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09/10/19

Canova a Roma: Una grande mostra a Palazzo Braschi



Prendere in mano un candela per cercare, con la sua luce fioca e fragile, la perfezione delle forme, la leggerezza dell'armonia e la profondità del sentimento ripercorrendo i gesti di un maestro insuperato: c'e' anche questa tra le suggestioni offerte dalla grande mostra "Canova. Eterna bellezza", in programma a Palazzo Braschi dal 9 ottobre al 15 marzo. 

A cura di Giuseppe Pavanello, l'esposizione indaga il lungo e proficuo rapporto che tra '700 e '800 lego' il grande scultore veneto alla citta' di Roma attraverso ben 170 opere - del maestro e di artisti a lui contemporanei - distribuite in 13 sezioni. 

Sculture in marmo ma anche disegni, bozzetti, modellini e gessi si susseguono nelle sale del museo, per ripercorrere gli itinerari che Canova segui' con l'obiettivo di conoscere Roma e coglierne i misteri. 

Del resto quella tra l'artista, miglior interprete degli ideali di bellezza di Winckelmann, e la citta', dove egli giunse nel 1779 all'eta' di 22 anni, fu davvero una storia d'amore, fatta di ispirazione e ammirazione, studio e impegno, domande e risposte finalmente trovate, accanto alla conquista di una bellezza che raggiunge la perfezione: una relazione affascinante, che il percorso puo' raccontare anche grazie a importanti prestiti, come quelli provenienti dall'Ermitage di San Pietroburgo, dai Musei Vaticani, dai Musei Capitolini, dal Museo Correr di Venezia, dal Museo Archeologico di Napoli e dall'Accademia Nazionale di San Luca e la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno che insieme con il Comune di Roma, Arthemisia e Ze'tema hanno collaborato alla realizzazione del progetto. 

Da non perdere, l'omaggio, al termine della mostra, che Mimmo Jodice ha voluto offrire allo scultore: due sale in cui, attraverso 30 scatti d'autore, i marmi di Canova vengono riletti in modo inedito, per esaltarne la maestosita' ma anche l'emozione e il dinamismo. 

"E' la prima volta che Canova e Roma si sposano in una mostra", ha detto il curatore Pavanello, che ha voluto porre l'attenzione anche "su cio' che non si vede, ossia i tanti restauri fatti per questa occasione" e sulla particolarita' dell'allestimento, con "alcune opere che si trovano su supporti girevoli e la possibilita' di osservare le sculture anche a lume di candela, perche' era cosi' che Canova voleva si guardassero"

Dalla nascita del nuovo stile tragico al rapporto con la Repubblica Romana, dal legame con l'Accademia di San Luca all'impegno nella difesa del patrimonio dopo la nomina a Ispettore delle Belle Arti nel 1802 fino alle ultime opere realizzate a Roma, sono tanti i temi che la mostra indaga, primo fra tutti la volonta' di Canova di far rinascere l'antico con il moderno e plasmare il moderno attraverso l'antico: se nei tanti gessi esposti questo appare smorzato, nei marmi la forza dell'arte canoviana si esprime nella sua totale pienezza, come dimostrano i tre gioielli provenienti dall'Ermitage, la Danzatrice mani sui fianchi, il Genio della Morte e l'Amorino alato, perfetti nella loro bellezza immortale.

27/06/19

Per la festa dei Patroni di Roma Pietro e Paolo, sabato 29 Giugno Ingresso Gratuito ai Fori Romani e Visita Notturna al Museo di Palazzo Braschi !



In occasione della Festivita' dei Santi Pietro e Paolo, Patroni di Roma, due grandi iniziative promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali per il prossimo 29 giugno. 

Prende il via la bigliettazione congiunta del nuovo ticket Forum Pass. Alla scoperta dei Fori per accedere al percorso unificato dell'area archeologica dal Foro Romano ai Fori Imperiali, realizzato grazie all'intesa siglata dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali e dal Parco archeologico del Colosseo per conto di Roma Capitale e MIBAC. 

E per festeggiare i patroni della Capitale, questa prima giornata sara' ad ingresso gratuito, con ingressi dalle 8.30 alle 19.15 per cittadini e turisti. 

Saranno in tutto cinque gli ingressi dai quali si potra' accedere all'area archeologica unificata con il nuovo unico biglietto'Forum Pass. Alla scoperta dei Fori': quattro del Parco Archeologico del Colosseo (largo Corrado Ricci, via Sacra in prossimita' dell'arco di Tito, via di San Gregorio, via del Tulliano di fronte al carcere Mamertino) e uno della Sovrintendenza Capitolina (piazza della Madonna di Loreto vicino alla Colonna Traiana). 

