14/03/24
Domenica 17 Marzo alle 17,30 alla Libreria Eli "Roma nel Seicento" , sesto incontro con la magia di Roma
16/02/24
DOMENICA PROSSIMA 18 FEBBRAIO ALLE 17.30 "IL RINASCIMENTO A ROMA" - ALLA LIBRERIA ELI con Fabrizio Falconi
DOMENICA 18 FEBBRAIO ALLE ORE 17,30 ALLA LIBRERIA ELI:
12/10/23
"Il Cielo Sopra Berlino" riesce al cinema - Un sorprendente ricordo personale
Adesso che il film sta riuscendo nelle sale - nel bagliore del nuovo restauro - posso raccontare questo fatto davvero surreale, che mi accadde anni fa.
03/10/23
Parte alla Libreria Eli il seminario "Storie di Roma" con Fabrizio Falconi, dal 20 ottobre
SEMINARIO DI INCONTRI CON FABRIZIO FALCONI
LIBRERIA ELI – VIALE SOMALIA 50
· Corso/seminario di incontri
STORIE DI ROMA, presso la Libreria con cadenza mensile – ogni terzo venerdì del
mese, alle 18.30 - durante il quale si ripercorrono
gli itinerari sul territorio monumentale, antico e moderno di Roma, la
città che tutto – con la sua storia e i suoi luoghi – racchiude.
· Il corso/seminario durerà da ottobre 2023 a maggio 2024 affrontando in percorsi di circa due ore ciascuno, le tappe significative della storia tri-millenaria di Roma mediante la scoperta dei luoghi conosciuti e meno conosciuti e degli aneddoti, curiosità, letture, citazioni, con uso di slides e il coinvolgimento immersivo dei partecipanti.
Questo il piano degli
incontri, che seguiranno un percorso cronologico:
22 Ottobre 2023: Le
origini della Città – I Luoghi e le leggende della Fondazione, i Re di Roma.
17 Novembre 2023: L’età
antica – La Roma Repubblicana
15 Dicembre 2023: L’età
antica – La Roma Imperiale
19 Gennaio 2024: Dalla
Caduta dell’Impero Romano d’Occidente all’Anno Mille
16 Febbraio 2024: La
Roma Medievale
15 Marzo 2024: Il Rinascimento
a Roma
19 Aprile 2024: Il
Risorgimento a Roma e l’Ottocento
17 Maggio 2024: Dai
primi del Novecento ai giorni nostri
Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 18.30
28/09/23
"STORIE DI ROMA" - Un nuovo ciclo di incontri tematici su Roma e le sue infinite storie presso la Libreria Eli - Domenica 1 ottobre ore 11
Il ciclo d’incontri:
Il corso/seminario da tenersi da ottobre 2023 a maggio 2024 affronterà in percorsi di circa due ore ciascuno, le tappe significative della storia trimillenaria di Roma mediante l’attraversamento dei luoghi conosciuti e meno conosciuti e degli aneddoti, curiosità, letture, citazioni, ecc.. con l’uso di slides e il coinvolgimento totale dei partecipanti, alla conoscenza dei molti segreti e misteri della Città Eterna.
In ogni incontro la Passeggiata virtuale consentirà di conoscere meglio i luoghi, la storia le infinite curiosità su Roma, come di solito non si vedono mai.
Quando:
MERCOLEDI' 1 ottobre 2023 Ore 11:00
Il piano degli incontri:
- Ottobre: Le origini della Città – I Luoghi e le leggende della Fondazione, i Re di Roma.
- Novembre: L’età antica – La Roma Repubblicana
- Dicembre: L’età antica – La Roma Imperiale
- Gennaio: Dalla Caduta dell’Impero Romano d’Occidente all’Anno Mille
- Febbraio: La Roma Medievale
- Marzo: Il Rinascimento a Roma
- Aprile: Il Risorgimento a Roma e l’Ottocento
- Maggio: Dai primi del Novecento ai giorni nostri
06/06/23
L'oscura Via del Mandrione, a Roma, amata da Pasolini
Fa una certa impressione immaginare che dalla costruzione dell’ultimo dei grandi maestosi acquedotti romani (i cui resti ancora giganteggiano per l’Italia) trascorsero ben tredici secoli prima che si sentisse la necessità a Roma di realizzarne uno nuovo.
