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20/04/20

100 film da salvare alla fine del mondo: 62. "Tutto su mia madre" (Todo sobre mi madre) di Pedro Almodovar, 1999



Questo blog dedica, ad appuntamenti fissi - ogni lunedì - un catalogo personale dei miei 100 film da salvare "alla fine del mondo". Non saranno ovviamente vere e proprie recensioni, ma un piccolo campionario degli affetti per queste opere che hanno segnato epoche e vite di molti, se non di tutti. 

100 film da salvare alla fine del mondo: 62. "Tutto su mia madre" (Todo sobre mi madre) di Pedro Almodovar, 1999 

Nella complessa e fenomenale filmografia di Pedro Almodovar, Tutto su mia madre ha un posto di rilievo, per i molti richiami al cinema classico, da Joseph L. Mankiewicz (Eva contro Eva) a  John Cassavetes (La sera della prima), al cinema di Douglas Sirk e per il fatto che questo film è valso a Almodovar il premio Oscar per il miglior film straniero nell'anno 2000.

E' forse il film più intimista di Almodovar e quello più drammatico.

L'infermiera ed ex attrice Manuela lascia il suo lavoro e Madrid, dopo la morte accidentale del figlio diciassettenne Esteban, per cercare il padre del ragazzo, che originariamente si chiamava Esteban (come il figlio) e che, dopo una operazione per cambiare sesso, ha preso il nome di Lola, e non sa nulla dell'esistenza di suo figlio.

Il figlio aveva precedentemente scritto una sceneggiatura intitolata "Todo sobre mi madre", in cui si pentiva di non aver mai incontrato suo padre.

A Barcellona, dove vive Lola, Manuela incontra Agrado, una vecchia amica che, come Lola, è una donna trans.

Da quel momento in poi gli avvenimenti e le storie dei vari personaggi si sovrappongono in modo vorticoso. Manuela conosce Rosa, una suora destinata ad andare in missione, che si trova però sieropositiva e incinta.

Il padre del bambino, con sorpresa e dolore di Manuela, è ancora Lola.

Agrado, grazie a Manuela, lascia il marciapiede per lavorare da Huma, come assistente tuttofare.

Manuela, infatti, era riuscita a conoscere Huma e a raccontarle la storia di Esteban. Anche Huma sta vivendo una storia travagliata, essendo in ansia per Nina, un'attricetta tossicomane, con cui ha intessuto una storia d'amore.

Rosa partorisce quindi un bimbo, fortunatamente sano, a cui dà il nome di Esteban (il terzo Esteban del film), e che affiderà a Manuela prima di morire. Al funerale di Rosa finalmente compare Lola, che, debilitata dall'HIV, subisce il carico dei suoi errori, fra cui la consapevolezza d'essere padre di un figlio ormai morto e di uno appena nato.

Un dramma che non diventa mai farsa, e che rispetto ai film precedenti di Almodovar è messo in scena in modo più silenzioso e non spettacolare; persino l'umorismo è stato sacrificato ai gravi episodi di malattia e morte, amore e obiettivi di vita.

Rigoroso e commovente.

TUTTO SU MIA MADRE 
(Todo sobre mi madre)
Regia di Pedro Almodóvar. 
Spagna, 1999 
con Penélope Cruz, Cecilia Roth, Marisa Paredes, Candela Peña, Antonia San Juan. 
durata 105 minuti




12/07/19

100 film da salvare alla fine del mondo: 35. "Tutto su mia madre" (Todo sobre mi madre) di Pedro Almodòvar (1999)


Questo blog dedica, ad appuntamenti fissi - ogni lunedì e ogni venerdì - un catalogo personale dei miei 100 film da salvare "alla fine del mondo".  Non saranno ovviamente vere e proprie recensioni, ma un piccolo campionario degli affetti per queste opere che hanno segnato epoche e vite di molti, se non di tutti. 

100 film da salvare alla fine del mondo: 35. "Tutto su mia madre" (Todo sobre mi madre) di Pedro Almodòvar (1999) 

Manuela, una donna che ha avuto un figlio da un marito divenuto poi transessuale, ricomincia la sua vita dopo la tragedia - il figlio muore in un incidente stradale - trasferendosi a Barcellona dove diviene amica e confidente di una grande attrice teatrale ormai invecchiata. 

Dopo tanti anni di avanguardia e trasgressione e poi di felice concessione al gusto - oramai raggiunto ed esaudito - del grande pubblico, Almodòvar trova il suo capolavoro, con una storia interamente pensata e scritta da lui che risulta un omaggio al cinema di John Cassavetes, uno dei grandi maestri a cui Almodòvar si è sempre ispirato. 

Il film è un prodigio di sceneggiatura, sulla cui trama rivaleggiano in bravura tre straordinarie protagoniste femminili: Cecilia Roth, Marisa Paredes e Penelope Cruz.

Il film di un autore che ha raggiunto il massimo della sua sintesi e della capacità espressiva, divenuto del tutto matura, sempre più profondo e profondamente consapevole del senso tragico della vita, e della sua stravolgente bellezza, intessuta sugli arabeschi del caso (o del disegno divino, a noi inconoscibile).

Il film vinse il premio Oscar per il miglior film straniero nella edizione 2000, oltre a innumerevoli premi in tutto il mondo.


Tutto su mia madre
(Todo sobre mi madre)
di Pedro Almodòvar
Spagna, 1999
durata 101 minuti