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21/11/23

Violenza di Genere: "Una donna promettente" (Promising Young Woman) - Un film che tutti gli uomini (maschi) dovrebbero vedere


Visto ieri sera, "Promising Young Woman" ("Una donna promettente", in italiano), è un film tosto e femminista, che è soprattutto un prodigio di sceneggiatura (ha vinto infatti nel 2021 tutti i premi per questa categoria, dall'Oscar al Bafta): una specie di bomba a orologeria, che impedisce di interrompere la visione del film finché non l'hai finito.
Opera della geniale Emerald Fennell, 38 anni, attrice, sceneggiatrice e regista britannica considerata una dei più notevoli talenti emergenti sulla scena internazionale.
La Fennel, che firma anche la regia - misurata sui toni della farsa/commedia che degenerano presto in dramma - con colori pastello e spesso inquadrature "sporche", imbastisce una vera e propria lezione antropologica sulla "vendetta".
Carey Mulligan (bravissima, come sempre, soltanto un po' fuori ruolo perché più grande di età del ruolo che le è assegnato) è Cassandra - detta Cassie - Thomas, che a 30 anni vive ancora i genitori e nonostante un passato brillante come studentessa di medicina, ha abbandonato gli studi e si è reclusa a fare la cameriera in una banale caffetteria.
La ex- "giovane donna promettente" - scopriamo, si dedica però di notte, fingendosi ubriaca nelle discoteche, alla umiliazione di maschi frustrati (scelti in modo apparentemente casuale) che sperano di approfittare di lei e della sua condizione di alcolista, per stuprarla.
Ben presto si scoprirà che c'è del metodo (eccome!) in questa follia e anche delle pesantissime motivazioni.
Nulla, nello svolgimento del film resta senza motivo e nulla va fuori posto, perché la Fennell ha le idee molto chiare e non è disposta a fare sconti in nome del box office o del politically correct, con una scena, verso la fine, costituita da un piano sequenza unico in lentissimo zoom, che da sola vale il prezzo del biglietto, e costringe lo spettatore ad assistere alla catastrofe morale che segue la frustrazione e l'incapacità di sentire in modo "umano".
Le produttrici del film sono la stessa Carey Mulligan e Margot Robbie alla quale la Fennell aveva inviato la sceneggiatura, nella speranza di poter essere sostenuta, per realizzarla.
Ne è venuto fuori un film tutto al femminile che vale più dei fiumi di inchiostro di ponderosi saggi e delle centinaia di inutili talk show sullo (scabroso) tema della violenza maschile.


Fabrizio Falconi - 2023

27/12/12

Don Corsi, il prete di Lerici, il "femminicidio" e gli omosessuali.




Credo che la vicenda dell'incontinente parroco Don Corsi e del volantino affisso sulla sua chiesa a Lerici che ha scatenato un pandemonio, sia una delle più tristi degli ultimi anni. 

Ancor più grave del volantino è stata secondo me l'orrenda telefonata carpita da un giornalista, con l'incredibile domanda stizzita di Don Corsi, rivolta al suo intervistatore: "ma perché, anche lei è frocio ?" 

Questo argomento, come si può constatare semplicemente leggendo i commenti in rete sui vari siti o socials,  dimostra che ciascuno in vicende come queste è indotto a tirare fuori il peggio di sé. 

Siamo un paese veramente tristissimo, ancora alle prese con un maschilismo e un bigottismo vecchissimo (forse da questo punto di vista siamo davvero il paese più arretrato tra quelli occidentali) nel quale c'entrano anche certi comportamenti sciagurati e folli come questo di Don Corsi, delle sue affermazioni e dei media che, sguazzandoci, hanno fatto il resto. 

Dire che una donna rischia di essere violentata o uccisa se si scopre, è roba da paese del terzo mondo fondamentalista - e fra l'altro il termine femminicidio è un orrore nell'orrore - ed è una offesa per le donne e per gli uomini (sani). 

Dire e concludere poi che un uomo che non si sente infoiato da un manifesto provocatorio è "un frocio", vuol dire offendere tutti gli uomini (sani, non le bestie che si infoiano anche per un numero pecoreccio di alvaro vitali), vuol dire offendere nuovamente le donne e vuol dire offendere molto pesantemente anche gli omosessuali. 

Il fatto poi che queste tre offese arrivino da un prete, da un sacerdote che dovrebbe amministrare e propalare misericordia umana - e non anatemi - è ancora più tragicamente triste.

Fabrizio Falconi