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24/10/19

Spunta da uno scavo a Roma la "Tomba della Pellegrina" !





La sepoltura di una giovane donna, con accanto la tipica conchiglia dei pellegrini e una moneta databile tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo. E' la nuova scoperta annunciata dalla Soprintendenza speciale di Roma. 

"Un ritrovamento che ci svela un pezzo della vita medievale della citta'", commenta la soprintendente Daniela Porro. 

Si tratta di un ritrovamento casuale, avvenuto durante gli scavi per la sostituzione delle tubature Italgas in via del Governo Vecchio, in pieno centro storico

Si tratta, spiegano gli archeologi, di due diversi contesti funerari. Nel primo sono stati ritrovati due scheletri, quello della giovane donna con la conchiglia e quello di un uomo sui 30-40 anni. 

Il secondo e' un'area cimiteriale con muretti divisori a ridosso di un grande muro in opera laterizia che presenta diverse fasi. Al suo interno diverse sepolture, tutte , sembra, riconducibili all'epoca medievale. 

Le conchiglie rinvenute accanto agli scheletri, spiegano dalla Soprintendenza, "portano ad ipotizzare un cimitero destinato ai pellegrini e realizzato lungo la via Papalis, la strada che da San Giovanni conduceva a San Pietro". 


Nel primo contesto funerario, sotto le due sepolture dell'uomo e della giovane donna, raccontano gli archeologi, "Sono stati trovati due ossari chiusi con tegole antiche (una reca un bollo di epoca traianea), riutilizzate in epoca successiva. Le sepolture sono compromesse da precedenti lavori e non sono presenti elementi di corredo funerario con l'eccezione di una moneta di bronzo accanto alla donna databile tra la fine dell'XImo e il XIImo secolo, e di altri frammenti di conchiglie". 

Il secondo deposito individuato, particolarmente danneggiato da interventi moderni, e' un'area cimiteriale "con muretti divisori a ridosso di un grande muro in opera laterizia che presenta diverse fasi e assimilabile ad analoghe strutture documentate all'interno dell'adiacente Oratorio dei Filippini.

Le sepolture sembrerebbero tutte riconducibili all'epoca medievale. Le conchiglie rinvenute accanto agli scheletri sono della specie Pecten jacobaeus conosciute anche con il nome di capesante; sono infatti caratterizzate dalla presenza di due fori per appenderle alla tipica collana indossata inizialmente dai devoti in viaggio per Compostela e successivamente da tutti i pellegrini". 

Le sepolture sono probabilmente pertinenti alla Chiesa medioevale di Santa Cecilia a MonteGiordano, la cui prima attestazione risale al 1123 e che venne demolita nella prima meta' del XVII secolo per fare spazio alla costruzione dell'Oratorio dei Filippini completato da Francesco Borromini.

Gli scavi archeologici si sono conclusi venerdi' 18 ottobre con la chiusura del cantiere. I materialirinvenuti sono in fase di studio e potranno fornire ulteriori informazioni ed elementi per la datazione.

14/07/18

L'Enigma di Ponte Milvio - Aperti al pubblico gli stupefacenti scavi di Via Capoprati.



Davvero una specie di rompicapo, per gli esperti, il ritrovamento archeologico di Via Capoprati, a due passi da Ponte Milvio, proprio lungo il tratto della Pista Ciclabile che dal ponte discende lungo il fiume. 

In questo Blog abbiamo raccontato le circostanze dell'eccezionale ritrovamento nell'autunno scorso (2017) quando alcuni tecnici di Acea, la municipalizzata che gestisce l'energia elettrica a Roma, al lavoro nella zona, segnalarono che durante lavori di scavo erano emersi reperti archeologici.  

Un primo sondaggio aveva evidenziato la presenza di magnifici mosaici, ma lo scavo fu subito interrotto per ragioni climatiche - la zona infatti è compresa infatti in quella cosiddetta gonale, interessata cioè da possibili alluvioni del Tevere - e ripreso un mese fa grazie anche a nuovi finanziamenti da parte della Soprintendenza. 

E adesso si può dire che davvero ne è valsa la pena e Roma non tradisce mai le aspettative: sì perché quello che sta emergendo dalla terra è un complesso stratigrafico che comprende quattro ambienti più un'area sepolcrale dove sono visibili ancora anfore e resti umani. Il tutto sviluppato appunto su due strati, uno più antico risalente al I e II secolo dopo Cristo e probabilmente afferente a un edificio con funzione commerciale - quasi sicuramente un magazzino - giustificato dalla vicinanza al fiume e a due vie consolari, la Cassia e la Flaminia; e uno più recente, risalente al III e IV sec. dopo Cristo, cioè dopo la Battaglia di Ponte Milvio, con decorazioni con marmi ricercatissimi e mosaici che impreziosiscono mura e pavimenti, che fanno pensare ad una ricca villa suburbana oppure a un luogo di culto cristiano. 


