Uberto Pasolini è un autore e regista (e produttore) italiano notevole e poco apprezzato e conosciuto in patria. Non parente di PPP, ovviamente, ha origini nobilissime di famiglia e casata, e una vita avventurosa e piena di cose.
23/11/24
"Nowhere Special" un bellissimo film di Uberto Pasolini, da vedere
Uberto Pasolini è un autore e regista (e produttore) italiano notevole e poco apprezzato e conosciuto in patria. Non parente di PPP, ovviamente, ha origini nobilissime di famiglia e casata, e una vita avventurosa e piena di cose.
29/07/24
"Le notti di Cabiria" - Perché il film di Fellini è meraviglioso
Il successo, la riuscita di "Cabiria" (il più chapliniano dei film di Fellini) è dovuta anche allo straordinario talento di Fellini nella scelta delle facce che fece la differenza già a partire dai primi film.
13/07/24
Cosa vuol dire essere un vero attore?
Come è noto, soltanto qualcosa che è vuoto può essere riempito, mentre nulla che è già pieno può esserlo.
07/05/24
L'incredibile caso di due dei boia nazisti delle Fosse Ardeatine, che nel dopoguerra diventarono attori a Cinecittà, in un libro di Mario Tedeschini Lalli
Questo è un libro molto interessante.
22/08/23
"Un Beau Matin" un film che fa bene al cuore (ma perché non si riesce a fare un film così in Italia?)
Vedo Un Bel Mattino (Un Beau Matin) su Mubi, uscito nel 2022 e mi chiedo perché sia inimmaginabile oggi un film così, fatto in Italia.
11/07/23
Eco, Ottieri, Bompiani, Quasimodo: Tutti nella stessa scena, nel capolavoro di Antonioni, "La Notte" - 1961
08/05/23
"Il Sol dell'Avvenire" - RECENSIONE - Moretti vive, Nanni non tanto
"Il sol dell'Avvenire" è un ritorno, o meglio un tentativo di ritorno - dopo film piuttosto convenzionali culminati nel brutto "Tre piani" - al Nanni delle origini e della prima maturità (per intenderci, fino ad Aprile compreso).
02/11/22
2 Novembre: La Lettera d'Amore a Mastroianni sulla sua tomba al Verano a Roma
31/10/22
L'incredibile storia della "Colonnina telefonica" sulla Tomba di Roberto Rossellini al cimitero del Verano a Roma
Una delle curiosità più particolari - e commoventi - del Cimitero Monumentale del Verano, dove riposa il meglio della cultura e dello spettacolo italiano degli ultimi 150 anni, è la cosiddetta "Colonnina della Teti, recentemente restaurata", che si trova proprio al fianco della tomba di famiglia dove è sepolto il grande Roberto Rossellini insieme ai suoi più stretti familiari.
20/09/22
La lunga lotta di Vittorio Gassman contro la depressione
E già dal titolo, il romanzo raccontava l'effetto dirompente della depressione, sulla propria visione della vita: che è come si guardasse, appunto, da sottoterra.
Anche il grande Vittorio Gassman, come si sa, è stato per lungo tempo affetto da depressione bipolare, una malattia di cui il celebre attore si decise a parlare anche in pubblico. Gassman raccontò di un periodo durato circa due anni - il più duro della sua malattia - in cui non riusciva più a provare interesse o piacere per alcuna cosa, compresa la sua vita. Anche risvegliarsi era un dramma e neppure la suo famiglia riscuoteva in lui un interesse, motivo per il quale quel periodo coincise con un allontanamento dai suoi figli.
Le parole di Gassman furono forti e profonde, in una Italia che non era ancora abituata a sentir parlare di depressione. La sua, in particolare era chiamata, ed è chiamata, in psichiatria, anedonia. Che comportava per lui anche l'effetto di non riuscire a dimostrare amore e affetto verso le persone che aveva accanto, compresa la sua famiglia. Anche se i suoi familiari, raccontò, avevano continuato sempre a sostenerlo nella lotta contro la malattia, che fu combattuta anche con l’assunzione di psicofarmaci. “La depressione è una brutta bestia. – disse Gassman in una intervista televisiva –Quando tocca l’apice coincide con uno sgomento totale, con l’angoscia e dunque si vorrebbe ad un momento non esserci più. Io credo di non essere portato al suicidio, però molte mattine di quel periodo io mi svegliavo – e me ne sono accorto dopo un po’ – con i muscoli delle gambe e delle braccia che mi dolevano. Poi ho capito che il mio corpo inconsciamente faceva uno sforzo fisico anche per non risvegliarsi, che era un modo dolce, senza intervento cruento, di non esserci più, di cessare questo tipo di sofferenza.
Un lungo incubo, dal quale Gassman non si liberò mai completamente, ma con il quale imparò a convivere, superando la crisi più nera e aprendosi alla guarigione:"Quando stavo per guarire," raccontò, "ho sognato la mia guarigione. Allora mi sono alzato, sono corso in bagno e ho visto che gli occhi erano tornati normali dopo che per due anni li ho avuto che si leggeva il vuoto, che stavo male, e curiosamente proprio mio figlio, che per quel tempo mi aveva evitato, è arrivato in bagno e ha ripreso il suo rapporto con me.”
Fabrizio Falconi - 2022
16/09/22
L'incidente in cui perse la vita Alessandro Momo, che sarebbe diventato un grande attore del cinema italiano
24/06/22
Jean-Louis Trintignant e il più grande dolore di un padre
Il grande Jean-Louis Trintignant con quella faccia "un po' così", bella, mite e triste, c'era nato e forse rappresentava anche un destino.
Visto che al cinema gli sono toccati spesso ruoli drammatici, o drammaticissimi.
Ma anche nella vita, Trintignant non è stato fortunato.
Il più grande dolore del mondo, quello di perdere una figlia, infatti l'attore francese lo provò, e nel peggiore dei modi.
20/06/22
Italo Calvino e l'allergia di Fellini per gli intellettuali
28/05/22
Quella volta che Gigi Proietti recitò insieme a Gassman in un film di Robert Altman