06/04/23
La chiesa di San Lorenzo in Lucina e la misteriosa tomba di Poussin
La chiesa di San Lorenzo in Lucina e la misteriosa tomba
di Poussin
Uno dei più antichi titoli delle chiese di Roma è quello di Lucinae attribuito alla chiesa che ancora oggi sorge nella piazza omonima nel centro della città e che, sorto in tempi antichissimi, è già ricordato nel 366 sulla residenza di una matrona romana, chiamata appunto Lucina (anche se non mancano altre ipotesi, tra le quali quella che nel luogo sorgesse un boschetto (lucus) da cui l'edificio prese il nome).
Quel
che è certo è che sotto papa Sisto III (nell'anno 440 d.C.) avvenne la
trasformazione in luogo di culto pubblico. Un rifacimento complessivo fu
operato nel secolo XIII da Pasquale II, mentre al Duecento risale l'erezione,
sulla sinistra della chiesa, del palazzo Fiano che divenne la residenza dei
Peretti. Ma nuovi interventi furono compiuti nel corso dei secoli (anche Gian
Lorenzo Bernini vi mise mano per costruirvi la Cappella Fonseca) fino ai
successivi rimaneggiamenti sotto Papa Pio IX (1856) e del 1927 (anno in cui si
ripristinò il portico murato) che conferiscono alla chiesa l'aspetto odierno.
Essa,
oltretutto affonda le sue fondamenta, in parte, sotto il grandioso horologium
(centosessanta metri per sessanta), fatto costruire dall'imperatore
Augusto nel 10 a.C., la celebre Meridiana,
i cui resti affiorano in diversi punti nei sotterranei degli edifici del
quartiere di Campo Marzio (e anche della Chiesa).
San
Lorenzo in Lucina è una specie di museo, ospitando una serie di famose opere
d'arte, come il crocefisso dipinto da Guido Reni al centro dell'altare
maggiore.
Ma la
Chiesa è famosa anche per la celebre sepoltura del pittore francese Nicolas
Poussin (1594 – 1665), sulla quale sono fiorite leggende esoteriche di ogni
tipo.
Poussin
è uno dei più famosi pittori francesi, noto anche per essere il pittore di
corte del re Luigi XIII e per aver supervisionato i lavori per la realizzazione
del Louvre, ma a partire dai trent'anni trascorse la sua intera vita a Roma,
dove ricevette la prima commissione nel 1626 dai conti Barberini per la
realizzazione di un grande dipinto, Il sacco del tempio di Gerusalemme da
parte dell'imperatore Tito, creduto per molto tempo perduto e ritrovato
recentemente dal critico Denis Mahon.
Fautore
dapprima dello stile barocco, Poussin, a partire dal 1630 cominciò ad
abbandonare del tutto quel gusto artistico, per una rimeditazione attraverso
una ricerca di chiarezza razionale, sul senso dell'esistenza e sul ruolo
dell'arte come transito oltremondano.
A
Roma Poussin morì, nel 1665, e fu sepolto proprio all'interno della Chiesa a
Campo Marzio.
Il
suo monumento funebre è tra i più enigmatici. La tomba fu concepita da Francois
René de Chateaubriand (attivo a Roma fra il 1802 e il 1804), come si legge
nella dedica in epigrafe subito al di sotto del busto del pittore (realizzato
dallo scultore Jean-Louis Deprez) : F.A. De Chateaubriand a Nicolas Poussin
per la gloria delle arti e l'onore della Francia.
