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05/08/24

Ancora sulla "Questione Munro". Come si fa a parlare di "errore"?


Silvia Avallone
è una brava scrittrice (vincitrice quest'anno del Viareggio), impegnata nel sociale, e mai banale nei suoi interventi nelle rubriche fisse che tiene in diversi quotidiani e settimanali.

Ancora di più quindi, non mi capacito come, nella sua rubrica sul settimanale Sette, in edicola il 1 agosto, possa aver definito - seppure generalizzando - la "questione Alice Munro" un "errore difficile da perdonare" alla stessa stregua cioè di "meschinità, debolezze, colpe" riscontrabili nella vita di altri romanzieri.

Come fa una come la Avallone a non sottolineare piuttosto come il caso di questa scrittrice sia molto differente: lei (la Munro) che nel lontano 1992 seppe dalla figlia ventenne che era stata stuprata dal patrigno, Gerald Fremlin, sistematicamente dai 9 fino ai 12 anni di età e oltre, e che a questa notizia lei (la Munro), come scrive oggi Franco Cordelli, non seppe rispondere se non con il suo silenzio connivente che mantenne per sempre, restando insieme al marito, Fremlin, fino alla morte di questi, nel 2013 (e nonostante un processo celebrato otto anni prima in cui Fremlin stesso aveva ammesso i fatti).

Come è possibile definire o far rientrare il comportamento della Munro nella categoria degli "errori"?

Un "errore" non fare niente, non dire niente, non denunciare, quando si scopre che tua figlia bambina è stata stuprata per anni interi dall'uomo che è tuo marito? Un errore che si protrae per anni, ai danni di una figlia bambina, un errore che oppone un silenzio omertoso giustificato dal "non voler restare sola"?

Come fa a chiamarlo "errore" una donna, una scrittrice intelligente come la Avallone?

Separare la scrittrice dalla persona privata. Si siamo d'accordo tutti. Ma per la persona privata - che di mestiere fa la scrittrice - come si fa a parlare di errore? E poi, la cosa forse non porterà anche a riconsiderare come scrive oggi Cordelli, l'orribile verità camuffata con/in una "specie di sgradevole, contorto e menzognero racconto?"

Chi parla qui di moralismo (si sta parlando con ogni evidenza di "reati", gravi reati, e non di "morale"), non sa nulla delle parole e di quello che significano. Parole che forse bisognerebbe avere l'onestà di usare in modo giusto, anche se di mezzo c'è un grande artista o un grande scrittore. Una volta si diceva dei terroristi: "compagni che sbagliano". Sì ma c'è sbaglio e sbaglio, errore e errore. Se provo la pistola su un set e so che dovrebbe essere caricata a salve e ammazzo qualcuno, è stato un errore o uno sbaglio (che non dipende soltanto da me). Se copro con il silenzio e l'omertà un reato grave, lo stupro di mia figlia bambina, non è soltanto un errore o uno sbaglio, è dolo. La differenza era chiara già agli antichi romani che hanno fondato il diritto occidentale, duemila anni fa. 

Fabrizio Falconi - 2024

21/07/24

"Ecco i 54 romanzi più belli degli ultimi 25 anni" (nessun italiano). La "playlist" di Franco Cordelli

 


Sul Corriere della Sera, Franco Cordelli risponde a suo modo alla classifica del «New York Times» che qualche giorno fa ha pubblicato la lista dei migliori libri del XXI secolo (i 24 anni trascorsi finora), incoronando Elena Ferrante.

Alle obiezioni di Alfonso Berardinelli che qualche settimana fa, a proposito della Fiera di Francoforte, stigmatizzava la quantità impressionante di narratori invitati e all'affermazione che "oggi la parola “libro” è sinonimo di romanzo, anche se poi quasi nessun autore o lettore sa più che cos’è un romanzo. C’è il nome della cosa, ma non c’è la cosa", Cordelli risponde che c'è in Italia, nella produzione narrativa italiana, in effetti, "la impossibilità di cogliere nella quantità qualcosa che somigli ad una qualsivoglia qualità. Ciò che davvero non c’è più non è il romanzo bensì la critica". 

