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04/05/20

100 film da salvare alla fine del mondo: 64."Into the Wild-Nelle terre selvagge" ("Into the Wild"), di Sean Penn, 2007


Questo blog dedica, ad appuntamenti fissi - ogni lunedì - un catalogo personale dei miei 100 film da salvare "alla fine del mondo". Non saranno ovviamente vere e proprie recensioni, ma un piccolo campionario degli affetti per queste opere che hanno segnato epoche e vite di molti, se non di tutti. 

100 film da salvare alla fine del mondo: 64."Into the Wild-Nelle terre selvagge" ("Into the Wild"), di Sean Penn, 2007

Into the Wild, con l'inutilissima aggiunta italiana nel titolo di "Nelle terre selvagge" - nell'originale solo Into the Wild - è il bellissimo film diretto da Sean Penn - che due anni prima aveva realizzato l'ottimo La Promessa dall'omonimo romanzo di Friedrich Durrenmatt -  uscito nel 2007.

Come è noto, il film è un adattamento dal libro omonimo (Into The Wild, in italiano:Nelle terre estreme), scritto da Jon Krakauer nel 1996 e che racconta la vera storia di Christopher McCandless, anche conosciuto con il soprannome di Alex Supertramp. 

Come si racconta nel film, Christopher McCandless era uno studente americano brillante, appena laureato e con un futuro brillante.

Rifiutando i principi della società moderna, dopo una cena in un ristorante con i suoi genitori, per celebrare il suo diploma, Christopher però decide di andare sulla strada, senza avvisare la sua famiglia.

Rinuncia così al sogno americano preparato per lui, brucia i documenti, invia tutti i suoi risparmi all'organizzazione no-profit Oxfam e parte in macchina per gli Stati Uniti meridionali. 

Scopre l'Arizona, il Grand Canyon, la California arrangiandosi con i lavori più strani attraverso Dakota o Colorado per finanziare il resto del suo viaggio.

Arrivato in Messico, decide di tornare indietro e raggiungere l'Alaska.

Fa tutto il possibile per arrivarci e alla fine raggiunge Fairbanks facendo l'autostop.

Scopre le montagne innevate e si rifugia in un autobus abbandonato. Rimarrà lì per cento giorni. Più di tre mesi di solitudine, dedicato alla comprensione interiore della natura e degli esseri umani.

Scopre in Alaska la felicità sempre cercata, una pace spirituale e una sorta di paradiso puro e salutare.

Dopo due anni di viaggio, decide che è ora di tornare a casa. Ma è bloccato dal fiume ed è costretto a
rimanere sull'autobus, in attesa che l'acqua del fiume scenda.

Esistono poche differenze tra due piante boreali della famiglia delle Fabaceae: Hedysarum mackenzei, che è tossica, e Hedysarum alpinum, la cui radice gonfia è commestibile.

Affamato, si basa sulla sua guida botanica Tanaina Plantflore 2 che interpreta erroneamente e si avvelena accidentalmente mangiando semi di Hedysarum mackenzii.

Nel frattempo, capisce che la solitudine non è l'ideale dell'uomo.

Chris è un giovane amato da tutti, anzi, tutte le persone incontrate durante il viaggio prenderanno da lui amore o amicizia.

Ma, accecato dal suo ostinato sogno dell'Alaska, Christopher non percepisce la felicità che l'amore dell'altro può portare.

Ne prende coscienza leggendo le righe di un'opera di Tolstoj che descrive la perfetta felicità in una micro-società rurale.

Poco prima della sua morte, Christopher McCandless ha scritto con una penna su una pagina di un libro "La felicità è reale solo se condivisa ".

Il film termina con una fotografia di autoritratto di Christopher McCandless scattata poco prima di morire. Un testo esplicativo menziona che i cacciatori lo hanno trovato due settimane dopo la sua morte.


Un film bellissimo e crudo, che analizza a fondo la poesia della natura e il mistero del carattere umano: un'opera che inaugura anche un pensiero ecologico nuovo, in cui la natura e l'uomo non sono sullo stesso piano, perché l'essere umano non ne è semplicemente una parte: oltre a questo, l'uomo è anche dotato di logos, cioè di pensiero e linguaggio.  L'essere umano ha dunque bisogno di entrare-in-dialogo con altri esseri umani, ma anche con la natura che lo circonda e che egli ha per secoli devastato e distrutto concependola come mezzo e non come fine. 

Into The Wild ha vinto moltissimi premi in tutto il mondo ed è ormai diventato un classico, un film amato da diverse generazioni. 

Into The Wild - Nelle Terre Selvagge
(Into The Wild)
di Sean Penn
Usa, 2007
Durata: 148 minuti
con Emile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone, Brian H. Dierker.


08/04/19

100 film da salvare alla fine del mondo: 10. "21 grammi" di Alejandro Iñárritu (2003)


Questo blog dedica, ad appuntamenti fissi - ogni lunedì e ogni venerdì - un catalogo personale dei miei 100 film da salvare "alla fine del mondo".  Non saranno ovviamente vere e proprie recensioni, ma un piccolo campionario degli affetti per queste opere che hanno segnato epoche e vite di molti, se non di tutti. 

