Ma, nel fondo del nostro anelito, c'è qualcosa di più; palpita insopprimibile come un sospetto l'idea che tutto il vivente che vediamo e sentiamo dentro e fuori di noi dovrebbe essere ri-creato ancora una volta.
E che da qualche parte, occulto o visibile a tutti, esista un qualche elemento capace di vivificare gli altri, di fissare la vita in modo più imperituro. La verità, la semplice verità, è che le civiltà muoiono e rinascono; che tutto quanto è stato dimenticato, un giorno riappare; che la vita, la vita degli uomini si è sempre nutrita della speranza di essere ricreata o di essere creata completamente e per sempre.
Che l'uomo, finchè tale si può chiamare, è un animale che insegue la conoscenza creatrice.
Maria Zambrano, La Ri-creazione (in Le parole del ritorno, ediz.Città Aperta)
E che da qualche parte, occulto o visibile a tutti, esista un qualche elemento capace di vivificare gli altri, di fissare la vita in modo più imperituro. La verità, la semplice verità, è che le civiltà muoiono e rinascono; che tutto quanto è stato dimenticato, un giorno riappare; che la vita, la vita degli uomini si è sempre nutrita della speranza di essere ricreata o di essere creata completamente e per sempre.
Che l'uomo, finchè tale si può chiamare, è un animale che insegue la conoscenza creatrice.
Maria Zambrano, La Ri-creazione (in Le parole del ritorno, ediz.Città Aperta)
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..sembra che Creonte debba vincere sempre e Antigone sempre soccombere.. e le leggi dell'uomo e del potere prevalere su quelle degli dei. Quando Antigone prende il corpo del fratello Polinice per seppellirlo trasgredisce le leggi degli uomini perché si appella a valori che stanno oltre, prima e sopra qualunque legge umana, i valori sui quali Dio ha pensato la nostra umanità. Per questo occorre ri-creare continuamente la storia dell'uomo. Nel rito ambrosiano oggi nella ricorrenza dell'Immacolata si legge il brano di Genesi nel quale Dio cerca Adamo e gli chiede perché si nasconde e tra lui e Eva inizia lo scaricabarile fino al serpente che ha instillato nel cuore dell'uomo il sospetto..ecco è il sospetto nei riguardi di Dio e dell'uomo che ha rotto l'alleanza e invalidato la nostra umanità originaria consentendo ai mille Creonte che la storia produce di murare viva l'Antigone che c'è in ognuno.
RispondiEliminaPer questo, caro Alessandro, non possiamo fare a meno, come dice la Zambrano, di ri-crearci e di ri-creare ogni volta il mondo.
RispondiEliminaL'umanità, la nostra umanità non è data - ahimè - una volta per tutte.
E', ogni volta, in ogni istante, da ri-creare.
Caro Faber perché ahimé??
RispondiEliminaNon trovi sia una ricchezza tutta da scoprire e vivere con gioia il ri-creare la nostra umanità?
No, sì certo Angelo... pensavo soltanto, in quel momento, alla 'fatica' che tutto questo comporta !
RispondiEliminaMa la fatica, fa parte del gioco. o no ?
già...da una parte l'incessante ricreare noi stessi e, per quello che possiamo, ciò che ci circonda, comporta fatica e a volte siamo stanchi e ci sembra di non farcela, ma d'altra parte proprio questa possibilità di poter ammorbidire noi stessi, le nostre durezze, le nostre chiusure, è un regalo grande. Anche noi possiamo, nel nostro piccolo (ma grande!) modellare la nostra creta, come il Vasaio
RispondiEliminasì, LO POSSIAMO.
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