Visualizzazione post con etichetta santa maria in trastevere. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta santa maria in trastevere. Mostra tutti i post

08/05/18

Tornano a splendere dopo un anno e mezzo di restauro, i magnifici mosaici di Santa Maria in Trastevere !


E' la storia di un equilibrio ritrovato il restauro della facciata di Santa Maria in Trastevere grazie al quale torna finalmente leggibile la secolare evoluzione storico-artistica, con la sua bellezza e il suo messaggio spirituale, di uno dei luoghi simbolo di Roma.

Dopo un anno e mezzo di lavori condotti dal team di restauratori della Soprintendenza Speciale di Roma e circa 400 mila euro di fondi spesi, gli splendidi mosaici medievali che tagliano orizzontalmente la facciata della basilica, con l'oro scintillante e la Madonna che domina la scena, tornano a dialogare con le pitture ottocentesche di Silverio Capparoni, finalmente visibili nei loro colori, e, in basso, con il portico settecentesco dell'architetto Carlo Fontana.

Il restauro, proprio per la compresenza di diversi stili e materiali, e per i vari interventi subiti dalla basilica, e' risultato fin da subito complesso.


"Quando parliamo di finanziamenti su Roma tocchiamo un tasto dolente. Roma e' una citta' che ha pochissime risorse, negli ultimi 20 anni ha avuto veramente poco. Abbiamo dovuto integrare, abbiamo potuto integrare il primo finanziamento ministeriale con i fondi che adesso la soprintendenza speciale di Roma riesce stabilmente ad avere grazie al 30% degli incassi del Colosseo". Lo ha affermato il soprintendente Francesco Prosperetti, alla presentazione per la stampa del restauro della facciata della basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma.

"Sono circa 13 milioni di euro ogni anno, che ci permetteranno di intervenire meglio di prima sul patrimonio monumentale romano", ha aggiunto. "Il restauro non e' costato molto, attorno ai 400.000 euro. E' durato 15 mesi, con un grande lavoro di abnegazione da parte del team al femminile delle restauratrici del consorzio Roma che hanno sfidato le intemperie su questa facciata molto esposta anche nel periodo invernale", ha sottolineato.


Fonte: ANSA e ASKANEWS

Video su askanews.it


07/02/18

Quando a Trastevere spuntò il Petrolio: un "miracolo" in un luogo indimenticabile.


E' una delle piazze più belle e nobili di Roma, ma pochi sanno che proprio in questo luogo, in un giorno del 38 avanti Cristo fu registrato il prodigio di una fons olei - come riportarono le fonti antiche - molto probabilmente un getto di petrolio. E proprio nel bel mezzo della Roma Antica, nel punto dove oggi sorge la basilica di Santa Maria in Trastevere. 

Le fonti a cui si fa riferimento sono Eusebio di Cesarea (275-339), noto per essere fra l'altro il biografo-agiografo dell'Imperatore Costantino e Dione Cassio, che visse tra il II e il III secolo d.C., fonti che dunque scrissero parecchio tempo dopo l'accaduto, ma che evidentemente ne registravano la perdurante memoria. 

Sul posto sorgeva, all'epoca una Taberna Meritoria, cioè quello che oggi definiremmo un ospizio, una casa dove si ritiravano per la vecchiaia i reduci che avevano combattuto mille battaglie in giro per l'impero e che qui finivano i loro giorni. 

Proprio dal pavimento di questa Taberna scaturì dunque all'improvviso un getto di olio nero che defluì per diversi giorni senza che si riuscisse a fermarlo, formando pozze e una sorta di lago più grande, prima di sversarsi nelle acque del Tevere


Il prodigio inaspettato fu interpretato in diversi modi dalla popolazione di allora: gli appartenenti alla comunità ebraica, già numerosa a Roma, interpretò questo segno come un annuncio della venuta del Messia, ovvero dell'unto del signore. 

La memoria di quell'evento restò a lungo, influenzando anche direttamente la comunità cristiana, che nel II secolo d.C. vi fondarono un oratorio, che fu ufficialmente riconosciuto dall'imperatore Alessandro Severo. 

Nacque così il Titulus Callixti, il primo titolo cristiano della futura Basilica, che fu dedicata al culto della Vergine. 

Memoria del prodigio della fons olei sono ancora ben visibili: tra gli splendidi mosaici, opera di Pietro Cavallini, una delle opere più importanti della Roma Medievale, nella scena della Natività, appare in basso, proprio sotto il corpo disteso della Vergine l'immagine della Taberna Meritoria, con tanto di didascalia.   


E dal piccolo edificio si vede sgorgare il fiumiciattolo nero che si dirige verso il fiume. 

Il luogo esatto dove scaturì la Fons Olei è ricordato anche al di sotto di uno scalino nel Presbiterio da una antica iscrizione ancora visibile sul luogo. 


La memoria del piccolo grande prodigio del resto è rimasta impressa anche nella toponomastica del quartiere, visto che Via della Fonte dell'Olio è ancora oggi una delle vie più caratteristiche di Trastevere. 

Fabrizio Falconi 
2018 - riproduzione riservata