Il successo, la riuscita di "Cabiria" (il più chapliniano dei film di Fellini) è dovuta anche allo straordinario talento di Fellini nella scelta delle facce che fece la differenza già a partire dai primi film.
29/07/24
"Le notti di Cabiria" - Perché il film di Fellini è meraviglioso
Il successo, la riuscita di "Cabiria" (il più chapliniano dei film di Fellini) è dovuta anche allo straordinario talento di Fellini nella scelta delle facce che fece la differenza già a partire dai primi film.
08/05/23
"Il Sol dell'Avvenire" - RECENSIONE - Moretti vive, Nanni non tanto
"Il sol dell'Avvenire" è un ritorno, o meglio un tentativo di ritorno - dopo film piuttosto convenzionali culminati nel brutto "Tre piani" - al Nanni delle origini e della prima maturità (per intenderci, fino ad Aprile compreso).
02/11/22
2 Novembre: La Lettera d'Amore a Mastroianni sulla sua tomba al Verano a Roma
02/09/22
Alejandro Inarritu, uno dei più grandi registi contemporanei, a Venezia: "Nessun regista può prescindere da Fellini"
Alejandro Gonzalez Inarritu non conosce l'italiano, ma apprezzerebbe il termine "spatriato", perche' rappresenta la sua condizione, sulla cui elaborazione ha costruito il nuovo film, il primo a sette anni da Revenant che nel 2015 valse l'Oscar a Leonardo DiCaprio.
10/08/22
L'incredibile storia del ristoratore romano che finì protagonista del Fellini's Satyricon
20/06/22
Italo Calvino e l'allergia di Fellini per gli intellettuali
06/06/22
L'equivoco di Casanova: "Io lo odio," diceva Fellini
31/03/22
La grande amicizia e stima tra Kundera e Fellini: due geni che (però) non si incontrarono mai
11/08/21
Cinema: Apre a Rimini il "Fellini Museum", il polo museale più grande al mondo, dedicato a Fellini
05/08/21
A Los Angeles una estate in compagnia di Alberto Sordi con l'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles - 4 film streaming gratis
L'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles propone "Un'estate con Alberto Sordi", la proiezione di quattro film del grande attore romano, la cui carriera ha attraversato sette decenni e lo ha fatto affermare come un'icona del cinema italiano nel mondo, sia nella commedia che nel dramma leggero.
08/06/21
La storia degli incontri di Tarkovskij con Fellini nei diari del grande regista russo.
26/05/21
Bong John-ho: "Il cinema italiano è sorprendente" - L'amore per De Sica, Fellini e Visconti
15/02/21
100 anni dalla nascita di Giulietta Masina: Un libro la ricorda
05/02/21
Una nuova mostra a Roma su Federico Fellini, nella sua Cinecittà
25/01/21
E' morto Alberto Grimaldi, uno dei più grandi produttori del Cinema Italiano
Fondatore della PEA, Grimaldi si affermò negli anni Sessanta con gli Spaghetti Western, realizzando quelli che ormai sono classici del genere come Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone, La resa dei conti (1966) e Faccia a faccia (1967) di Sergio Sollima.
Dalla fine degli anni Sessanta Grimaldi divenne uno dei principali produttori del cinema d’autore. Dal 1968, a partire dall’episodio Toby Dammit di Tre passi nel delirio, iniziò a lavorare con Federico Fellini, un sodalizio che proseguì con Fellini Satyricon (1969), Il Casanova di Federico Fellini (1976) e Ginger e Fred (1986). Fondamentale la collaborazione con Pier Paolo Pasolini, di cui Grimaldi produsse tutti i film da Il Decameron (1970) all’ultimo Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).
Un capitolo a parte merita l’avventura con Bernardo Bertolucci. Con la United Artists, Grimaldi realizzò Ultimo tango a Parigi (1972) e fu coinvolto, insieme a Bertolucci, nella lunga e tormentata vicenda legale, dal sequestro della pellicola alla condanna fino al rocambolesco salvataggio di una copia. Nonostante lo scandalo internazionale, il film riuscì a incassare 36 milioni sul mercato americano e oltre 90 in tutto il mondo, ottenendo due nomination all’Oscar. Nel 1976 fu la volta del kolossal Novecento.