L'epitaffio
invece, scritta da Pietro Bellori, il bibliotecario della regina Cristina di
Svezia, recita: Trattieni il sincero pianto. In questa tomba vive Poussin
che aveva dato la vita ignorando egli stesso di morire; qui egli giace, ma egli
vive e parla nei quadri.
Infine,
al di sotto dell'epitaffio, è realizzato in bassorilievo il profilo di un suo
celebre capolavoro: Pastori in arcadia, che oggi è conservato al Museo
del Louvre di Parigi e che esiste anche in un'altra versione dello stesso
pittore, del 1627 e conservata in Inghilterra, a Chatsworth House.
E
sotto questa rappresentazione, è inscritto il celebre motto Et in Arcadia
ego, intorno al quale sono sorte le leggende più disparate e al quale sono
stati dedicati interi libri.
In
realtà Poussin non fu il primo ad utilizzare questo motto, che appare per la
prima volta in un dipinto del Guercino, realizzato intorno al 1620.
La
frase si riferisce alla mitica regione della Grecia, l'Arcadia, dove la
leggenda narra che i pastori vivevano una vita idilliaca, lontana dai clamori e
dagli affanni del tempo e della guerra e di ogni altra miseria umana.
La
frase però, da un punto di vista strettamente letterale, risulta monca e priva
di verbo. Se infatti il significato è
chiaramente: “anche io (sono stato o sono) in Arcadia”, è evidente che
la frase manca del verbo – sum – che dovrebbe essere posto dopo il
soggetto ego.
La
citazione è stata subito interpretata come un memento mori come è reso
esplicito anche dalle scene rappresentate dal Guercino – due pastori che si
imbattono in un grande teschio – e da Poussin – pastori ideali (c'è anche una donna, che nella versione di
Chatsworth esibisce anche delle pose sensuali) che scoprono una tomba austera.
In
pratica il significato della frase sembra essere: Anche la persona che
riposa in questa tomba una volta viveva in Arcadia. Oppure: Anche io ero
un Arcade, prima di incontrare la morte.
Il
motto latino e l'associazione alla scena allegorica è stata ricollegata
fantasiosamente con la pseudostoria (frutto di manipolazioni di tutti i tipi,
in epoche successive) del Priorato di Sion.
Il
legame con la morte (nel bassorilievo sulla tomba di Poussin i pastorelli
contemplano quella che sembra essere a tutti gli effetti la tomba stessa del
pittore) e la stranezza della frase senza verbo hanno fatto ipotizzare che la
citazione contenga in realtà un codice anagrammato.
C'è
stato chi ha tentato di sciogliere l'enigma, componendo la frase I! Tego
arcana Dei, ovvero Vattene ! Io celo i misteri di Dio, alludendo ad
un mistero del quale Poussin fosse al corrente, ossia che nella Chiesa fosse presente
una sepoltura di una importante figura biblica (o addirittura dello stesso
Gesù).
Ipotesi
rafforzata da altri autori che, aggiungendo il sum alla frase, hanno
ottenuto l'anagramma: Arcam dei tango Iesu, ovvero, Io tocco la tomba
di Gesù. In questo caso, però, si è spiegato, la tomba del Maestro non
sarebbe nella chiesa di San Lorenzo in Lucina, come ipotizzato, ma in un luogo
misterioso della Francia, che servì da ispirazione a Poussin per il dipinto dei
Pastori dell'Arcadia conservato al Louvre, il quale è modello del bassorilievo
tombale.
Le
tracce alla ricerca di questo luogo hanno portato dapprima in Francia, nella
località di Les Pontiles, vicino a Rennes-le-Chateau, e poi in Inghilterra,
nello Staffordshire, dove esiste una versione scolpita (non si sa in quale
epoca) del dipinto realizzato da Poussin, nel cosiddetto Sheperd's Monument nel
giardino della Sugborough house.
Ma
ricerche in loco, non hanno dato nessun esito e tutte queste teorie sono
state ripetutamente smentite dai critici d'arte e dagli storici.
