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03/08/21

Assisi celebra così i 20 anni di Patrimonio Mondiale Unesco: visite gratuite nei luoghi di cultura e arte della città


Assisi festeggia i 20 anni di iscrizione alla lista del Patrimionio mondiale dell'Unesco, insieme alla Basilica di San Francesco e agli altri siti francescani, con 11 visite guidate gratuite per conoscere i luoghi simbolo della cultura e dell'arte. 

Oltre alle Basiliche, il calendario di appuntamenti - previsti dal 7 agosto al 19 settembre - coinvolge anche il santuario di San Damiano, la Rocca Maggiore, il Foro Romano, l'Eremo delle Carceri, la Cattedrale di San Rufino, l'Abbazia di San Pietro. 

Gli incontri, a cura dell'Associazione guide turistiche dell'Umbria e CoopCulture con il coordinamento dell'ufficio comunale del Turismo, puntano a far conoscere da vicino il patrimonio Unesco e sensibilizzare sull'importanza della storia e dell'arte di Assisi anche attraverso interventi di intrattenimento, animazione e momenti musicali. 

Il programma degli appuntamenti ha ricevuto il plauso del presidente della commissione nazionale per l'Unesco Franco Bernabe': questi - spiega una nota del Comune - ha ricordato come Assisi, in quanto esempio di eccellenza artistica armoniosamente inserito nel suo contesto naturale e grazie al messaggio di pace e tolleranza diffuso dall'opera e dalla figura di San Francesco, rappresenti fonte d'ispirazione a livello mondiale per l'attuazione degli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 sullo sviluppo sostenibile

Per la direttrice del Centro del Patrimonio mondiale dell'Unesco, Mechtild Rössler, "il sito di Assisi e' d'importanza universale non solo per il popolo italiano ma per l'umanita' tutta". 

La stessa direttrice ha anche espresso apprezzamento per l'amministrazione comunale che, con il sindaco Stefania Proietti, ha partecipato alla conferenza globale di giugno scorso sul Patrimonio urbano per il recupero e la resilienza per sviluppare un piano d'azione per la citta' secondo i principi di
democrazia e partecipazione. 




26/03/18

Torna il "Maggio Dei Libri" ! Tutte le info utili.



Il Maggio dei Libri 2018 è in arrivo!
23 aprile – 31 maggio 2018


Il calendario non mente: fra solo un mese esatto sarà di nuovo Maggio dei Libri! Una bellissima notizia per tutti gli amanti della lettura, che potranno sfrenare la propria creatività e raccogliere così la sfida: leggere, e leggere ovunqueDal 23 aprile, Giornata mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore al 31 maggio per l’ottavo anno consecutivo tornala campagna nazionale, promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

COME PARTECIPARE

È’ possibile aderire alla campagna con iniziative che si svolgano tra il 23 aprile e il 31 maggio. e La banca dati sulla piattaforma dedicata (ilmaggiodeilibri.it/registrazione) è già aperta per gli inserimenti degli eventi: è sufficiente registrarsi, richiedere nuove credenziali e compilare i campi della scheda che anche quest’anno è possibile arricchire inserendo un’immagine o una locandinain pdf, jpg o jpeg). Sul sito ufficiale ilmaggiodeilibri.it, inoltre, sono disponibili imateriali grafici da scaricare e personalizzare per promuovere i propri appuntamenti: tutti gli organizzatori sono invitati ad adottare l’identità visiva della campagna.

Qual è, allora, questa identità visiva? Quest’anno si è scelto di volare alto, letteralmente: la giovane illustratrice Mariachiara Di Giorgio ha infatti immaginato, per rappresentare lo spirito della campagna, un gruppo di oche selvatiche in volo, cavalcate da persone che leggono, a incorniciare il claim del Maggio dei Libri 2018: Vo(g)liamo leggere. La lettura, infatti, mette le ali e consente di raggiungere attraverso i libri tutti i mondi possibili, trasportati con leggerezza dalle parole. Anche quest’anno, poi, il Centro per il libro e la lettura propone 3 filoni tematici ai quali ci si può ispirare per le proprie iniziative: Lettura come libertà2018 Anno Europeo del PatrimonioLa lingua come strumento di identità (sul sito della campagna sono disponibili le relative bibliografie divise per fasce d’età).

Il primo tema rimanda evidentemente allo sviluppo ed esercizio della libertà individuale, di pensiero critico e quindi di azione, che si affina grazie alla lettura. Ma non solo: libertà è anche saper scegliere cosa, come e dove leggere, avere il coraggio di essere se stessi e affrontare la vita. Nel 2018, inoltre, ricorrono i 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione italiana i cui principi si fondano sulla libertà. 

Il secondo tema è invece collegato all’Anno europeo del patrimonio culturale. Siamo tutti invitati a pensare e organizzare iniziative nuove, eventi che mirino a coinvolgere soprattutto chi nei diversi settori non si è ancora avvicinato al patrimonio, con un occhio di riguardo per i giovani, i bambini e gli anziani. “Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro” è la declinazione italiana di questa festa e il Centro per il libro e la lettura la celebra incrociando le attività del FAI – Fondo Ambiente Italiano attraverso il progetto Missione Paesaggio

Infine, il terzo tema: “Dimmi come parli e ti dirò chi sei” è, ben più che un modo di dire, il senso più autentico della conoscenza di una lingua. Non solo strumento di comunicazione, essa rivela la nostra visione del mondo, il nostro stile di vita, plasma la realtà e ne modifica valori e significati. A un anno dalla morte di Tullio De Mauro, questo filone è insieme un omaggio e un impegno: sottolineare il valore insostituibile della lingua, perché, come egli ebbe più volte a ripetere: “la distruzione del linguaggio è la premessa a ogni futura distruzione”.

