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07/01/22

Quando Salinger cercava l'illuminazione mistica e intanto la moglie meditava di uccidere la figlia e suicidarsi

 


Ci sono molti aspetti poco conosciuti della vita di J.D. Salinger, considerato uno degli scrittori più importanti del Novecento americano, anche a causa della vita completamente appartata che lo scrittore condusse per diversi decenni, lontano da qualsiasi forma di pubblicità, fino a diventare un vero e proprio fantasma

Ciò nonostante, molti studi sono stati compiuti negli ultimi anni per mettere in luce gli aspetti più segreti della vita di Salinger, e le influenze sui temi e sulla forma della sua scrittura. 

Così, in particolare, gli anni del rapporto con la sua seconda moglie (furono tre in tutto, compresa Colleen O' Neill, sposata nel 1988, a 78 anni)

Nel febbraio 1955, all'età di 36 anni, Salinger sposò Claire Douglas (nata nel 1933), una studentessa di Radcliffe che era la figlia del critico d'arte Robert Langton Douglas. I due ebbero 2 figli, Margaret (nota anche come Peggy - nata il 10 dicembre 1955) e Matthew (nato il 13 febbraio 1960). 

Margaret Salinger ha scritto nel suo libro di memorie Dream Catcher che crede che i suoi genitori non si sarebbero sposati, né sarebbe nata, se suo padre non avesse letto gli insegnamenti di Lahiri Mahasaya, un guru seguace di Paramahansa Yogananda, che pronosticò la possibilità dell'illuminazione per coloro che avrebbero seguito il percorso del "capofamiglia" (cioè una persona sposata con figli). 

Dopo il loro matrimonio, Salinger e Claire furono iniziati al sentiero del Kriya yoga in un piccolo tempio indù di fronte a un negozio a Washington, DC , durante l'estate del 1955.

Ricevettero un mantra e un esercizio di respirazione da praticare per dieci minuti due volte. un giorno.  Salinger in questo periodo fece pressioni su Claire perché abbandonasse l'università e vivesse con lui, a soli quattro mesi dalla laurea, cosa che lei fece. 

A causa della loro posizione isolata nella Cornovaglia - dove andarono a vivere - e delle inclinazioni di Salinger, condussero una vita molto isolata, assai pesante per la giovane madre.

Claire era anche frustrata dalle credenze religiose in continua evoluzione di Salinger

Sebbene si fosse impegnata nel Kriya yoga, Claire assisteva ai repentini cambiamenti di Salinger che lasciò l'insegnamento per lavorare su una storia "per diverse settimane, che poi avrebbe distrutto per seguire il nuovo 'ismo' che dovevamo seguire", scrive nelle sue memorie. 

Dopo aver abbandonato il Kriya yoga, Salinger tentò anche con Dianetics (il precursore di Scientology), incontrando persino il suo fondatore L. Ron Hubbard, ma secondo il racconto di Claire ne fu subito disincantato. 

A questo seguì l'adesione a una serie di sistemi di credenze spirituali, medici e nutrizionali, tra cui la Scienza Cristiana , Edgar Cayce , l' omeopatia , l' agopuntura e la macrobiotica . 

La vita familiare di Salinger peggiorò dopo la nascita del suo primo figlio; secondo il libro di Margaret, Claire sentiva che sua figlia l'aveva sostituita negli affetti di Salinger. La neonata Margaret era ammalata per la maggior parte del tempo, ma Salinger, avendo abbracciato la Christian Science, si rifiutò di portarla da un medico. 

Secondo Margaret, sua madre le ammise anni dopo che era andata "oltre il limite" nell'inverno del 1957 e aveva fatto piani per ucciderla e poi suicidarsi.

Claire aveva presumibilmente intenzione di farlo durante un viaggio a New York City con Salinger, ma invece si limitò a prendere con sé Margaret dall'hotel e scappare. Dopo alcuni mesi, Salinger la convinse a tornare in Cornovaglia. 

I Salinger divorziarono nel 1967, con Claire che ottenne la custodia dei bambini. Salinger rimase vicino alla sua famiglia, costruendo una nuova casa per sé dall'altra parte della strada, in cui si recò frequentemente per vedere i figli. 

21/10/14

Essere maturi - Shakespeare e "Il giovane Holden".


Fanny e Alexander (Ingmar Bergman, 1982)


Che significa essere pronti ?

Che significa essere maturi ? Significa non essere perennemente incompiuti, insoddisfatti, bisognosi, fragili, incerti, oscillanti come canne al vento. In fondo, per tutta la vita, combattiamo contro le nostre stesse debolezze, alla ricerca di qualcosa che ci dia stabilità e ci faccia crescere.

Ma che significa: 'crescere ?'

Ripeness is all scriveva William Shakespeare, in uno dei suoi drammi più efferati e più alti, King Lear.

Se i malvagi non trionfano alla fine del dramma, la bontà comunque è caduta vittima delle loro trame, sicché la sola morale che resta è quella contenuta nelle parole di Edgardo al padre cieco e disperato: Gli uomini debbono pazientare per uscir di questo mondo come per entrarvi: tutto sta d'esser pronti (Men must endure Their going hence, even as their coming hither: Ripeness is all: V, sc. 2).

Essere pronti, o più metaforicamente, essere maturi.

Ma cosa vuol dire questa maturità? Oggi molti sono convinti che essere maturi significhi essere noiosi, e che invece essere fighi,  significhi fare quel che si vuole.

Ma, in un romanzo cult di intere generazioni di ribelli veri (non come i molti sembianti di oggi, che poco o nulla hanno di ribelle), c'è la risposta assai chiara. 

E' Il Giovane Holden, di Salinger. 

Alla fine del romanzo, il professor Antolini al confuso Holden in cerca, nonostante tutto, di dialogo con gli adulti intelligenti dice:
Ciò che distingue l'uomo immaturo è che vuole morire nobilmente per una causa, mentre ciò che distingue l'uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa.

Fabrizio Falconi.