Inoltre, il Museo di Roma a Palazzo Braschi sara' straordinariamente aperto dalle 19 alle 24 (ultimo ingresso alle 23) con la serata-evento Tutt'altra musica. La marchesa Boccapaduli e il suo Cabinet di storia naturale al Museo di Roma, in collaborazione con la Fondazione Teatro dell'Opera di Roma. La serata iniziera' alle 19.

15/04/18

Apre a Palazzo Braschi a Roma la magnifica mostra retrospettiva su Canaletto, fino al 19 agosto!


Giovanni Antonio Canal (Venezia 1697 -1768) noto come Canaletto, viene celebrato con una grande retrospettiva negli spazi espositivi del Museo di Roma Palazzo Braschi a Piazza Navona da oggi al 19 agosto 2018

La mostra "Canaletto 1697-1768", promossa dall'Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina con l'organizzazione dell'Associazione Culturale MetaMorfosi in collaborazione con Ze'tema Progetto Cultura e a cura di Bozena Anna Kowalczyk, intende celebrare i 250 anni dalla morte del grande pittore veneziano presentando il piu' grande nucleo di opere di sua mano mai esposto in Italia: 42 dipinti, inclusi alcuni celebri capolavori, 9 disegni e 16 libri e documenti d'archivio. 

La mostra e' accompagnata da un ciclo di visite guidate gratuite per le scuole di Roma e della citta' metropolitana e da una serie di attivita' didattiche a pagamento per il pubblico non scolastico secondo questo calendario: sabato 14 aprile ore 16.30; sabato 28 aprile ore 17; venerdi' 4 maggio ore 17; sabato 12 maggio ore 11; domenica 27 maggio ore 11; domenica 3 giugno ore 11; venerdi' 8 giugno ore 17; domenica 17 giugno ore 17; giovedi' 21 giugno ore 17; venerdi' 6 luglio ore 17; sabato 14 luglio ore 11; venerdi' 20 luglio ore 17; domenica 5 agosto ore 11. 

Canaletto e' uno dei piu' noti artisti del Settecento europeo. Con il suo genio pittorico ha rivoluzionato il genere della veduta, ritenuto fino ad allora secondario, mettendolo alla pari con la pittura di storia e di figura, anzi, innalzandolo a emblema degli ideali scientifici e artistici dell'Illuminismo. 

Il suo percorso affascina e coinvolge. Dalla giovinezza tra Venezia e Roma come uomo di teatro e impetuoso pittore di rovine romane, al suo ritorno da Roma come stella nascente sulla scena delle vedute veneziane. 

Prosegue poi arrivando al successo internazionale, con le commissioni degli ambasciatori stranieri per le ampie tele che rappresentano le feste della Serenissima in loro onore - in mostra si puo' ammirare il magnifico 'Bucintoro di ritorno al Molo il giorno dell'Ascensione' del Museo Pushkin - e l'entusiasmo dei turisti inglesi del 'Grand Tour'. 

Per loro le luminose vedute di Venezia, cosi' ricche di dettagli architettonici e di vita quotidiana, rappresentano i piu' incantevoli souvenir del viaggio. 

Non mancano, pero', imprevisti e sfortune: a Londra deve pubblicare annunci sulla stampa per rispondere ad alcune voci denigratorie e, tornato a Venezia, viene eletto accademico delle Belle Arti con difficolta'. Infine, come accade a molti geni, la morte lo coglie in poverta'. 

Le opere in mostra provengono da alcuni tra i piu' importanti musei del mondo, tra cui il Museo Pushkin di Mosca, il Jacquemart-Andre' di Parigi, il Museo delle Belle Arti di Budapest, la National Gallery di Londra e il Kunsthistorisches Museum di Vienna. 

Presenti anche alcune opere conservate nelle collezioni britanniche per le quali sono state appositamente create e altre provenienti dai musei statunitensi di Boston, Kansas City e Cincinnati. 

Tra le istituzioni museali italiane presenti in mostra con le loro opere: il Castello Sforzesco di Milano; i Musei Reali di Torino; la Fondazione Giorgio Cini. Istituto per il Teatro e il Melodramma e le Gallerie dell'Accademia di Venezia; la Galleria Borghese e le Gallerie Nazionali d'arte Antica Palazzo Barberini di Roma. 

Tra i capolavori in mostra, oltre al gia' menzionato dipinto del Museo Pushkin, spiccano due opere della Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli di Torino: 'Il Canal Grande da nord, verso il ponte di Rialto', e 'Il Canal Grande con Santa Maria della Carita'', esposti per la prima volta assieme al manoscritto della Biblioteca Statale di Lucca che ne illustra le circostanze della commissione e della realizzazione. 

Una sala ricca di prestiti eccezionali - dal museo di Cincinnati e da collezioni private - e' dedicata alle vedute di Roma che Canaletto realizza negli anni della maturita', sulla base dei propri disegni o delle stampe di Desgodets, Falda, Specchi e Du Pe'rac, alcune delle quali sono raccolte negli album provenienti dal Museo di Roma. 

