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12/07/21

Roma: Apre al pubblico la Casa delle Vestali !




Erano le sacerdotesse per eccellenza, incaricate della custodia del focolare sacro della citta' e di tutti i riti strettamente connessi al culto domestico. 

Dopo il santuario di Vesta e dopo un lungo percorso restauro e studio, apre le porte al pubblico anche il complesso della Casa delle Vestali nel Parco archeologico del Colosseo e nel cuore del Foro romano

Dal luglio il nuovo percorso di visita permettera' di scoprire il settore sud-orientale dell'Atrium Vestae, riportato alla luce da Rodolfo Lanciani nel corso degli scavi del 1882-1884 e da tempo chiuso al pubblico. 

Ecco allora i riservatisismi appartamenti delle sacerdotesse, oggi spazio per un museo diffuso con alcune delle sculture rinvenute al Foro Romano alla fine del XIX secolo. 

Ritrovano il suo posto anche una statua di Vestale e quella che, secondo alcuni studiosi, raffigura Numa Pompilio, il secondo re di Roma cui e' attribuita l'istituzione del culto del fuoco e la creazione del sacerdozio delle vergini sacre. 

E poi ancora tra gli ambeinti restaurati, la stanza della macina in pietra lavica, dove - stando alla tradizione e in attesa di ulteriori verifiche - le sacerdotesse di Vesta confezionavano la mola salsa, la focaccia sacra offerta alla divinita' in occasione delle principali festivita' e, secondo alcuni, distribuita in piccoli pezzi ai credenti, come atto di purificazione

Secondo altri, invece, veniva utilizzata per cospargere gli animali destinati al sacrificio, da cui il verbo "immolare". 

"E' il primo passo di un complesso programma di ricerca e restauro - spiega la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo - che, oltre all'apertura dell'intera Casa delle Vestali, prevede nuovi percorsi e spazi informativi in tutto il Parco, per coinvolgere il pubblico in una visita sempre piu' consapevole alla riscoperta di monumenti straordinari, patrimonio dell'Umanita', in un contesto naturale di rara suggestione". 




27/06/21

Colosseo, grande emozione: finalmente aperti gli Ipogei sotto l'Arena!



Così in basso, fino a oggi, non si era mai scesi. 

Eppure era là sotto, al buio, in quel dedalo di corridoi, passaggi, archi e antri così bassi da dover chinare la testa, che nascevano i più grandi spettacoli dell'antica Roma. Qui passavano schiavi, belve feroci, impressionanti macchine per stupire l'imperatore e il suo popolo. Sono gli ipogei del Colosseo, oggi lo chiameremmo il dietro le quinte di quel monumento simbolo dell'Italia nel mondo, che per la prima volta sono visitabili dal pubblico, grazie a un poderoso intervento di restauro e valorizzazione, seconda tappa di quel più ampio progetto che vede in prima linea l'aiuto del Gruppo Tod's. 

"Un lavoro molto complesso - spiega la direttrice del Parco archeologico, Alfonsina Russo - i cui risultati sono ancora in corso di studio", ma che pietra dopo pietra "testimonia tutto cio' che avvenne sotto alla grande arena dell'Anfiteatro Flavio, dalla sua inaugurazione nell'80 d.C. fino all'ultimo spettacolo nel 523". 

Un monumento nel monumento, ora visitabile su prenotazione percorrendo una passerella a serpentina lunga 160 metri, che dalla Porta Libitinaria arriva fino alla Trionfale, tra 15 corridoi anulari e sei tappe raccontate in App. 

E gli occhi e il cuore si ritrovano cosi' vicino ai muri oggi restaurati, da vedere anche i segni di fumo degli incendi che scoppiarono.

Oltre 15.000 metri quadri di superficie che ora attendono solo di tornare al buio, coperti come duemila anni fa, con l'installazione della nuova prossima pavimentazione dell'arena. 

"Vi hanno lavorato, 81 specialisti - racconta ancora la Russo per dare l'idea dell'operazione - ogni giorno, tra architetti, restauratori, geologi, fisici, topografi, ingegneri e operai. Con 55.000 ore e 7 mila giornate di lavoro". Iniziata nel dicembre 2018, questa e' la seconda fase degli interventi previsti nel progetto finanziato da Tod's, dopo i lavori del prospetto esterno del monumento, e che ora vede l'avvio di un terzo step con la realizzazione di un centro servizi che consenta di portare all'esterno le attivita' di accoglienza e supporto alla visita. 