PREMI E CONCORSI
Anche quest’anno sarà assegnato come di consueto il Premio Maggio dei Libri 2018, destinato alle iniziative più creative e innovative, selezionate per categoria: Associazioni, Biblioteche, Librerie, Scuole, Carceri/Strutture sanitarie e per anziani), insieme al nuovo concorso destinato alle scuole italiane primarie e secondarie di primo grado sul tema IL MONDO CHE HAI SCOPERTO IN UN LIBROSei a cavallo di un’oca e voli verso il mondo fantastico descritto nella storia che stai leggendo. Prova a disegnare questo mondo dove ti porta la lettura e… non dimenticare di scrivere il titolo del libro! Gli istituti scolastici potranno partecipare conopere grafiche realizzate con tecniche tradizionali che dovranno essere inviate in formato jpg con risoluzione minima di 300dpi, entro e non oltre il 10 giugno 2018 all’indirizzo mirna.molli@beniculturali.it

Le 12 migliori saranno inserite nel calendario 2019 del Centro per il libro e la lettura e i primi 3 classificati riceveranno un kit di libri ciascuno. Ma non finisce qui! A tutti gli studenti delle scuole superiori in Italia, e di quelle italiane all’estero, il Centro per il libro e la lettura e l’Atlante digitale del ‘900 letterario lanciano la sfida di Scriviamoci! Per il quarto anno consecutivo, infatti, torna il concorso di scrittura che invita i giovanissimi a mettere a fuoco aspetti di se stessi e del mondo in cui vivono: per l’edizione 2018 il tema è “Noi e l’Altro” e la scadenza per l’invio degli elaborati è proprio il 23 aprile, giorno di inizio del Maggio dei Libri! Un ideale passaggio di testimone fra amore per la scrittura e per la lettura, di buon auspicio per tutti i cittadini di oggi e di domani.

INIZIATIVE, BANCA DATI E SOCIAL
L’invito a tutti gli amanti della lettura è sempre lo stesso – liberare l’immaginazione, inseguire le idee più creative e insolite e organizzare iniziative che coinvolgano le persone più diverse e che portino i libri nella quotidianità, fuori dai loro contesti tradizionali. Non solo librerie, biblioteche, scuole e spazi istituzionali quindi: create occasioni di lettura condivisa anche nei locali pubblici, nei cinema, nei negozi, sugli autobus, sulle navi, in bicicletta, in palestre, parchi, ristoranti... E dopo aver inserito le iniziative nella banca dati (ilmaggiodeilibri.it/registrazione), perché non scaricare e condividere con il orgoglio il badge “Partecipiamo anche noi al Maggio dei Libri”? 

Inoltre, dopo che gli eventi saranno stati convalidati, sarà possibile condividerli sui social network, blog e siti grazie a un link diretto, uno strumento in più per diffonderli, migliorarne la riuscita e farli conoscere (inserendo su Facebook, Twitter e Instagram il tag #MaggiodeiLibri o la menzione @ilmaggiodeilibri su Facebook, @maggiodeilibri su Twitter @ilmaggiodeilibrisu Instagram). Tutti i canali social sono aperti alla condivisione di foto, video e resoconti di partecipanti e organizzatori contraddistinti dall’hashtag ufficiale, e raccolgono suggestioni di lettura, osservazioni e commenti, nell’intento di costruire una comunità di lettori e di scambio di “buone pratiche”. Infine, per restare sempre connessi, un Social Feed sull’homepage del sito aggrega in tempo reale tutte le interazioni social.

Il Maggio dei libri è un’iniziativa di Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con l’intervento di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricercacon il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e con la partecipazione di Regione Lazio e ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani; in collaborazione con Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Associazione Italiana Editori, Associazione Italiana Biblioteche, Associazione Librai Italiani, Società Dante Alighieri, Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, Atlante digitale del ‘900 letterario. Media partner: Rai Cultura e RadioLibri.it. Altri partner: Accademia della Crusca, Tempo di Libri, Salone Internazionale del Libro di Torino, Casa delle Letterature, Centro Studi per la Scuola Pubblica, Circolo dei lettori di Torino, Coordinamento delle Associazioni di promozione della lettura nelle scuole, Cubo Festival, Festival della Lettura ad Alta Voce, Festival Pistoia Dialoghi sull’uomo, Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, FAI - Fondo Ambiente Italiano, Gabinetto Vieusseux (Firenze), Librerie Coop, Librerie Feltrinelli, Messaggerie, MUBA – Museo dei Bambini, Romics, Unicoop Tirreno, Bottega Finzioni, GeMS – Gruppo editoriale Mauri Spagnol, Università degli Studi di Bolzano.

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06/11/17

Si potrebbe vivere solo di questo - L'Italia al primo posto della classifica mondiale dei Siti Unesco.



C'è una cosa nella quale eccelliamo nel mondo. Ed è una delle più importanti. 

Ogni tanto è bene ricordarci di questo e tornare ad analizzare i dati di questa tabella: l'Italia primeggia la classifica mondiale dei SITI UNESCO, cioè dei luoghi considerati Patrimonio Mondiale dell'Umanità (QUI LA LISTA COMPLETA)


Consideriamo dunque che l'Italia vanta in un territorio di appena 300.000 kmq. un numero di siti superiore a quello della Cina, che pure custodisce una storia millenaria e una superficie estesa  per 9 milioni e mezzo di Kmq, quindi pari a più di 30 volte l'Italia.

Il Regno Unito ha quasi la metà dei siti Unesco dell'Italia.

Francia, Germania e Spagna, comunque estesi o molto più estesi dell'Italia (rispettivamente 650.000, 357.000, 500.000) sono dietro all'Italia. 

Paesi dalle ricchezze archeologiche immense come India e Messico (3 milioni e 200.000 kmq e 2 milioni di kmq), hanno un numero molto inferiore all'Italia di Siti Unesco. 


