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07/06/12

E' morto Ray Bradbury, il maestro di Fahrenheit 451 .




Per me che sono cresciuto leggendo i suoi meravigliosi racconti - qualitativamente tra i migliori che abbia mai letto - la scomparsa di Ray Bradbury, avvenuta ieri è una gran brutta notizia. 

Scrittore e sceneggiatore cinematografico, Ray Bradbury e' stato uno dei maestri della fantascienza del Novecento. Amante del genere sin da ragazzo, quando comincio' a scrivere racconti pubblicati su riviste del settore, Bradbury e' nato nell'Illinois nel 1920. La sua carriera ha oscillato sempre tra la passione per la scrittura e il lavoro nel mondo del cinema. A lui si deve, infatti, la sceneggiatura di 'Moby Dick' diJohn Huston. Figlio di un operaio elettrico e di una casalinga di origini svedesi, nel 1934 a causa della grande depressione si trasferisce in California dove inizia a scrivere. 

Nel 1950 raccoglie in un unico volume le sue 'Cronache marziane', che ottengono un vasto successo internazionale non ancora intaccato dal passare degli anni. La sua fama, comunque, e' legata al romanzo 'Fahrenheit 451', realizzato nel 1951, una sorta di elogio alla lettura ambientato in una societa' distopica. Un romanzo che diventera' anche un film omonimo di successo, diretto da François Truffaut. Tanti i libri che Bradbury ha firmato nel corso della sua lunga carriera. 

Tra tutti a spiccare e' 'Il grande mondo laggiu" del 1985, una antologia di racconti, pubblicata anche con il titolo '34 racconti', in cui lo scrittore rivela ai lettori il 'suo mondo fantastico' attraverso le sensazioni e i sentimenti dei vari protagonisti, che sono circondati dalla paura e sempre in bilico tra il presente ed il futuro. Di particolare interesse e' anche 'Il gioco dei pianeti', una raccolta di racconti di fantascienza, pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1951, conosciuta con il nome 'L'uomo illustrato', piu' fedele al titolo originale ('The illustrated Man').

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