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09/10/12

Sagittario - dalla mostra "Zodiac" di Justin Bradshaw e Fabrizio Falconi.





tratto dalla mostra Zodiac (Tuscania, ex Chiesa di Santa Croce, 2007), dipinti di Justin Bradshaw, testi di Fabrizio Falconi da Il canto dei segni.



Sagittario. 

Che incanto, che bellezza a perdifiato. Mi fermo, seduta sulla roccia, ad aspettare gli uccelli. Non mancheranno, vengono in processione luminosa, come una scia, da est, seguono il sole. 
Ho il corpo dolente, ma lo sguardo non si è offuscato. E dentro di me vive ancora una nuova stagione. Le luci d’inverno, il lento avanzare delle nuvole sono di fronte a me. Se mi guardo dentro, a questo punto del viaggio, scopro di essere debole, e forte allo stesso tempo. Forte, è la mia natura divina. Debole, è la mia natura umana. Donna duplice, doppia vita.
Essere umano che teme, e quasi non sa più scegliere la via, tra le molte.
Essere divino, che è in me, e conduce al culmine della Via Lattea. 
In fondo, la notte è vicina. Così, il nuovo giorno.



In testa: Sagittario, Justin Bradshaw da Zodiac.

03/10/12

Gemelli - dalla mostra "Zodiac" di Justin Bradshaw e Fabrizio Falconi.






tratto dalla mostra Zodiac (Tuscania, ex Chiesa di Santa Croce, 2007), dipinti di Justin Bradshaw, testi di Fabrizio Falconi da Il canto dei segni.




Gemelli


Voglio toccare con le mani la pietra. Qualcosa di impossibile, per me, fatta d’aria. Varco la soglia, mi ritrovo all’aperto, poi al chiuso, come dentro le mura di una chiesa. Non è una chiesa, è una casa dalle mura intonacate di verde. E muschio alle pareti, una casa nell’ombra della foresta. 
Guardo in cielo, riconosco Mercurio. La sua corsa, dentro il cielo. La smania di toccare la pietra è diminuita, è come se fosse proibito e non sapessi dove volgere lo sguardo. Il vuoto penetrante, ovunque. Il profumo di un lento addormentarsi, incombe soavemente. La quiete del più puro silenzio. Protesa una mano nell’aria cerco di toccare… La mano torna indietro.
Come se avesse toccato un’altra mano, non la pietra che aspettavo. Mi volto per guardare dalla parte opposta. E’ la mia mano. La mano nello specchio, o forse la mano di un’altra. Una nuova, come la strada lunga e alberata che si perde all’infinito.
Vorrei percorrerla tutta, e dalla fine all’inizio, senza riuscire a toccarla mai.




in testa: Gemelli, Justin Bradshaw, da Zodiac.

30/03/12

Trio di fine Millennio - The E-book




E' una pagina del nuovo lavoro - pubblicato in forma di libro elettronico, ebook acquistabile da Amazon.com QUI -  realizzato su un testo poetico, Trio di fine millennio, di Fabrizio Falconi e dipinti - la serie Il Giardino - di Justin Bradshaw.  

Dalla premessa: 

Trio di fine millennio è stato originariamente scritto nell’estate del 1989 nel sud della Francia, durante i festeggiamenti per la ricorrenza del secondo centenario della Rivoluzione del 1789.
L’ispirazione originale derivò dalle suggestioni di quel viaggio, dal contrasto tra l’attraversamento della rigogliosa natura e dei colori di quelle regioni in quella stagione e gli intenti umani privati e collettivi.  
Tre canti di questo poemetto furono pubblicati indipendentemente dal contesto: esattamente I, V, VIII nella raccolta L’ombra del ritorno (Campanotto, Udine 1996) e di seguito in Poesie 1996-2007 (Campanotto, Udine 2007).
Il motivo per il quale è passato un così rilevante lasso di tempo tra il tempo della scrittura e quello della pubblicazione integrale del poemetto (in questa edizione) è nella rivisitazione del testo in periodi diversi, fino alla definitiva stesura del gennaio-febbraio 2012.
Il poemetto viene qui pubblicato insieme al ciclo di dipinti Il Giardino di Justin Bradshaw, che è coautore di questa opera.
La giustapposizione di opere pittoriche e di canti ci è sembrato l’inizio di un nuovo percorso per una creazione del tutto nuova, che si integra in modo imprevisto e imprevedibile e sollecita una lettura diversa, dei versi e dei dipinti.
Un bilancio o un attraversamento di un limite, una rivoluzione che attiene ai movimenti minimi del cuore (e a quelli sincronici della Storia) e a quelli delle cose viventi che in ogni tempo sanno rinnovarsi e fare nuovo il mondo. 

10/03/12

Petrology - I dipinti di Justin Bradshaw nella mostra del 2005 (con Fabrizio Falconi)


PETROLOGY
dipinti di Justin Bradshaw
con poesie di Fabrizio Falconi
introduzione al catalogo
di Fabio Galadini
Sala delle Capriate
Roma
16 Novembre - 4 Dicembre 2005

Uno dei lavori più stimolanti che mi è capitato di fare è stato per la mostra Petrology, realizzata insieme a Justin Bradshaw, artista inglese che vive ed opera da molti anni in Italia. 

Ritengo la tecnica e la cura nell'arte - intesa anche come pensiero - di Bradshaw una continua fonte di stimolo.  Dopo questa Mostra, inaugurata al Chiostro del Bramante di Roma, nel 2005 il cui catalogo è consultabile qui, la nostra collaborazione è proseguita con l'allestimento di Zodiac,  alla Chiesa di Santa Croce di Tuscania, nel 2007. 

Ora, Justin ed io abbiamo in cantiere un nuovo progetto che presto vedrà la luce. Si tratta della realizzazione di un'opera - dipinti tratti dai nuovi studi di Bradshaw sul Giardino e miei testi, Trio di fine Millennio (parzialmente inedito) - fruibile e scaricabile direttamente on line, nell'applicazione Kindle/Amazon.  Ne riparleremo presto.