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22/10/14

I numeri come archetipi e l'Anima. 1. La matematica è stata scoperta o inventata ? (Conferenza Riva del Garda, L'arte di Essere, 19 ottobre 2014)




1. LA MATEMATICA E’ STATA SCOPERTA O E’ STATA INVENTATA ?

Iniziamo da una domanda:

- La matematica è stata scoperta o è stata inventata ?

C’è una bella differenza, se soltanto ci pensiamo. Le cose cambiano se si afferma che la matematica esiste già – che è nelle cose – e l’uomo la può soltanto scoprire, nell’universo, nel mondo, ecc..; o se si afferma piuttosto che la matematica è solo una astrazione umana, qualcosa che non è nelle cose, ma che l’uomo usa per cercare di comprendere il mondo.
Eppure più andiamo avanti con le nostre conoscenze, più ci appare evidente che il mondo e l'universo che tutto contiene, comprese le nostre vite, si fondano su principi matematici. La matematica è infatti anche alla base della nostra vita biologica. Tutto dunque, dall’enormemente grande all’enormemente piccolo, sembra ridursi a questo, sembra rispettare poche fondamentali leggi matematiche: e anche la nostra mente sembra essere predisposta per leggere secondo criteri matematici.
Ma ammesso che sia così, da dove deriva tutto questo, e perché esiste ?
Ecco un brano di una intervista rilasciata poco tempo fa da Giandomenico Boffi, ordinario di algebra all'Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) e considerato uno dei più esperti matematici italiani. Ci servirà per partire nella nostra indagine:

Che la matematica sia pura creazione della mente è un fatto largamente condiviso. 
Desta perciò meraviglia l'eccezionale efficacia che questa scienza ha dimostrato nel consentire da un lato l'interpretazione della realtà e dall'altra l'intervento concreto, anche tecnologico, su di essa. 
La matematica è una delle poche cose universali che noi sperimentiamo, e già questo è sorprendente. 
Lo è ancora di più il fatto che l'universo risponde in qualche modo alle nostre sollecitazioni basate sugli strumenti matematici. 
Da questa attività creativa dell'uomo emerge quasi un potere predittivo nei confronti della realtà, che è alquanto sconcertante. 
Nella misura in cui non si è ancora riusciti a giustificare l'indubbia consonanza verificabile tra una creazione della nostra mente, la matematica, e una realtà data a prescindere da noi, diventa legittimo ipotizzare l'esistenza di un Ente superiore intelligente che si pone alla radice tanto della realtà che ci circonda, quanto della nostra stessa mente. 
Il dato fondamentale è che esiste in qualche modo una sintonia tra la mente e la realtà esterna alla mente, sintonia che si spiega bene con l'esistenza di qualcosa che sta sopra e unifica. (1)

Fabrizio Falconi © - proprietà riservata/riproduzione vietata (1/ segue) 

Note: 1.  Matematica e mistero intervista a Gindomenico Boffi di Antonio Giorgi, Avvenire, 22.11.2006.