Insomma: Nessun paese al mondo può vantare una concentrazione di siti - naturali, archeologici, artistici - paragonabili a quelli della piccola e fortunata Italia. 

Una cosa che già sappiamo e che da sempre non riusciamo davvero a valorizzare. 

Ancora una volta diciamo: si potrebbe vivere soltanto di questo. Se fossimo capaci di considerare il nostro paese uno scrigno di tesori, non da tenere chiusi in un museo o peggio ancora in un frigorifero, ma da mostrare al mondo. 

A questo dovremmo dedicarci sempre: conoscere la nostra storia e la nostra cultura, di ricchezze imparagonabili. Conoscerla noi per farla conoscere al mondo. Custodirla con ogni cura, e raccogliere i frutti di questa abbondanza, in gran parte merito delle generazioni che ci hanno preceduto. 

Fabrizio Falconi

02/08/17

Torna a vivere finalmente il magnifico Teatro Marittimo di Villa Adriana a Tivoli.





L'inizio di un biennio dedicato al grande Imperatore Adriano, in occasione del 1900mo anniversario dalla sua ascesa al trono, e' salutato a Villa Adriana, sitoUnesco di Tivoli, con l'inaugurazione, dopo tre anni di restauro, del complesso monumentale del Teatro Marittimo e della Sala dei Filosofi

L'impegnativa opera di restauro, ha risolto i problemi di sicurezza e restituito piena leggibilita' al piu' celebre complesso monumentale della Villa che, per le sue numerose "citazioni" nell'architettura moderna, ha contribuito in maniera determinante all'iscrizione della residenza tiburtina nel Patrimonio Mondiale dell'UNESCO

 "Il Teatro Marittimo - spiega Andrea Bruciati, Direttore dell'Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d'Este - era uno spazio dedicato al pensiero, alla meditazione, alla riflessione, che riemerge ora da un restauro che ha interessato nell'ultimo triennio un'area fondamentale del complesso residenziale adrianeo. Ambiente simbolo dell'immaginario, parzialmente inaccessibile dal 2010, che ora reintegra la lettura totale del monumento, proiettando una luce nuova sul futuro prossimo della Villa".

"Questa riapertura - sottolinea Bruciati - segna un primo atto estroverso di un processo inclusivo che vedra' varie aree dispiegarsi nuovamente al pubblico in questo biennio dedicato all'Imperatore. Un'azione simbolica e concreta che si innesta dialetticamente su una frequenza preziosa ed antica, che indica in maniera attuativa il nuovo corso dell'Istituto Villa Adriana e Villa d'Este". 

"Con questo importante restauro del teatro Marittimo - dichiara Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo con delega ai siti Unesco - continua l'attenzione e la cura da parte del Mibact verso Villa Adriana, la cui centralita' nel nostro patrimonio e' ora parte della nostra identita' culturale nazionale". 

"Dopo un lungo periodo di chiusura - spiega il Soprintendente per l'archeologia, le belle arti e il paesaggio per l'Area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l'Etruria meridionale, Alfonsina Russo -, sara' quindi di nuovo percorribile il suggestivo portico anulare del Teatro Marittimo, che consentiva di accedere ai due vicini Palazzi imperiali, e si potra' ammirare la minuscola domus privata accolta sull'"isola" centrale cinta dal canale". 

L'integrazione delle cortine murarie, condotta - com'e' nella tradizione dei restauri in Villa - con rigoroso metodo filologico, rispettoso della poesia delle rovine, e la pulitura delle superfici lapidee enfatizzano la bellezza delle soluzioni spaziali che si inseriscono, prediligendo spazi avvolgenti e coperture a volta, nel piu' innovativo filone della progettazione adrianea. 

Analogamente, nell'attigua Sala dei Filosofi integrazioni e consolidamenti hanno ridato nettezza di linee alle colossali strutture di quella che fu in realta' la biblioteca della Villa, espressione dell'ideale di cultura greca, assurto a vero elemento unificante dell'Impero di Adriano.

04/05/17

IL MAGGIO DEI LIBRI - Tutte le iniziative in tutta Italia.




Con la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, il 23 aprile scorso è iniziata la settima edizione del Maggio dei Libri, la campagna nazionale di promozione della lettura promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con la partecipazione di partner istituzionali (Presidenza del Consiglio dei MinistriConferenza delle Regioni e delle Province AutonomeAssociazione Nazionale Comuni Italiani) e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO.

Un’inaugurazione speciale, avvenuta domenica 23 aprile a Milano con una Tavola rotonda all’interno della Fiera Tempo di Libri dedicata proprio al tema chiave La lettura come strumento di benessere, anche quest’anno affiancato da altri 3 filoni – la legalità, gli anniversari di scrittrici e scrittori illustri – nel 2017 ricorrono i 125 anni dalla nascita di J. R. R. Tolkien, 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello, 150 anni dalla morte Charles Baudelaire, di 200 anni dalla morte di Jane Austen, 30 anni dalla morte di Marguerite Yourcenar – e il paesaggio. La risposta degli appassionati del libro, fra privati, associazioni e istituzioni, non si è fatta attendere: sono già oltre 1.800 le iniziative inserite o in corso di validazione nella banca dati del Maggio dei libri e consultabili sul sito ufficiale www.ilmaggiodeilibri.it e molte sono a cura dei partner della campagna.