Quel
che è certo è che Arcadia divenne dopo la morte di Poussin, la più
celebre delle Accademie romane, fondata nel 1690 dai frequentatori del circolo
di Cristina di Svezia (alla Lungara) che vollero così proseguire l'opera del pittore
e le sue ricerche, in ogni campo delle arti e della cultura.
Fabrizio Falconi, tratto da Roma Segreta e Misteriosa, Newton Compton, 2015
15/03/23
Leggere "Con gli occhi chiusi" di Federigo Tozzi - Un gioiello della nostra letteratura
Tutto, lungo le centosessanta pagine, ha il tocco felice dell'autenticità, dei dolori della vita interiore, della mancanza e della frustrazione: la natura sontuosa accoglie le inquiete vicende umane, fa da teatro, insieme ai panorami cittadini, delle antiche città, descritte come fossero anch'esse forme viventi, allucinazioni pulsanti, proiezioni di un disagio che non si sa esprimere, e che porta Pietro alla crescita definitiva, alla maturità ormai priva di incantamento.
Fabrizio Falconi - 2023
24/02/23
Presentazione de "Le Basiliche di Roma" di Fabrizio Falconi a Via Panisperna, il 3 marzo !
06/02/23
Henry James: "L'ultimo dei Valeri", uno splendido racconto tutto ambientato a Roma
Ho recuperato un racconto di Henry James che finora non avevo mai letto, "L'ultimo dei Valeri" (The Last of Valerii), scritto nel 1874, quando James aveva 31 anni.
28/01/23
L'intervista a RadioUno: Le Basiliche di Roma, Il nuovo libro di Fabrizio Falconi
Un viaggio avventuroso nella storia bimillenaria delle meravigliose Basiliche di Roma. Dalle Basiliche antiche del Foro Romano, ancora superstiti, alle quattro patriarcali, alle tre minori, alle oltre venti paleocristiane, piene di storia.
Questo è Le Basiliche di Roma di Fabrizio Falconi, appena uscito in tutte le librerie.
E ordinabile su Amazon e su tutte le librerie online.
Del Libro e delle Basiliche di Roma ho parlato nella intervista a Alessandra Rauti di Radio Rai nella intervista andata in onda a Incontri d'Autore su RadioUno domenica 23 gennaio 2023.
03/01/23
La Morte di Papa Ratzinger - Benedetto XVI - Riflessioni di un Vaticanista
18/12/22
Un Libro per il Vostro Natale, appena uscito in Libreria : "Le Basiliche di Roma" - INTRODUZIONE
08/12/22
8 Dicembre, Festa dell'Immacolata. La storia della famosa Colonna a Piazza di Spagna a Roma
Per molto tempo, la Piazza di Spagna fu definita cristianissima piazza, quasi si
trattasse della Piazza più santa di Roma, ancor più di Piazza San Pietro. Ciò
si doveva in parte alla pianta della Piazza, che sembra ricalcata quasi sul
monogramma di Cristo, cioè il Labarum,
il Chi-Ro, con le due lettere greche
simbolizzate dalle quattro strade laterali che vi convergono e che sembrano una
ics (la Chi greca) e l’asse centrale
che l’interseca (da Via Condotti alla Scalinata) che rappresenterebbe la erre
(la Ro greca); in secondo luogo per
l’affollamento di edifici o monumenti di ispirazione cristiana che vi si
affacciano, la Chiesa di Trinità dei Monti, il collegio di Propaganda Fide, la
Barcaccia del Bernini che sembra richiamare la navicella di San Pietro e infine
la colonna dell’Immacolata.
Questa, ha una storia davvero particolare. Alta
quasi dodici metri e con un diametro di un metro e mezzo fu rinvenuta integra
durante scavi eseguiti nel 1778, e proveniva probabilmente dal complesso degli
edifici augustei che sorgevano in quella zona nel I secolo d.C.