"E' un vero orgoglio constatare che tutto quello che ci siamo prefissati dieci anni fa si sta realizzando - commenta Diego Della Valle, ad e presidente del Gruppo Tod's.  



03/05/21

Ecco la nuova "Arena" del Colosseo. Un progetto rivoluzionario per uno dei monumenti più famosi al mondo

 


Un pavimento in legno dall'anima super tecnologica e green, con un sistema di pannelli dall'anima in fibra di carbonio che, muovendosi e ruotando come una sorta di super sofisticato brie soleil, garantiranno sia la vista dei sotterranei sia la loro ventilazione. 

Ecco come sara' nel 2023 la nuova arena del Colosseo, la sfida piu' ambiziosa e contestata del ministro della cultura Franceschini. 

"Una struttura estremamente leggera e completamente reversibile" assicurano i progettisti di Milan Ingegneria, la societa' veneziana che ha vinto, in gruppo con altri specialisti, il bando di gara lanciato da Invitalia per la realizzazione dell'intervento, finanziato dal 2015 con 18,5 milioni di euro. 

"Un progetto ambizioso che aiutera' la conservazione e la tutela delle strutture archeologiche recuperando l'immagine originale del Colosseo e restituendogli anche la sua natura di complessa macchina scenica", lo definisce il ministro che questa idea l'ha presa a cuore dal 2014 rilanciando l'imput dell'archeologo Daniele Manacorda, per poi portarla avanti in barba alle critiche e alle polemiche arrivate anche da tanti addetti ai lavori. 

E che oggi torna sulla possibilita' di sfruttare l'arena ritrovata anche per eventi "di alto spessore" , iniziative culturali o di spettacolo di caratura internazionale. 

"So che le polemiche non mancheranno -ammette il ministro - il Colosseo e' il nostro monumento simbolo e' giusto che si discuta. Ma e' una grande sfida dell'Italia". Tant'e', quello che viene presentato oggi e' l'idea, il progetto di massima, ci vorranno altri mesi per mettere a punto quello che architetti e ingegneri definiscono "l'esecutivo" e contemporaneamente dovra' essere lanciato un altro bando di gara per individuare l'impresa che lo costruira'. 

Ma i tempi a questo punto sono abbastanza contenuti, la nuova arena del Colosseo, anticipa la direttrice del parco archeologico Alfonsina Russo, dovrebbe essere realizzata entro il 2023. 

Lo studio di ingegneria a capo del gruppo vincitore vanta un portfolio ricchissimo di progetti in tutto il mondo e collaborazioni pluridecennali con le grandi firme dell'architettura a partire da Renzo Piano col quale stanno realizzando tra l'altro l'ospedale di Emergency a in Uganda, ma anche Mario Cucinella, Von Gerkan, Marg und Partner, Arata Isozaki, Herzog & De Meuron, Matteo Thun, Bolles+Wilson, Parisotto e Formenton, Rem Koolas. Mentre il loro nome e' legato al restauro conservativo della Basilica Palladiana di Vicenza. 

A scegliere il progetto, che e' stato redatto insieme all'architetto Fabio Fumagalli di Labics e ad altri, e' stata una commissione sorteggiata da Invitalia e composta da Salvatore Acampora, Alessandro Viscogliosi, Stefano Pampanin, Michel Gras e Giuseppe Scarpelli. 

Alla base c'e' l'idea di mettere insieme le ragioni della tutela con il recupero dell'immagine originaria del monumento e quella del suo funzionamento come complessa macchina scenica. 

La piattaforma, spiega l'architetto Fabio Fumagalli, e' stata collocata alla quota che aveva all'epoca dei Flavi e "riprende dal piano originario sia la forma sia le funzioni". 

Le travi "sono poggiate direttamente sulle strutture murarie senza ancoraggi meccanici" e questo proprio per rendere la struttura il meno invasiva possibile e del tutto reversibile: "Se fra dieci o cent'anni ci sara' la necessita' di rimuoverla, si potra' ripristinare lo stato di fatto di oggi", fa notare Massimiliano Milan . 