"Ho dedicato buona parte del mio tempo nelle settimane che si sono succedute all’articolo di Berardinelli" scrive Cordelli, "nel tentativo di riordinare nella memoria (e nell’esplorare nella libreria) i libri che negli ultimi venticinque anni credo siano degni di essere letti. Non saprei dire, d’ognuno d’essi, quale sia migliore e quale meno convincente; quale più nuovo e quale tutto sommato «tradizionale»; ma so con certezza che la mia esperienza è molto diversa dalla classifica dei cento migliori romanzi pubblicata pochi giorni fa dal «New York Times». .

I miei cinquantaquattro autori sono fin troppi e deliberatamente ho escluso nomi di scrittori italiani per la ragione opposta a quella del «New York Times»: per la troppo poca distanza "critica". 

Ed ecco i libri scelti da Franco Cordelli (divisi a seconda della data di uscita in lingua originale):

2000
Zadie Smith DENTI BIANCHI Mondadori
Edmund White L’UOMO SPOSATO Playground

2001
Roberto Bolano PUTTANE ASSASSINE Adelphi
Anne Carson LA BELLEZZA DEL MARITO La Tartaruga
Philip Roth L’ANIMALE MORENTE Einaudi
Winfried Sebald AUSTERLITZ Adelphi
Claude Simon IL TRAM Nonostante

2002
Anita Brookner LA PROSSIMA AVVENTURA Giano
Jeffrey Eugenides MIDDLESEX Mondadori
Rohinton Mistry QUESTIONI DI FAMIGLIA Mondadori
Amos Oz UNA STORIA DI AMORE E DI TENEBRA Feltrinelli

2003
Monica Ali BRICK LANE Mondadori
Bernardo Atxaga IL LIBRO DI MIO FRATELLO Einaudi
Daša Drndić LEICA FORMAT La nove di Teseo

2004
Per Olov Enquist IL LIBRO DI BLANCHE E MARIE Iperborea
Colm Tóibin THE MASTER Bompiani
Abraham Yehoshua IL RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE Einaudi

2005
John Banville IL MARE Guanda
Joan Didion L’ANNO DEL PENSIERO MAGICO Il Saggiatore
Philippe Forest TUTTI BAMBINI TRANNE UNO Fandango
Kazuo Ishiguro NON LASCIARMI Einaudi
Enrique Vila-Matas DOTTOR PASAVENTO Feltrinelli

2006
Chimamanda Ngozi Adichle METÀ DI UN SOLE GIALLO Einaudi
Donald Antrim LA VITA DOPO Einaudi

2007
Anita Desai TUTTI I RACCONTI Einaudi
Cees Nooteboom TUMBAS Iperborea
Zachar Prilepin IL PECCATO Voland
Cristóvão Tezza BAMBINO PER SEMPRE Sperling & Kupfer

2009
Javier Cercas ANATOMIA DI UN ISTANTE Guanda
Edgar Doctorow HOMER & LANGLEY Mondadori
Pierre Michon GLI UNDICI Adelphi
William Trevor L’AMORE UN’ESTATE Guanda

2010
Jane Urquhart SANCTUARY LINE Nutrimenti

2011
Julián Herbert BALLATA PER MIA MADRE gran via

2012
Alice Munro USCIRNE VIVI Einaudi

2013
Sonali Deraniyagala ONDA Neri Pozza
Sergio del Molino NELL’ORA VIOLETTA Sellerio
Jamaica Kincaid VEDI ADESSO ALLORA Adelphi
Ricardo Piglia SOLO PER IDA BROWN Feltrinelli

2015
Jenny Erpenbeck VOCI DEL VERBO ANDARE Sellerio
Mathias Énard BUSSOLA e/o

2016
Graham Swift UN GIORNO DI FESTA Neri Pozza
Richard Ford TRA LORO Feltrinell
Javier Marías BERTA ISLA Einaudi
George Saunders LINCOLN NEL BARDO Feltrinelli

2018
Ottessa Moshfegh IL MIO ANNO DI RIPOSO E OBLIO Feltrinelli

2019
Viyun Li DOVE LE RAGIONI FINISCONO Nn Editore

2020
Colum McCann APEIROGON Feltrinelli
Marilynne Robinson JACK Einaudi
Martin Amis LA STORIA DA DENTRO Einaudi

2022
Cormac McCarthy IL PASSEGGERO, STELLA MARIS Einaudi
Julie Otsuka NUOTO LIBERO Bollati Boringhieri

2023
John Coetzee IL POLACCO Einaudi
Didier Eribon VITA, VECCHIAIA E MORTE DI UNA DONNA DEL POPOLO L’orma