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08/11/16

Santa Maria Nova al Foro Romano (Santa Francesca Romana): uno scrigno pieno di tesori.




Per la sua posizione, la Basilica di Santa Maria Nova, detta anche di Santa Francesca Romana, è una delle più famose di Roma, incastonata com'è, in pieno Foro Romano, sulla Via Sacra, tra le rovine del tempio di Venere e Roma. 

Ha, come molte chiese di Roma, una storia nobile e antichissima, essendo stata eretta da Leone IV, nel IX secolo e terminata da Nicolò I con ulteriori abbellimenti dovuti ad Alessandro III nel 1161 (al quale si deve anche lo splendido campanile romanico, a fianco della Chiesa). 

Fu soltanto qualche secolo dopo, nel Seicento, sotto papa Paolo V, che assunse la denominazione popolare di Santa Francesca Romana, in onore della Santa canonizzata nel 1608 e sepolta sotto il presbiterio. Uno dei maggiori santi di Roma: Francesca Ponziani nata nel 1384 e morta il 9 marzo del 1440, religiosa e fondatrice della comunità delle Oblate di Tor de' Specchi.

La magnifica facciata in travertino romano, con la doppia scalinata, il portico a tre arcate, il frontone triangolare e le statue sulla sommità del timpano, si deve a Carlo Lombardi (1554-1620). 

La chiesa è ad una sola, maestosa navata. Ed è particolarmente suggestiva, perché quasi sempre in penombra. 

Anche in questa chiesa c'è la mano di Gianlorenzo Bernini: fu lui infatti a trasformare la confessione, lucente di marmi policromi appartenenti al primitivo edificio di Leone IV, nella tomba di Santa Francesca Romana.

La fronte dell'Arco era ricoperta anticamente da mosaici, di cui oggi sopravvive soltanto quello - stupendo - nel catino, raffigurante la Vergine con il bambino in trono.  

Nel tabernacolo dell'altare maggiore, l'antica immagine di Maria fu trasportata a Roma dalla Terra Santa nel secolo XI da Angelo Frangipane, della celebre famiglia che era proprietaria anche del vicino castello. 

La Chiesa è legata anche alla permanenza di Pietro apostolo a Roma: nella parete destra della crociera, infatti, protette da due inferriate, si conservano due pietre sulle quali, secondo la tradizione, s'inginocchiò San Pietro quando, nella località dove ora è la Chiesa, Simon Mago si levò in volo, episodio riferito negli Atti degli Apostoli (8,9-10)



In Santa Francesca Romana sono conservate anche le spoglie di un papa, Gregorio XI, il pontefice che riportò la sede papale a Roma dopo la pausa avignonese.  Il bassorilievo di Pier Paolo Olivieri (1551-1599) riproduce l'ingresso trionfale del Papa a Roma.

Molti quadri sono presenti nell'antica chiesa, fra questi la Madonna in trono e santi eseguita nel 1524 da Sinibaldo Ibi (1482- 1528), allievo del Perugino, unica opera dell'artista a Roma. 

A parte i suoi tesori, il privilegio forse più prezioso che la Chiesa offre è nella vista che si gode all'uscita della Chiesa, dal piano rialzato del portico di entrata, da cui si può ammirare lo spettacolo dei Fori, di cui il campanile di Santa Francesca è uno dei simboli più famosi.

Fabrizio Falconi - 2016 riproduzione riservata.