UN ASSAGGIO DALLE 1.800 INIZIATIVE GIÀ PRONTE
Storie e letture arrivano da tutta Italia e portano la firma degli organizzatori più diversi: istituzioni, privati, associazioni. Fra i partner del Maggio dei libri, la Casa delle Letterature di Roma, che ha in calendario numerose presentazioni, fra le quali: il 5 maggio alle 16 si discute delle Fortune e sfortune di una Beatles fan (Progetto Cultura Edizioni) di Emanuela Pettinelli, insieme a Maria Ida Gaeta, moderatrice anche dell’incontro il 10 maggio, sempre alle 16, su Acqua che scorre nascosta, di Gloria Cirocchi (Manni editore). L’11 maggio alle 16 focus su Scrittrici e intellettuali del Novecento. Paola Masino, a cura di Beatrice Manetti (Fondazione Mondadori-Saggiatore), con Siriana Sgavicchia e Lucinda Spera, coordinate da Marina Zancan, mentre il 16 maggio alle 19, nel giardino della Casa delle Letterature, spazio alla raccolta di poesie Tutto qui, di Franco Marcoaldi (Einaudi), con letture dell’autore e musiche di Invano Battiston. Il 23 maggio alle 17.30 Marco Belpoliti presenta In bilico, di Aldo Zargani (Marsilio Editore), e il 25 maggio alle 17 Valerio Magrelli ed Elio Pecora discutono con Antonio Prete del suo Il cielo nascosto. Grammatica dell’interiorità (Bollati Boringhieri), entrambi gli incontri con la moderazione di Maria Ida Gaeta.

Fra i partner più attivi nell’ambito della campagna anche Unicoop Tirreno, che ha in programma decine di appuntamenti nei suoi supermercati, tra i quali: ad Avenza (Massa Carrara), il 5 maggio alle 17 nello spazio soci sono in programma le letture ad alta voce Io leggo… tu leggi… noi leggiamo insiemevenerdì 19 alle 18, nel supermercato, è la volta del Guerrilla Reading, mentre venerdì 26, sempre alle 18, nella sala soci di via Campo d’Appio incontro su La casa del colonnello, con l’autore Alvise Lazzareschi. A Roma nella Biblioteca Vaccheria Nardi il 10 maggio alle 17 Luca Attanasio parla di Libera Resistenza, e a Civitavecchia (Roma) il 27 maggio alle 17.30 eccoIl Racconto è Servito: 13 storie sul filo conduttore di cuochi e cucina, insieme a Marco Salomone, Claudia Tisselli, Danilo Catalani, Paola Bianchi, Patrizia Arcioni, Ernesto Berretti. A Bagno di Gavorrano (Grosseto) l’11 maggioalle 16.30 nella sala Auser si parla di La stoffa delle donne con Laura Calosso, presentata da Claudia Musolesi; nello spazio soci ipercoop del Centro Commerciale Maremà di Grosseto il 17 maggio alle 17 ci sono Libri a merenda, ovvero un laboratorio di lettura animata per bambini, e il 26 maggio alle 17 arriva il gruppo I Teatranti di San Vincenzo, che leggerà per grandi e piccoli alcune delle Filastrocche del Pangolino di Renato Gorgoni; infine aVenturina Terme (Livorno), l’11 maggio alle 17 sono protagonisti I paesaggi del vino, a cura di G. Galeotti e M. Paperini, e il 23 maggio alle 17 Roberta Pieraccioli presenta La Resistenza in cucina (Ouverture Edizioni).

Esplorando le regioni d’Italia sulla mappa delle iniziative, si scopre ad esempio che il Comune di Catania in collaborazione con l’Assessorato ai Saperi e Bellezza Condivisa ha preparato 137 appuntamenti letterari dal 23 aprile al 31 maggio, tra i quali: Silvana Grasso il 6 maggio presenta il suo Solo se c'è la luna candidato al Premio Strega e al Premio Campiello (Libreria Mondadori di piazza Roma, ore 18); il 13 maggio arriva Giorgio Vasta con il suoAbsolutely nothing (Libreria Vicolo Stretto, ore 19.30); il 16 maggio l’egittologo Zahi Hawass interverrà alla presentazione di Il loto e il papiro di Francesco Santocono (Teatro Sangiorgi, ore 18); il 18 maggio Sebastiano Arditaparlerà del libro Giustizialisti scritto con Piercamillo Davigo (Castello Ursino, ore 17.30) e il 26 maggio sarà la volta di Gaetano Savatteri con il suo Non è più la Sicilia di una volta (Cavallotto Librerie, ore 17.30). Inoltre, le scuole “Cesare Battisti” e “Agatino Malerba” partecipano al Maggio dei libri cimentandosi con il concorso riservato dedicato alle Little Free Library. Da Venezia, la Biblioteca Nazionale Marciana aderisce al Maggio dei libri per il settimo anno consecutivo, con incontri nella Libreria Sansoviniana alle 17: il 3 maggio presentazione del romanzo di Saveria Chemotti Ti ho cercata in ogni stanza (L’Iguana editrice); il 4 maggio saranno protagonisti i volumi Aldo al lettore. Viaggio intorno al mondo del libro e della stampa in occasione del V Centenario della morte di Aldo Manuzio, a cura di Tiziana Plebani (Unicopli), Miscellanea marciana, vol. XXI (2016) e Aldo Manuzio. La costruzione del mito, a cura di Mario Infelise (Marsilio); il 5 maggio si parla di I velluti nella collezione della Galleria del Costume di Firenze, di Roberta Orsi Landini e infine il 30 maggio arriva Marco Giardini con il suo Figure del regno nascosto. Le leggende del Prete Gianni e delle dieci tribù perdute d’Israele fra Medioevo e prima età moderna (Olschki).