"Questo edificio," ha detto la direttrice scientifica dello scavo, Marina Piranomonte, "è straordinario perché è lussuosissimo, costruito dopo Costantino, dopo che i cristiani hanno vinto e questo dimostra che ancora in epoca di pieno quarto secolo a Roma si costruiva con grande lusso e grande spreco di soldi anche sulle sponde del fiume: una cosa straordinaria perché non siamo nel centro della città, ma nel suburbio di Roma".

Tra le ipotesi per sciogliere l'Enigma vi è anche quella che si tratti di un luogo di culto cristiano, con annessi mausolei, forse un cimitero con una piccola chiesetta cristiana. I romani infatti non seppellivano mai i morti vicino a casa loro, ma in aree ben identificate. 


Insomma, per saperne di più, bisognerà aspettare. Gli scavi resteranno aperti al pubblico solo per il breve periodo estivo, poi verranno richiusi, anche per scongiurare il rischio di possibili danni provocati dal fiume  e perché - dicono gli esperti -  il miglior modo per preservarli è quello di mantenerli interrati. 

Fabrizio Falconi 



01/06/18

Ritrovata una camera sepolcrale intatta con 4 sepolture d'età repubblicana a Roma in località Case Rosse !


Durante i lavori di scavo di Acea per il raddoppio della condotta adduttrice Castell'Arcione - Salone, a Roma, in Localita' Case Rosse, e' stata rinvenuta una tomba romana a camera di epoca repubblicana. 

La sepoltura, situata a una profondita' di circa due metri dal piano stradale, presenta una camera sepolcrale in straordinario stato di conservazione, che ospita quattro sepolture

Insieme ai resti ossei sono stati identificati circa 25 elementi di corredo per lo piu' in ceramica, eccezion fatta per due strigili in ferro (con cui gli uomini erano soliti detergersi dopo le attivita' fisiche) ed una moneta in lega di bronzo

In base ad un preliminare studio dei reperti e' possibile collocare cronologicamente la sepoltura al IV-III secolo a.C

Si tratta di una scoperta di elevato valore archeologico. 

I tecnici Acea, non appena rilevato la presenza di reperti sul luogo dello scavo hanno immediatamente interrotto i lavori segnalando il fatto alla Soprintendenza. 

"Acea ha l`enorme privilegio di lavorare su un territorio ricco di storia e cultura, e di questo siamo consapevoli" ha detto il Presidente di Acea Luca Lanzalone. 

"Siamo onorati di contribuire alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico della citta' - ha continuato il Presidente -, lo abbiamo fatto ad esempio illuminando i grandi monumenti e siti archeologici, come la Piramide Cestia o il Palatino, ma lo facciamo anche tramite la pronta segnalazione di ritrovamenti che possano avere una rilevanza archeologica, come e' accaduto nel caso della Casa dell`atleta che viene presentata oggi. È anche per questo spirito di pronta collaborazione che passa la valorizzazione di un patrimonio unico al mondo qual e' quello di Roma". 

28/11/17

A Ponte Milvio spunta una casa di età imperiale con marmi bellissimi!


L'antica Roma non smette di stupire. 

Nelle scorse settimane sono emersi nuovi reperti vicino Ponte Milvio: si tratta di resti di un edificio residenziale di eta' imperiale, ritrovati grazie all'archeologia preventiva in un cantiere di sotto servizi Acea-Areti, lungo l'argine del fiume. 

A ritornare alla luce è una vasta porzione di pavimento in "opus sectile", decorato, cioè, con straordinari marmi policromi. Tarsie marmoree rosse e verdi che disegnano splendidi motivi floreali (non così comuni) intorno ad un quadrato centrale con doppia cornice. Secondo i funzionari della Soprintendenza speciale di Roma responsabili dell'area, potrebbe trattarsi di una porzione di un ricco edificio a carattere residenziale risalente alla piena età imperiale. La bellezza del pavimento echeggia indubbiamente la preziosità di un complesso abitativo. Resta ancora da sciogliere l'enigma della posizione.


Lo annuncia la soprintendenza speciale di Roma Archeologia belle arti paesaggio. 

In vista dell'innalzamento stagionale del livello Tevere atteso a giorni e che potrebbe danneggiare i reperti - spiega la soprintendenza - lo scavo sara' richiuso temporaneamente nelle prossime ore.


In primavera l'indagine archeologica sara' ripresa in maniera estensiva e i risultati verranno presentati alla comunita' scientifica e ai media.

fonte ANSA e Il Messaggero