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02/02/10

La forza del 'piccolo' contro lo strapotere del mondo.


Molto spesso sento esprimere dai cristiani veri che mi capita di incontrare, una specie di grande scoramento nei confronti dello stato del mondo, insieme ad un senso di impotenza. "Se il mondo va in un certo modo, cioè in senso contrario alla morale evangelica," è questo, in soldoni, il ragionamento, "come potrò io fare, nella mia piccolezza, nel mio piccolo posto nel mondo, fare qualcosa di utile, qualcosa che possa servire veramente ?"

Quando sento questa lamentela - che da un certo punto di vista è ampiamente comprensibile - mi ricordo della lezione che ho appreso grazie a Carl Gustav Jung, che nel suo testo Aion - una vera miniera per la spiritualità cristiana - parla del simbolo rappresentato da un piccolo pesce che nell'antichità era denominato Echeneis.

Echeneis, scrive Jung, è il nome latino di un pesce molto particolare. Di esso racconta Plinio nella sua Historia Naturalis. E oggi il nome di questo pesce è Remora.

“ La remora “ scrive Jung, “ piccola per statura e grande per la potenza costringe le superbe fregate del mare a fermarsi: avventura che come ci racconta Plinio in modo interessante e ameno tocco' 'ai nostri tempi’ alla quinqueremi dell’imperatore Caligola. Mentre questi ritornava dall’Astura ad Anzio, il pesciolino, lungo mezzo piede, si attaccò succhiando al timone della nave, provocandone l'arresto. Tornato a Roma, dopo questo viaggio, Caligola venne assassinato dai suoi soldati. L’ Echeneis “ continua Jung, “ agì dunque come praesagium, come piscis auspicalis.

Un tiro analogo esso lo giocò a Marc’Antonio, prima della battaglia navale contro Augusto, in cui dovette soccombere. Plinio non finisce mai di stupirsi del potere dell’ Echeneis. La sua meraviglia impressionò evidentemente gli alchimisti al punto di indurli a identificare il ‘pesce rotondo del nostro mare’ con il nome di Remora. La Remora divenne così il simbolo dell’estremamente piccolo nella vastità dell’inconscio. Che ha un significato tanto fatale: esso è infatti il Sé, l’Atman, quello di cui si dice che è IL PIU’ PICCOLO DEL PICCOLO, PIU’ GRANDE DEL GRANDE. “

La storiella riferita da Jung è assai significativa anche per noi, oggi. Anche se il mare ci sembra immenso, e le forze che lo abitano ancora più immense; anche se la grande nave dell'Imperatore Caligola ci sembra un emblema insuperabile di potere, anche se le condizioni sono proibitive, la forza di un piccolo pesce (la Remora) riesce a ottenere risultati incredibili, con la forza morale di un presagio, o con la forte resistenza contraria alla corrente.

Dovremmo forse ricordarcene più spesso, noi cristiani, quando ci arrendiamo troppo facilmente alla potenza del mondo.