LIBRI NEL GIRO 2017
Torna per la quarta edizione Libri nel Giro, il progetto di promozione della lettura e della cultura della bicicletta, quest’anno con tema Giro giro tondo - 100 corse del Giro d’Italia a cura dell’associazione Ti con Zero, che si occupa di promuovere le attività culturali della Biblioteca della Bicicletta Lucos Cozza. Quest’anno ha aderito all’iniziativa anche il Giro d’Italia Under 23, che si correrà dal 9 al 15 giugno in Emilia Romagna, Marche e Abruzzo: è la più importante corsa a tappe (con il Tour de l'Avenir, francese) nel mondo riservata ai giovani, la cui prima edizione risale al 1970 - fra i vincitori anche Francesco Moser e Marco Pantani. Il progetto Libri nel Giro coinvolge le biblioteche dei comuni di tappa del Giro d'Italia (che quest’anno si svolge dal 5 al 28 maggio con arrivo a Milano), in particolare musei e istituti di cultura, e mette “in pista” 100 libri itineranti dedicati al Giro d’Italia, della Biblioteca della Bicicletta Lucos Cozza. In programma anche una mostra di teatri in miniatura, con rielaborazione di antichi modelli di carta e altri materiali per comporre scene, mondi e personaggi, piccoli gioielli fra artigianato d'arte e sperimentazioni architettoniche; la mostra sarà inaugurata dall’incontro con il giornalista e scrittore Marco Pastonesi Storie di corse e corridoriLibri nel Giro ha inoltre in calendario: laboratori di promozione della lettura per le scuola di tutti i livelli; gli incontri per ragazzi e adulti Storie di corse e corridori del Giro d’Italia, con Marco Pastonesi; Alfonsina Stradanarrazione performativa di e con Patrizia Bollini dedicata alla prima e unica donna che partecipò al Giro d’Italia; infine il reading Pantani era un dio, di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio. Tra i prossimi appuntamenti in programma: a Bracciano (Roma) il 3 e 4 maggio alla Biblioteca comunale, i laboratori conFernanda Pessolano Bici come farfalle (3 maggio e in programma anche il 16 e 17 maggio alla Biblioteca comunale di Campagnano - Roma) e Il Diavolo Rosso (4 maggio), alle 9 e alle 11; sempre a Bracciano, l’8 maggio al Grand’Italia Bar (ore 18) Storie di corse e corridori. 100 edizioni del Giro d’Italia: aneddoti, imprese e avventure, aperitivo con racconti di Marco Pastonesi e letture di Sonia BoffaDal 19 al 31 maggio a Tirano (Sondrio), nella Sala mostre di Palazzo Foppoli, la mostra Giro giro Tondo, teatrini di carta, libri e altro dedicati al ciclismo di Fernanda Pessolano. Programma completo sul sito www.ilmaggiodeilibri.it.

IL RACCONTO DELLA TAVOLA ROTONDA A TEMPO DI LIBRI
Il dibattito ha visto la partecipazione del Presidente dell’Associazione Italiana Editori Federico Motta per il benvenuto, e di Romano Montroni (Presidente del Centro per il libro e la lettura), seguiti da diversi interventi. Lo psicanalistaStefano Bolognini ha spiegato perché leggere significhi nutrirsi: “La lettura corrisponde da un lato ad aspetti nutritivi della mente e della persona e dall’altro a un evento relazionale: chi legge si relaziona con chi scrive, in maniera più o meno consapevole, e lo fa con gli stili relazionali che gli sono propri. C’è poi l’incontro casuale con quello che Cesare Musatti chiamava il ‘plancton culturale’, ovvero quegli elementi, quelle occasioni, quelle storie che incontriamo sui banchi delle librerie o nelle biblioteche e che hanno su di noi un effetto non programmato o perlomeno non conscionon è quasi mai casuale, infatti, quello che scegliamo di leggere, è molto spesso guidato da bisogni o desideri, forze di cui non siamo consapevoli ma che operano dentro di noi”.
Il sociologo Stefano Laffi ha puntato l’attenzione sugli adolescenti: “Il mondo in cui viviamo apparentemente offre ai giovani tantissimi stimoli e opportunità ma contemporaneamente, nella prospettiva di molti ragazzi, non presenta orizzonti futuri chiari. Di fronte a questa eccedenza di possibilità non c’è un premio vero, non c’è garanzia di quello che accadrà, cosa che suscita nei ragazzi disorientamento e frustrazione. Di fronte a questa condizione, si cercano punti di riferimento, fonti di sensonei libri i ragazzi possono trovare risonanza sul racconto di sé, scoprire e nominare quelle parti di sé e del loro rapporto col mondo che è importante conoscere”.
A spiegare cosa sia e come funzioni la biblioterapia, è stata la psicologa e psicoterapeuta Rachele Bindi: “Le persone che partecipano ai gruppi di lettura, affiancate da un terapeuta che siede fra loro e tiene il filo dei temi centrali per lo sviluppo psichico individuale e collettivo, diventano lettori di se stessi. Nonostante solo di recente la libroterapia sia tornata alla ribalta, è una tradizione millenaria, perché ha a che fare con le radici del nostro essere uomini. Noi siamo la specie delle storie, ne siamo costruttori e ne siamo costruiti: in questo senso il benessere consiste nel trovare le parole per narrare e scrivere la propria storia”.

Nicola Galli Laforest, esperto di letteratura per ragazzi, ha ricordato perché l’adolescenza è un momento chiave nello sviluppo: “Einstein diceva che se vogliamo bambini molto intelligenti, dobbiamo leggere loro molte storie. La scienza oggi ha dimostrato che anche questa sua intuizione era giusta. La lettura è tra le attività umane più complesse e faticose ma anche quella che ci dà di più. Dalle neuroscienze sappiamo inoltre che così come c’è un picco di plasticità a livello cerebrale, di apprendimento, tra 0 e 3 anni, ce n’è un altro tra i 13 e i 16 anni. Gli adolescenti quindi hanno quindi un cervello duttile, particolarmente ricettivo e capace di creare molte più sinapsi di quanto farà nel resto della vita. Come società, smettiamo di dare libri ai ragazzi con obiettivi solo funzionali o istruttivi: dobbiamo far passare il messaggio che leggere è un piacere in sé ed entrare nelle storie, in se stessi, è l’arma di sviluppo più importante che abbiamo”.

