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21/10/19

100 film da salvare alla fine del mondo: 42. Qualcuno volò sul nido del cuculo (One flew over the cockoo's nest) di Milos Forman, USA (1975)


Questo blog dedica, ad appuntamenti fissi - ogni lunedì e ogni venerdì - un catalogo personale dei miei 100 film da salvare "alla fine del mondo".  Non saranno ovviamente vere e proprie recensioni, ma un piccolo campionario degli affetti per queste opere che hanno segnato epoche e vite di molti, se non di tutti. 

100 film da salvare alla fine del mondo: 42. Qualcuno volò sul nido del cuculo (One flew over the cockoo's nest) di Milos Forman, USA (1975)


Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo's Nest) è un film diretto da Miloš Forman tratto dal romanzo omonimo da Ken Kesey (una delle firme oggi ritenute tra le più importanti più originali e importanti della letteratura americana degli anni '50-'60) pubblicato nel 1962.

La storia è com'è noto, incentrata su RP McMurphy (Jack Nicholson), internato in un ospedale psichiatrico per fuggire dalla prigione dopo essere stato accusato di stupro su un minore, il quale sarà gradualmente toccato dall'angoscia e dalla solitudine dei pazienti.

Con la sua forte personalità, si oppone rapidamente ai metodi repressivi dell'infermiera Ratched.

Nel titolo originale in inglese, il termine "cuculo", che ha come primo significato l'uccello del cuculo, indica anche in gergo una persona mentalmente disturbata, come i pazienti dell'ospedale psichiatrico in cui si svolge la trama.

Randall P. McMurphy sviluppa un comportamento ambiguo per sfuggire alla prigione, fin quando non viene valutato per la sua salute mentale, dopo essersi occupato delle "terapie" del capo infermiere, la autoritaria e cinica Miss Ratched, che cerca rapidamente di sfidare.

Il temperamento allo stesso tempo irruento e gioviale di McMurphy fa presto in modo che altri internati diventino consapevoli della libertà che gli viene negata. Allo stesso tempo McMurphy presto capisce che entrando volontariamente nell'ospedale potrebbe aver perso quella libertà per sempre.

Comincia a fare amicizia con alcuni degli internati, in particolare con il "Capo", un colosso amerindio nativo che tutti credono sordo e muto, che appare morbido e pacifico nonostante il suo aspetto colossale.

McMurphy conduce pian piano gli altri pensionanti alla ribellione e li conduce alla disobbedienza, organizzando addirittura un giro in autobus intorno all'area per andare a pescare su una barca. e corrompendo la guardia per riuscire a far entrare due amici nel reparto. Fino a una festa durante la quale l'alcool scorre liberamente.

Al mattino, Miss Ratched trova uno degli internati, il giovane Billy, in un letto con una delle giovani donne. Miss Ratched riesce a far sentire Billy così in colpa che si suicida proprio quando McMurphy sta per scappare.

Di fronte alla tragedia, quest'ultimo cambia idea e decide di vendicare Billy, cercando di strangolare Ratched, che ritiene responsabile per la morte del giovane.

La reazione dell'ospedale è durissima e viene deciso di lobotomizzare McMurphy.

Il "Capo" , dopo il trattamento, lo trova diventato del tutto insensibile; Non vedendo alcuna soluzione, la soffoca per evitare di farlo vivere in questo stato per il resto della sua vita. Quindi, in una finale e metaforica scena di "liberazione", strappa un'enorme fontana d'acqua e la lancia su una vetrata recintata, eseguendo il piano che McMurphy aveva proposto per evadere, all'inizio del film, senza avere abbastanza forza per realizzarlo.

"Capo", quindi fugge sulle montagne circostanti.

Il film era nato da una idea di Kirk Douglas che aveva acquistato i diritti del libro di Ken Kesey, pensando di adattarlo al cinema, ma l'argomento del film e il contenuto drammatico gli aveva impedito di trovare finanziamenti.

Nel 1966 durante un tour di beneficenza, Kirk Douglas aveva incontrato Miloš Forman a Praga dove aveva scoperto i film del giovane talentuoso regista ceco. Pensò quindi di affidargli l'adattamento cinematografico e prometté di inviargli il romanzo. Ma Miloš Forman non ricevette mai il libro che viene intercettato al confine e Kirk Douglas pensò che il regista non fosse interessato.

