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29/09/08

Il Vangelo della Domenica - La Vigna.


Vorrei, molto umilmente, provare a far sì - anche qui su Il Mantello di Bartimeo - che il Vangelo della Domenica, che abbiamo ascoltato la Domenica, continui a far 'frutto' nelle nostre teste anche durante la settimana seguente. Così ogni lunedì lascerò qualche pensiero, ispirato dalla Parola, che spero possa essere condiviso e servire.

VANGELO
Mt 21,28-32
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: "Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va' oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?". Dicono: "L'ultimo".
E Gesù disse loro: "In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli".


Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?". Dicono: "L'ultimo".

Dunque, tutta questa parabola, molto semplice in realtà - e poco misteriosa - sembra voler dire una cosa sola: è più importante il FARE che il DIRE, per un cristiano.

Il Padre, sembra dirci Gesù, non sa che farsene dei nostri 'buoni propositi', del nostro 'dire', del nostro 'promettere'.

Egli vuole le nostre opere. Vuole un fare. Anche se questo fare arriva dopo reticenze e svogliatezze. Anche se è un fare che deriva da un frutto sbagliato. Purchè sia preceduto da un pentimento sincero.

Fare.

Fare sembra anche essere il linguaggio di Dio Padre, nei nostri confronti. Egli ha fatto l'immane opera della Creazione. Ma non si è mostrato più di tanto con le parole. E' apparso, anzi, spesso, agli uomini, alquanto reticente: reticente sulla esistenza del male, per esempio, sulle spiegazioni (causa-effetto) che gli uomini pretendono sempre, proprio come forma mentis.

Ho letto in un libro, recentemente: "Dio ama, non spiega."

Amare è fare. Spiegare è dire. Il Padre sembra privilegiare il primo, e questo vuole e vorrebbe che noi facessimo.

Proviamo a raccogliere questo 'fare' nelle nostre vite. Lasciamoci dietro le vane parole inutili. E proviamo a fare.