Il compito di affrontare il rapporto fra lettura e malattia, è spettato alla psicologa Ketti Mazzocco: “Nei pazienti oncologici, per i quali il benessere fisico e psicologico, come anche sociale, viene a mancare, la lettura e i libri offrono delle risorse invisibili ma efficaci. Sono spesso i pazienti, infatti, a cercare i libri, perché lì sperano di trovare quelle risposte che altre persone non riescono a dare, risposte e significati rispetto a una malattia, a una condizione, che ha stravolto le loro esistenze e ha azzerato ogni progettualità, ha tolto ogni certezza. Leggendo, tra le righe il paziente si rispecchia nel protagonista e riscopre se stesso nella propria interezza, non più solo in quanto malato: ritrova la propria autodeterminazione”.

Vito Mancuso, teologo e scrittore, ha voluto sottolineare il ruolo affascinante e ambiguo dei libri, richiamando al bisogno di sviluppare il pensiero critico: “Come tutte le creazioni dello spirito umano anche i libri sono ambigui, contraddittori, possono produrre benessere ma anche malessere, possono aprire alla libertà dello spirito ma anche generare la schiavitù della mente, asservimento, indottrinamento. Schopenhauer diceva: ‘quando state leggendo è lo scrittore che pensa dentro di voi, state pensando i pensieri di qualcun altro’. Se un libro ‘ci prende’ è perché stiamo vivendo le emozioni che l’autore intendeva farci provare. Quindi se essere liberi significa essere se stessi, allora tra lettore e libro dovrebbe esserci una mediazione, uno spazio di silenzio che consenta di filtrare e assimilare ciò che si legge. Consiglio di leggere sempre con una matita in mano: invita a sottolineare, a tracciare punti di domanda, a cerchiare – e così la mente interpreta, e non subisce passivamente, ciò che legge”.

Armando Massarenti, infine, filosofo e direttore dell’inserto “Domenicale” de Il Sole 24 ore, oltre a coordinare il dibattito ha spiegato le potenzialità della lettura: “La lettura non dà un benessere immediato e non dovrebbe: leggere deve sempre essere in qualche misura ‘disturbante’, deve risvegliarci da sogni dogmatici, illusioni o equivoci e insegnarci a essere più consapevoli. Il benessere che otteniamo è la capacità critica, sempre più affinata, per andare al fondo delle cose e di noi stessi. È un benessere duraturo e non solo individuale: ne ha bisogno l’intera società, per svilupparsi e crescere, anche economicamente: il pensiero critico è ciò che consente di capire il nostro mondo in continuo mutamento, di evolverci con esso, di affrontare le sfide senza turbamento e coltivare sempre nuove capacità”.

Il Maggio dei libri può contare sulla collaborazione di: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione InternazionalePoligrafico dello StatoAssociazione Italiana Editori, Associazione Italiana Biblioteche,Associazione Librai ItalianiSindacato Librai ItalianiSocietà Dante Alighieri, Istituzione Biblioteche di Roma Capitale. A testimonianza del successo che la campagna continua a riscuotere, spicca la media partnership di Rai Cultura con i portali di RAI Scuola e RAI Letteratura, affiancata da RadioLibri.it: un’importante testata nazionale e una nuova protagonista della radio e del web, idealmente a unire il pubblico tradizionale e quello più digitalizzato. 

Tra gli altri accordi di partnership e le collaborazioni: Accademia della Crusca, Regione Lazio, Atlante digitale del '900 letterarioCasa delle Letterature di RomaCESP Centro Studi per la Scuola PubblicaCircolo dei lettori di TorinoCoordinamento delle Associazioni di promozione della lettura nelle scuole, Teatro di Roma e Laboratorio Integrato Piero Gabrielli, Cubo Festival – Un borgo di LibriFestival della Lettura ad Alta Voce - Progetto di educazione alla lettura espressivaFestival Pistoia Dialoghi sull’uomoFondazione Maria e Goffredo BellonciFondazione per il Libro, la Musica e la Cultura con il Salone Internazionale del Libro di Torino,Fondo Ambiente ItalianoGabinetto Vieusseux (Firenze)Istituto Europeo di Oncologia, Associazione Forum del libro, Librerie Coop, Librerie Feltrinelli, Libri nel Giro, Messaggerie, MUBA Museo dei Bambini Milano,Tempo di LibriUnicoop Tirreno.

Il compito di coordinare le migliaia di iniziative attese spetta come sempre al sito ufficiale della campagna www.ilmaggiodeilibri.it, punto di riferimento per aggiornamentinotizie e materiali di approfondimento utili a progettare eventi legati ai filoni tematici. Affinché il Maggio dei libri possa fiorire in tutta Italia con eventi originali e coinvolgenti, è fondamentale la collaborazione creativa di tutti.
Le adesioni sono aperte e partecipare è semplice quanto fare click: su “Inserisci la tua iniziativa” dal sito del Maggio dei libri o direttamente sulla piattaforma che raccoglie tutte le iniziative legate al Maggio dei libri 2017, all’indirizzowww.ilmaggiodeilibri.it/registrazione: le attività dovranno svolgersi tra il 23 aprile e la fine di maggio. Dall’area Download del sito si possono scaricare il logo e i materiali promozionali, da utilizzare per creare la massima identità visiva. Nella banca dati, da questa edizione, è possibile arricchire la scheda dell’evento con un’immagine o una locandina e, dopo la convalida, condividerla su social network, blog e siti grazie a un link diretto. Quest’anno, inoltre, tutti gli organizzatori riceveranno come riconoscimento ufficiale, al termine dell’operazione di inserimento, il badge “Partecipiamo anche noi”, da condividere su siti, social network e, stampato, da utilizzare insieme alle locandine e sulle vetrine.
Per condividere esperienze, foto, video, eventi e suggerimenti, l’appuntamento social con il #MaggiodeiLibri è come sempre sulla pagina Facebook/ilmaggiodeilibri, su Twitter @maggiodeilibri e, novità di quest’anno, anche suInstagram@ilmaggiodeilibri. Tutti i canali saranno aperti alla condivisione di foto, video e resoconti di partecipanti e organizzatori contraddistinti dall’hashtag ufficiale, e raccoglieranno osservazioni e commenti nell’intento di costruire una comunità di lettori e di scambio di “buone pratiche”. E, per restare sempre connessi, un Social Feed sull’homepage del sito aggregherà in tempo reale tutte le interazioni social. 