Ma dopo la primavera di Praga nel 1968, Miloš Forman andò in esilio negli Stati Uniti e diresse il suo primo film americano, Il decollo. Nel frattempo, Michael Douglas aveva ripreso il progetto di adattamento cinematografico che suo padre Kirk aveva avuto un decennio prima: Kirk Douglas si fa avanti per interpretare McMurphy.

Quando finalmente Miloš Forman riceve il romanzo, è entusiasta: "Per te, questo libro è letteratura, ma per me è vita! Ho vissuto questo libro. Il Partito Comunista era la mia infermiera Ratched 2 ! "

Il film resta uno dei più forti e dirompenti della cinematografia americana e internazionale.  Vinse 5 premi Oscar e 6 Golden Globe più innumerevoli altri riconoscimenti in tutto il mondo.

E con il passare degli anni non ha perso la sua forza rivoluzionaria, e niente della sua perfezione stilistica, dovuta alla maestria e al talento puro di Milos Forman e a un cast fenomenale, azzeccato in ogni personaggio, in ogni singolo caratterista.

Qualcuno volò sul nido del cuculo
(One flew over the cockoo's nest)
di Milos Forman
con
Jack Nicholson, Louise Fletcher, William Redfield, Billy Bibbit, Will Sampson, "Chef" Bromden, Danny DeVito, Christopher Lloyd, Taber Sydney Lassick 
Durata 134 minuti
USA, 1974 





14/04/18

E' morto il grande Milos Forman !



E' morto all'eta' di 86 anni nel Connecticut il famoso regista ceco, Milos Forman. Lo ha comunicato oggi all'agenzia Ctk la moglie, Martina Formanova.

Forman e' deceduto ieri dopo una breve malattia. "Se ne e' andato tranquillo, circondato dalla famiglia", ha detto Formanova.

Ed è veramente un brutto colpo per il cinema mondiale, e per gli appassionati di cinema di tutto il mondo. Scompare infatti uno dei più grandi autori del Novecento, la cui vita personale è stata forgiata dalla lotta ai totalitarismi.

I genitori di Forman infatti furono deportati e uccisi ad Auschwitz, la Cecoslovacchia comunista lo costrinse a fuggire e, una volta negli Stati Uniti di cui divenne cittadino nel 1975, non smise di combattere ogni sistema di potere, questa volta incarnato nel mondo capitalista.

Milos Forman (Jan Tomas Forman il suo vero nome) era nato a Cáslav, una piccola citta ad est di Praga, il 18 febbraio 1932 da una famiglia ebrea deportata e sterminata nel campo di concentramento di Auschwitz.

Fece parte di quella nouvelle vague di giovani registi della Cecoslovacchia che tanta parte ebbero nella Primavera di Praga prima che fosse messa a tacere dai carri armati russi.

E cosi' fu costretto a fuggire, prima in Francia, poi negli Usa.

Prima di trasferirsi studio' alla Scuola di Cinema di Praga, firmando "Gli amori di una bionda" (1965), manifesto della Nova Vlna praghese, e "Al fuoco, pompieri!" (1967), che fece scandalo suscitando le proteste dei vigili del fuoco cecoslovacchi e vietato dal presidente Novotny.

Milos Forman sul set di Qualcuno volò sul Nido del Cuculo, 1976

Ma i suoi capolavori arrivano negli anni settanta, negli Stati Uniti.

Vincitore di due premi Oscar come miglior regista nel 1976 per "Qualcuno volo' sul nido del cuculo", il film con Jack Nicholson che ha raccontato con poesia il disagio degli istituti psichiatri, e nel 1985 con "Amadeus", per i quali vinse anche due Golden Globe.

A questi se ne aggiunge un terzo, vinto nel 1996, per "Larry Flynt - Oltre lo scandalo".

Amadeus di Milos Forman, 1985

Tra i suoi lavori piu' amati anche il musical contro la guerra in Vietnam "Hair", "Ragtime" e "Man on the Moon", orso d'Argento a Berlino, con Jim Carrey dedicato al comico Andy Kaufman, dal quale prendono nome anche i suoi due figli: Jim ed Andy.

Le riprese di Amadeus gli permisero anche di rientrare in Patria con un permesso speciale e sotto la supervisione della Polizia segreta. Les bien-aime's (2011) con Chiara Mastroianni e Catherine Deneuve e' stato scelto come film di chiusura del 64esimo festival di Cannes.

Fonte Askanews e ANSA