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06/10/17

Quando vi chiederanno: "Dove siamo ?" potete dare ora Una risposta molto precisa.





Questa è l'epoca del "Dove sei?"  la domanda che ci sentiamo ripetere e che facciamo in ogni minuto, quando chiamiamo al cellulare qualcuno che chissà dove si trova in quel momento.  "Dove sei?" però anche, più metaforicamente la domanda simbolo dell'oggi, momento storico di estremo straniamento. Se comunque intendete essere precisi, nella vostra risposta, oggi potete esserlo con cura quasi maniacale (dopo almeno 4 secoli di osservazione astronomica dei cieli).

Viviamo su un confortevole pianeta a 150 milioni di chilometri da una stella di media grandezza, il Sole, collocata a 27.000 anni luce dal centro di una galassia spirale, la Via Lattea (centomila anni luce di diametro), che fa parte del Gruppo Locale (dieci milioni di anni luce di diametro), un insieme di galassie appartenenti al Superammasso della Vergine (cento milioni di anni luce diametro), una delle componenti del Complesso dei Pesci-Balena, che si estende per un miliardo di anni luce.


Tratto da: Vincenzo Barone, I nuovi confini del cosmo, Il sole 24 ore, Domenica 24 settembre 2017

23/12/13

Vorrei scrivere qualcosa sul sole. (Natale).





Vorrei scrivere qualcosa sul sole. 

Il sole non è morto ancora. Come in ogni anno ha raggiunto il suo punto più basso sull'orizzonte.  Da decine di millenni l'uomo ha avuto paura.  In questo periodo tutto assomiglia alla fine: la fine del sole, la fine del mondo. 

La conferma della rinascita dell'astro della luce, anno dopo anno, trasmessa e confidata, ha innalzato la fiducia umana nella vita, la possibilità concreta del domani e di un eterno ritorno sempre sperabile. 

Ciò che fu chiamato 'natale', abita qui. 

Promessa cristiana e rinnovamento, riti apotropaici, nascita e rinascita hanno lasciato il posto oggi a una confusa mobilità del tutto in-sensata.   

Ci si muove per sentirsi vivi e per poter dire di essere andati da qualche parte. Si spendono soldi, si fanno viaggi, ma soprattutto si va di corsa, questo è l'importante. 

Di corsa, però, non vediamo niente. Il falso movimento rende perfino invisibile il movimento del sole, la sua effettiva ri-nascita, il suo ritorno alla luce.  Alla nostra luce.


Senza luce niente è possibile. 


Non c'è vita, non c'è oggi e non c'è ieri e nemmeno domani. Fermiamoci, dunque, e celebriamo il nostro rito di sempre: osservando il sole, tributando la luce. 




Fabrizio Falconi © - proprietà riservata/riproduzione vietata.