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24/06/21

Tilda Swinton: "Pasolini un poeta politico senza tempo"






















"Un poeta politico senza tempo e per questo moderno". "Un artista sociale, senza legami". Ma anche, con un sorriso, "supersonico e intergalattico"

Il volto chiarissimo, gli occhi cerulei, l'attrice Premio Oscar Tilda Swinton, non lesina aggettivi per raccontare chi e' per lei Pier Paolo Pasolini, il regista e scrittore al quale dedica "Embodying Pasolini", performance realizzata insieme allo storico della moda, ex direttore del Museo Galliera di Parigi e fashion curator di fama mondiale Olivier Saillard, presentata in anteprima assoluta negli spazi del Mattatoio di Roma per il cartellone di Romaison. 

Cuore della performance, gli abiti capolavoro che Danilo Donati realizzo' per i film diretti da Pasolini e che ora la Swinton, semplice kimono bianco indosso, quasi fosse una seconda pelle, estrae da un grande scatolone e pezzo dopo pezzo indossa, in un gesto che e' molto piu' significante: e' quasi un incarnare su di se' cio' che tutte quelle creazioni raccontano, rappresentano, evocano, da pellicole come Il vangelo secondo Matteo, Uccellacci uccellini, Edipo re, Porcile, ma anche Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore dei Mille e una notte, fino a Salo' o le 120 giornate di Sodoma. 

Un omaggio non casuale. "Scoprii Pasolini girando il mio primo film, Caravaggio di Derek Jarman - racconta l'attrice - Lui ne era ispirato, come gran parte degli artisti intelligenti. E da allora Pasolini e' stato alla base di tutta la mia carriera. Oggi quando qualche studente mi dice di non conoscerlo rispondo: siete fortunati, perche' potete vederlo per la prima volta e andare a esplorarlo"

La performance debutta anche alla vigilia del centenario della nascita del regista, festeggiata il prossimo anno. 

15/05/14

'La giovinezza è sopravvalutata' - Tilda Swinton.






In una recente intervista ad Alessandra Venezia (per IoDonna/Corriere della Sera), Tilda Swinton, che è una grande attrice e una donna molto intelligente, ha espresso un pensiero molto interessante:

'La giovinezza è sopravvalutata. La vita diventa molto più interessante col passare degli anni e arrivare a 97 anni, come mia nonna - che è ancora la mia stella polare - a me piacerebbe. Chi disse che la gioventù nei giovani è sprecata aveva ragione. Sì, d'accordo, l'energia dei giovani.. ma tutto il resto è un disastro. Le cose migliorano e continuano a migliorare col passare del tempo. Almeno per me.' 

Mi sembra una considerazione profonda e coraggiosa in un'epoca che ha deificato la giovinezza - e la bellezza esteriore ad essa legata - al punto tale che si pretende di imporre - nei linguaggi della pubblicità, dei media.. - il modello di una età eternamente giovane, quasi come se la vecchiaia (parola scomparsa dal vocabolario) non esistesse più.

Invece, avverte la Swinton - che incarna sullo schermo spesso personaggi fuori dal tempo e dal genere - la gioventù è un'età immatura.   In particolare, oggi. 

E' il (nostro) tempo mortale a definire il passaggio ad una vita più piena, più autentica e quindi più gustosa. 

Oggi ne abbiamo tutti i mezzi. 

Ripeness is all,  scriveva Shakespeare.  La maturità è tutto. 

L'energia giovanile, la forza, la ribellione, l'istinto, la bellezza, l'esibizione, la sfrontatezza, sono ben poca cosa se non si è capaci di capire che ogni conquista di sé - e del Sé - passa attraverso la relazione con l'altro.

Con tutto ciò che - in termini di godimento e sofferenza, di consapevolezza e prova - esso comporta. 

Ma soltanto quando si cresce le cose continuano a migliorare col passare del tempo. 


Fabrizio Falconi