Non c'e' alcun bisogno di reagire a
un pericolo fittizio come l'asservimento a una cultura
straniera, che secondo qualcuno ci sta minacciando. Il pericolo
e' ben piu' concreto: secondo il filosofo tedesco JurgenHabermas, la societa' civile deve guardarsi dal sacrificare
sull'altare della sicurezza le virtù democratiche di una societa'
aperta: la liberta' degli individui, la tolleranza verso la
diversita' delle forme di vita, la disponibilita' a immedesimarsi
nelle prospettive altrui.
Nel suo modo di esprimersi - afferma Habermas in
un'intervista a Le Monde riportata da Repubblica - il
fondamentalismo jihadista ricorre a tutto un codice religioso,
ma non e' affatto una religione. Al posto dei termini religiosi
di cui fa uso potrebbe usare qualunque altro linguaggio
devozionale, o anche mutuato da una qualunque ideologia che
prometta una giustizia redentrice.
Spera che gli attacchi a Parigi non cambino l'atteggiamento
della Germania sui rifugiati: Siamo tutti sulla stessa barca.
Il terrorismo e la crisi dei rifugiati costituiscono sfide
drammatiche, forse definitive, ed esigono solidarieta' e una
stretta cooperazione che le nazioni europee non si decidono
ancora ad avviare.