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27/03/09

Signore dei Tempi e degli Attimi - Una preghiera.


Cari amici, capita, di tanto in tanto, di imbattersi in un testo antico, ricoperto di polvere, che parla al nostro cuore e alla nostra fede, con una freschezza, una attualità e una potenza che ci sorprende e crea come un lago di pace nei nostri giorni affannati. Mi è successo con questo testo di un anonimo siriaco, che non conoscevo, e che voglio condividere con voi.


Signore dei Tempi e degli Attimi.

Quando viene la sera,
dov’è dunque la luce di questo giorno?
La sera spoglia ogni uomo,
lo distende per il sonno,
mostrandogli che tutti i suoi beni
restano quaggiù.

Gli leva le vesti,
lo mette a nudo.
Così la morte spoglia l’uomo
dei suoi beni.

Appare il mattino
e rende le vesti
a coloro che se ne rivestono:
figura della Risurrezione,
grandioso stupore.

Dì a te stesso questo:
quel che la sera ti toglie,
il mattino te lo rende
perché tu te ne copra le membra.

Svegliaci Signore,
dalla sonnolenza di questo mondo.
Allora in colui che viene
noi erediteremo la vita con i tuoi santi.

Donaci di rivestire
le vesti appropriate
per la sala del banchetto
e di prepararci
dei sontuosi mantelli di virtù.

Lode a te, mio Signore,
che hai separato la notte dal giorno,
e li fai immagini, parabole del mistero.
Noi ti confessiamo, Signore dei tempi e degli attimi.
Tutto se ne va, ma tu, tu resti te stesso
senza fine. Amen.



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