03/01/23
La Morte di Papa Ratzinger - Benedetto XVI - Riflessioni di un Vaticanista
11/06/22
Oscar Wilde in Vaticano: l'attrazione per il cattolicesimo e la conversione in punto di morte
Oscar Wilde fu, nella sua vita, assai attratto dal cattolicesimo, che trovava seducente anche per la sua ricca liturgia, e più volte discusse con amici sacerdoti dell'intenzione di convertirsi.
07/04/22
Le ultime foto di Kurt Cobain, a Roma, un mese prima di morire
25/11/21
Quando arrivarono con esattezza i primi cristiani a Roma?
20/10/20
Roma: La chiesa di Santa Francesca Romana e l’impronta del ginocchio di San Pietro
La chiesa di Santa Francesca Romana e l’impronta del ginocchio di San Pietro
Per la sua posizione scenografica – sul magnifico
prospetto rialzato del Foro Romano, prospiciente il Colosseo e i due archi, di
Costantino e di Tito – la Chiesa di Santa Francesca Romana è una delle più
richieste da sempre, dai romani per matrimoni e cerimonie religiose. Non solo: ogni anno, il 9 marzo, si svolge la
benedizione degli automobilisti che, provenienti da ogni parte di Roma, vengono
qui con la loro vettura.
Le origini della Chiesa sono lontane nel tempo. Fondata nel IX secolo
ricevette il titolo di Santa Maria Nova per
distinguerla dall’altra chiesa dedicata a Maria esistente già nel Foro Romano
con il nome di Santa Maria Antiqua.
La dedica alla Santa romana avvenne molto più tardi alla morte di
Francesca Ponziani, la nobildonna vissuta nel Quattrocento, benefattrice e
fondatrice dell’Ordine religioso delle Oblate Olivetane di Tor de’ Specchi.
Nella chiesa di Santa Francesca Romana si conserva anche una suggestiva
memoria dell’apostolo Pietro, le cui tracce del resto sono abbondanti nella
zona del Foro Romano dove sorgeva il Carcere Mamertino nel quale la tradizione
vuole che Pietro, insieme ad altri cristiani fu rinchiuso dopo il disastroso
incendio del 64 d.C.
In questo luogo – cioè nel Foro – è collocato anche il racconto del duello
tra i due apostoli, Pietro e Paolo e Simon Mago, il misterioso personaggio
citato negli Atti degli Apostoli, il quale secondo alcuni testi apocrifi – gli Atti di Pietro in primis – avrebbe
vissuto a Roma proprio sotto gli imperatori Claudio e Nerone.
Simon Mago, racconta la leggenda, al cospetto dei due apostoli, i più
diretti discepoli di Cristo, li avrebbe pubblicamente sfidati, proprio nel Foro
Romano, levandosi prodigiosamente in volo davanti ai loro occhi sbalorditi.
Per fermare questa magia, prosegue il racconto, i due apostoli si
inginocchiarono invocando a gran voce Dio perché fermassero l’eretico e
l’intervento del Padre non si fece attendere, visto che la magia di Simone si
spense come d’incanto, facendolo precipitare al suolo.
A ricordo di questo episodio, proprio nella Chiesa di Francesca Romana, è
conservata una pietra antichissima sulla quale è possibile osservare le
impronte lasciate dal ginocchio dell’apostolo Pietro.
Per ammirarla bisogna salire le rampe di scale ai lati della cripta e
proprio sulla parete destra del transetto si notano le due pietre protette da
una vecchia inferriata sulle quali vi sono due cavità annerite dalla adorazione
di migliaia di mani che le hanno baciate e toccate nel corso dei secoli. Al di
sopra delle grate si legge una antica iscrizione: In queste pose le ginocchia S. Pietro quando i demonii port(arono)
Simon Mago per aria.
La sua popolarità comunque, specie a partire dal Medioevo, fu grandissima, al punto tale che anche Dante lo inserisce nel diciannovesimo canto della Divina Commedia intitolandogli addirittura l’intero ottavo cerchio dell’Inferno dove sono ospitati proprio i seguaci di Simon Mago, ovvero i simoniaci (coloro che pretendono di comprare con beni preziosi materiali le capacità spirituali), con i celebri versi: O Simon mago, o miseri seguaci/che le cose di Dio, che di bontate/ deon essere spose, e voi rapaci/ per oro e per argento avolterate,/ or convien che per voi suoni la tromba,/però che ne la terza bolgia state. (v.1-6, canto XIX, Inferno).
Tratto da: Fabrizio Falconi, Misteri dei Rioni e dei Quartieri di Roma, Newton Compton, 2013
31/08/18
Crollo a Roma: Cosa c'è nella Chiesa di San Giuseppe de' Falegnami nel Foro Romano.
La Chiesa è stata eretta nel 1602 probabilmente da Giovan Battista Montano per la Confraternita dei Falegnami ed essa, come è successo nella storia di Roma ha inglobato l'edificio preesistente, cioè il Carcere Mamertino, che si trova al livello inferiore della Chiesa e che essendone divenuto parte, porta oggi il nome di Cappella di San Pietro.
23/03/17
"Storia del mondo in 500 camminate" di Sara Baxter: esce un libro per scoprire e sognare.
08/11/16
Santa Maria Nova al Foro Romano (Santa Francesca Romana): uno scrigno pieno di tesori.
14/07/16
Dal 21 luglio riapre, dopo un lungo restauro, il Carcere Mamertino. Dagli scavi emergono 3 scheletri e il Limone più antico del Mediterraneo !
fonte Daniella Giammusso per ANSA
21/05/13
40 anni fa il restauro 'miracoloso' della Pietà di Michelangelo.
fonte ANSA - Nicoletta Castagni.
29/06/12
Pietro e Paolo: la separazione sulla Via Ostiense, una antica memoria.
Fabrizio Falconi - per approfondimenti qui.
12/04/12
Gli obelischi di Roma - 3. Obelisco Vaticano
Torniamo dunque, ai nostri obelischi (qui le precedenti puntate). E oggi è di volta il terzo in ordine di erezione: l'obelisco vaticano, il più misterioso di tutti, proprio perché l'unico rimasto sempre in piedi.
Fu spostato al centro della piazza San Pietro (appena 200 metri di 'cammino'), dove è posizionato oggi, sotto Sisto V , dopo incredibili lavori (che coinvolsero 400 carri trainati da quadrighe e migliaia di operai e facchini) coordinati dall’architetto Domenico Fontana in tredici mesi dal settembre 1585 al settembre 1586.
"Sisto V Pontefice Massimo fece porre con immenso sforzo l'obelisco vaticano di fronte all'ingresso. Esso era stato originariamento dedicato a divinità pagane attraverso cerimonie profane. Anno 1586, secondo anno del ponteficato".
Le iscrizioni sugli altri lati recitano:
"CHRISTUS VINCIT CHRISTUS REGNAT CHRISTUS IMPERAT CHRISTUS AB OMNI MALO PLEBEM SUAM DEFENDAT"
e
"ECCE CRUX DOMINI FUGITE PARTES ADVERSAE VICIT LEO DE TRIBU JUDA"