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13/05/24

Tornano gli attori di "Shtisel" in una nuova serie sull'Olocausto, "We Were The Lucky Ones", bella e commovente


E' assai bella la serie "We Were The Lucky Ones", una delle migliori girate sull'Olocausto, dal punto di vista particolare di una famiglia di ebrei polacchi, che vivono a Radom, i cui destini saranno investiti in pieno dall'occupazione nazista, la soluzione finale e la seconda guerra mondiale.


La serie, presentata da Hulu, è stata messa in onda nell'ultimo mese e mezzo (aprile-maggio 2024) negli USA con grandissimo successo.

Regia e ricostruzione sono di primo livello, e il prodotto risulta emotivamente molto coinvolgente, senza bisogno di enfatizzare crudeltà, martirii, dolori. Ma servendo il racconto per quello che è.

All'opera si presta un buon numero di ottimi attori israeliani che hanno fatto la fortuna di "Shtisel" (una delle migliori serie tv di sempre), in particolare Michael Aloni che in quella serie era il protagonista, Kive.

8 puntate di un'ora ciascuna, molto concentrate, serrate, che si vedono con grande partecipazione.

Fabrizio Falconi - 2024 

22/02/22

La serie TV che in Italia quasi nessuno ha visto e di cui nessuno parla, e che è una delle migliori di sempre - "Normal People" da Sally Rooney

 


Ci sono fenomeni misteriosi, in Italia, tra i quali quello per cui spesso vengono premiate dal pubblico serie Tv molto commerciali e molto poco significative, e altre, di grande qualità, che vengono ignorate o comunque viste da ristrette minoranze. 

Eppure, Normal People, serie Tv di produzione inglese-irlandese,avrebbe ogni caratteristica per imporsi anche in Italia: è tratta da un fortunatissimo romanzo di Sally Rooney (Einaudi), che anche tra di noi ha molti fedeli lettori, descrive la relazione in sottilissimo equilibrio tra amore-innamoramento-sessualità-amicizia tra due ventenni, presenta due attori protagonisti di enorme talento, parla di cose che sono molto prossime a chiunque di noi. 

Eppure nessuna serie d'autore, come questa, ha fatto incetta dei premi più prestigiosi, dentro e fuori la Gran Bretagna. 

La produzione della serie tv è BBC Three e Hulu in associazione con Screen Ireland. Ed è basata sul secondo romanzo di Sally Rooney, del 2018. 

Alla 72a edizione dei Primetime Emmy Awards, la serie è stata nominata per quattro premi, tra cui Miglior attore protagonista per Mescal e Miglior regia per Lenny Abrahamson. 

La serie descrive il passaggio all'età adulta di Marianne Sheridan e Connell Waldron dal loro periodo alla scuola secondaria nella contea di Sligo, sulla costa atlantica dell'Irlanda, fino agli anni universitari al Trinity College di Dublino. 

L'obiettivo è principalmente la complessa relazione di Connell e Marianne. Tra i suoi coetanei al liceo, Marianne è considerata una strana, ma nega di preoccuparsi della sua posizione sociale. Nonostante i suoi successi accademici, la sua vita familiare è complicata dalla madre sprezzante, Denise, e dal suo risentito fratello, Alan. Suo padre è deceduto e in seguito si scopre che è stato un molestatore domestico, anche se la sua famiglia evita di menzionarlo. 

Connell è uno studente atletico e di successo che vive con la madre single Lorraine, che è assunta da Denise come donna delle pulizie. È popolare a scuola, anche se rimane in silenzio mentre Marianne è costantemente vittima di bullismo. Questo crea complessità e punto di contesa mentre la loro relazione si sviluppa. In aggiunta a ciò, entrambi i personaggi lottano per conoscere e articolare i propri sentimenti e interpretano male le reciproche intenzioni.

Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal, nei panni dei due protagonisti è proprio il caso di dire che non "interpretano", ma "vivono" i loro personaggi, rendendoli più veri del vero. Due giovani attori straordinari. 



Tra i moltissimi elogi pubblicati su siti e riviste specializzato si leggono commenti come: "Ancorato dalle esibizioni vulnerabili di Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal, Normal People è allo stesso tempo intimo e illuminante, traducendo magnificamente le sfumature del suo materiale originale".

Caroline Framke ha scritto su Variety: "Con la sua tripletta di scrittura, regia e recitazione eleganti, Normal People di Hulu è altrettanto cupo e intransigente come il romanzo di Rooney, un'impresa che richiede diversi episodi per essere completamente assorbita. mi ci sono voluti fino a circa metà per capire quanto mi stesse influenzando... Man mano che la relazione tra Marianne e Connell diventa più profonda, Normal People diventa coinvolgente come il libro che l'ha ispirato, facendoti desiderare e temere di sapere, o forse di più accuratamente, sperimentando, cosa succede dopo." 

La produzione ha ricevuto elogi particolari per la sua rappresentazione realistica di contenuti intimi e per il lavoro di Ita O'Brien come coordinatrice dell'intimità dello spettacolo. La nudità ha acceso anche  il dibattito alla radio irlandese, ma Prathyush Parasuraman di Film Companion , ha scritto: "Raramente ho visto il tipo di dialogo culturale che ho visto dopo l'uscita di Normal People nell'aprile 2020, quando è stato rilasciato nel Regno Unito. È ambientato in Irlanda e dintorni, con brevi deviazioni nell'assolata Italia e nevosa Svezia". 


Ma non solo la critica: Normal People ha messo d'accordo anche il pubblico, diventando la serie più vista in streaming dell'anno sulla BBC, con 62,7 milioni di visualizzazioni da aprile a novembre 2020. 

Nel giugno 2020, è stato riferito che Normal People aveva raccolto oltre 3 milioni di visualizzazioni su RTÉ Player , battendo il record precedente per il servizio di streaming di 1,2 milioni, detenuto dalla quarta serie di Love/Hate.

In Italia la serie, a parte illuminate ed euforiche recensioni - per esempio quella sul Domenicale del Sole 24 ore - è passata finora piuttosto inosservata.


Fabrizio Falconi - 2022