pianeta, tradotto il 2454 lingue diverse.

Eppure, venendo alla seconda notizia, si scopre che pur essendo il testo base del cristianesimo, in Italia - come in altri paesi che si dicono cattolici - la Bibbia rimane un oggetto misterioso: e' quanto emerge da una ricerca dell'Eurisko, commissionata dalla Federazione Biblica Cattolica e presentata recentemente in Vaticano.

L'Italia, secondo questo dettagliatissimo studio, si e' piazzata negli ultimi posti come lettura della Bibbia in generale: se il 75% degli statunitensi per esempio afferma di aver letto un brano biblico negli ultimi 12 mesi, solo il 27% degli italiani puo' dire altrettanto. Peggio stanno soltanto altri due Paesi cattolici, la Francia (il 21%) e la Spagna (il 20%).

Agli italiani piace molto, in comprenso, ascoltare le omelie e le prediche, seguire in tv le trasmissioni religiose e pregare con parole proprie, piu' che trascorrere il proprio tempo sui libri sacri.

Ma si sa questo dato si sposa con quello del poco - anzi direi inesistente - amore degli italiani per i libri.

Secondo i più recenti studi, il 57% degli italiani non ha mai preso in mano un libro. Il 6% si sforza di leggerne uno al mese. E circa il 42 per cento apre un libro e lo finisce un anno dopo.

E' chiaro, alla luce di questi dati, che cosa intendiamo quando si parla di 'scristianizzazione' che nel nostro come in molti paesi occidentali procede a passi da gigante.

Ma forse non tutti i mali vengono per nuocere. E la rinascita, il futuro del cristianesimo sono affidati sul pianeta Terra a popoli che mai si sarebbero pensati depositari di questa missione: Cina, India, la fede di Cristo - sembra - dipende sempre più da loro.



il sito in inglese della Amity press:
http://www.amityprinting.com/englishweb/efirst.htm

05/05/08

Vito Mancuso - Le quattro discontinuità, i grandi misteri dell'esistenza.



Con piacere vi ripropongo qui - dopo averlo cercato a lungo - il brano della trasmissione di La7 L'infedele, in cui era ospite Vito Mancuso, teologo dell'Università San Raffaele di Milano, che in poco più di due minuti riassume con efficace sintesi quelle quattro discontinuità che sono al centro del suo libro, L'anima e il suo destino, grandissimo successo editoriale, pubblicato da Raffaello Cortina Editore.

Vi consiglio di ascoltarlo con attenzione, perchè, in pochissimo tempo, si percepisce appunto quale incredibile, stupefacente concatenazione di eventi (di un livello di improbabilità elevatissima) hanno permesso la nostra vita qui, la vita della specie umana, di noi tutti su questo pianeta.

E' una cosa a cui non pensiamo spesso, e che invece dovrebbe essere sempre al centro della nostra consapevolezza.

Buona visione !

Il sito di Raffaello Cortina Editore:

http://www.raffaellocortina.it/

Su Vito Mancuso:

http://it.wikipedia.org/wiki/Vito_Mancuso

Il sito de La7:

www.la7.it

03/05/08

Gialal ad-Din Rumi - Il Giorno della Morte



Quando il giorno della morte, si muoverà la mia bara,
non pensare che il cuore mio sia rimasto nel mondo.

Non piangere per me, non dire "ahimè! Ahimè!"
Cadresti nella rete del diavolo, ahimè, allora !

Quando vedrai il mio feretro non dire: "è partito lontano !"
E' proprio quel giorno, per me, giorno d'unione e d'incontro!

E quando mi deporrai nella tomba non dire: "addio, addio !".
Perchè la tomba è un velo che cela l'eterna comunione col cielo.

Hai visto lo sprofondamento, contempla la resurrezione:
reca forse danno, il tramonto al sole e alla luna ?

A te sembra tramonto, mentre invece è aurora;
la tomba sembra un carcere ma è, all'anima, liberazione.
Qual seme mai sprofondò in seno alla terra che non germinò poi ?
Perchè questo dubbio, allora, per quel seme che è l'uomo ?

Qual secchio scese nel pozzo che non tornò pieno d'acqua freschissima ?
Perchè dunque il Giuseppe dell'anima avrebbe paura del pozzo ?

Chiudi la bocca da questa parte e riaprila dall'altra parte del cosmo,
chè il suo canto trionfale risuoni alto nell'Oltrespazio !

Scritta da Gialal ad Din Rumi intorno all'anno 1250.

Vita di Rumi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Gialal_al-Din_Rumi
Movimento Sufi:
http://www.movimentosufi.com
Dervisci Rotanti:
http://www.youtube.com/results?search_query=dervisci+rotanti&search_type=