Valicare le Alpi come Annibale con gli elefanti o calpestare
lo stesso basolato dei crociati armati fino a i denti alla
conquista della Terra Santa. Sognare di merci e pietre preziose
sulle Mura di Xi'An ripercorrendo l'antica via della Seta e poi
su per il Monte Roraima, nella jungla piu' intricata del
Venezuela, che gli indigeni Penom vogliono abitata dagli spiriti
ancestrali mawari.
Viaggiare nel tempo? Un modo c'e'. "Basta scegliere il giusto
mezzo di trasporto: le proprie gambe. E, certo, usare un po' di
immaginazione".
Parola di Sara Baxter, gia' firma del
Wanderlust, vera e propria bibbia del moderno viaggiatore
evoluto, oltre che per il Guardian, The Telegraph e una decina
di guide Lonely Planet, oggi autrice di un'inedita "Storia delmondo in 500 camminate" (ed. Rizzoli, pp. 400 - 29,00 euro).
Una guida illustrata, attraverso paesi e tempi, con passeggiate
in tutto il mondo (di lunghezza e difficolta' variabile), che
spaziano dal Circolo polare artico alla Grande muraglia cinese,
dalla via Francigena che dalla cattedrale di Canterbury in Gran
Bretagna vien giu' fino alla Basilica di S. Pietro a Roma e il
Grand Canyon americano, con i suoi rossi unici al mondo.
Avventure da scegliere (o anche solo sognare) non solo per i
paesaggi mozzafiato o le opere d'arte, ma per ricalcare passi
ormai millenari ed entrare in contatto con il passato. Suddivise
in sei capitoli in ordine cronologico, le camminate partono
infatti dalla preistoria per arrivare al Novecento passando per
il Mondo antico, Medioevo ed Eta' moderna.
Alcune sono rotte da sognare almeno una volta nella vita come
il Cammino degli Inca: quattro giorni attraverso le Ande
Peruviane lungo vie lastricate del XV secolo fino alla citta'
perduta di Machu Picchu, miracolosamente scampata ai
conquistadores spagnoli.
Altre hanno il sapore della sfida
eterna, come le nevi perenni dell'Himalaya o i misteriosi Moai
scolpiti all'isola di Pasqua.
Altre ancora vantano nomi
evocativi come il sentiero dei Fuggiaschi in Sudafrica o del
Filosofo in Giappone.
"Ma ogni volta - scrive la Baxter - non
importa dove, state certi che qualcuno o qualcosa vi ha
preceduti su quello stesso percorso"
Tra transumanze, sentieri di pellegrini, rotte commerciali,
marce militari e coraggiose esplorazioni, ecco allora il giro
dell'Uluru, il grandioso massiccio sacro al popolo degli
aborigeni australiani, o il sentiero del Vallo costruito
dall'imperatore Adriano duemila anni fa in Gran Bretagna per
tenere lontani i barbari.
C'e' l'ascesa alla Boccia d'oro, in
Birmania, con una gigantesca roccia pericolosamente in bilico
che si dice sia retta appena da un capello di Buddha. O il
sentiero del Muro di Berlino, dove rivivere, passo dopo passo,
una delle pagine piu' atroci del Novecento lungo la barriera che
fino all'89 divideva in due la citta', Checkpoint Charlie
compreso.
Senza andare troppo lontano, tanti i percorsi anche in
Italia.
Come la salita al Vesuvio, "modestamente" indicato
come "uno dei vulcani piu' pericolosi al mondo", o la Via
Appia, viaggio nel tempo in una delle primissime strade romane,
dove ancora oggi si puo' passeggiare tra resti gloriosi e le Mura
Aureliane.
E per chi ha un po' di ferie in vista di Pasqua, il
percorso puo' diventare anche occasione spirituale. Ecco allora
il cammino di Abramo: 970 km tra Turchia, Giordania, Palestina e
Israele, dal monte Nemrut a Petra, sui passi del patriarca
biblico. O i segni lasciati da Cristo, in Galilea, in cammino da
Nazaret alle rive del lago di Tiberiade. Fino alla vetta del
Monte Sinai, da conquistare in Egitto, arrampicandosi all'alba
fin lassu', dove Mose' incontro' Dio.
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