02/01/22
Intervista al regista del momento, Adam Mc Kay: "Perché ho voluto fare "Don't Look Up!"
16/04/21
Carla Gravina e Gian Maria Volonté: il racconto di un grande amore
Carla Gravina, una delle migliori interpreti del cinema e del teatro italiano, giunta alla soglia degli 80 anni, ritiratasi dalle scene completamente dal 1994, racconta in una bellissima intervista a Maria Laura Giovagnini a IO Donna - Il Corriere della Sera ("Sono scomparsa perché volevo vivere") che trovate integralmente qui - la sua grande storia d'amore con Gian Maria Volonté. Pubblico l'estratto dell'intervista perché davvero rappresenta una bella fetta di anni d'oro del nostro cinema e del nostro spettacolo italiano, nel quale la Gravina parla di Volonté che chiama, con un misto di ironia e venerazione, "il mostro".
Il mostro?
Gian Maria (Gian Maria Volonté, ndr). Un mostro-mostro, che ho amato tanto! Ho ancora qua davanti la foto del primo sguardo… Eravamo a Verona nel 1960, due pischelli che – durante le prove di Romeo e Giulietta – si stanno fissando. Ci siamo tanto amati, tanto detestati, tutto: però abbiamo messo al mondo una bella figlia e ora ho un bel nipote, che magari mi renderà bisnonna. Qui di fronte ho un’altra immagine…
Finita così?
05/11/20
Le strade del cuore di Gigi Proietti a Roma, la sua Roma.
Una città che e' tutto il mondo. Gigi Proietti, figlio della capitale e del teatro, a cui la città oggi ha tributato l'ultimo saluto, veva quel senso della romanità che mischia e rigenera, unisce e riassume tenendo insieme il verso piu' aulico e la battuta fulminante.
02/11/20
E' morto Gigi Proietti - Perché è stato grande e lascia un vuoto non colmabile
10/07/19
Dall'11 al 13 luglio la nuova edizione del Festival "Dal Tramonto all'Appia" - "Guarda che Luna", al Parco Archeologico dell'Appia Antica .
16/03/15
David Lynch parla di Dio e della creatività. (intervista di Antonio Monda).
19/01/12
Bergonzoni: La pista di Atterraggio - un pensiero nuovo.
Conosco Alessandro Bergonzoni da molti anni. Mi vanto, anzi, di averlo in un certo senso "tenuto a battesimo", nei tempi lontani (1985) di una epica radio romana, della quale insieme a Giorgio Iacoboni, curavo la programmazione.
Alessandro era, all'epoca, all'inizio della sua folgorante carriera, un brillantissimo ragazzone bolognese 'in trasferta' per presentare il suo spettacolo d'esordio (a Roma) al Teatro dell'Orologio, La saliera e l'ape Piera.
Non era difficile, già da allora percepire la genialità di Alessandro e la sua capacità di creare - con gli apparenti nonsense e calembour dei suoi testi - una specie di pirotecnico spettacolo scenico, travolgente.
Con ancora maggior piacere dunque, riscopro oggi che Bergonzoni (ormai artista a tutto campo) si muove e percepisce quelle stesse istanze di rinnovamento personale sulle quali spesso in questo blog insistiamo e che sono l'unico presupposto - a mio avviso - per una effettiva ri-nascita globale, dopo la catastrofe delle ideologie, delle economie, delle filosofie, a cui stiamo assistendo in questi anni.
Non è un caso che questo magnifico monologo di Alessandro sia stato pubblicato sul sito di Beppe Grillo suscitando molti commenti acidi e di totale dissenso. Naturale, visto che i contenuti che qui propone Bergonzoni sono in totale anti-tesi con il pensiero massimalista, superficialmente omogeneo che oggi sembra aver depredato le menti.
Buona visione e ascolto.