8.
Conclusioni.
Al termine di questa relazione, vogliamo esporre qualche
breve conclusione che ci sembra di poter trarre dalle considerazioni
precedentemente esposte:
Non sembra esservi plausibile dubbio che il cosiddetto Arco
di Malborghetto, al 19mo chilometro della Via Flaminia, alle porte di Roma, sia
stato edificato in stretta relazione all’episodio della Battaglia di Ponte
Milvio.
La lontananza però dell’arco stesso dal luogo dove la Battaglia ebbe
luogo – una distanza di circa 12 km. -
autorizza a immaginare che l’Arco stesso non sia stato edificato a
ricordo della Battaglia, ma per commemorare il luogo dove avvenne la misteriosa
visione del segno nel cielo, riferita da diverse fonti coeve e
posteriori alla vita dell’Imperatore Costantino. Nella raffigurazione artistica più famosa
dell’episodio in questione – quella di Piero della Francesca ad Arezzo –
l’artista dipinse, sullo sfondo della scena, un cielo stellato che i recenti
studi hanno dimostrato rispettare fedelmente la riproduzione esatta del
planisfero celeste boreale.
L’esperimento di puntatura di un normale programma astronomico
sul cielo di Malborghetto - compiuto per la prima volta da Bruno Carboniero e illustrata nel suo libro (scritto a quattro mani con Fabrizio Falconi, In Hoc Vinces, Edizioni Mediterranee, 2011) - durante la notte della visione, conferma a grandi
linee il quadro astronomico riprodotto da Piero, con in più il particolare che
l’artista di San Sepolcro inserisce nel quadrante di cielo al posto dove
avrebbe dovuto trovarsi la Costellazione del Cigno: un angelo con in mano una
croce.
Peraltro la raffigurazione dell’angelo di Piero risulta assai
somigliante all’immagine della costellazione così come è riprodotta nelle
antiche tavole di astronomia. La dimostrazione che abbiamo riferito –
riproducibile con i normali programmi di simulazione astronomica in commercio,
non è, ovviamente dimostrativa.
Propone semplicemente una ipotesi di lavoro, e
cioè che Piero della Francesca, studioso appassionato dei principi matematici e
alchemici, abbia avuto conoscenza della particolare luminosità della
Costellazione del Cigno – che appare in cielo con forma di croce – nel periodo
dell’anno in cui avvenne il Sogno di Costantino (cioè la fine del mese di
Ottobre) , e che abbia inserito questo velato
riferimento, nelle forme e nei volumi dell’angelo (con le ali di cigno)
che scende dal cielo per portare il Segno al primo imperatore cristiano. I molti studi, le molte ricerche fiorite
negli ultimi anni intorno al Piero esoterico offrirebbero numerosi
spunti a questa pista interpretativa.
Ma ci fermiamo qui, convinti come
siamo che l’episodio della battaglia di Ponte Milvio debba continuare ad essere
argomento di prioritaria competenza da parte degli storici, considerata la
complessità degli effetti che quel rapido conflitto portò come conseguenza
durante i secoli a venire sui destini dell’intero Occidente.