15/05/19
Tarocchi e I-Ching: Esce un nuovo libro, "I codici del cambiamento", con nuove tesi, presentato venerdì prossimo a Roma.
25/01/14
Nessuna meraviglia viene a risvegliare il tuo sonno.
25/06/13
Di cosa è fatta la nostra paura.
Solo così, la coscienza e la paura, non negandosi a vicenda, realizzeranno insieme il fine della vita, che è il cambiamento consapevole. L'essere consapevoli del cambiamento. L'essere capaci di cambiare restando sempre consapevoli di sé.
14/05/13
Cambiare rimanendo fedeli a se stessi.
19/04/13
Aprile, tempo di cambiamento. Il Mattino domenicale di Wallace Stevens.
IV.
Dice: "Mi piace quando agli uccelli
prima del volo provano con dolci
domande la realtà dei campi in bruma:
ma quando son partiti, se non tornano
i loro campi, allora il paradiso
dov'è ?" Antro non v'è di profezia,
né remota chimera della tomba
eliso d'oro o isola sonora
ove dian loro le anime rifugio,
né trasognato Sud, né aerea palma
sopra i clivi del cielo, che perduri
come il verde d'aprile, o che perduri
come il ricordo in lei d'agili uccelli,
o vaghezza d'un vespro di giugno
che pieghi al tocco d'ala della rondine.
Wallace Stevens, da Mattino Domenicale, Giulio Einaudi Editore, a cura di Renato Poggioli, 1982.
testo originale:
IV.
She says, ``I am content when wakened birds,
Before they fly, test the reality
Of misty fields, by their sweet questionings;
But when the birds are gone, and their warm fields
Return no more, where, then, is paradise?''
There is not any haunt of prophecy,
Nor any old chimera of the grave,
Neither the golden underground, nor isle
Melodious, where spirits gat them home,
Nor visionary south, nor cloudy palm
Remote on heaven's hill, that has endured
As April's green endures; or will endure
Like her remembrance of awakened birds,
Or her desire for June and evenings, tipped
By the consummation of the swallow's wings.
22/12/12
Martin Buber: Quando l'uomo ha trovato la pace in se stesso, può mettersi a cercarla nel mondo intero.
27/01/09
Il Vangelo della Domenica scorsa - "Convertitevi e credete al Vangelo."
Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello diSimone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Cosa vuol dire 'convertirsi' ? L'etimologia della parola, dal latino convertere (cum vertere) vuol dire letteralmente 'voltarsi con forza', 'volgersi con forza', cioè Trasformarsi, Trasmutarsi, Destinare ad un uso diverso.
Trasformarsi, Trasmutarsi, Destinare ad un uso diverso. Destinare ad un uso diverso, cosa ? Semplicemente se stessi.
Chiunque sperimenta nella vita di tutti i giorni che la cosa più difficile di tutte, per ognuno di noi, è cambiare. Cambiare noi stessi.
Cambiare sembrerebbe la cosa più naturale del mondo, visto che viviamo in un mondo im-permanente, dove tutto cambia, dove ogni cosa cambia in ogni momento, dove ogni cosa si trasforma, dove panta rei.
Noi esseri umani, invece, forse proprio a causa del sacro terrore che ci ispira questa im-permanenza, facciamo di tutto nella vita per evitare cambiamenti. L'unico scopo della nostra vita sembra essere quello di costruirci qualche tipo di (provvisoria) certezza: il lavoro, gli impegni, le mie convinzioni, le mie ideologie, le mie abitudini, le mie consuetudini, ecc..
Tutto pur di evitare di doverci mettere in discussione, di doverci domandare: " ma io chi sono veramente ? " " cosa sento e cosa provo veramente ? " e " cosa voglio per me, esattamente ? "
Domande che ci mettono a disagio, perchè ad esse è difficile rispondere, e sono domande che suscitano molti dubbi. E i dubbi, noi in generale non li vogliamo.
Gesù Cristo viene a scardinare tutto questo. Viene a ribaltare completamente il nostro 'io vecchio'. Viene a dirci: basta, adesso. Alzati, e seguimi: tutto il resto non conta. Tutte le piccole certezze che ti sei costruito, e sulle quali pensi di poter stare comodamente seduto, senza senso.
Le reti - simbolo delle nostre occupazioni, ma anche delle nostre 'prigioni' - lasciale stare, abbandonale. Cammina, seguimi. Vieni dietro di me, questo vuol dire convertirsi: muoversi, mettersi in cammino, non restare seduti. Certamente camminare è molto più faticoso che restare comodamente seduti. Ma vale la pena, se il cammino che ci viene promesso, è un cammino di conoscenza profonda, di noi stessi, dell'altro, e del nostro senso qui, ora.
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