Grimaldi produsse anche Un tranquillo posto di campagna di Elio Petri (1969), Storie scellerate di Sergio Citti (1973), Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi (1976), Viaggio con Anita di Mario Monicelli (1979). L’ultimo suo grande progetto è Gangs of New York di Martin Scorsese (2002).
fonte: il cinematografo.it
03/08/20
Per i 100 anni di Federico Fellini, a Rimini si apre il "processo ai Vitelloni"
26/06/20
Quando Fellini ingaggiò la donna più alta del mondo per "Casanova" - L'incredibile storia di Sandy Allen
Fellini si disse "rovinato" dal furto anche per la ragione pratica che le scene già girate e trafugate comprendevano i negativi girati con la gigantessa americana, per la quale un ulteriore ritorno in Italia avrebbe causato non pochi problemi organizzativi, visto che già la prima volta si era resto necessario lo smontaggio e l'adattamento dei sedili dell'aereo di linea.
Fellini decise di proseguire comunque con il resto del film, riservandosi eventualmente di tagliare - con grandissimo dispiacere - le scene che riguardavano Angelina/Sandy Allen.
Le riprese, che da contratto sarebbero dovute durare 26 settimane, si interruppero bruscamente il 16 dicembre 1975 quando la produzione sospese le riprese licenziando il 21 tutta la troupe.
Per il produttore Grimaldi la decisione era motivata dal fatto che il film invece di essere già stato completato con una spesa di 4,2 miliardi di lire, era già costato 4,8 miliardi e completato solo al 60%.
A quel punto Grimaldi si disse disposto ad investire un ulteriore miliardo a patto di ridurre i costi.
Fellini dal canto suo si sentì diffamato dal produttore e sostenne che l'accordo era di terminare le riprese il 21 gennaio 1976, ricordando che quattro settimane di lavoro erano sfumate a causa di scioperi, di una malattia del protagonista e di deficienze attribuibili alla produzione.
Quanto ai costi dell'opera Fellini in qualità di autore, e non di produttore associato, si dichiarò estraneo.
La querelle investì i media, che ovviamente ci andarono a nozze, e trovò soluzione solo quando Fellini si decise a trascinare Grimaldi in tribunale.
Il 28 gennaio 1976 fu trovato l'accordo: Grimaldi avrebbe investito ulteriori 1,2 miliardi di Lire e gli attori sarebbero stati riconvocati a fine febbraio per terminare la lavorazione del film entro otto/nove settimane.
Il film venne ripreso dunque il 23 marzo. Quando tutte le riprese si erano ormai concluse e Fellini si era ormai rassegnato a fare a meno della parte relativa ad Angelina la Gigantessa, nel maggio 1976, tutto il materiale trafugato fu ritrovato a Cinecittà, misteriosamente.
Fellini ovviamente accolse la cosa con gioia, recuperando le scene perdute e potendo così procedere al montaggio completo del film.
Casanova uscì nelle sale a dicembre di quello stesso anno.
Ma che ne fu di Sandy Allen?
Colpita da improvvisa e provvisoria notorietà dopo la parte in Casanova, la Allen comparve sporadicamente in alcuni documentari.
Non si sposò mai. Con il passare degli anni, anzi, le sue condizioni di salute peggiorarono, essendo costretta ad usare una sedia a rotelle perché le gambe e la schiena non potevano sostenere la sua alta statura in posizione eretta. Infine, relegata a letto a causa di una malattia, per l'atrofia completa dei muscoli.
Trascorse i suoi ultimi anni a Shelbyville, nell'Indiana.
Morì il 13 agosto 2008 a cinquantatré anni e da allora una borsa di studio è stata dedicata a suo nome alla Shelbyville High School.
Fabrizio Falconi
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22/06/20
100 film da salvare alla fine del mondo: 70. "8½" di Federico Fellini (Italia, 1963)
Questo blog dedica, ad appuntamenti fissi - ogni lunedì - un catalogo personale dei miei 100 film da salvare "alla fine del mondo". Non saranno ovviamente vere e proprie recensioni, ma un piccolo campionario degli affetti per queste opere che hanno segnato epoche e vite di molti, se non di tutti.
Regia di Federico Fellini
Italia, 1963
con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Sandra Milo, Rossella Falk.
durata 138 minuti