Cento anni fa, ieri, esattamente il 14
novembre 1913, debuttava, dopo una serie di risposte negative di
varie case editrici, "Dalla parte di Swann", primo volume del
capolavoro di Marcel Proust "Alla ricerca del tempo perduto",
che restera' nella letteratura mondiale.
Editori Internazionali Riuniti celebra l'anniversario
riproponendo, nella collana Asce, le "Poesie" (traduzione della
poetessa Luciana Frezza), una silloge di componimenti editi in
riviste, o in differenti raccolte di lettere, o in pubblicazioni
di amici dell'autore, o in plaquettes di "versi ritrovati", o
ancora inediti provenienti per lo piu' dall'archivio di Madame
Mante-Proust e dal Fonds Marcel Proust dell'Universita'
dell'Illinois a Urbana.
Nella stessa collana e' presente anche il
romanzo "Gelosia" (traduzione di Cristiana Fanelli) del maestro
francese.
Chissà se tra le tante definizioni della Recherche non possa trovare spazio anche questa: la Recherche è la lunga impudica confessione di un saggista impazzito. Proust è alle soglie della mezza età, in piena sindrome Salieri: pensa che Dio gli abbia regalato il dono di saper riconoscere la bellezza, ma non di saperla inventare. Spinto dal risentimento, si mette a scrivere un saggio letterario contro Charles Augustin de Sainte-Beuve, uno dei più grandi scrittori francesi del XIX secolo. Ma ecco che questo astioso saggista, nonché romanziere fallito, trascinato dalle sue elucubrazioni, viene preso dalla smania di raccontarci i fatti suoi o, quanto meno, i fatti di un tizio che gli somiglia parecchio: da allora in poi non riesce più a fermarsi. Il risultato è il più fiabesco e, allo stesso tempo, il più nichilista romanzo mai scritto.
fonte ANSA - Corriere della Sera – la Lettura 10 novembre 2013