Proprio per le sue notevoli dimensioni, però, la
colonna rischiò incredibilmente di essere di nuovo sotterrata. Al contrario
degli altri frammenti ritrovati in quegli scavi che si prestavano ad un rapido
reimpiego, era difficile trovare una giusta collocazione ad una colonna così
imponente.
Restò dunque malinconicamente abbandonata per molti
anni nei pressi del Quirinale, in attesa di una occasione per un suo
riutilizzo, occasione che arrivò quando papa Pio IX decise di celebrare il dogma dell’Immacolata Concezione da lui
proclamata.
L’inaugurazione della Colonna (grazie ai diecimila
scudi versati al Papa da Ferdinando II di Borbone), nella nuova collocazione
avvenne l’8 dicembre – festa dell’Immacolata – del 1854, e a sorpresa, il Papa
non fu presente. Uno dei cronisti
dell’epoca, il britannico Norton, che era protestante, colse allora subito
l’occasione per ironizzare sul Pontefice, vaticinando che l’opera avrebbe avuto
sicuramente una ottima riuscita, visto che – come scrisse nei suoi diari – ho sentito dire che la sua presenza era
temuta per la fame che egli ha di portare il malocchio.
Davvero irriverente, nei confronti di un Papa !
La Colonna, poi fu oggetto anche di un’altra
celebre pasquinata: quando furono svelate le quattro statue alla base del
monumento, rappresentanti i quattro profeti, Isaia, Ezechiele, David e Mosè, il
popolo non tardò ad accorgersi che l’ultima di queste statue – proprio quella
di Mosè – aveva una bocca che appariva sproporzionatamente piccola.
Pasquino allora scrisse uno sferzante epigramma,
facendo finta di rivolgersi al Mosè, come aveva fatto Michelangelo, dicendogli:
Parla ! E il Mosè dalla bocca piccola, gli rispondeva: Non posso ! E di rimando
Pasquino: Allora fischia! E il Mosé: Sì, fischio lo scrittore ! Che era il povero e inconsapevole Ignazio
Jacometti.
Tratto da: Fabrizio Falconi, Misteri e Segreti dei Quartieri e dei Rioni di Roma, Newton Compton, Roma, 2015
05/11/22
Esce il 25 novembre "Le Basiliche di Roma", il nuovo Libro di Fabrizio Falconi
Sinossi
Dalle costruzioni pagane e paleocristiane fino a San Pietro e San Giovanni in Laterano
La storia bimillenaria di Roma è indissolubilmente legata a quella delle numerose basiliche che punteggiano la città. Che si tratti delle grandi chiese della cristianità o degli edifici pubblici pagani superstiti, questi luoghi sono diventati iconici della grandezza di Roma, e non mancano mai di stupire e affascinare i milioni di turisti che visitano la Città Eterna. In questo prezioso libro, Fabrizio Falconi illustra la nascita e il significato originale delle basiliche, per poi condurre il lettore in un percorso che tocca tutte quelle presenti nell’Urbe. Si raccontano aneddoti e curiosità sulla costruzione e la storia di questi magnifici luoghi, spaziando dalle quattro basiliche apostoliche ai ruderi di quelle di Roma antica, fino ad arrivare alle basiliche minori e a numerose chiese di fondazione paleocristiana. Da San Pietro in Vaticano alla Ulpia, da San Giovanni in Laterano a Santa Croce in Gerusalemme fino a Santa Cecilia in Trastevere e San Martino ai Monti: uno straordinario viaggio all’interno della storia della Capitale.
La storia di intere generazioni racchiusa in monumenti eterni
La basilica di San Paolo fuori le mura
Santa Maria Maggiore
Santa Croce in Gerusalemme
San Sebastiano fuori le mura
San Lorenzo fuori le mura
Santa Prassede
Santa Maria degli Angeli e dei Martiri
Santi Dodici Apostoli
Santa Maria sopra Minerva
Santa Maria in Domnica
San Clemente
e tante altre...
- ISBN: 8822767179
- Casa Editrice: Newton Compton
- Pagine: 288
- Data di uscita: 25-11-2022