#MaggiodeiLibri
www.ilmaggiodeilibri.it

03/07/16

Torna a Rossano il "Codex Purpureus Rossanensis", uno straordinario manoscritto Patrimonio mondiale dell'Umanità.



E' ufficiale il ritorno a Rossano nel nuovo Museo del Codex, un’area interamente riservata alla migliore visione e conoscenza del prezioso codice bizantino e strutturata in modo da offrire ai visitatori ogni strumento di consultazione dell’antico manoscritto e delle sue straordinarie miniature. 

Gli spazi dedicati al Rossanensis sono inseriti all’interno del Museo Diocesano e del Codex, anch’esso interamente rinnovato al fine di proporre una visione privilegiata degli ulteriori antichi tesori di arte sacra che lo spazio museale conserva.

Il Codex Purpureus Rossanensis, riconosciuto nel 2015 dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, è stato affidato nel 2012 all’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e librario del Ministero dei Beni Culturali, affinché venissero eseguite approfondite analisi biologiche, chimiche, fisiche, tecnologiche e tutte le necessarie cure per il suo restauro e la sua conservazione. 

Il restauro del codice e le operazioni di conservazione del Rossanensis sono state precedute da una serie di indagini ed analisi volte ad indicare l’effettivo stato di conservazione del manoscritto. 

Il lavoro degli studiosi ha fornito, altresì, significative risposte sulla storia e sull’esecuzione del volume, oltre a dettare importanti indicazioni generali sulla fattura e lettura dei codici di analoga provenienza e periodo storico. Nei tre anni di studio e indagini sul Codex si è giunti ad una “rilettura” importante del codice stesso. 

Il Codice è uno straordinario manoscritto la cui colorazione porpora delle carte membranacee (pergamene) conferisce al volume valore di estrema sacralità.

Si tratta di un oggetto prezioso, manifestazione di potere, opulenza e prestigio del possessore e della committenza e non poteva che appartenere ad una classe socio-economica assai elevata. 

Il Codex Rossanensis, opera bizantina del VI secolo dopo Cristo in pergamena color porpora manoscritta e miniata, è estremamente importante sia dal punto di vista religioso sia dal punto di vista della manifattura tali da rendere il substrato scrittorio simile a pochissimi altri esemplari finora esistenti, fra i quali la Genesi di Vienna (Öst. Nat. Bibl., Vind. Theol. Gr 31) e i Vangeli di Sinope (Parigi, BN, Suppl. gr. 1286). 

Il Codex Rossanensis consiste di 188 fogli di pergamena di dimensioni 31 cm x 26 cm numerati recto verso e scritte in caratteri in oro e argento. 

Molte delle pagine sono impreziosite da miniature che illustrano alcune fasi della vita di Gesù. 

Il prezioso manoscritto fu portato alla conoscenza scientifica alla fine dell’800 dagli studiosi di Leipzig, O. von Gebhardt e A. Harnak. 

Esiste una documentazione fotografica dei primi del Novecento, conservata presso l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, ICCD, dello storico Arthur Haseloff che documenta su lastra fotografica di vetro le pagine e in particolare le miniature, evidenziandone lo stato di conservazione; nel 1907 lo storico dell’arte Antonio Muñoz ne cura una serie di cromolitografie e negli anni Venti del secolo scorso è stato restaurato da Nestore Leoni, che ha consolidato e stirato le pergamene utilizzando gelatina a caldo. L’opera è conservata, dal 1952, presso il Museo Diocesano di Arte Sacra di Rossano Calabro (CS). 

Il Codex Purpureus Rossanensis, contiene 13 miniature sulla vita di Cristo, una miniatura dei quattro Evangelisti, parte della Lettera di Eusebio a Carpiano racchiusa in una decorazione aurea, la miniatura di Marco evangelista con la Sofia ed è scritto a caratteri onciali in oro e argento e, occasionalmente, con inchiostri neri. 

Per la sua consistenza, pur se mancante di molte pagine, il Rossanensis è il più prezioso fra i codici onciali (scritti in caratteri greci maiuscoli) dell’antichità. Ma soprattutto è l’unico codice rilegato, i codici analoghi sono ormai solo fogli sciolti. 

Esso contiene l’intero Vangelo di Matteo, parte del Vangelo di Marco, mentre sono interamente perduti i Vangeli di Luca e Giovanni.


28/03/16

Palmira è libera ! Una mostra a Mantova "Salvare la Memoria" con i reperti di Palmira e di altre zone di guerra.



Le notizie della liberazione di Palmira da parte delle forze governative di Damasco, hanno riacceso la speranza, in quei luoghi flagellati dalla guerra e dalla occupazione dell'Isis. 

Assume ancora più rilevanza la splendida mostra organizzata a Mantova

È una mostra idealmente dedicata al Direttore del sito archeologico di Palmira Khaled Asaad, quella che si può ammirare al Museo Nazionale Archeologico di Mantova fino al 5 giugno, con il titolo “Salvare la Memoria”. Ma anche al non meno prezioso, e spesso anonimo, esercito di “Monuments Men” che ovunque nel mondo si vota al recupero di un patrimonio di arte che è storia di tutti. 

