23/01/18
Tornano alla luce - e tutti visibili - per il Natale di Roma, 15 grandi monumenti romani grazie al Parco Archeologico del Colosseo promosso dal MIBACT.
12/03/13
Diretta dal Conclave 8./ Se non passa Scola, l'outsider potrebbe essere il brasiliano Braz de Aviz.
21/02/13
Hans Kung sulle Dimissioni del Papa.
18/10/09
La musica è preghiera. Benedetto XVI lo dice al concerto di Jin Ju.
La musica può essere preghiera. Lo dimostra, senza dubbio, questa canzone di Franco Battiato, che contiene anche alcuni versi in tedesco tratti da Wasserstatuen di Fleur Jaeggy.
Ho trovato, a proposito di questo argomento, molto interessanti le parole pronunciate ieri da Benedetto XVI ringraziando l'Accademia Pianistica Internazionale di Imola, che per iniziativa del suo fondatore, il maestro Franco Scala, ha offerto in Vaticano un singolarissimo concerto nel quale una giovane interprete cinese, Jin Ju, ha suonato uno dopo l'altro sette diversi strumenti musicali, dal clavicembalo al pianaforte moderno. Esecuzione applaudita con entusiasmo e convinzione dal Papa (notoriamente appassionato di musica classica e considerato lui stesso un ottimo pianista) come dai cardinali e prelati della Curia Romana e dai vescovi del Sinodo Africano riuniti per l'occasione nell'Aula Nervi.
"Questo concerto - ha riconosciuto il Papa tedesco - ci ha permesso, ancora una volta, di gustare la bellezza della musica, linguaggio spirituale e quindi universale, veicolo quanto mai adatto alla comprensione e all'unione tra le persone e i popoli. La musica fa parte di tutte le culture e, potremmo dire, accompagna ogni esperienza umana, dal dolore al piacere, dall'odio all'amore, dalla tristezza alla gioia, dalla morte alla vita. La musica, la grande musica, distende lo spirito, uscita sentimenti profondi ed invita quasi naturalmente ad elevare la mente e il cuore a Dio in ogni situazione, sia gioiosa che triste, dell'esistenza umana. La musica - ha concluso - puo' diventare preghiera".
Buona domenica a tutti.
13/03/09
La lettera del Papa ai vescovi sulla vicenda Lefebvriani: una amarezza senza precedenti.
09/06/08
Paraplegico: la Curia non consente le nozze.
Dopo un grave incidente automobilistico, un ragazzo romano è diventato paraplegico e per questa ragione anche impotente. Questa mattina il ragazzo ha sposato la sua fidanzata con rito civile in un'ospedale romano anche se aveva chiesto il rito religioso.
Il Vescovo di Viterbo, infatti, ha negato il consenso alle nozze poichè il giovane, dopo il grave incidente, non avrebbe più potuto avere figli.
Insomma, un divieto che arriverebbe dal diritto canonico e non da una scelta soggettiva, e che quindi consente al Vescovo una ponziopilatesca uscita di scena e di responsabilità.
Lo stesso vescovo, Lorenzo Chiarinelli, si è detto dispiaciuto "di come la vicenda è stata trattata e strumentalizzata senza motivo".
Ora io dico: sono esattamente queste, mi sembra, le cose che allontanano molta gente dalla fede, confondendo la 'fede' con la 'regola' , ovvero in questo caso con il "diritto canonico", che con tutto il rispetto NON è la fede.
CHI è che decide che un matrimonio in cui il marito ha una impotentia copulandi causata da un incidente, NON possa essere benedetto dal Signore ?
CHI è che decide che un matrimonio nel quale non possa esservi la consumazione dell'atto copulativo (ma non tutte le altre manifestazioni, anche di vita sessuale e affettiva che possono interessare due esseri viventi che si amano) NON possa essere benedetto dal Signore ?
CHI è che decide che una unione tra due persone debba essere considerata Figlia di un Dio minore ?
CHI è che se la sente di dire che il Signore Gesù Cristo, se tornasse su questa Terra escluderebbe l'unione di queste due persone dalla possibilità di ricevere la Sua benedizione ?
Evidentemente c'è qualcuno che - basandosi su regole di Diritto Canonico (sono dettate da Dio ??) - se la sente di rispondere positivamente a tutte queste domande e dare una risposta certa, definitiva.
Eppure proprio ieri il Vangelo della Domenica, diceva - erano le parole di Gesù, il Cristo:
«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Misericordia, e non sacrificio....
Ma oggi, dov'è Misericordia ?