Sonetto della valle meravigliosa
3. L'inganno
Tra i manti senza difese Heloisa s'incantava lenta
al ruscello nell'acqua gelida vedeva riflessa
la ferita ancora sanguinante, doveva farsi attenta,
Dar la scorgeva da una siepe di timo, quel sangue
sembrava fresco, sembrava vero, di lei quando
si è venuti al mondo nel posto sbagliato, così si langue,
Heloisa nel breve scintillio era se stessa
Dar le incrociò lo sguardo, danzando.
Fabrizio Falconi-© riproduzione riservata 2015foto dell'autore
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