Un patrimonio violentato da guerre, come quella in Siria appunto, ma anche da terremoti, alluvioni e da tutti quegli eventi che, ferocemente e improvvisamente, si sovrappongono al fisiologico effetto del tempo su ciò che è testimonianza del nostro passato. 

Una grande storia raccontata, nei tre piani dell’Archeologico di Mantova, da immagini originali, documenti, filmati, reperti (simbolicamente preziosi quelli provenienti da Palmira), testimonianze dirette. 

Un laboratorio, aperto al pubblico, mostrerà dei restauratori all’opera su testimonianze di una villa distrutta dal terremoto del 2012 nel mantovano. 

Protagonisti di vicende di salvaguardia e difesa del patrimonio artistico mondiale incontreranno il pubblico nel corso di incontri calendarizzati nel periodo della mostra. Il progetto “Salvare la Memoria” è un’iniziativa del Polo Museale della Lombardia, a cui si affiancano il Comune di Mantova, l’ISCR, l’ICCROM, l’Università degli Studi di Milano, l’Università IULM, Monuments Men Foundation, Palazzo Ducale- Mantova, Diocesi di Mantova, Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Ad affiancare Elena Maria Menotti e Sandrina Bandera, che ne sono curatrici, è un ampio e qualificatissimo Comitato Scientifico.

A contrapporsi alla violenza della distruzione c’è la forza della restituzione. Come racconta questa affascinante mostra e come ricorda, non a caso, il suo sottotitolo. Non caso ad accoglierla è Mantova, città devastata dal terremoto del 2012. Quell’evento causò, tra l’altro, il crollo del cupolino della Basilica di Santa Barbara e produsse seri danni ad uno dei luoghi simbolo della città, la Camera degli Sposi in Palazzo Ducale, rendendolo a lungo non visitabile. E con quello di Mantova, altri terremoti, dal Friuli ad Assisi, a Bam, L’Aquila, sino al Nepal. Come dimenticare poi l’alluvione del 1966 a Firenze e l’esercito degli “Angeli del fango”? O, su altro fronte, l’attentato all’Accademia dei Georgofili?

Le distruzioni scientemente provocate dagli uomini non si sono rivelate meno catastrofiche di quelle naturali. 

Distruzioni ereditate da guerre del passato recuperate molto tempo dopo, come è accaduto per Vilnius dove le distruzioni perpetrate dalle truppe di Pietro il Grande, sono state sanate solo dopo il 1989. 

 Rievocando la Prima Guerra Mondiale, l’attenzione è proposta su Mantova, Milano, il Veneto. Ancora Mantova, nella Seconda Guerra Mondiale, insieme a Milano - con focus sulla sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, e su Cenacolo, Brera e Poldi Pezzoli - , le figure e l’azione di Pasquale Rotondi e di Modigliani e Pacchioni per la messa in sicurezza delle grandi opere d’arte italiane. 

Ma anche le vicende dell’obelisco di Axum, con le immagini della traslazione a Roma dall’Etiopia e della sua restituzione. A questa sezione della grande mostra ha collaborato, tra gli altri, la Monuments Men Foundation di Dallas

Tra i troppi conflitti recenti, la mostra propone quelli in Kosovo e in Afghanistan, evidenziando gli interventi di restauro dell’ISCR e la ricostruzione del ponte di Mostar. Le cronache quotidiane documentano le distruzioni in Iraq e Siria.

Le immagini delle distruzioni di Palmira hanno colpito l’opinione pubblica mondiale. Da ricordare che in quell’area archeologica era attivo il progetto “Pal.M.A.I.S.” dell’Università degli Studi di Milano, così come ed Ebla l’Italia era presente con una propria missione archeologica. Per scelta delle curatrici, in questa sezione le immagini saranno esclusivamente “positive”: proporranno le attività di ricerca archeologica svolta. Nessuna immagine di distruzione, ma un puro segnale grafico a simboleggiare la temporanea, forzata interruzione di un percorso di ricerca, recupero e valorizzazione. La grandezza di Palmira sarà testimoniata da reperti originali concessi dai Musei Vaticani. La mostra, inoltre, suggerirà di approfondire la grande storia della Mezzaluna Fertile visitando la Collezione Mesopotamica custodita in Palazzo Te. L’attenzione del visitatore viene attratta anche su altri fenomeni presenti durante i conflitti, quali gli scavi clandestini, evidenziando i casi di Apamea, Umma e Zabalam, con l’utilizzo di foto satellitari.

Mentre scorrono le immagini della “Giornata Unesco di lutto per la distruzione dei beni culturali”, la mostra porta l’attenzione sul farsi strada di una nuova consapevolezza. Citando come esempio la salvaguardia dei monumenti anche nel caso di grandi opere di ingegneria: emblematico è stato l’innalzamento dei templi di Abu Simbel per consentire l’invaso della diga di Assuan. Questa è una mostra che vuole ostinarsi a guardare avanti, a valorizzare il bello dell’uomo: ed ecco l’attenzione sui “blue shields”, il Comitato Internazionale dello Scudo Blu (ICBS) fondato nel 1996, "per lavorare per proteggere il patrimonio culturale mondiale minacciato da guerre e disastri naturali". E sull’attività davvero fondamentale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, soprattutto in Iraq, i nostri “Caschi blu della cultura”.
Una mostra per non smarrire la memoria e condividere con i nostri cari, con le famiglie, con gli amici, con i compagni di classe significative e potenti immagini da non dimenticare e un patrimonio di cui essere fieri.

Orari: martedì, giovedì e sabato dalle ore 14 alle ore 19 mercoledì, venerdì e domenica dalle ore 8.30 alle ore 13.30

Per informazioni: museoarcheologico.mantova@beniculturali.it 

 Tel. 0376.320003