Tra i dipinti, alcuni dei quali esposti per la prima volta in Italia, vanno menzionate le due parti di un'unica, ampia tela, raffigurante Chelsea da Battersea Reach, tagliata prima del 1802 e riunita in questa mostra per la prima volta. La parte sinistra proviene da Blickling Hall, National Trust, Regno Unito, quella destra dal Museo Nacional De Bellas Artes de la Habana, eccezionalmente concessa in prestito dal governo cubano. 

Accanto ai dipinti sono esposti 9 disegni, dai piccoli studi preparatori ai magnifici fogli di ampie dimensioni accuratamente rifiniti e destinati ai piu' raffinati collezionisti o a essere incisi, come 

L'incoronazione del doge sulla Scala dei Giganti, della serie delle Solennita' dogali, concesso in prestito da Jean-Luc Baroni Ltd. di Londra. La scelta e' intesa a illustrare la genesi delle creazioni dell'artista, svelando il lavoro "dietro le quinte", la sua capacita' di catturare la realta' e di trasformarla con la fantasia, facendo cosi' dissolvere l'immagine stereotipata di "Canaletto fotografo". 

Viene presentata la sua intera parabola come pittore e disegnatore per definirne le diverse fasi tecniche e stilistiche: dalla maniera libera e drammatica delle prime opere - sulle quali si e' posto un accento particolare - alle immagini piu' affascinanti di Venezia e a quelle eleganti del soggiorno di nove anni in Inghilterra, fino ai tardi, sofisticati capricci. 

Altro tema ricorrente in mostra e' l'indagine sul collezionismo delle sue opere. Il percorso, concepito come un vero e proprio dossier sulla personalita' e la creativita' di Canaletto, si snoda attraverso otto sezioni che raccontano il suo rapporto con il teatro, il capriccio archeologico ispirato alle rovine dell'antica Roma, i primi successi a Venezia, gli anni d'oro, il rapporto con i suoi collaboratori e l'atelier e la presenza del nipote Bernardo Bellotto (con alcuni precisi confronti tra le versioni del maestro e dell'allievo della stessa veduta), le vedute di Roma e dell'Inghilterra, gli ultimi fuochi d'artificio al ritorno a Venezia. Completano il percorso espositivo alcuni documenti dell'Archivio di Stato di Venezia. 

In occasione dell'esposizione viene pubblicato un ricco ed esaustivo catalogo, edito da Silvana Editoriale e a cura di Bozena Anna Kowalczyk, che include alcuni saggi sull'artista e la sua opera, presentando al pubblico e agli studiosi gli esiti delle piu' recenti ricerche storiche e archivistiche, cosi' come i risultati degli studi sulla sua tecnica e il suo metodo di lavoro.

14/12/16

In Mostra a Palazzo Braschi a Roma le meravigliose carte da gioco dipinte da Guttuso, Fontana, Burri, appartenute a Paola Masino.



Il Fante di spade dipinto da Renato Guttuso, con la casacca rosso fuoco e l'arma brandita in alto. O l'Asso, quasi 'bruciato', da Burri. La Regina di fiori di Alexander Calder e ancora Spade, con il Tre di Prampolini (nella foto), o la 'chicca' del Re di quadri firmata da Titina De Filippo. 

E poi la sfilata dei Tarocchi, con La Morte di Carlo Fontana, il Papa di Cesare Zavattini o Il Mondo, realizzato a piccolo punto da Niki Berlinguer su disegno di Jean Cocteau. 

E' la 'partita' davvero unica da giocare al Museo di Roma a Palazzo Braschi con 'I pittori e le carte da gioco. La collezione di Paola Masino', mostra che per la prima volta espone l'invidiabile tesoro d'arte appartenuto alla scrittrice e compagna di Massimo Bontempelli

Un corredo arrivato fino a 352 carte dipinte, che lei stessa chiese una per una ai grandi maestri a partire dagli anni '50. tra mazzi di napoletane, francesi, tarocchi, che lei stessa chiese una per una in dono a grandi maestri a partire dagli anni '50. 

Anticonformista, intellettuale coltissima, che non ebbe paura di affrontare lo scandalo di un compagno sposato, separato e di 30 anni piu' grande, ma anche appassionata di poker, pinnacolo e scopone (a cui giocava con Pirandello), "mia zia era una donna anche 'violenta', cui era difficile dir di no", racconta oggi il nipote di Paola Masino, Alvise Memmo che ha scelto di donare il Fondo al Museo di Roma. 

 In mostra, anche foto, carteggi e i ritratti della Masino di Bucci, De Chirico, Sironi.

fonte ANSA