Il nuovo piano di calpestio sarà costitutito da pannelli mobili realizzati in protruso di carbonio e rivestiti in legno di Accoya, un materiale "che si ottiene attraverso un processo di acetilazione delle fibre del legno" per aumentarne la resistenza ma anche la durata. 

Alta tecnologia, dunque, ma anche sostenibilita' perche' non si dovranno abbattere essenze pregiate ed e' stato previsto tra l'altro il riciclo delle acque piovane. Un sofisticato meccanismo di "rotazione e traslazione" dei pannelli di cui si compone la piattaforma servira' a garantire sia la visuale dei sotterranei, sia la loro areazione e illuminazione, oltre a permettere di vedere il sistema scenico originario

Distribuite lungo il perimetro del monumento ci saranno poi 24 unita' di ventilazione meccanica che controlleranno l'umidita' e la temperatura degli ambienti ipogei. "In soli 30 minuti si potra' garantire il ricambio completo dell'intero volume d'aria", assicurano ancora i progettisti. Da qui anche il passo avanti sottolineato dal ministro per la tutela del monumento italiano da sempre piu' visitato: "Il nuovo piano dell'arena - spiegano i progettisti- proteggera' gli ambienti sottostanti dagli agenti atmosferici, lo scarico idrico verra' notevolmente ridotto grazie ad un sistema di raccolta dell'acqua piovana che poi verra' riutilizzata nei servizi igienici del Colosseo". 


26/04/21

Riaprono da oggi finalmente i musei a Roma !


Il Colosseo riapre le porte ai turisti. Da oggi, con le nuove disposizioni del governo, si puo' visitare il monumento italiano piu' celebre del mondo.

Il Parco archeologico del Colosseo, il Foro Romano e il Palatino, saranno aperti tutti i giorni della settimana, compreso il weekend, dalle 10.30 alle ore 19.15

Le vendite dei biglietti, con prenotazione obbligatoria della fascia oraria, saranno aperte settimanalmente, dal lunedi' alla domenica. 

Aperti anche i musei capitolini, mentre i Musei vaticani riapriranno lunedi' prossimo, 3 maggio.

23/01/18

Tornano alla luce - e tutti visibili - per il Natale di Roma, 15 grandi monumenti romani grazie al Parco Archeologico del Colosseo promosso dal MIBACT.




La gloriosa Curia del Senato al Foro Romano, le Uccelliere Farnese sul colle dei Cesari, la Domus Transitoria, la prima casa di Nerone sul Palatino, chiusa al pubblico da 60 anni ed edificata tra il 60 e il 64 d.C.: sono alcuni degli straordinari monumenti che, grazie al lavoro del nuovo Parco Archeologico del Colosseo, diretto da Alfonsina Russo, al quale il MIBACT ha concesso autonomia gestionale, saranno restituiti prossimamente alla città, già a partire dal Natale di Roma, il 21 aprile prossimo. 

Si comincerà proprio dalla Curia del Senato, luogo nevralgico della  storia di Roma, che riaprirà nelle seconda metà di febbraio, divenendo anche sala polifunzionale, per mostre temporanee, conferenze e incontri a tema.

L'8 marzo toccherà invece alla Uccelliere Farnese, i due padiglioni gemelli incastonati tra le rovine, e al Ninfeo della Pioggia, anch'esso opera del genio dei Farnese, realizzati tra il XVI e XVII secolo.

Per il 21 aprile, poi, l'apertura di 11 luoghi segreti del Parco: nel giorno del Natale di Roma rivedranno finalmente la luce, oltre alla Curia, il Tempio di Romolo, Santa Maria Antiqua con l'Oratorio dei Quaranta Martiri e la Rampa Domizianea, il Criptoportico neroniano, il Museo Palatino, le case di Augusto e di Livia, l'Aula Isiaca e la Loggia Mattei. 

Inoltre tra maggio e giugno verrà aperta un camminata paesaggistica-archeologica lungo il versante sud-occidentale del Palatino, particolarmente spettacolare per l'affaccio sul Circo Massimo. 

Infine, in autunno, riaprirà anche la Domus Transitoria, nel ventre del Palatino, la prima casa di Nerone, forse ancora più leggendaria della Domus Aurea,  con il ninfeo-teatro, il padiglione con le colonne di porfido, e gli ambienti impreziositi da tarsie marmoree, e volte ricoperte da foglie d'oro, lapislazzuli e paste vitree.