100 film da salvare alla fine del mondo: 10. "21 grammi" di Alejandro Iñárritu (2003)

E' certamente uno dei migliori autori contemporanei, il messicano Alejandro González Iñárritu e questo è il secondo film della cosiddetta Trilogia sulla morte iniziata con Amores perros e conclusa con Babel

Tra queste tre notevoli pellicole (imprescindibili nel cinema degli anni 2000) ho scelto la seconda per  la genialità della esecuzione tecnica perfettamente funzionale alla necessità del racconto.  Un'opera di compattezza straordinaria, che si ammira come un'opera d'arte. 

Anche questo film come gli altri due, porta la firma dello sceneggiatore Guillermo Arriaga che qui indaga nel terreno filosofico-religioso in una storia di agonia e rinascita imperniata sui rapporti tra destino e libero arbitrio, provvidenza e caso, presenza e silenzio di Dio.

Il titolo della pellicola è notoriamente ispirato agli studi compiuti da uno scienziato, il dottor Duncan MacDougall, il quale nei suoi esperimenti avrebbe calcolato in 21 grammi il peso dell'anima: 21 grammi infatti è la quantità di peso specifico che qualunque corpo umano perderebbe esalando l'ultimo respiro.

La drammatica trama prende i passi dalla vita di Jack Jordan (Benicio del Toro), un ex detenuto divenuto credente integralista dopo il suo ultimo periodo di detenzione. La vita in famiglia gli è resa difficile proprio da questa sua insistenza sulla fede, che spesso sfocia nel fanatismo, mentre le sue possibilità di trovare lavoro sono compromesse dal suo passato di pregiudicato. 

Le vicende della sua vita si intrecciano - all'inizio senza apparenti legami - con quella di Cristina (Naomi Watts) ex cocainomane che conduce ora una tranquilla esistenza con il marito e le sue due figlie e con quella di Paul Rivers (Sean Penn), matematico con gravi problemi al cuore in attesa di un donatore, il quale a causa della sua infermità si ritrova a convivere nuovamente con la sua ex moglie Mary, la quale, pur avendo anteriormente abortito, ora vuole a tutti i costi, prima che Paul muoia, avere un figlio da lui ricorrendo all'inseminazione artificiale. 

Tutta la storia ruota intorno ad un unico evento-cardine: l'incidente d'auto in cui Jack Jordan investe il marito e le figlie di Cristina, che muoiono per omissione di soccorso. Il cuore di Michael, marito di Cristina, viene così impiantato a Paul Rivers, che può risanato finalmente tornare alla sua vita, ma è ossessionato dalla ricerca della persona a cui deve la vita. 

Arriverà così sulle tracce di Cristina, che per sfuggire al dolore per la perdita del marito e delle figlie, è tornata ad essere dipendente da varie sostanze e dall'alcol. Paul riesce a conoscerla e a instaurare con lei un rapporto che all'inizio sembrava compromesso dal triste legame che li univa. Nel frattempo Paul accusa i sintomi del rigetto del cuore trapiantato e non volendo subire una nuova operazione dall'esito incerto si procura una pistola per suicidarsi. Paul e Cristina per vendicare la morte dei familiari di Cristina, avvenuta per omissione di soccorso, decidono di uccidere Jack Jordan che si era costituito, aveva scontato già la sua pena e che aveva abbandonato la sua famiglia andando a vivere in uno squallido motel dove lo hanno seguito i due amanti. Paul cercherà di uccidere Jack ma alla fine lo lascerà proseguire una vita che Jack stesso, straziato dal senso di colpa, avrebbe voluto finire. Questo porterà all'incontro finale fra i tre personaggi e alla drammatica conclusione della vicenda.

La qualità assoluta del film è nella sua struttura narrativa (l'utilizzo di continui flash-forward e gangli concatenati) e nelle tecniche di ripresa film realizzate da Iñárritu con camera a spalla e un continuo movimento che cattura lo spettatore in una sempre più stringente ragnatela, mano a mano che si chiariscono i diversi punti di vista e di contatto della storia raccontata.

Un capolavoro di scrittura, di recitazione e di realizzazione che ha portato 21 Grammi a vincere una incredibile quantità di premi in tutto il mondo e a lanciare definitivamente il suo autore nella cerchia dei maestri contemporanei della Settima Arte.

Fabrizio Falconi

21 Grammi 
di Alejandro González Iñárritu
Usa, 2003
durata: 124 minuti
con Sean Penn, Naomi Watts, Benicio Del Toro. 





04/06/16

Il film del giorno: "She's so lovely" di Nick Cassavetes.



Un film da recuperare. Da guardare o riguardare. 

Lui e lei si amano follemente. Ma sono due sbandati. Lei è incinta, lui è geloso. Uccide un uomo. Viene recluso in manicomio.  Intanto lei si è risposata con un altro uomo e ha altre due figlie. 

Dopo dieci anni lui esce dal manicomio e va a riprendersi lei, che abbandona il marito e tre figlie per seguirlo. 

Seconda prova alla regia di Nick Cassavetes, figlio d'arte (il padre John Cassavetes, la madre Gena Rowlands), che in seguito non è più riuscito a ripetersi a questi livelli. 

Soggetto e sceneggiatura (perfetta) dello stesso Nick Cassavetes. Straordinaria - doti espressive mostruose - la coppia Robin Wright e Sean Penn, all'epoca del loro amore. 

Primo tempo da applausi a scena aperta. 

Nomination per la Palma d'Oro a Cannes nel 1997 e premio per la migliore interpretazione maschile a Sean Penn.